La terra trema ancora nell’Italia centrale, scossa di magnitudo 5.9

ANCONA – La terra è tornata a tremare con forte intensità nel centro Italia dopo il sisma del 24 agosto che ha cancellato Amatrice, Accumuli e Pescara del Tronto. Alle 19 e 11 minuti una scossa di magnitudo 5.4 ha colpito e sconvolto le stesse zone e quelle limitrofe. Un’altra, più forte, 5.9, si è ripetuta alle 21.18. Un terremoto, secondo gli esperti, collegato a quello di 24 agosto, con epicentro localizzato tra Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita, nelle Marche, e Preci, in Umbria. Ma le scosse sono state avvertite anche a Roma e in molte località del centro nord. Un primo bilancio parlava di due feriti, poi il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio ha chiarito che «c’è un solo ferito lieve, comunicato dal 118 delle Marche». Due donne anziane sono state portate in salvo a Ussita. Curcio ha anche riferito che crolli ci sono stati nelle zone rosse dei paesi già colpiti dal sisma di agosto. Problemi anche alla viabilità, con la Salaria che è stata chiusa nella zona di Arquata del Tronto, mentre «la viabilità alternativa è stata riaperta ai mezzi di soccorso». La macchina degli aiuti si è messa subito in moto, ha detto Curcio e «i mezzi di soccorso sono arrivati in tutte le zone». A lavoro anche i vigili del fuoco, con 41 squadre operative. Ma la situazione è complicata dal buio e dalle condizioni meteo, per i forti temporali e solo nelle prossime ore si potrà avere un quadro più chiaro. In alcuni paesi stanotte si farà ricorso alle tende e, in alcuni casi, si sono ripopolate quelle mai ancora in piedi e predisposte per il sisma del 24 agosto. «Sono crollate parecchie case. Il nostro paese è finito», ha raccontato il sindaco di Ussita, Giuliano Rinaldi. «È crollata anche la facciata della chiesa, tratti delle mura di conta e si è spaccato il terreno». Il sindaco di Castelsantangelo, Mauro Falcucci, ha raccontato di un paese al buio sotto la pioggia e immerso nella paura. «È finito ko – ha detto – il nostro unico albergo e stiamo organizzando il trasferimento di una decina di anziani a Camerino». A Visso la popolazione si è riversata in strada e nella piazza principale dove si sono avute scene di panico, mentre intorno i cornicioni crollavano e si alzava la polvere. «Le pareti mi sono venute addosso», ha raccontato una donna appena fuggita dal suo studio di geometra nel centro di Visso. «Ho sentito venire giù tutti gli oggetti e i libri dagli scaffali. Sono fuggita per le scale e fuori tutto era polvere. La gente gridava». In Umbria la scossa è stata molto forte e a Preci è stato riaperto il centro di prima accoglienza per raccogliere gli anziani che vivono soli. Danni anche a patrimonio artistico: a Norcia semi distrutta la chiesetta di San Salvatore a Campi di Norcia distante pochi chilometri in linea d’aria da Castelsantangelo sul Nera epicentro del Terremoto e danneggiato la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. A Camerino il campanile della chiesa di Santa Maria in Via, già danneggiata dal sisma del 24 agosto, è crollato su una palazzina. Il Terremoto è stato sentito distintamente anche a Roma dove in molti si sono riversati in strada e in mezz’ora alla protezione civile sono arrivate oltre cento chiamate. Verifiche per crepe provocate dal sisma sono state fatte in edifici di alcuni quartieri. E in moltissime città e comuni del centro Italia, le scuole resteranno chiuse per precauzione.

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