Sit-in per le donne iraniane a Cosenza. L’iniziativa delle esponenti della Giunta e del Consiglio comunale di Palazzo dei Bruzi

COSENZA – Le donne dell’Amministrazione di Palazzo dei Bruzi e del Consiglio comunale scenderanno in piazza al fianco delle donne iraniane che si stanno ribellando al regime dopo la morte della giovane curda Masha Amini, ritenuta responsabile di comportamenti offensivi della morale per il solo fatto di non aver indossato correttamente il hijab, il velo imposto dallo stesso regime a tutte le donne.
La solidarietà alle donne iraniane sarà pubblicamente manifestata dalla componente femminile della giunta di Palazzo dei Bruzi e del Consiglio comunale giovedì prossimo 20 ottobre, in Piazza 11 settembre, alle ore 17,00 con un sit-in nel corso del quale saranno anche rese note le risultanze della mozione che sull’argomento sarà discussa in Consiglio comunale – primi firmatari i consiglieri Bianca Rende e Francesco Luberto – nella seduta di martedì 18 ottobre.
L’iniziativa è stata immediatamente accolta dal Sindaco Franz Caruso che ha espresso la condivisione e la solidarietà di tutta l’Amministrazione comunale. “La civilissima Cosenza – ha detto a questo proposito il primo cittadino – non poteva non raccogliere il grido di dolore che si è levato in Iran a seguito della repressione del regime di Teheran che ha spezzato la vita di Masha Amini, causando, nelle proteste che ne sono seguite, anche la morte di altre giovani donne. La nostra Amministrazione – ha aggiunto Franz Caruso – ed il Consiglio comunale non potevano restare indifferenti a questa autentica spirale di violenza ingiustificata che è propria di un regime reazionario che non può assurdamente perseguitare le donne per violazioni inesistenti e per motivazioni che non sono in alcun modo conciliabili con i mutamenti epocali e le evoluzioni del costume che rendono improponibili leggi discriminatorie del genere femminile”. L’Amministrazione comunale ha, in occasione del sit-in di giovedì prossimo, fatto stampare una locandina sulla quale campeggiano, oltre al nome di Masha Amini, anche quelli della ventenne Hadis Najafi, che con la sua coda di cavallo era diventata uno dei simboli delle proteste contro il velo che stanno scuotendo l’Iran, e della diciassettenne Nika Shakarami, scomparsa il 20 settembre dopo aver preso parte alle proteste sul Keshavarz Boulevard. Il suo corpo senza vita è stato poi restituito alla sua famiglia il 1° ottobre. “Con il sit-in che abbiamo organizzato per la prossima settimana – ha dichiarato la Vicesindaca Maria Pia Funaro, insieme alla delegata del Sindaco Franz Caruso alla Cultura, Antonietta Cozza – vogliamo richiamare fortemente l’attenzione dell’opinione pubblica sull’assurda storia di Masha Amini e delle altre ragazze iraniane, che è una storia terribile di diritti negati e vite spezzate. Come le donne iraniane, anche le amministratrici e le consigliere comunali di Cosenza potranno danzare e decidere, in segno di ribellione, anche il taglio di una ciocca di capelli. E’ tempo di scrivere una nuova pagina di storia, affinché intere generazioni di donne non siano più costrette a fare i conti con obblighi e divieti assurdi, ma possano, realmente e finalmente, assaporare il vento della libertà”.

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