FieraInMensa, solidarietà e condivisione nella città bruzia

COSENZA – Nata nel 2002 dall’incontro tra realtà laiche ed ecclesiastiche, ieri, presso il Chiostro di San Domenico, è stata presentata la 17ª edizione di FieraInMensa. «In occasione della fiera di San Giuseppe, che si svolgerà a Cosenza dal 15 al 19 Marzo, per accogliere i migranti e gli ambulanti sono state allestite cinque mense dislocate presso le parrocchie di Loreto, San Nicola, San Domenico, Cristo Re e l’ex hotel Centrale, il dormitorio presso l’Auditorium Popolare, la cucina centrale dove si prepareranno i pasti e l’ambulatorio nei locali di Stella Cometa che garantirà l’assistenza sanitaria ai migranti», annuncia Irene De Franco dell’associazione “Verde binario”, «Un patchwork, una coperta abbastanza grande da accogliere e riscaldare migranti e ambulanti», dichiara Giuseppe Bornino del comitato FieraInMensa che rivolge il proprio pensiero a Firenze, teatro dell’omicidio di un 54enne senegalese . Dopo i ringraziamenti al Comune di Cosenza e ai comitati promotori, Pino Fabiano, direttore dell’ufficio Migrantes dell’Arcidiocesi Cosenza-Bisignano, lancia l’appello per la raccolta delle coperte. Due le novità dell’edizione 2018: “La mia casa è tua, la mia casa è come la tua”, per invitare i cittadini ad aprire la propria casa per ospitare un migrante ; e la rete Internet diffusa per consentire un’accoglienza digitale e favorire il contatto tra i migranti e gli ambulanti con le famiglie. Le proiezioni di film e il concerto (Il concerto si svolgerà il 18 Marzo) presso le Officine Babilonia, i reportage fotografici “Mors omnia solvit” di Giacomo Greco e “Migrant Hotel” di Fabrizio Liuzzi (entrambe allestite nel Chiostro di San Domenico, saranno visitabili dal 10 al 19 Marzo dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19) saranno momenti di condivisione, cultura e confronto. Dopo la proiezione del cortometraggio “The dead sea” di Stuart Gatt ha avuto inizio la discussione su “Libia frontiera del Mediterraneo”. D’impatto e privi di qualunque elemento edulcorante gli interventi di Emilia Corea dell’equipe multidisciplinare richiedenti e titolari di protezione internazionale vittime di tortura; Bianca Benvenuti di “Medici senza frontiera” e Sanogo Yaya, attivista Auser del Savuto. «Percosse, ustioni, stupri su minori e donne, scosse elettriche su genitali, lingua e labbra sono le violenze subite dai sopravvissuti in Libia», racconta Emilia Corea. Duro come un pugno allo stomaco il racconto di Sanogo Yaya, il ragazzo ivoriano detenuto in Libia arrivato in Italia a bordo di un barcone; pregnante di attivismo quello di Bianca Benvenuti che racconta del codice comportamentale messo a punto dal Viminale, tredici punti che le Ong devono rispettare durante le operazioni di salvataggio dei migranti in mare. Accoglienza, solidarietà e rifiuto di ogni forma di razzismo sono gli elementi chiave di FieraInMensa che mostra il volto solidale della città bruzia. (Foto prese dalla pagina Facebook “FieraInMensa”)

Rita Pellicori

 

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