MORANO CALABRO (CS) – Lunedì 14 marzo prossimo, alle ore 17.00, nell’antico Chiostro di San Bernardino da Siena, il FAI (Fondo Ambiente Italia) e il Comune di Morano Calabro, presentano le “Giornate di Primavera” programmate per il 19 e 20 marzo prossimi.
Durante l’incontro sono previsti gli interventi di delegazioni nazionali, regionali e locali del FAI; del sindaco di Morano, Nicolò De Bartolo; del presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra e del presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio.
CATANZARO – Come ormai noto, Legambiente e Fiom-Cgil Calabria voteranno sì al referendum del prossimo 17 aprile per fermare le trivelle e mettere la parola fine all’estrazione di petrolio nel mare italiano. Affinché la consultazione popolare abbia successo però, è necessario portare al voto il 50%+1 degli elettori (circa 25 milioni) e non sarà certo un’impresa facile: serve il contributo di tutti. Per questo dobbiamo ricordare la data ed informare continuamente i calabresi dell’importanza che il referendum superi il quorum previsto.
“Con il quesito referendario– spiegano Massimo Covello segretario della Fiom-CGIL e Franco Falcone presidente di Legambiente Calabria –si chiede di cancellare la norma, introdotta dalla legge di Stabilità, che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane, senza limiti di tempo”.
Il testo del quesito è il seguente: «Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?».
“Se si vuole mettere definitivamente al riparo i nostri mari dalle attività petrolifere – aggiungono Covello e Falcone – occorre votare “SÌ” al referendum. In questo modo, le attività petrolifere andranno progressivamente a cessare, secondo la scadenza “naturale” fissata al momento del rilascio delle concessioni. Dobbiamo puntare su un modello di sviluppo che guardi alla crescita ordinata e programmata delle energie rinnovabili e che favorisca la buona economia e il lavoro in tutti i settori, a partire da quello industriale, che sia rispettoso e valorizzi l’ambiente”.
Legambiente eFiom-Cgil Calabria giudicano la consultazione popolare del 17 aprile, “un appuntamento importante e si considerano impegnate a promuovere e partecipare alle iniziative, anche insieme ad altre associazioni ed organizzazioni, affinché la consultazione popolare abbia successo e, con il prevalere del sì, si faccia un passo in avanti nella tutela del territorio e verso un modello di sviluppo basato su un lavoro pulito”.
“La ricerca e l’estrazione di idrocarburi ha un notevole impatto sulla vita del mare – concludono Covello e Falcone – per questo il futuro della Calabria passa anche dalla difesa, col Sì al referendum, del nostro mare”.
Per votare basta recarsi con la propria tessera elettorale nel seggio di appartenenza, aperto dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 17 aprile.
La Camera di Commercio di Cosenza continua a riformarsi e a crescere per il bene delle aziende. Nell’iniziativa #OpenCameraCosenza il presidente Klaus Algieri innova l’Ente camerale cosentino con la riorganizzazione del personale e dei servizi.
Un’importante e coraggiosa azione riformatrice della Camera di Commercio, che Algieri presiede ormai da 18 mesi, che trasforma e migliora continuamente i servizi erogati attraverso l’iniziativa denominata #ParteLaNuovaCamera.
Si tratta di un piano di azione e di organizzazione del lavoro che riveste grande importanza, anche perché concordato all’unanimità con i sindacati presenti nell’Ente.
Un progetto pilota all’interno della Pubblica Amministrazione, seguito con molto interesse anche dai vertici nazionali di Unioncamere. La Camera di Commercio di Cosenza ha inteso quindi assumere una nuova veste, concependo e pianificando la riprogettazione di tutti quegli elementi che servono a far funzionare l’organizzazione dell’Ente stesso, ma soprattutto per realizzare gli obiettivi che questa presidenza si è posta sin dal momento del suo insediamento nei confronti delle imprese che vi sono registrate.
Domani si passerà all’approvazione definitiva dell’organigramma. “Abbiamo voluto fortemente intraprendere questo nuovo percorso all’interno dell’Ente – ha dichiarato il presidente Algieri – perché è nostra intenzione valorizzare le persone che vi lavorano, per dare maggiore dignità, riconoscimento e capacità d’azione al loro lavoro, ma anche per promuovere con maggiore qualità e per sostenere con opportuna concretezza le sfide delle imprese. La riorganizzazione che abbiamo disegnato mostrerà a tutti la nuova vision che ha assunto la Camera di Cosenza: servizi più efficienti, una migliore assistenza all’utenza e un maggiore supporto alle imprese”.
Cosenza ( Cs) – Quali sono i comportamenti di guida e le esperienze dirette di incidentalità tra i giovani? Alcol e droghe leggere sono percepiti realmente come fattori di rischio? Qual è il livello di conoscenza del codice stradale? E, infine, quali interventi si ritengono prioritari per aumentare la sicurezza nelle strade? A rispondere a queste domande, un campione rappresentativo (1.600) dei 900 mila giovani tra i 15 e i 25 anni, residenti nelle realtà regionali di Calabria e Lazio protagonisti del progetto “a tutto G.A.S.S.“, promosso dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzato dallapartnership istituzionale ICS Associati, Automobile Club Cosenza, Automobile Club Roma e Orsa Srl. «Il progetto “a tutto G.A.S.S.,“ acronimo di Giovani Artefici della Sicurezza Stradale – ha detto Fabrizio Orsomarso, Direttore di progetto ICS Associati – richiama, in maniera diretta, un modo di dire che è sinonimo di accelerazione, di velocità, elementi vitali che l’iniziativa intende imprimere sull’assunzione da parte dei giovani di comportamenti sicuri e responsabili, nel pieno rispetto delle regole previste dal Codice della Strada per la tutela e la salvaguardia della società civile». Ai giornalisti, inoltre, sarà presentato l’Indice di Responsabilità Stradale (I.R.S.) delle regioni italiane, una classifica, unica nel suo genere in Italia, che mette a confronto le aree regionali sulla base di ben 16 indicatori quali, ad esempio, il tasso di motorizzazione degli autoveicoli, la qualità dei servizi di trasporto pubblico e, ancora, le persone alla guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche, gli automobilisti sanzionati con decurtazioni di punti alla patente e i tassi di mortalità. “Abbiamo sposato con particolare interesse questo progetto in partneship con Automobile Club Roma – ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club di Cosenza, Sergio Aquino – perché rientra nelle politiche di educazione e sensibilizzazione, nostro campo d’azione istituzionale. Il tema centrale della sicurezza è legato ai cattivi comportamenti dell’uomo sulla strada ed i principali sforzi sono, dunque, orientati a educare gli utenti e prevenirne le condotte scorrette. Riteniamo, quindi, che queste iniziative siano assolutamente necessarie per una corretta formazione – informazione attraverso il metodo innovativo di preparare i giovani ad una guida più sicura e consapevole, promosso da ACI attraverso le scuole guida di ultima generazione Ready2Go.” Finalità, obiettivi e risultati verranno illustrati nell’ambito di una conferenza stampa mercoledì 16 marzo alle ore 11.00 nella sede di Automobile Club Cosenza in via Aldo Moro n°27 (CS). Saranno presenti nel corso dell’incontro con la stampa il presidente dell’Automobile Club di Cosenza, Sergio Aquino, Fabrizio Orsomarso Direttore di progetto ICS Associati, Riccardo Alemanno e Paolo Riccobono, rispettivamente Direttore e Funzionario dell’Automobile Club di Roma.
COSENZA – Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è giunto a Cosenza dove sta visitando il Distretto Cyber Security. Renzi sta anche incontrando i giovani che lavorano nella struttura. Il Premier è accompagnato dal Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Marco Minniti, e dal Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. Presente anche il Sottosegretario Luca Lotti. Il Distretto rappresenta un polo tecnologico con obiettivi di Ricerca industriale e di sviluppo di soluzioni di sicurezza innovative indirizzate alla protezione dei servizi di pagamento elettronico e dell’utente nella fruizione dei servizi in rete utilizzando apparati mobili e alla dematerializzazione sicura dei documenti. La cerimonia si svolge presso il palazzo storico delle poste di Piazza Crispi a Cosenza alla presenza anche del presidente nazionale di Poste Italiane Luisa Todini. Imponenti le misure di sicurezza con l’area interamente transennata. Da segnalare la presenza di una delegazione dei dipendenti dell’amministrazione provinciale di Cosenza da molto tempo senza stipendio. Da segnalare anche la presenza di una nutrita delegazioni di parlamentari calabresi tra i quali Ernesto Magorno, Stefania Covello, Enza Bruno Bossio. Presenti anche rappresentanti del consiglio regionale. Renzi si è intrattenuto a lungo anche con i giovani dell’Università della Calabria che hanno avuto un ruolo centrale nell’approntare il nuovo sistema di sicurezza contro le frodi informatiche, denominato appunto cyber security, di cui Poste Italiane si è dotato. Insieme a loro c’era ovviamente anche il rettore dell’ateneo di Arcavacata Gino Mirocle Crisci. “Siamo qui per dare un messaggio, non di speranza ma alternativo al messaggio dominante. Negli ultimi anni il messaggio chiave era le cose non vanno, l’Italia è finita. Non è finita. Nel mondo che verrà, il mondo di internet e dell’innovazione, se investiremo nell’intelligenza e nella qualità delle donne e degli uomini, l’Italia avrà un ruolo. Questa è la nostra missione”. Sono alcune delle parole pronunciate dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, presso la sede di Poste Italiane a Cosenza. “Mentre a Roma si fanno le solite polemiche e chiacchiere, noi siamo dalla parte dell’Italia che lavora, che ci prova, che immagina un futuro di opportunità e idee e non di lamentazione”, ha aggiunto Renzi, rivolgendo ai ragazzi, in particolare del Mezzogiorno, il messaggio “che è tempo di tirarsi su le maniche”. Un ragionamento che vale a maggior ragione per il Sud e la Calabria, che “ha tutte le condizioni per essere all’avanguardia sulla banda larga. Si dice che non c’è lavoro, ma la banda larga può creare nuovi lavori”. Per questo il premier ricorda il piano per la ricerca da 2,5 miliardi e i 150 milioni che la legge di Stabilità ha destinato alla cybersecurity e che “serviranno per valorizzare la polizia postale, l’intelligence, i soggetti pubbblici e privati che investono in questo settore”. Il cui perno può essere Poste Italiane: “Una volta entrare alle Poste era l’obiettivo checcozaloniano: Entro alle Poste e mi sistemo. Oggi Poste ha cambiato pelle, è all’avanguardia su innovazione e tecnologia. Ed è sempre di più grande realtà imprenditoriale europea” che può essere “una chioccia per i giovani che hanno voglia di innovare e sperimentare”.
Prima di giungere nel capoluogo bruzio, in mattinata il Presidente del Consiglio, insieme al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio e del presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, ha assistito alla cerimonia di abbattimento dell’ultimo diaframma della canna nord della galleria Mormanno, una delle opere più importanti dell’ultimo cantiere dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. La galleria a doppia canna, realizzata in variante rispetto al tracciato esistente, è lunga 2,3 km e rientra nel macrolotto i cui lavori sono stati affidati al consorzio Italsarc, composto dalle aziende Cmb di Carpi e Ghella Spa. E’ un’opera progettata per migliorare la planimetria del tracciato grazie all’eliminazione di alcune curve e, tramite la soluzione della galleria, garantisce un ottimale inserimento paesaggistico tenuto conto del grande valore naturalistico del vallone del fiume Battendiero. Il macrolotto, che sarà completato entro il prossimo dicembre con i lavori di ammodernamento nel tratto compreso tra lo svincolo di Laino Borgo (km 153,400) e lo svincolo di Campotenese (km 173,900) in provincia di Cosenza, ha richiesto un investimento di circa 600 milioni di euro. Il presidente Armani ha dichiarato di aver raccolto la sfida del completamento delle opere entro il 22 dicembre: “Il viadotto Italia vogliamo consegnarlo in condizioni ottimali già per l’esodo estivo e questa è un’ulteriore sfida per noi” ha detto Armani, in riferimento al ponte crollato lo scorso anno, e che ha provocato anche la morte di un operaio. “Si tratta – ha spiegato Armani – di un’infrastruttura importante dietro la quale sta la storia dell’architettura. E’ un’opera impressionante, alta quanto la torre Eiffel anche se transitando non ci si rende conto. Completare quest’opera è sicuramente una sfida come lo è il completamento dell’A3 per il 22 dicembre”. Matteo Renzi, parlando agli operai, ha sottolineato l’impegno assunto davanti alla stampa internazionale: “Dobbiamo chiudere il 22 dicembre i lavori della Salerno-Reggio Calabria, devono smettere di ridere dell’Italia, il 22 dicembre dobbiamo ridere noi”. Cosi’ il presidente del Consiglio, che ha aggiunto: “Da qui ai prossimi mesi lavoreremo e se ci sarà da subire qualche conseguenza anche in questa dimensione speriamo di ridurre al minimo i disagi, specie in estate. Ad ogni modo, se non mettiamo un punto finale ci sarà sempre qualche piccolo impedimento; adesso abbiamo un obiettivo. Torneremo a metà luglio per il primo tratto da inaugurare”.
In calce l’intervento integrale pronunciato nel palazzo delle poste di Cosenza
CATANZARO – Si chiama “CalabrEasy” ed è la prima startup calabrese per lo sviluppo e la promozione del territorio. Il progetto sarà presentato domani, venerdì 11 marzo, alle ore 11 nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaro. L’obiettivo generale è quello di incrementare, facilitare ed estendere l’accesso, da parte dei turisti ma anche dei residenti, alla fruizione dei servizi, dei beni e delle risorse territoriali, così da favorire lo sviluppo economico locale, stimolare un turismo integrato sostenibile, e incoraggiare la visita in Calabria come esperienza di vita e di viaggio, attraverso la messa in rete dei Comuni, delle Associazioni di categoria e di settore e di tutte le realtà locali. Il ruolo delle istituzioni territoriali è quello di salvaguardare e valorizzare tutto ciò che la Calabria riesce ad esprimere in termini di ricchezza architettonica, patrimonio naturalistico e ambientale, storie e tradizioni centenarie, unitamente a ciò che è produttivo e positivo, come le Aziende, i luoghi e le persone.
Dopo l’introduzione del Presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, interverranno: Nicola Irto, Presidente del Consiglio regionale; Peppino Vallone, Presidente Anci Calabria; Gianluca Callipo, Coordinatore nazionale Anci Giovani; Alfio Pugliese, Presidente Confcommercio Calabria centrale; Daniele Rossi, Presidente Confindustria Catanzaro; Vincenzo Ruberto, presidente Unpli Calabria; Michele Drosi, Presidente Anci Piccoli Comuni Calabria.
CATANIA – Sono migliaia gli agricoltori del sud giunti a Catania per difendere l’agricoltura Made in Italyche rischia di perdere i prodotti simbolo dalla arance ai mandarini, ma anche i pomodori, il grano e l’olio sotto attacco delle politiche comunitarie, delle distorsioni di mercato e delle agromafie. La mobilitazione ha preso il via nel giorno del via libera dell’Unione Europea all’accordo che consente l’ingresso senza dazi in più di 35.000 tonnellate di olio di oliva dalla Tunisia in più che non aiuta i produttori tunisini, danneggia quelli italiani ed aumenta il rischio delle frodi. Dalla Calabria, sono partiti oltre 1500 agricoltori prevalentemente giovani. Insieme al Presidente Molinaro a rappresentare la Regione Calabria su delega del Presidente Mario Oliverio, impegnato per la visita del premier Renzi, c’è stato l’Assessore Francesco Russo.
“Davanti ad una inversione di tendenza che si registra in Calabria – ha affermato il leader della Coldiretti calabrese Molinaro – che dopo decenni vede aumentare il numero di aziende agricole con oltre 30mila unità nel 2015, in aumento del 1,2% rispetto all’anno precedente, non possiamo accettare l’attacco alle nostre produzioni più importanti quali agrumi e olio. La nuova fase dell’agricoltura calabrese è testimoniata anche dalla ricerca Coldiretti/Ixe’ dalla quale emerge che quasi la metà delle aziende agricole della Calabria (49%) hanno ricevuto richieste di lavoro nell’ultimo anno a dimostrazione della dinamicità del comparto. Un interesse – sottolinea Molinaro – confermato dal fatto che ben il 16% delle aziende ha avuto richiesta di acquisto dei terreni anche se solo il 19% degli agricoltori ritiene che il proprio fatturato quest’anno aumenterà e il 37% chiede maggiore sostegno per accedere ai fondi comunitari. La Calabria è la regione italiana con la più alta percentuale di superfici biologiche rispetto al totale. Quasi un terzo del territorio agricolo calabrese è, infatti, coltivato con metodo bio. Ma la regione calabrese è quella che fa segnare anche il maggior incremento a livello nazionale per numero di operatori bio, cresciuti del 23 per cento nel 2015 rispetto all’anno precedente. Cresce anche il made in Calabria alimentare all’estero. Nel 2015 le esportazioni sono aumentate del 5 per cento fino a raggiungere quota 130 milioni di euro. Non vogliamo sprecare – ribadisce Molinaro – tutte queste opportunità a causa delle distorsioni della filiera e della mancanza di trasparenza nell’informazione ai cittadini – consumatori”.
COSENZA – Rompere con l’Antimafia dei palchi e dei salotti. Oltrepassare lo sterile sociologismo che ha ridotto ad un mero esercizio intellettuale ogni tentativo di contrasto alla cultura mafiosa. Costruire dal basso una pedagogia della liberazione in grado di farsi compiutamente prassi etica ed educativa di emancipazione delle terre meridionali. Trasformare l’Università da luogo di adattamento alle logiche alienanti della società dei consumi, a cantiere dell’inclusione sociale e dell’innovazione culturale. Queste in sintesi le linee guida del V^ anno del progetto scientifico-didattico Pedagogia della R-Esistenza che prenderà avvio domani, venerdì 12 marzo, con una serie di lezioni all’aperto nelle periferie del Mezzogiorno d’Italia. Si partirà dal Quartiere di Via Popilia a Cosenza – alle ore 9.30 presso la Delegazione municipale di Via Giovanni Amellino – per chiudere a Scampia il 20 maggio con il 4° forum delle R-Esistenze meridionali contro le mafie, organizzato presso l’Officina delle Culture Gelsomina Verde, presidio di cittadinanza attiva fondato e gestito dall’Associazione Resistenza Anticamorra, presieduta da Ciro Corona. Al forum parteciperà il Procuratore Capo della Direzione Nazionale Antimafia, Franco Roberti.
Pedagogia della R-Esistenza è un percorso formativo del Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione dell’Università della Calabria – nato il 23 maggio del 2011 nell’anniversario della strage di Capaci -, che ha come finalità la ri-fondazione della pratica educativa in senso milaniano e freireano. “La Pedagogia – scrive il docente responsabile del progetto Giancarlo Costabile – non può continuare ad essere la scienza della complicità al potere delle mafie e della corruzione. È scienza del cambiamento sociale, e non della conservazione. È potere popolare, e non strumento delle lobby finanziarie per sterilizzare la forza dell’azione educativa. Pedagogia della R-Esistenza – continua Giancarlo Costabile – è un tentativo di disarticolare e destrutturare le metodologie tradizionali della Pedagogia accademica, storicamente aderente alle verità dello status quo attraverso l’esercizio della funzione di cinghia di trasmissione classista dell’ideologia dominante. Le strade delle periferie meridionali, abbandonate dallo Stato e bagnate dal sangue del potere mafioso, sono il vero laboratorio per una scienza pedagogica che vuole rispondere concretamente ai bisogni collettivi dei territori, diventando in tal modo strumento di inclusione e di democrazia. All’Italia delle mafie, l’educazione popolare deve opporre l’Italia della Costituzione e della Resistenza partigiana. Da Via Popilia a Scampia – conclude – attraverseremo il Sud: quello che soffre ma anche quello che lotta”.
COSENZA – Cyber Security è un progetto realizzato in partnership con l’Università della Calabria. In calce l’intervista di Fiorenza Gonzales al rettore dell’Ateneo di Arcavacata Gino Mirocle Crisci.