Vibo Valentia, la Camera di Commercio conclude il progetto di alternanza scuola-lavoro

campus vvVIBO VALENTIA – Cultura d’impresa e auotoimprenditorialità, consapevolezza di sè e rispetto delle regole. E’ quanto hanno acquisito giovani studenti del Liceo Scientifico “G. Berto” e dell’Istituto Professionale “G. Prestia- N. De Filippis” con il progetto di alternanza scuola-lavoro COLOR CAMPUS VIBO VALENTIA, realizzato dalla Camera di Commercio in collaborazione con la Fondazione Color Your Life, che nei mesi scorsi ha trasformato la sede dell’Ente in un laboratorio interattivo, in un incubatore di start-up, sotto la sapiente e vigile guida di William Salice, presidente della stesa Fondazione, più noto come l’inventore dell’Ovetto Kinder, maestro di grande competenza ed esperienza.

Oggi, i ragazzi di Color Campus Vibo Valentia sono tornati alla Camera di Commercio per la fase conclusiva del progetto, accolti dal segretario Generale dell’Ente Donatella Romeo e dal loro mentore William Salice. Motivati e determinati hanno esposto i loro progetti d’impresa, chiari e ben strutturati in ogni fase organizzativa, dalla costituzione dell’impresa, alla definizione del prodotto, ai processi produttivi, al marketing, tutti con il medesimo filo conduttore: l’innovazione. Lavorando in team ed assecondando liberamente le loro abilità, hanno realizzato la loro esperienza di “imprenditori”. Questi i loro progetti di impresa: Newdesk projet, un nuovo banco di scuola, con una postazione a 180 gradi più comoda e più funzionale alle esigenze degli studenti; Coffeewave, contenitore con filtri per ottenere un caffè in meno di un minuto all’interno di un comune forno a microonde; campus vv1Eyes of the future, occhiali tecnologici che si autoregolano secondo la gradazione dell’occhio, muniti di zoom, microcamera con micro-sd, aste in aerographite, auricolari resistenti all’acqua, wireless e bluetooth; Face Helmet, robot, programmato per creare o scegliere la propria pettinatura, ma destinato anche a sopracciglia, barba e capelli; Solarplus, caricatore ecologico-portatile-wireless, per ricaricare la batteria attraverso energia solare, con all’interno un conservatore di 2000 mAh così da poter caricare il proprio smartphone anche in assenza di sole; Ride Bike, un accumulatore di energia, destinato particolarmente i ciclisti e utile a caricare il loro cellulare, il loro tablet e altri dei loro dispositivi tecnologici; Voice Sensor Cart, carrello a sensorio vocali, creato soprattutto per gli anziani, per portare gli acquisti pesanti evitando fatica e problemi posturali; WIM (Watch in motion), orologio che sfrutta i raggi solari e i movimenti della persona per produce energia, a sua volta utilizzata per caricare lettore mp3, fotocamera e torcia; Easy communicaton, auricolare con telecomando dotato di microfono, in grado di riconoscere la lingua nella quale si sta parlando e di tradurla simultaneamente; Automatical crick, dispositivo idraulico destinato alle case automobilistiche, che si articola in 4 pistoni idraulici autonomamente telecomandati dal cruscotto, posizionati vicini alle ruote in corrispondenza della piastra in cui va normalmente inserito il crick; Safety Road; porta targa universale per la sicurezza dei motociclisti dotato di sensori che rilevano un pericolo in strada -“macchine ad alta velocità”- ad una distanza massima di 30 m; Elephant power, aspirapolvere autopulente con sensori, telecamere, ripetitori wi-fi, panni elettrostatici; Supportable computer, supporto per computer portatili in plastica dura con due pannelli fotovoltaici che accumulano energia solare per le 2 batterie presenti nelle pareti laterali del prodotto; Work wears youth, il giornale “che fa colpo” e che, come prima uscita, ha fatto sintesi di tutti i progetti proposti.

Insomma, i ragazzi hanno fatto proprio l’insegnamento di Salice, quello che oggi ha riproposto «Per avere successo nella vita bisogna lavorare, studiare, rispettare le regole. Sta a voi giovani capire se volete stare nella mediocrità o essere professionisti affermati. Si può raggiungere qualsiasi traguardo a condizione di lavorare con umiltà, passione e cultura. Se non si è preparati non si può scegliere e non si può scendere in campo e cogliere le sfide».

Grande soddisfazione per i risultati del progetto è stata espressa dal presidente della Camera di Commercio Michele Lico perché «sono state colte appieno dai giovani studenti le opportunità che abbiamo offerto per misurarsi con se stessi e mettere in campo le loro abilità, rapportandosi con le regole del mercato, con l’evoluzione tecnologica e con il mondo del lavoro per future scelte professionali utili e consapevoli».

Considerazioni che trovano conferma anche nelle loro impressioni: «L’esperienza alla Camera di Commercio ci ha fatto fare nuove conoscenze , creando legami molto forti, e siamo inoltre certi che ci farà molto comodo in futuro. Potersi confrontare con gente competente , sempre lì pronta ad aiutarci , ci ha dato molta fiducia e questo ci ha fatto creare , grazie anche a volontà e serietà , un ottimo prodotto».

Il segretario Generale dell’Ente camerale Donatella Romeo ha poi dato ai ragazzi suggerimenti precisi a riguardo: «Noi facciamo indagini periodiche sui titoli di studio e sui profili professionali richiesti dal mercato del lavoro e rispetto al passato non c’è una indicazione specifica o prevalente, quindi seguite le vostre passioni e studiate, perché questo è il vero modo per avere successo».

E l’impegno e il rigore dei “giovani imprenditori” di COLOR CAMPUS VIBO VALENTIA è stato ulteriormente premiato: per quattro di loro è un previsione un campo estivo alla Fondazione di William Salice per un approfondimento del loro percorso formativo.

Sollecitata dagli stessi studenti, la Camera di Commercio ha dato appuntamento nella prossima annualità per il follow up e per nuovi progetti.

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