Unical, sfiducia a Crisci, Mazzitelli dalla parte del rettore

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Diego Mazzitelli (CdA Unical) prende posizione in favore del rettore Gino Crisci, dopo il documento redatto dal Consiglio degli Studenti dell’Università della Calabria, in cui si sfiducia il rettore dell’ateneo calabrese. Pubblichiamo integralmente quanto ricevuto: 

«Siamo stanchi della strumentalizzazione dell’organo più importante dell’Università della Calabria che continua ad essere utilizzato per fini elettorali e mai propositivi.
Ancora una volta, come in occasione della richiesta di dimissioni del Pro Rettore delegato al Centro Residenziale, Prof. Luigino Filice, abbiamo assistito all’utilizzo del consiglio degli studenti da parte dei ‘’veterani’’ dell’Unical come strumento di campagna elettorale. Questa volta del prossimo rettore.
Siamo stanchi di vedere all’ordine del giorno punti come quello relativo al regolamento delle associazioni studentesche che, finalmente approvato dopo due anni di sole parole in Consiglio degli Studenti, grazie alla valutazione quantitativo-qualitativa ha messo fine al potenziale conflitto che si sarebbe potuto generare con la proposta del cds in cui il valutato doveva essere contemporaneamente valutatore.
 Non capisco perché inserire all’ordine del giorno un punto sulle esigenze relative ai premi di laurea quando bastava sostenere una proposta fatta circa una settimana prima dal sottoscritto e dai senatori Coccimiglio e Leonetti.
 Ancora: perché invece di parlare di randagismo e possibili e reali soluzioni, visti i recenti avvenimenti, ci si concentra su attacchi e richieste di dimissioni quasi inutili alla fine del mandato del rettore Crisci, non tenendo conto di tutti i problemi e ulteriori danni economici che questo potrebbe portare all’ateneo?
Da troppo tempo ormai sento parlare malamente della zattera di Crisci da parte delle stesse persone che nelle acque in cui naviga ci hanno fatto il bagno anzi ci hanno letteralmente sguazzato come fossero quelle di una bellissima piscina.
Perché? Non sta a me dirlo. Fatto sta che la sfiducia viene agitata anche in occasione di una proposta di modifica della composizione del nucleo di valutazione e nello specifico di quella riguardante la componente studentesca. Tale proposta riguarda la previsione di una componente legittimata dagli studenti tramite elezione diretta e non più per nomina. Quindi secondo i requisiti di trasparenza tanto sbandierati sui social ma poi venuti meno quando le stesse persone che oggi invocano legalità e legittimità hanno proposto e votato prima in Cds e dopo in Senato Accademico un “rappresentante degli studenti” al nucleo di valutazione con più di 15 anni di fuori corso.
Tra l’altro nella seduta del consiglio degli studenti molti dei rappresentanti che si facevano portavoce di giustizia e di dedizione alla carica risultato essere assenti ingiustificati negli organi di dipartimento e quindi potenzialmente decaduti se qualcuno facesse una segnalazione.
Personalmente avrei potuto agire anche contro questi ultimi ma il mio senso di responsabilità ha voluto evitare ancora una volta che gli studenti della nostra università si ritrovassero con rappresentanti in meno rispetto alla situazione attuale. Invito quindi i rappresentanti di Rèf e Athena a riflettere prima di parlare o sparlare della condizione degli altri e soprattutto ad abbassare i toni visto che, se non l’avessero capito, stanno combattendo una guerra tra “poveri” che non porterà a nulla se non a separare la rappresentanza ancora di più e sicuramente portare risultati peggiori per gli studenti.
Per quanto riguarda invece le elezioni della nostra componente, Unidea non vede l’ora di tornare al voto. Siamo contrari a ipotesi di slittamento ulteriore, per noi bisogna andare alle urne a maggio, insieme al Cnsu»

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