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Italia Lavoro: Il CPI di Soverato aderisce al bando “BOTTEGHE DI MESTIERE E DELL’INNOVAZIONE”. Primo caso in Calabria

CATANZARO – Il Centro per l’Impiego di Soverato è stato l’unico della Calabria, e tra i primi in Italia, ad aderire al bando “Botteghe di mestiere e dell’innovazione” pubblicato da Italia Lavoro. Le botteghe presentate sono botteghe “di filiera” attivate coinvolgendo aziende integrate in senso verticale. Tale modello ha permesso quindi di consolidare i rapporti di aggregazione fra le aziende e rendere possibile la sperimentazione di un nuovo percorso di formazione. Si tratta di un programma la cui finalità è quella di favorire la trasmissione ai giovani di competenze specialistiche e il ricambio generazionale nei mestieri artigianali. A questo si lega inoltre l’obiettivo di favorire l’occupazione dei giovani tra i 18 ed i 35 anni, attraverso percorsi formativi on the job con la speranza di rilanciare, tra le nuove generazioni, i mestieri tradizionali considerati strategici per la diffusione del Made in Italy. La promozione e la realizzazione di un sistema di Botteghe e l’attivazione di dei tirocini formativi della durata di sei mesi, puntano a stimolare la nascita di nuova imprenditoria e di processi di innovazione, internazionalizzazione e sviluppo di reti su base locale.
Le filiere presentate dal Centro per l’Impiego di Soverato sono state: “Ama.Mi Miele”, che ha coinvolto dieci aziende che si occupano di produzione, trasformazione e commercializzazione del miele e “Nocciola di Calabria” che ha coinvolto nove aziende nel settore della produzione trasformazione e commercializzazione della nocciola.
L’obiettivo principale delle botteghe, quindi, è  quello di recuperare lavoro qualificato per le imprese favorendo il subentro dei giovani in agricoltura attraverso un percorso di inserimento nel mondo del lavoro.
Il progetto, che vede come responsabile Carolina Scicchitano, è stato sottoscritto dal Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro Enzo Bruno in qualità di soggetto promotore dei tirocini. “Un progetto che potrebbe diventare una preziosa occasione per sperimentare un modello di intervento di politica attiva, teso ad offrire alle imprese del territorio la possibilità di fare rete – ha affermato il presidente dell’Ente intermedio di Catanzaro – ma anche di consolidare i rapporti di aggregazione e di filiera, di sperimentare il vero percorso di formazione duale, vale a dire la ormai imprescindibile integrazione tra scuola/formazione e lavoro, tanto auspicato dalle recenti riforme del lavoro”.

Varette e Disciplini: la processione del Venerdì Santo a Cassano tra fede e devozione

CASSANO ALL’JONIO (CS) – Venerdì Santo grande momento di sentita e devota partecipazione a Via Crucis CassanoCassano. In casa non resta nessuno e da lontano vengono tanti forestieri. La mattina presto si sente la tromba e dopo i tamburi, così forti da far venire la pelle d’oca, perché si  sente il segno della morte. La gente scende tutta in piazza e nei pressi della chiesa si offrono all’incanto i misteri: le persone mettono da parte qualche euro per rispondere all’incanto dei misteri. Già dal primo mattino la processione comincia piano piano ad avanzare con la banda musicale, i canti di dolore nel dialetto cassanese e  tante preghiere. Davanti stanno la tromba con il Cristo portata da fedeli e i tamburi che aprono la sfilata dei misteri; ad un passo la troccola con un suono cupo.

Segue l’angelo dell’orto degli ulivi e poi ad una ad una gli altri misteri che ripetono i fatti della passione. Tra tutti i misteri, spiccano i flagellanti, ogni anno in aumento: coloro i quali hanno chiesto o hanno ricevuto una grazia dalla Madonna, indossano una veste bianca con il cappuccio mantenendo l’anonimato. Tra questi figuranti, uno trascina una lunga e pesante catena di ferro, altri seguono la processione a piedi nudi, altri ancora portano con se delle funi. Poi segue  la stupenda statua  della Madonna Addolorata, con il suo abito maestoso e il volto sofferente, accompagnata dalle Addoloratine, bimbe che indossano lo stesso abito della Madre afflitta a sottolineare la loro devozione; i Cantori, donne, uomini e bambini che intonano canzoncine in vernacolo rivolte al dolore della Madonna; i Misteri, statuette in legno e gesso, che narrano la Passione del Cristo e infine il magico suono degli strumenti musicali che intonano note di dolore, ossia la Via Crucis Cassanobùccina, la tròccola e i due tamburi. Il vescovo della diocesi, mons. Savino Francesco, prende parte alla processione che attraversa le principali arterie viarie del paese fino quasi alla fine della giornata, quando la processione rientra nella Basilica Minore con la benedizione del Vescovo.

Una processione che commuove tutti. Negli ultimi anni, il fenomeno, che è stato osservato anche dagli attenti studiosi e ricercatori delle tradizioni popolari, ha fatto registrare un visibile aumento del numero dei penitenti. Un dato, secondo alcuni studiosi del fenomeno, che hanno cercato di decodificarlo, che testimonia la necessità avvertita dal popolo di Dio di riavvicinarsi alla fede, per recuperare i valori essenziali della vita da cui, per gli impulsi consumistici della società moderna, ci si è allontanati.

Anna Maria Schifino

La Provincia di Catanzaro dona un defibrillatore all’Associazione Nazionale Allenatori Calabria

Catanzaro ( Cz) – Raccoglie l’invito a partecipare all’iniziativa per l’acquisto di defibrillatori da donare agli istituti scolastici di Guardavalle, Santa Caterina e Badolato, bruciando le tappe delle promesse e degli impegni: il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, accompagnato dal vice presidente Marziale Battaglia, alla conferenza stampa di presentazione del triangolare di calcio organizzato dall’Associazione italiana allenatori calcio – Gruppo Calabria, dedicato proprio a questo intento benefico, si presenta con un defibrillatore nuovo di zecca, pronto ad essere consegnato al presidente dell’Aiac Calabria, Raffaele Pilato. Una manifestazione, quella che si terrà giovedì alle 15 allo stadio di Badolato, che la Provincia di Catanzaro patrocinerà assieme al Consiglio regionale della Calabria, al Comune di Catanzaro, al Comune di Santa Caterina dello Ionio, al Comune di Badolato, al Comune di Guardavalle e all’Unione dei Comuni del versante Jonico, presentata questa mattina alla presenza, oltre che di Bruno, Marziale e Pilato, dall’assessore allo Sport del Comune di Catanzaro Giampaolo Mungo, del consigliere regionale Arturo Bova e del presidente provinciale Aiac, Alessandro Vinci. I lavori sono stati moderati dal giornalista Pietro Melia. L’Associazione nazionale allenatori apre al mondo del sociale anche per festeggiare in maniera speciale i 50 anni dalla fondazione, con una serie di iniziative provinciali, regionali e una nazionale: la raccolta fondi per l’acquisto di defibrillatori è una delle campagne di solidarietà che segneranno questo percorso celebrativo. Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Brunom ha ricordato che nei mesi scorsi è partito il progetto “La salute a portata di farmacia”, finalizzato ad ampliare ulteriormente le funzioni socio-sanitarie della farmacia e dare ai cittadini ancora maggiori garanzie in termini di tutela della salute e qualità della vita. Prima di tutto con la disponibilità di un defibrillatore, grazie a cui è possibile salvare una vita umana dall’arresto cardio-circolatorio (in quest’ottica è stato dotato di questo importante strumento anche il Parco della Biodiversità di Catanzaro). “Sono davvero contento di poter avviare questa collaborazione: per garantire la diffusione dei defibrillatori in presidi strategici serve però la creazione di una rete istituzionale che permetta di coprire tutto il territorio – ha detto ancora il presidente ricordando l’importanza della prevenzione. L’innovazione tecnologica si configura come strumento di supporto per il miglioramento della qualità delle cure primarie e lì ottimizzazione delle risorse. Riteniamo giusto che un posto frequentato per lo sport sia dotato di uno strumento salvavita importante come un defibrillatore – ha concluso il presidente -. Il soccorso nei primi minuti dalla manifestazione di un infarto, sappiamo tutti, sono fondamentali. Ogni istituzione deve fare la propria parte per trasformare la politica delle promesse in politica dei fatti”. Della necessità di “fare rete attraverso lo sport” ha parlato anche l’assessore Mungo che lancia l’invito “ad unirsi per unire un territorio molto frastagliato come la provincia di Catanzaro. Un defibrillatore salva la vita”. Anche Marziale Battaglia, che oltre che vice presidente della Provincia è presidente dell’Unione dei Comuni del Versante Jonico ha voluto sottolineare l’importanza della collaborazione tra le istituzioni per salvaguardare interessi e servizi per il territorio, proprio perché la prevenzione e l’intervento tempestivo in casi come quelli che possono vedere protagonisti atleti, giovani e meno giovani, rappresentano un’occasione unica: quella di salvare un avita. Il consigliere regionale Bova, presidente della commissione regionale antindrangheta, ha assunto l’impegno di prodigarsi per garantire all’iniziativa il patrocinio oneroso della Regione in modo da individuare nuove risorse per l’acquisto di un altro defibrillatore.

 

 

Dopo Celebrity Master Chef il cooking show di Francesco Mazzei ritorna a Rende

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Rende ( Cs) – Sarà senza dubbio un evento memorabile, visto che si presenta già come un grande successo, proprio come quello che si tenne nel dicembre 2014, il nuovo cooking show del famoso cuoco di Cerchiara di Calabria, Francesco Mazzei, star indiscussa del mondo della ristorazione e della cucina nel Regno Unito. Due momenti unici e irripetibili, programmati per il 30 e 31 marzo, allestiti con cura dall’inseparabile staff di Mazzei per degustare i piatti esclusivi della sua cucina, con piatti richiamati nel suo best seller di ricette, Mezzogiorno. Il menù è stato accuratamente selezionato e predisposto per l’occasione insieme allo chef Michele Rizzo dell’Agorà, per essere offerto a palati molto raffinati che gusteranno così i prodotti di terra e di mare provenienti da ogni angolo della Calabria, e della provincia di Cosenza in particolare. Da Celebrity Master Chef sulla mitica BBC, passando per Hell’s Kitchen Italia con il suo amico Carlo Cracco in onda su Sky, all’Agorà di Rende il passo è breve. Perché un grande chef è innanzitutto un grande uomo. Proprio come Francesco Mazzei, che non rinnega affatto le sue origini, ma le fa diventare il più importante principio d’ispirazione per la sua cucina, legando sapori indimenticabili alla tradizione culinaria calabrese, oggi molto ricercata in tutto il mondo. Il menù presenta delle squisite esclusività gastronomiche, vera arte in cucina, un privilegio che solo 150 persone potranno affermare di aver potuto assaporare, appagando il proprio palato con l’assaggio di piatti dal gusto unico. Lo chef patron del ristorante Sartoria di Londra ha scelto di sorprendere gli ospiti delle due serate con un antipasto che presenta una battuta di manzo (podolica calabrese), acciughe e stracciatella, cui si aggiunge tonno e avocado con uovo semicotto. A seguire del gambero rosso al sanguinello (arance della sibaritide), semi di anice (silano) e ceci, e del salmone marinato alla barbabietola, fave e piselli (tipici di Amendolara). Come primo sarà servita una polenta tipica calabrese, la fraskatula ai frutti di mare. Come secondi piatti, il menù prevede un’insalata di granchio e asparagi, con erbette di campo, del baccalà marinato alla liquirizia (rossanese) e marmellata di cipolla (rigorosamente di Tropea), e del tonno e vitello con erbette e sottoli. Come dessert saranno preparate delle meringhe con frutti rossi. Un’esplosione goduriosa di odori e sapori che affiorano con delicata combinazione dalle arance e dal bergamotto, ma anche dal rosmarino e dall’origano, tutto rigorosamente calabrese, misti ai sapori inconfondibili della vaniglia del Madagascar. Di alto profilo anche la selezione dei vini, perfettamente in contrapposizione per i piatti e in concordanza con i dolci, con un servizio specializzato di sommellerie curato dalla Fondazione Italiana Sommelier. Per ogni pietanza sarà abbinato uno dei vini della Masseria Falvo di Saracena, dell’azienda biologica Santa Venere di Cirò, dell’azienda agricola De Caro della Valle del Crati, dell’azienda Ippolito Spadafora di Piano Lago, e dell’azienda Statti di Lamezia Terme. Molto attesa sarà la degustazione del vino bianco e del pregiatissimo passito dell’azienda Viola di Saracena, insieme al famoso amaro Jefferson a base di bergamotto dell’azienda Vecchio Magazzino Doganale di Montalto Uffugo.

Mostra San Francesco di Paola alla Provincia, la soddisfazione di Occhiuto

Cosenza ( Cs) – “Esprimo sincero compiacimento per l’impegno che la Commissione speciale per il sesto centenario della nascita di San Francesco di Paola sta portando avanti nell’ambito delle celebrazioni in onore del Santo patrono della Calabria”. Mario Occhiuto, che nelle vesti di presidente dell’Ente aveva fortemente voluto l’istituzione della Commissione, interviene a margine dell’inaugurazione, avvenuta giovedì mattina, della mostra allestita nel palazzo della Provincia, per evidenziare l’importanza che il calendario commemorativo francescano ha, sia dal punto di vista storico-culturale che dal punto di vista delle ricadute economiche sul territorio. “Ringrazio il vice presidente della Provincia, Franco Bruno, i membri della Commissione e il curatore della mostra Roberto Bilotti, dalla cui collezione privata è giunta la maggior parte delle opere in esposizione – rimarca Occhiuto – e tutti coloro che hanno presenziato all’apertura della mostra. Sono lieto che il percorso da noi avviato presso la Provincia di Cosenza prosegua concretamente. La figura di San Francesco di Paola è amata e conosciuta ovunque. Oltreoceano, ad esempio, per i nostri emigranti, il Santo   rappresenta la fede religiosa unita al legame identitario con le proprie radici. Invito pertanto a visitare le sculture, le istallazioni e i dipinti ospitati a palazzo di piazza XV Marzo come avvio del lungo e interessante itinerario di eventi”.

 

APCO Calabria, convegno su lavoro e contrattazione

CATANZARO – Per il prossimo mercoledì 30 marzo è previsto presso la sala convegni del T-Hotel di Lamezia Terme dalle ore 9,00 un incontro-dibattito promosso da APCO Calabria (Associazione Professionale Italiana Consulenti di Management), in collaborazione con i Consulenti del Lavoro, l’ANPIT Associazione Nazionale Per l’Industria e il Terziario, all’EN.BI.C Ente Bilaterale Confederale e all’organizzazione sindacale Cisal Terziario. “È possibile oggi sostenere lo sviluppo competitivo delle imprese? E l’occupazione dei lavoratori? Quali strumenti possono facilitare la ripresa economica?”.APCO Calabria Queste le domande alle quali si cercherà di dare una risposta nel convegno dal titolo “Contrattazione Collettiva, Welfare e Bilateralità per favorire la competitività delle Imprese e la formazione e l’occupazione dei Lavoratori”, durante il quale sono previsti interventi di Giuseppe Buscema ed Enzo Summa, esperti della Fondazione Studi del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro, Federico Iadicicco, Presidente nazionale di ANPIT, Fulvio De Gregorio Presidente EN.BI.C. e Vincenzo Caratelli, segretario generale CISAL Terziario. Per la APCO interverrà, invece, il CMC (Certified Management Consultant) Francesco Catanese, anche Coordinatore della Delegazione Calabria di APCO,che si soffermerà sull’importanza del ruolo dei consulenti di management per la ripresa competitiva dell’Italia e di un cambio culturale imposto dallo scenario economico e sociale attuale, indicando strategie di base per migliorare le propre prestazioni lavorative, attraverso un approccio consapevole e professionale alla contrattazione di secondo livello.

Alternanza scuola-lavoro. Protocollo d’Intesa tra la Camera di Commercio Cosenza e il Liceo “Campanella” di Belvedere

COSENZA – La Camera di Commercio di Cosenza si mantiene al passo con le riforme messe in atto nel paese. Difatti, richiamandosi ai criteri previsti dalla recente riforma della scuola italiana, promuoverà un accordo sottoscritto con un Istituto superiore della provincia, nell’ambito delle nuove funzioni circa l’alternanza scuola-lavoro. Dunque, da una parte gli interessi delle imprese, dall’altra un occhio al mondo dell’istruzione e della formazione. A siglare il primo Protocollo d’Intesa con l’Ente camerale sarà il Liceo “Tommaso Campanella” di Belvedere Marittimo. La firma ufficiale sarà apposta nel corso di una conferenza stampa prevista per mercoledì 30 marzo alle ore 11,30 presso la Sala Mancini della Camera di Commercio di Cosenza. A siglare il protocollo, il primo del genere in Calabria, saranno Klaus Algieri, presidente dell’Ente, e la dirigente scolastica Maria Grazia Cianciulli. Saranno presenti anche alla firma Erminia Giorni, Segretaria Generale dell’Ente, e l’assessore regionale con delega a Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche Giovanili, Federica Roccisano. Interverrano in teleconferenza l’eurodeputato Gianni Pittella e il Segretario Generale di Unioncamere Nazionale Giuseppe Tripoli. Prima della firma, verranno presentati l’accordo e l’impegno che la Camera di Cosenza assume in riferimento alla legge 107/2015. In proposito ha dichiarato il presidente dell’Ente Klaus Algieri: “La nuova disciplina individua tra i maggiori protagonisti della riforma della scuola proprio la Camera di Commercio, che per le sue finalità istituzionali e le attività che svolge può contribuire, assieme alle istanze scolastiche e formative, allo sviluppo di un proficuo raccordo tra sistema scolastico-formativo e mondo del lavoro, elemento essenziale per l’efficacia dell’alternanza scuola-lavoro. Questa nostra iniziativa si integra perfettamente con le attività promosse da Unioncamere nazionale, riferimento essenziale per le nostre attività avanguardiste, anche in vista di quanto sarà investito nella formazione dei giovani per il loro avviamento al mondo del lavoro attraverso l’orientamento e l’e-placement”.

Lamezia, migranti portatori della Croce di Lampedusa

LAMEZIA TERME (CZ) – La tradizionale Via Crucis pasquale si è svolta anche nella città del catanzarese, con un particolare in più dal forte significato simbolico. Infatti, a portare la Croce alla quinta Stazione sono stati dei migranti, ospiti alla cooperativa “Malgrado Tutto”. Una croce simbolica, dunque, ancor più se si pensa che si tratta della Croce di Lampedusa, realizzata con il legno di quei barconi con i quali tanti migranti hanno raggiunto l’isola e su cui molti uomini e donne hanno perso la vita. A queste vittime innocenti è andato il pensiero del Vescovo di Lamezia, monsignor Luigi Cantafora, “ai migranti che sono morti su questo legno, che noi oggi vediamo nell’immagine della Croce. È un mistero grande. Ma noi crediamo che i crocifissi di ieri, i crocifissi di oggi e di sempre sono i risorti di domani, i risorti per sempre”. Ad occuparsi di portare la Croce nelle altre stazioni sono stati volontari di alcune associazioni che, come “cirenei”, hanno scelto di portare la croce dei loro fratelli.

 

Pasqua 2016, in Calabria poche prenotazioni in hotel, bene i ristoranti

Cosenza ( Cs) – Gli operatori turistici calabresi, pur guardando con ottimismo i dati relativi alle presenze nei primi mesi del 2015, e le prospezioni, segnalano per il weekend di Pasqua un calo delle presenze, con prenotazioni negli alberghi prossimi allo zero. La ristorazione segna invece un incremento e per Pasqua e Pasquetta i ristoratori comunicano il “tutto esaurito”, ma per presenze interne. Mancano invece quelle provenienti da fuori regione. “In generale – ha affermato Concetta Greco presidente Consorzio Assapori – lavoriamo ma con i nostri clienti abituali e questo non basta. La verità è che la Calabria non è percepita come una meta turistica, perché manca una programmazione seria e complessiva sul lungo periodo. Si spendono le risorse in eventi spot che non producono ricadute durature. Serve urgentemente un piano di azione strutturato”. “I numeri – ha detto Demetrio Metallo referente territoriale Unindustria Calabria sezione turismo – per quanto riguarda la ristorazione sono buoni, ma si tratta di un turismo porta a porta”. Nei primi nove mesi del 2015, secondo i dati del Sistema informativo turistico della Regione Calabria, le presenze negli esercizi ricettivi calabresi sono aumentate del 3,9%. Dopo la flessione che aveva caratterizzato gli ultimi anni è cresciuta la componente nazionale (5,6%) ma si sono ridotte le presenze di turisti stranieri (-3%). La guerra e gli attacchi terroristici influenzano i viaggiatori a tal punto che per effetto della paura, sono calate le prenotazioni per l’Egitto e la Tunisia, mentre sono in aumento le richieste di preventivo per la Calabria. “È paradossale – ha poi aggiunto Metallo – che i conflitti siano la nostra salvezza e turisti che in genere preferivano i Paesi del Mediterraneo orientale, per paura della guerra scelgono noi. Abbiamo già tante prenotazioni per il periodo estivo, soprattutto da turisti provenienti dal centro sud e dal nord-est. I flussi provenienti dall’estero, a parte sporadici gruppi organizzati, sono inesistenti, questo testimonia che siamo soggetti a troppe variabili, perché non c’è una programmazione seria”. Le strutture alberghiere calabresi segnalano un incremento delle prenotazioni già da fine giugno e fino a settembre, ma gli operatori turistici unanimemente richiedono maggiori servizi, un programmazione complessiva che riorganizzi e rilanci l’immagine della regione a livello internazionale. “Stiamo lavorando – ha sostenuto Natale Mazzuca presidente Unindustria Calabria – per organizzare l’offerta Calabria, mettendo insieme la filiera del turismo, dai trasporti all’accoglienza, dalla fruizione dei beni culturali e delle bellezze naturalistiche all’enogastronomia. Tutti questi elementi oggi non sono interconnessi tra loro e quindi non sono in grado di stimolare e generare offerta turistica. Proprio per questo ci stiamo adoperando per un confronto con la Regione affinché i prossimi interventi comunitari siamo curvati in questa direzione, per attrarre turisti in numero ed in qualità. Dobbiamo lavorare sulle e per le politiche per il turismo, iniziando dai trasporti che rappresentano il primo grande problema per attrarre turisti stranieri ed accorciare le distante”.

Metrotramvia, il parere dell’economista Matteo Olivieri

Rende ( Cs) – “Nel corso del secondo evento pubblico di illustrazione del progetto “Metrotramvia Cosenza – Rende – Unical” tenutosi il 22 Marzo all’Università della Calabria, sono stati illustrati alcuni indicatori finanziari relativi al progetto stesso che, se solo adeguatamente discussi, ne avrebbero spiegato meglio di tante parole la natura fallimentare. Nello specifico, si è fatto riferimento al Valore Attuale Netto (VAN), pari a zero, e al Tasso di Rendimento Finanziario, pari al 5%. Cosa abbastanza strana, poiché nella letteratura finanziaria il grado di profittabilità di un progetto è dato dalla presenza di un VAN positivo, calcolato come differenza tra le entrate e le uscite di cassa future, rapportate ad oggi. Si tratta peraltro di un indicatore finanziario da usare con estrema prudenza, poiché è costruito su ipotesi rigide, tra le quali – per esempio – il fatto che i tassi di interesse futuri non varino”. Questo il pensiero dell’economista Matteo Olivieri. “Per questo motivo, i numeri illustrati sono solo apparentemente positivi, poiché senza il ricorso a «contributi comunitari», il Van sarebbe negativo di ben 125 milioni di Euro, mentre il Tasso di Rendimento Finanziario sarebbe negativo del 4.43%. Questi numeri negativi devono far riflettere tutti, perché ci indicano che si andranno a toccare le tasche dei contribuenti. Infatti, su mia specifica domanda ai relatori, si è appurato che i costi di gestione sono stimati in 3.2 milioni di euro all’anno, mentre le entrate sono stimate in 2.3-2.9 milioni di euro all’anno, anche se – al momento – non è dato capire da dove derivano. Stime peraltro basate su ipotesi assai generose riguardo all’utenza e al prezzo dei biglietti (stabilito poi da chi?), e che potrebbero rivelarsi in futuro del tutto illusorie, aggravando ulteriormente il conto a carico della comunità. Ma se questi dati trovassero davvero conferma nella realtà, allora i contribuenti calabresi si troverebbero a fronteggiare un buco di liquidità causato dalla tramvia che potrebbe sfiorare il milione di euro all’anno. Risorse che occorrerà prelevare dal bilancio pubblico per iniettarle permanentemente nell’opera, e che invece potrebbero essere investite altrove. Questo significa che la tramvia di cui si sta parlando non è sostenibile finanziariamente in nessuna fase del progetto, perché è solo grazie all’iniezione di «contributi comunitari» e all’accensione di nuovi debiti che il progetto raggiungerà l’equilibrio finanziario. Tra le fonti di finanziamento dell’opera rientra infatti anche la richiesta di concessione di un mutuo alla Banca Europea degli Investimenti (Bei). Un mutuo che andrà rimborsato, per come del resto dimostra l’impegno finanziario di 19.5 milioni di Euro che i Comuni di Rende e Cosenza si sono assunti per “assicurare la copertura finanziaria […] a concorrenza del costo totale degli investimenti programmati, mediante contributo a carico dei Soggetti gestori dell’opera”. “La tipologia di finanziamento – prosegue-  che pare delinearsi tra le righe corrisponde ad un leasing finanziario al tasso di interesse di almeno il 6%. Il leasing è uno strumento di ingegneria finanziaria che consente di aumentare la capacità di indebitamento a fronte della corresponsione di un canone di importo fisso. Per avere un termine di paragone, si consideri che attualmente sui mercati finanziari internazionali, il tasso medio sui mutui ventennali – comprensivo di spread – è intorno al 2%. Si tratterebbe di un bel regalo di almeno 3 volte superiore alle attuali condizioni di mercato, di cui beneficerà unicamente la società di leasing. Un regalo che, personalmente, da elettore e contribuente calabrese, non sono disposto a concedere. Queste poche informazioni sono già sufficienti a delineare un quadro fosco della situazione, e spingere ad ulteriori considerazioni. Primo. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, l’investimento previsto prevede il pagamento di una quota annuale calcolata ad un tasso di interesse che è perfino superiore al tasso di interesse attualmente pagato dalla Grecia ai propri creditori. Secondo. Visto che esistono fondi europei che non implicano il rimborso ma solo la rendicontazione, viene naturale chiedersi perché si è scelto di contrarre nuovi debiti, che graveranno peraltro sulle già traballanti casse comunali di Rende e Cosenza, senza che questi possano decidere in merito alla gestione dell’opera, che verrà invece gestito da terzi. Terzo. Il contratto di leasing prevede in genere garanzie accessorie, alcune delle quali sono ormai standard, come per esempio la concessione del godimento del “diritto di superficie” per l’intera durata del mutuo. Ovvero, alla società di leasing viene riconosciuto un diritto di superficie per la realizzazione dell’opera, e quindi ne diventa proprietaria sino all’esercizio del successivo diritto di riscatto. Sarà così anche nel caso della metrotramvia? Se si, sono state concesse altre garanzie? E a quali condizioni? Quale sarà la durata complessiva del contratto? In ogni caso, sarebbe una beffa, soprattutto per i proprietari di terreni oggetto di esproprio. Queste informazioni, di cui il contribuente calabrese dovrebbe essere informato ben prima che il progetto diventi esecutivo, fanno il paio con le parole dell’Assessore Regionale ai Trasporti Musmanno (parole ampiamente diffuse dalla stampa locale), secondo cui il trasporto pubblico su gomma costa alla Regione Calabria 2 Euro a km, mentre quello su rotaia 13 Euro a km. Un aggravio di costo pari ad 11 Euro a km per passare dalla gomma al ferro. Vale la pena indebitarsi per realizzare un investimento che già nasce insostenibile per i contribuenti, e che in futuro potrebbe mettere in pericolo anche stipendi e posti di lavoro, di cui i calabresi dovranno poi farsi carico? La buona politica dovrebbe prevedere questi scenari che sono tutt’altro che “apocalittici” e “nichilisti”, come invece si vuol far credere. A mio avviso, non basta giustificarsi dicendo che in tutto il mondo il trasporto su rotaia si regge grazie al sovvenzionamento pubblico. Indebitarsi ha senso infatti se si ha la certezza che i debiti potranno essere ripagati agevolmente e senza ansie. In questo caso, invece, resta ancora da dimostrare agli elettori la convenienza economica del trasporto su rotaia rispetto a quello su gomma o, eventualmente, se è preferibile prendere in considerazione alternative differenti. Volendo rimanere prudenti e ragionare con i numeri, questa differenza di costo gomma-rotaia potrebbe essere impiegata per innalzare ad almeno il 15% la quota di autobus urbani a tecnologie di trasporto verdi o ibride, avvicinando finalmente anche l’area urbana di Cosenza-Rende a livelli europei. Numeri ufficiali alla mano, mentre non si ravvede alcuna convenienza economica nel costruire nuove infrastrutture di trasporto permanenti, è invece evidente il ritorno economico dall’investire nel potenziamento in infrastrutture già esistenti. Non dimentichiamoci che gli attuali autobus per l’Università hanno una frequenza costante di 15 minuti, laddove la metrotramvia avrebbe una frequenza di 20 minuti per la maggior parte della giornata. Ringraziando il cielo, se si visita il sito web della Banca Europea degli Investimenti (Bei), si può verificare che la richiesta di concessione del mutuo per la realizzazione della metrotramvia, di circa 36 milioni di Euro, è ancora “in fase di valutazione” dal 2012. Ciò significa che la Bei non ha ancora deciso di concedere il prestito, né ciò autorizza a dire che la Bei abbia certificato la sostenibilità finanziaria del progetto, per come invece si è detto impropriamente nel corso degli eventi pubblici. In verità, sempre sul sito della Bei si legge che finché non si arriverà all’approvazione del finanziamento e alla firma del prestito, i progetti sono da considerarsi sempre «in fase di valutazione e di negoziazione», e pertanto i dati forniti non impegnano in alcun modo l’istituzione. D’altronde, come potrebbe una banca attestare qualcosa che è ancora in fase di valutazione?
La vera democrazia si costruisce sulla base di considerazioni obiettive, ispirate a terzietà e lontane da contrapposizioni e pregiudizi di parte”.