Unical, un successo la V edizione della Festa dei Popoli

ARCAVACATA DI RENDE ( CS) – Si è conclusa la quinta edizione della Festa dei Popoli organizzata dal Centro Residenziale dell’Università della Calabria con la collaborazione dei Comitati di Gestione dei nove Centri Comuni che rappresentano i rispettivi quartieri.

Gli  studenti internazionali che studiano nel nostro ateneo sono più di 700 provenienti da oltre 50 diverse nazionalità di tutti i continenti. La comunità più numerosa sono gli egiziani ed a loro è stata dedicata la prima giornata (come ormai è consuetudine assegnare ad un popolo l’apertura della Festa). “Il Fascino dei Faraoni” è stato il tema della prima giornata e con il suono del darbuka e l’odore dei narghilè si sono succedute varie esibizioni di ragazze e ragazzi provenienti dalle sponde del Nilo, mentre, negli stand a loro assegnati, hanno avuto la possibilità di far conoscere le tradizioni, i sapori ed i suoni della loro terra d’origine in un ambiente che non conosce razzismo e che anzi ha fatto dell’inclusione e della diversità un suo punto di forza e di ricchezza.

Il secondo giorno una folla entusiasta ha letteralmente assaltato i 20 stand allestiti lungo il viale che dall’ingresso porta al welcome office, per assaggiare le gustose pietanze etniche che quest’anno sono state abbondanti con ricette di tutte le nazionalità presenti. Per questo spazio dove ormai da anni si svolge la Festa dei Popoli che viene comunemente indicato “Sotto l’aula Caldora”, gli studenti hanno consegnato nei mesi scorsi al Rettore una petizione per chiamarla invece “Piazza dei Popoli” considerato anche il fatto che sono gli spazi dove gli studenti italiani e quelli internazionali giornalmente si incontrano. La sera si sono esibiti Moussa Ndao con il gruppo musicale “Africa Djembefolalou”, subito dopo gli ormai famosi “Beike Moro” con la chiusura del gruppo degli studenti universitari “Tiracavè”  con un carosello di suoni, di luci e di colori sposando a pieno la causa di inclusione e solidarietà con la condivisione delle diverse culture.

L’ultima giornata si è conclusa con il concerto degli irrefrenabili USB (Unione Suonatori di Base) preceduti dal Festival dei Popoli, competizione fra studenti internazionali che si sono esibiti in varie danze tradizionali, musiche, poesie e canzoni di 15  diverse nazionalità, riempiendo la vallata di Arcavacata di musiche e luci inusuali che riportavano i pensieri in ogni angolo del mondo.  Veramente un grande evento culturale che ha unito i presenti in un festoso girotondo colorato. Il Magnifico Rettore entusiasta dell’organizzazione dell’evento e che è stato sempre presente nei tre giorni di festeggiamenti, ha presieduto la giuria che ha decretato primo vincitore del Festival il Senegal che con una commovente danza dedicata alla pace e alla solidarietà tra i popoli. Al secondo posto il Vietnam con coinvolgenti danze, il terzo al Perù con una strepitoso ballo sud-americano e il quarto posto ex-equo all’Egitto e al Paraguay.

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