Mendicino, portato a termine il progetto “Scuola cardioprotetta”

MENDICINO (CS) – Lanciato nel novembre dello scorso anno nel corso dell’incontro del comitato di quartiere n°3, il progetto dell’IRC “Kids Save lives” per l’uso del DAE (defibrillatore semiautomatico esterno) è ormai realtà. Si è chiuso questa mattina, presso il plesso scolastico del centro storico, il progetto “Scuola cardioprotetta” che riguarda l’istituto comprensivo di Mendicino che ha usufruito del progetto dedicato al primo soccorso. Un progetto nobile e ambizioso partito dalla scuola e che vuole estendersi al territorio, «un messaggio di civiltà, un esempio di quella cultura della prevenzione che è al centro dell’impegno per il nostro territorio», commenta il sindaco Antonio Palermo. Intervenire quando qualcosa non funziona, è questo il cuore propulsore del progetto.

LA CASISTICA E LA METODOLOGIA D’INTERVENTO

I numeri parlano chiaro: «circa 60mila persone ogni anno muoiono a causa di un arresto cardiaco», annuncia Sandro Ganzino, infermiere SUEM del 118, «morti testimoniate nel 75% dei casi da persone che assistono senza intervenire», dichiara Riccardo Borselli, direttore SUEM 118 di Cosenza. Come comportarci di fronte ad un arresto cardiaco? Quali sono le procedure da adottare? «Innanzitutto occorre mettere in sicurezza il posto in cui ci si trova, poi occorre verificare se la persona si trova o meno in stato di incoscienza. In caso di incoscienza è necessario posizionare la persona sul pavimento senza porre nulla sotto il capo, successivamente si dà inizio alle manovre di rianimazione cardio-polmonare che vanno portate avanti sino all’arrivo dei soccorsi o all’arrivo del defibrillatore», dice Sandro Ganzino. Attenti e partecipi gli studenti delle V classi dell’Istituto comprensivo che hanno frequentato il corso di formazione e che oggi hanno simulato un intervento di rianimazione cardio-polmonare. «Oggi si chiude un progetto che inizialmente ha suscitato in me delle perplessità per il timore non potesse essere portato a termine», racconta l’assessore Irma Bucarelli, «un risultato per tutto Il territorio raggiunto grazie all’idea di Robertino Barone che ha stimolato le coscienza e si è impegnato per far sì che il territorio potesse essere cardioprotetto», dice l’assessore Francesco Gervasi. Quattro defibrillatori acquistati grazie al contributo del Comune (ha donato 3mila euro) e alla generosità dei cittadini che hanno acquistato i biglietti della riffa riuscendo a raccogliere 4mila euro. La lungimiranza e la perseveranza del presidente del comitato di quartiere n°3 Robertino Barone, che è stato supportato anche dagli altri esponenti dei comitati, è stata premiata, non si arresta la sua voglia di far sempre di più e sempre meglio per i cittadini chiedendo al sindaco «di non fermarsi qui, vorremmo formare il personale delle attività commerciali per far sì che si possano salvare sempre più vite», conclude Robertino. «Si chiude un percorso per aprire la strada a cose più importanti», commenta la dirigente scolastica Assunta Morrone. Buon inizio!

 

 

 

 

 

Rita Pellicori

 

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