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Vaccini, Carlo Guccione denuncia: «Assenza di anagrafe informatizzata rallenta procedure»

COSENZA – La questione vaccini non cessa di far discutere. Questa volta, un nuovo interventosulla materia che fa dibattere tutta Italia è Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito democratico. «La sanità calabrese non smette mai di sorprendere – ha dichiarato il consigliere di opposizione della città di Cosenza -. Qualche giorno fa il dirigente regionale della Scuola e il direttore generale del dipartimento Salute hanno firmato un protocollo di intesa per aiutare le famiglie all’inserimento scolastico e fornire i dati per l’obbligo vaccinale. La verifica sul campo mi ha permesso di constatare, dopo avere accompagnato i miei figli al centro vaccinale di Rende, che è la città dove risiedo da qualche anno, che non è stato possibile effettuare le vaccinazioni e i richiami perché non esiste la informatizzazione dell’anagrafe vaccinale in Calabria. Quindi non esiste il collegamento che permette di scambiarsi le informazioni per via telematica tra il Centro vaccinale di Rende e quello di Cosenza dove le mie figlie hanno iniziato il percorso di somministrazione dei vaccini. Ancora siamo rimasti al cartaceo e per le prenotazioni vengono usati vecchi registri di carta. Tutto questo crea molteplici problematiche anche in riferimento alla tracciabilità dei lotti vaccinali e a quella del percorso vaccinale di ogni singolo bambino. Tutto questo crea problemi anche rispetto alla capacità di leggere i dati in relazione a quello che accade in Calabria sui vaccini. Mi chiedo come è possibile, vista la situazione vaccinale in Calabria, fornire i dati dalle varie Asp alle scuole calabresi – ha proseguito Guccione – così come previsto dal protocollo? In questa situazione siamo solo noi e la Sardegna a non avere un sistema di anagrafe vaccinale regionale. Eppure un software di anagrafe regionale esiste, è in possesso della Regione Calabria ma non viene utilizzato. È mai possibile che in Calabria si possa tollerare una situazione di questo tipo? Io credo che sia importante fare chiarezza da parte della giunta regionale, individuare le responsabilità e attivare con immediatezza la procedura affinché la Calabria in poche settimane abbia un’anagrafe informatizzata vaccinale».

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