Tutti gli articoli di s.rio

“La peste ecologica e il caso Calabria”, Non Mollare presenta il libro di Giuseppe Candido

CATANZARO – L’Associazione di volontariato culturale “Non Mollare” presenterà il libro “La peste ecologica e il caso Calabria” di Giuseppe Candido edito da Non Mollare ed. L’incontro si terrà sabato 22 novembre 2014, alle ore 18:00 presso la Sala della Giunta Provinciale di Catanzaro (Piazza LuigiRossi, 1 – Catanzaro).

A seguire si aprirà un dibattito sul ‘Rischio idrogeologico, sismico e ambientale’ in Calabria (e non solo) al fine di promuovere, da subito, una diversa politica per il territorio.

Alla presentazione del libro interverranno l’On. Rita BERNARDINI Segretaria di Radicali Italiani e l’On. Marco PANNELLA presidente Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito, autori dell’introduzione al volume, l’Avv. Filippo CURTOSI, presidente dell’Associazione di volontariato culturale Non Mollare e direttore responsabile di Abolire la miseria della Calabria, periodico nonviolento edito su internet dall’associazione, il Prof. Carlo TANSI, geologo ricercatore presso il CNR-IRPI, autore della prefazione, il Dott. Francesco FRAGALE presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria e lo scrivente, quale autore del volume. Il dibattito sarà moderato da Antonio GIGLIO, consigliere comunale di Catanzaro.

“Il gioco d’azzardo non ha età”, conferenza sulla ludopatia in Calabria

REGGIO CALABRIA – “Il gioco d’azzardo non ha età”, è il tema della conferenza che si terrà mercoledì 19 novembre alle ore 11,00 presso Sala Biblioteca della Provincia di Reggio Calabria e organizzata da Fipac Confesercenti. All’incontro parteciperanno il presidente nazionale Fipac Massimo Vivoli, il direttore Lino Busà, il presidente provinciale Fipac Pasquale Visconte, la d.ssa Caterina Destefano del dipartimento prevenzione dell’ASP RC e il presidente Confesercenti Calabria Nino Marcianò.

Nel corso della giornata verranno divulgati i dati sul fenomeno della ludopatìa in Calabria e si farà il punto sul fenomeno del gioco d’azzardo illegale. “La Calabria è la seconda regione del Sud dove si gioca – dice il presidente Confesercenti Calabria, Antonino Marcianò, anticipando qualche dato della ricerca svolta dalla Fipac – ed un’altissima percentuale riguarda gli anziani. Secondo il nostro studio, gli over 65 residenti in Calabria sono circa 393 mila, di questi la fascia più a rischio ludopatìa è quella compresa tra i 65- 75 anni. In Calabria, anziani vittime del gioco sono 60 mila, di questi 48 mila sono problematici, mentre 12 mila sono malati patologici”. Dati che spiegano anche la nuova ordinanza comunale, emessa dalla Commissione Straordinaria di Reggio Calabria, che regolamenta l’orario di apertura delle sale giochi cittadine dalle ore 9 alle 22, avvalorata dai dati dell’Asp 5 di Reggio Calabria secondo i quali la dipendenza dal gioco d’azzardo avrebbe negli ultimi anni raddoppiato i propri numeri. Nella lente di ingrandimento del lavoro elaborato dalla Fipac Confesercenti entrano, quindi, scommesse online, scommesse sportive, oltre che, ovviamente le slot machine e altre apparecchiature che, in molti casi, diventano la rovina di uomini e donne e che sono la base del gioco d’azzardo illegale. Le nuove frontiere della criminalità organizzata, infatti, guardano al settore dei giochi, fino a diventare una vera e propria holding mafiosa che riesce a muovere circa 4 miliardi di euro, di cui 3 miliardi e 600 milioni gestiti direttamente dalle organizzazioni mafiose. Senza contare gli introiti dell’usura finalizzata al gioco d’azzardo, circa 750 milioni. Una febbre, quella del gioco, che continua a diffondersi coinvolgendo milioni di persone, tra cui tantissimi anziani già finiti nel vortice della ludopatia.

Numeri spaventosi se commisurati al danno provocato in termini sanitari e di risorse sottratte all’economia reale, con conseguente corollario di povertà familiare, indebitamento, usura, intrecci con la criminalità organizzata e conflitti d’interesse ai più alti livelli.

Mancata visita Lorenzin, il chiarimento di Polimeni e Aiello

CATANZARO – “In riferimento alla mancata visita del ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, all’Azienda ospedaliera “Pugliese – Ciaccio”, nel giro istituzionale di sabato scorso, è arrivato il momento di fare chiarezza.” Queste le parole del Consigliere Provinciale, Marco Polimeni e del Senatore della Repubblica, Piero Aiello.

“Il facente funzione alla direzione generale del nosocomio cittadino, hub regionale, era stato sollecitato più volte ad inviare un formale invito scritto per come richiesto dal protocollo di sicurezza a cui gli organizzatori hanno dovuto attenersi seguendo le direttive del ministero della Salute. Un protocollo di sicurezza nel cui circuito rientra il preventivo coinvolgimento della Digos e a cui si sono attenuti tutti i responsabili delle strutture sanitarie, pubbliche e private, che venendo a conoscenza della visita istituzionale del ministro Lorenzin hanno inteso inoltrare formale invito per rientrare nel “giro”. Anche il facente funzioni dell’Azienda ospedaliera “Pugliese – Ciaccio” era stato sollecitato ad attenersi al protocollo di sicurezza per tempo, in largo anticipo rispetto alla data di sabato 8 novembre. Salvo, poi, sollecitare l’inserimento del nosocomio regionale la sera prima attraverso una telefonata informale, disattendendo il protocollo di sicurezza stabilito dai ministeri competenti. Il ministro Lorenzin non solo è rimasta sconcertata per l’accaduto, prima di tutto per il mancato invito alla visita del “Pugliese – Ciaccio”, quanto amareggiata per le successive polemiche, queste sì, dal sapore strumentalmente elettoralistico.”

Cosenza, differenziata al 62% in un anno

COSENZA – In un anno la raccolta differenziata ha raggiunto una percentuale del 62,08%. Siamo a Cosenza e il risultato è stato possibile attraverso un protocollo d’intesa sottoscritto dal Comune con il Conai. Dell’esperienza di Cosenza si è parlato nel corso della conferenza stampa di Ecomondo. Il sindaco, Mario Occhiuto, ha evidenziato che “l’aver raggiunto la percentuale di oltre il 60% nel mese di ottobre fa della città di Cosenza un esempio virtuoso di tutto il Sud Italia.”

Caligiuri: “Smau Calabria, una vetrina internazionale per presentare l’innovazione calabrese”

CATANZARO – L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha commentato la manifestazione “Smau Calabria” che si svolgerà il 18 e 19 novembre, presso la Fondazione “Mediterranea Terina” a Lamezia Terme, sottolineando che si tratta di “una vetrina internazionale per fare toccare con mano l’innovazione che la Calabria sta producendo in questi anni, proponendosi anche come luogo di incontro della ricerca per il Meridione e il Mediterraneo”. L’evento è stato realizzato in collaborazione con Smau di Milano, Regione Calabria, Fincalabra e “CalabriaInnova” e sarà l’occasione per presentare le imprese innovative calabresi e meridionali.

Alla giornata inaugurale, introdotta dall’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, saranno presenti, tra gli altri il direttore della comunicazione di “Expo 2015” Roberto Arditti, il Presidente di Fincalabra Luca Mannarino, il Dirigente di Area Science Park di Trieste Stephen Taylor, l’Amministratore Delegato di Smau Pierantonio Macola, mentre sono stati invitati il Console del Regno del Marocco in Italia Ahmed Sabri e il Presidente di Isiamed Gianguido Folloni.

“La Regione Calabria – aggiunge Caligiuri – secondo Infocamere, con un +263% di crescita è prima in classifica in Italia per incremento del numero di imprese innovative nel 2013. Questo dato riassume i risultati che si stanno ottenendo nel settore della ricerca nella nostra regione, dove, attraverso consistenti investimenti, si sono create le concrete premesse per occupare oltre mille giovani ricercatori. Il cambio di passo è evidente e gli effetti saranno ancora più significativi nel prossimo futuro. E che la Calabria sia diventata un’area ospitale per l’innovazione lo confermano le scelte strategiche di Poste e Telecom che hanno ubicato proprio nella nostra regione centri di ricerca di interesse nazionale”.

Tanti gli eventi previsti, tra i quali la presentazione dei progetti d’impresa delle startup e degli spin-off universitari, le opportunità dei bandi e dei finanziamenti per le imprese, i Premi “Innovazione ICT”, da assegnare ai migliori progetti delle tecnologie digitali, e “Lamarck”, riservato ai più innovativi progetti delle startup. Particolare attenzione verrà riservata alle concrete opportunità che si aprono con “Expo 2015”, “Matera 2019” e l’internazionalizzazione mediterranea tra export e innovazione, valorizzando i progetti delle imprese calabresi nei settori delle nuove frontiere della stampa 3D, dell’e-Commerce, della Big data, della sicurezza delle informazioni, del turismo, della mobilita’ e dei beni culturali.

Sul sito www.smau.it è già possibile prenotare con anticipo gli appuntamenti con relatori, startup e imprese presenti all’evento.

Cosenza, domani interruzione erogazione idrica

COSENZA – Mancherà l’acqua domani, martedì 11 novembre, dalle ore 9,00 in poi, nel tratto compreso tra via Miceli e l’imbocco di via Sambiase.
Ne dà notizia il settore Infrastrutture del Comune di Cosenza specificando che l’interruzione dell’erogazione idrica si renderà necessaria per consentire l’effettuazione dei lavori di predisposizione del collettamento della nuova rete distributrice sulla condotta del dn 200 posta su Viale della Repubblica, in corrispondenza dell’incrocio Via Sambiase-Viale della Repubblica.
L’interruzione determinerà la mancanza d’acqua nelle aree poste a monte e a valle del tratto interessato.

Reggio Calabria: Bancarotta per 26 milioni, denunciate 23 persone

CINQUEFRONDI (RC) -La Guardia di finanza di Reggio Calabria ha scoperto una bancarotta fraudolenta per oltre 26 milioni di euro e di conseguenza sono state denunciate 23 persone. Le indagini, dirette dalla Procura di Palmi, hanno portato anche al sequestro di beni per 5 milioni di euro. E’ stata accertata la creazione di 5 società fittizie usate per distrarre i beni dal fallimento della società ‘L’opera’, attiva nel settore della grande distribuzione alimentare.

Nove mesi di morti sul lavoro: un’epigrafe lunga e drammatica che conta 754 vittime

Nove mesi di morti sul lavoro che contano 754 vittime: di cui 569 decedute sul luogo di lavoro e 185 in itinere. Sono questi, purtroppo, i freddi e tristi contorni della geografia degli infortuni mortali raccontata nella più recente indagine dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering (sulla base di dati Inail).

Un panorama sconcertante che racconta il fenomeno delle morti bianche da gennaio a settembre 2014 nel nostro Paese e dove ancora una volta la Lombardia conta il maggior numero di decessi sul luogo di lavoro (64); 59, invece, sono quelli registrati in Emilia Romagna, 54 in Puglia, 53 in Piemonte, 50 in Sicilia e 44 in Veneto. Intanto, l’unico valore in diminuzione è il decremento della mortalità rispetto al 2013. Era, infatti, pari al 4,6 per cento a fine giugno, mentre a fine settembre è sceso a 2,4.

Il risultato peggiore sull’incidenza della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa secondo l’Osservatorio mestrino viene, invece, rilevato in Molise (70,4 contro una media nazionale pari a 25,3). Seguono Basilicata (50) e Puglia (46,7). Il maggior numero di incidenti per macroarea geografica viene registrato nel Sud della Penisola(139), mentre il numero minore di infortuni mortali nel Centro (109).

Il settore delle costruzioni quello in cui si è verificato il numero più elevato di incidenti mortali (13,7 per cento dei casi), seguito dalle attività manifatturiere (12 per cento) e dai trasporti e magazzinaggi (8,4 per cento).
Alla capitale spetta poi il record peggiore quanto a maggior numero di vittime (sono 27), seguita  da Bari (20), Torino e Lodi (19). Mentre l’incidenza più alta della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa a livello provinciale viene registrata ad Isernia (145,6).
Le donne che hanno perso la vita sul lavoro nei primi 9  mesi del 2014 sono state 33 (5,8 per cento del totale).

Gli stranieri deceduti sul lavoro sono 71 pari al 12,5 per cento del totale.
Il giovedì il giorno della settimana in cui si è verificato il maggior numero di incidenti. Quasi il 70 per cento delle morti bianche ha coinvolto lavoratori con un’età superiore ai 45 anni.

(I dati completi sono disponibili sul sito www.vegaengineering.com ).

Il Presidente di GOEL presenta CANGIARI, il primo marchio italiano di moda eco-etica

RENDE (CS) – Si è svolto nel pomeriggio di Lunedì 3 Novembre, presso l’Hotel Executive di Rende (CS), un incontro tra tessitori calabresi, stilisti ed esperti del settore finalizzato alla presentazione del primo marchio di moda eco-etica di fascia alta in Italia, CANGIARI.

Il dott. Vincenzo Linarello, Presidente del gruppo cooperativo GOEL, ha presentato il fashion brand etico e sociale nato dalla mission di responsabilità sociale del Consorzio Sociale GOEL, con la collaborazione e il coordinamento del Project Manager di Moda Movie Paola Orrico.

L’incontro si è svolto in due fasi: la prima dedicata alla presentazione del Gruppo Cooperativo GOEL, filiera di produzione totalmente made in Italy del brand CANGIARI; la seconda fase, più specificatamente diretta ai tessitori e agli stilisti calabresi interessati alla nuova esperienza eco-etica.

Che cos’è GOEL e quando nasce?

Il Presidente Vincenzo Linarello ha raccontato dettagliatamente la storia della nascita della Cooperativa, soffermandosi principalmente sulle motivazioni che hanno dato vita a questa realtà. GOEL nasce undici anni fa nella Locride, grazie alla spinta di Monsignor Bregantini allora Vescovo di Locri-Gerace. La sua preoccupazione più grande era che ogni cittadino avesse un lavoro, creare nuove imprese e quindi nuove opportunità. “Facile a dirsi ma difficile a farsi”, sottolinea Linarello. Nonostante il muro dell’ineluttabilità che caratterizza noi calabresi, nascono tre cooperative sociali: per disabili, donne ed ex carcerati. Tre esperienze difficili e significative che, tuttavia, hanno dato la spinta alla nascita di nuove cooperative. “Decidiamo di metter su un incubatore d’impresa, un posto dove aiutare la gente, gente comune, operai, casalinghe, gente di buona volontà. Iniziamo a creare le imprese e ad usare i problemi come stimolatori formativi. Fu un miracolo…”

GOEL nasce nel 2003 da una riflessione. Queste iniziative di cooperatività sociale sarebbero state semplici fiori nel deserto, o avrebbero potuto cambiare qualcosa? Ma soprattutto, perchè la nostra terra non cambia?

Vincenzo Linarello e Monsignor Bregantini, guidati dalla Parola del Vangelo e dalla loro esperienza quotidiana sono giunti ad una conclusione: il vero problema è la ‘Ndrangheta. Più precisamente la ‘Ndrangheta d’elite, che trentacinque anni fa ha creato una riforma organizzativa che controllava e teneva bloccata la Calabria. Era necessaria una Cooperativa, “perchè alla ‘Ndrangheta non si risponde col silenzio, ma urlando a gran voce.” La scelta del nome cade su Goel, nella Bibbia il “riscattatore”, colui che liberava gli uomini dalla loro condizione di schiavitù. Non c’è nome più azzeccato oserei dire.

Oggi GOEL conta 12 imprese sociali (comunità di accoglienza per minori, comunità sanitarie in ambito psichiatrico, progetti per migranti tra cui la realizzazione di un Ristorante calabro-africano, progetti per disoccupati) e circa 20 attività imprenditoriali (agenzia di comunicazione, turismo responsabile, GOEL BIO che aggrega varie aziende agricole).

 

 

 

Ma soffermiamoci finalmente sul vero protagonista dell’incontro: CANGIARI.

Nasce ufficialmente nel 2009 dalla voglia di alcune donne di salvare la tradizione della tessitura a mano calabrese. Una volta c’erano le “maghistre”, le nonne della Locride che sapevano usare il telaio magistralmente, e tramandavano alle proprie figlie delle nenie inedite che nascondevano al loro interno i segreti della tessitura. Oggi sono sempre di meno le ragazze che vogliono dedicarsi a questa bellissima arte, perciò le “maghistre” hanno raccontato a GOEL le loro nenie che sono state tradotte fedelmente e utilizzate sul telaio.

Sorge un problema. Come introdurre questi preziosi tessuti sul mercato? La manodopera ha un costo giustamente molto alto ma non facilmente accessibile. Quindi, tessuti preziosi avrebbero dovuto rivolgersi ad ambienti preziosi: l’alta moda. CANGIARI, in dialetto calabrese “cambiare” vuole ostentare l’appartenenza al territorio, perchè tutti devono sapere che quest’eccellenza appartiene alla Calabria. In Italia non c’era nessun marchio etico di fascia alta, e la scelta del biologico rispecchia perfettamente l’ideologia di GOEL.

La prima uscita commerciale avvenne nel 2010, ma non ebbe successo poichè i tessuti non erano ancora pronti per l’abbigliamento. Dopo nuove tecniche e sperimentazioni CANGIARI è pronto per il vero esordio nella Primavera del 2011.

Paulo Melim Andersson è l’attuale direttore creativo, grazie al quale l’esperienza di CANGIARI sta avendo molto successo all’estero (Cina, Libano…). Attualmente si dedica anche al lavoro di confezionamento industriale in Calabria, producendo per grosse firme della moda come Versace.

Un’esclusiva: in questo mese di Novembre, CANGIARI, presenterà per la prima volta una linea di abiti da sposa a Milano.

La dettagliatissima presentazione di Linarello si conclude così, con un verso del Vangelo di Matteo che accompagna l’esperienza del Gruppo GOEL e di CANGIARI, realtà che attingono al vecchio per realizzare qualcosa di nuovo.

“Per questo, ogni scriba che diventa un discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa il quale tira fuori dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie” (Vangelo di Matteo cap.13 v.52).

Tra i tessili che hanno preso parte alla seconda fase dell’incontro, il Cav. Mario Celestino, Nina Gonzalez, Pasquale Filippelli, Domenico Caruso, le sorelle Antonella, Paola e Angela Bevilacqua e numerose esperte di tessitura della ginestra. Presenti esponenti di istituti d’arte quali l’Accademia Moda di Napoli sez. di Cosenza, Accademia New Style, l’Istituto Professionale Industria e Artigianato. Molte stiliste tra cui Marina Vespa, Ambra Mazzuca e la stilista e imprenditrice Elisa De Bonis. Tanti ospiti del mondo della cultura e della moda calabrese.

Silvia Rio

Regionali, mercoledì presentazione delle liste Forza Italia e Casa della Libertà

COSENZA – Saranno presentate mercoledì 29 ottobre, alle ore 11.30, al Caffè letterario di Cosenza, le liste di Forza Italia e della Casa della Libertà che correranno per le elezioni regionali del prossimo 23 novembre. All’incontro, cui saranno presenti tutti i candidati delle tre circoscrizioni, prenderanno parte la candidata alla presidenza della Regione, Wanda Ferro, la coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli, e i vice coordinatori regionali del partito, Nino Foti, Pino Galati e Roberto Occhiuto.