Superenalotto, vincita record a VIbo Valentia

VIBO VALENTIA – E’ stata giocata a Vibo Valentia, nella tabaccheria Lo Bianco di Via Dante Alighieri, la schedina vincente del Superenalotto che si è aggiudicata la vincita record di oltre 163 milioni di euro. Per l’esattezza l’anonimo giocatore che ha azzeccato la sestina, si porterà a casa 163.538.706,00 euro. Con la stessa schedina è stato realizzato anche un superbonus da 2.000.000. Questa la combinazione vincente del concorso di oggi: 3-12-23-71-76-83. Numero jolly: 56. Numero Superstar: 35. Nessun 5+1. Il jackpot per il “6” riparte da 41.100.000 euro. Incredulo Domenico Lo Bianco, titolare della tabaccheria di Vibo Valentia dove la vincita è stata realizzata. «All’inizio, quando mi hanno chiamato per avvertirmi pensavo fosse uno scherzo. Poi, pian piano, ho realizzato ed ho capito che era tutto vero. Anche se realizzare una vincita così alta ha davvero dell’incredibile». Dopo che l’hanno avvertito di quanto era accaduto, Domenico Lo Bianco è uscito da casa ed ha raggiunto la tabaccheria, davanti alla quale si erano radunati nel frattempo alcuni giornalisti ed operatori televisivi. Poi, col passare dei minuti, è cominciato il flusso di conoscenti, amici e curiosi. Ed è scoppiata la festa. Lo Bianco dice di non avere la minima idea di chi possa essere il vincitore. «La nostra tabaccheria – dice – è frequentata da molte persone, anche perché è ubicata nel centro della città ed è vicina a molti uffici pubblici. Ci viene a giocare tanta gente ed è dunque praticamente impossibile avere una minima idea di chi possa avere vinto». Al fortunato giocatore che ha realizzato la megavincita, Lo Bianco rivolge la classica frase di queste occasioni: «Speriamo che si ricordi di noi». Era da 200 estrazioni che non usciva il 6: l’ultima vincita risale al luglio dello scorso anno, quando in provincia di Catania fu centrato un jackpot da quasi 22 milioni. La vincita di Vibo Valentia è la seconda di sempre: il premio più alto mai vinto rimangono i 178 milioni vinti con un sistema nell’ottobre 2010.

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