Tanta Calabria nel “Quaderno Green 2016”

ROMA – È stato presentato ieri a Roma il “Quaderno Green 2016”, realizzato da Legambiente e Legacoop, nel corso del convegno “La modernità dei piccola grande italiapiccoli comuni” in cui sono stati illustrati i dati del disagio insediativo dei borghi italiani realizzato dal Cresme e con il sostegno di Unioncamere. Il rilancio dei piccoli comuni è da sempre il filo conduttore di “Voler bene all’Italia”, una grande festa promossa da Legambiente e che, anche quest’anno, si svolge in centinaia di piccoli comuni italiani. Da oggi e sino al 5 giugno, sarà offerta l’opportunità di scoprire la bellezza dei territori, promuovendo il paesaggio, i turismi delle identità ed il buon vivere dei borghi e delle comunità locali. Il convegno ha avuto il merito di fare il punto sulle realtà minori, lanciare proposte per il loro popolamento, una efficace rivitalizzazione, per illustrare le buone pratiche messe in atto da molti di questi centri tra i quali anche quello di Acquaformosa, borgo in provincia di Cosenza, con l’esperienza sulla “rete dell’accoglienza” avviata dall’ex sindaco Giovanni Manoccio, oggi assessore alle politiche dell’accoglienza. Da nord a sud del paese, sono molti i piccoli Comuni che fanno scuola dimostrando che è possibile contrastare il disagio insediativo puntando su tradizione e innovazione, sulla tutela dell’ambiente, sulla rigenerazione del patrimonio abitativo, sull’uso delle rinnovabili, dando avvio ad un’economia circolare che parte dal basso coinvolgendo comunità e cooperative.

Tra le buone pratiche raccontate nelle storie del Quaderno, l’impegno di tanti piccoli comuni campioni nella raccolta differenziata e nell’uso delle rinnovabili. Come ad esempio il Comune di San Lorenzo Bellizzi, situato all’interno del Parco del Pollino, che ha utilizzato alcuni terreni, ceduti a titolo gratuito ad alcune cooperative agricole locali, per realizzare 15 MW di impianti fotovoltaici su serre. Le entrate derivanti dal Conto Energia, circa 80.000 euro l’anno, sono state ridistribuite in questi anni alla cittadinanza attraverso l’esenzione della TASI. Il Comune di Casole Bruzio, invece, è l’esempio più evidente di come iniziative locali virtuose possano nascere anche in contesti regionali molto difficili: qui è stato raggiunto il 90% di raccolta differenziata rispetto ad una media regionale ferma al 18,6%. Sull’accoglienza si può citare il caso esemplare del comune di Riace che, nel 1998 in seguito ad uno sbarco, ha ospitato più di 6mila migranti, protagonisti anche della rinascita economica di un paese a forte rischio di spopolamento. Un’esperienza che ha fatto inserire il sindaco, Domenico Lucano, come unico italiano tra le 50 personalità più influenti nel mondo nella recente classifica elaborata dalla rivista “Fortune”. Passando dalle amministrazioni comunali alle imprese, la Cooperativa “Felici da matti” di Roccella Jonica, nata nel 2003 con l’obiettivo di dare lavoro a persone svantaggiate, lavora nell’ambito del recupero e riciclaggio di tessuti e olio vegetale, due tipologie di rifiuto che non sono oggetto della “classica” raccolta differenziata.

Per quanto riguarda il settore dell’agricoltura, quest’ultimo può avere oggi un ruolo importante nel diffondere modelli di sviluppo basati sui principi dell’economia circolare, grazie alle potenzialità legate al recupero degli scarti per la produzione di energia elettrica e termica e la restituzione alla terra sotto forma di digestato per la biofertilizzazione dei suoli. Diversi gli esempi che dimostrano il successo di questo modello, a partire dal sud. La Fattoria della Piana è una cooperativa di allevatori calabresi, con sede nel comune di Candidoni, in provincia di Reggio Calabria, che si occupa della raccolta e della trasformazione del latte proveniente dalle fattorie dei soci situate sull’Aspromonte, sul Monte Poro, nella Piana di Gioia Tauro e nel Crotonese.

 

 

 

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