Degrado e delinquenza all’Unical. Das e Rdu: “Quali misure preventive?”

RENDE (Cs) – “Adesso basta!” Esordiscono così i rappresentanti delle associazioni studentesche D.a.s. e R.d.u. dell’Unical. Comune è la volontà di denunciare i recenti fatti di delinquenza avvenuti in successione nell’Ateneo di Arcavacata.
Le Associazioni studentesche DAS ed RDU segnalano la poco sicurezza all’interno del campus
Continuano clamorosamente e senza nessun colpevole, i furti nell’ateneo cosentino. L’ultimo avvenuto ieri durante l’ora di pranzo, nel cuore della vita del campus di Arcavacata, l’ennesima studentessa di ingegneria è stata derubata del suo personal computer accuratamente riposto nella sua automobile”. “Oggi si percepisce sul volto di ogni studente, la paura di essere la prossima vittima, soprattutto tra le studentesse vi è una strana inquietudine – prosegue la nota – che le porta a percorrere il ponte Pietro Bucci più rapidamente possibile. Tutta questa situazione di insofferenza, non sta più bene alle associazioni studentesche, da sempre sensibili sulle tematiche della sicurezza dell’ateneo e dello studente, quali D.A.S. (Dimensione Area Studentesca) e R.D.U. (Rinnovamento Democratico Universitario). Le associazioni succitate membri della coalizione Rinnovamento è futuro, viste le numerose segnalazioni quotidiane di furti e anche alla luce del recentissimo atto vandalico subito dall’Università della Calabria, da parte di ignoti che hanno recato gravi danni ad alcune aule, chiedono alla governance dell’Unical quali siano state fino ad oggi le misure preventive prese per garantire la sicurezza nel campus la stessa sicurezza nel campus cavallo di battaglia in campagna elettorale da parte del Magnifico Rettore”. Infine un riferimento a precauzioni future: “Ci auguriamo che non rimanga solo una “promessa” ma diventi azione. Come ad esempio i decreti lampo che rafforzano sempre più la sua posizione. A questo punto ci auguriamo che si agisca con la stessa rapidità con il quale la governance tutela sempre più i suoi interessi. Aldilà delle modalità che l’Ateneo riterrà opportune mettere in campo, La nostra priorità è garantire l’incolumità e la sicurezza della comunità studentesca.”.

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