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Uomo aggredito a Rende, è candidato alle elezioni di Cosenza


RENDE (CS) – Nei giorni scorsi gli era stato recapitato un proiettile a casa in una busta. Una intimidazione denunciata ai carabinieri e sulla quale indaga la procura. Oggi è stato aggredito a Rende, ed è stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’Annunziata. Si tratta di un candidato al consiglio comunale di Cosenza inserito in una lista a sostegno di Carlo Guccione. Francesco Mercurio, impiegato all’università della Calabria, sarebbe stato colpito alla testa da una persona che poi si è allontanata a bordo di uno scooter. Sull’episodio sono in corso ulteriori accertamenti

carabinieri ospedaleSull’episodio indagano i carabinieri di Rende che per primi sono accorsi sul posto facendo i rilievi del caso.

In fiamme due pullman Ferrovie Calabria, indagini su cause

GIRIFALCO (CZ) – Due pullman delle Ferrovie della Calabria sono andati distrutti da un incendio scoppiato la notte scorsa per cause in via di accertamento. I mezzi erano parcheggiati in piazza 1 Maggio a Girifalco, che il comune ha dato in uso alla società per la sosta dei pullman. Le fiamme, secondo gli accertamenti dei vigili del fuoco e dei carabinieri della Compagnia di Girifalco, sono scoppiate su uno dei mezzi e si sono propagate poi all’altro parcheggiato a fianco del primo. Sul posto non sono stati trovati elementi che facciano pensare ad un’origine dolosa, ma le indagini proseguono. I carabinieri stanno visionando i filmati delle telecamere di sicurezza presenti nella zona per cercare di ricostruire l’accaduto.

Convalidato fermo per omicidio ladro, i due indagati ai domiciliari

CASSANO ALLO JONIO (CS) – Sono stati posti agli arresti domiciliari i cugini Andrea e Bruno Falbo, di 26 e 24 anni, accusati di omicidio preterintenzionale per la morte di Pietro Armentano (60), ucciso, secondo l’accusa, con calci e pugni dopo essere stato scoperto a rubare. Lo rendono noto i carabinieri modificando una precedente nota in cui si parlava di detenzione in carcere. I due sono stati portati nelle rispettive abitazioni.

Elezioni Cosenza, i carabinieri nelle segreterie delle liste per acquisire documenti

COSENZA – I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza sono stati oggi in tutte le segreterie delle liste che competono domani alle elezioni comunali a Cosenza per acquisire, su disposizione della Procura della Repubblica, la documentazione relativa alle deleghe per il ritiro all’ufficio elettorale del Comune dei certificati elettorali. La decisione dei magistrati rientra nell’ambito dell’inchiesta avviata dopo che alcuni certificati elettorali destinati a cittadini romeni residenti in città sono stati trovati dai carabinieri durante una perquisizione domiciliare a casa di un cittadino italiano. I militari, secondo quanto si è appreso, avrebbero acquisito documentazione che sarà posta al vaglio degli inquirenti. I carabinieri, inoltre, si sono recati nell’ufficio elettorale del Comune dove hanno identificato tutti coloro che, muniti di deleghe, si sono presentati a ritirare certificati per il voto. Secondo quanto si è appreso, in questo caso non sarebbero state riscontate irregolarità, tant’è che non vi sarebbero denunciati. L’uomo a casa del quale sono stati trovati i certificati, che è stato denunciato, non avrebbe dovuto avere i documenti elettorali per il ritiro dei quali, invece, era stato delegato un cittadino romeno residente a Cosenza.

Omicidio ladro, indagati ammettono il pestaggio

CASTROVILLARI (CS) – I cugini Andrea e Bruno Falbo, di 26 e 24 anni, sottoposti a fermo lo scorso giovedì per omicidio preterintenzionale per la morte di un uomo di 60 anni, Pietro Armentano, hanno ammesso di aver colpito violentemente e per più volte l’uomo sorpreso a rubare carburante da un camion della ditta di famiglia. I due questa mattina sono stati interrogati dal Gip di Castrovillari nel corso dell’udienza di convalida, alla presenza del pm Monica Matera e dei loro legali, gli avvocati Mauro Cordasco, Marisa Zuccarelli e Maria Rosa Di Mare. Al termine dell’udienza preliminare il gip ha convalidato il fermo dei cugini, riservandosi di decidere sulla forma della misura cautelare da adottare. Secondo quanto si è appreso, i due avrebbero sorpreso Armentano a rubare il carburante e l’avrebbero aggredito: l’uno lo avrebbe tenuto fermo, mentre l’altro lo colpiva. Inoltre, durante l’udienza la Procura ha depositato alcune intercettazioni ambientali fatte nella caserma dei carabinieri dove i due erano stati condotti dopo il fatto.

 

Incidente nel catanzarese, morto un giovane di 22 anni

CATANZARO – Un giovane di soli 22 anni, F.M., è deceduto la scorsa notta in un incidente stradale nel quartiere Lido di Catanzaro. La vettura a bordo della quale si trovava la vittima, una Smart, è finita contro un palo della luce per causa ancora in corso d’accertamento. Il giovane, pare, sia stato sbalzato fuori della vettura e dunque sia morto sul colpo. Immediatamente sono intervenuti sul posto i sanitari del 118 e i vigili del fuoco, ma nulla è stato possibile per salvare la vita al giovane. La polizia stradale ha compiuto i rilievi del caso per risalire alle cause dell’incidente.

 

Lettera con minacce di morte a sindaco in Calabria

BOTTICELLE (CZ) – Una lettera contenente minacce di morte è stata recapitata al sindaco di Botricello Tommaso Laporta. Il primo cittadino, eletto due anni fa con una lista civica, ha subito presentato denuncia ai carabinieri. La missiva, secondo quanto si è appreso, è firmata da un sedicente “Tribunale del popolo” e contiene esplicite minacce e un avvertimento: «è inutile che giri con il maresciallo». La scorsa notte, inoltre, ignoti hanno squarciato le ruote di un mezzo utilizzato per la raccolta dei rifiuti. Nei giorni scorsi, infine, una lettera minatoria era stata recapitata a un tecnico del Comune. Le indagini dei carabinieri cercheranno di verificare possibili collegamenti tra i tre episodi.

Pedofilia, abusava di un bambino. Arrestato un 64enne

REGGIO CALABRIA – Da circa due anni avrebbe abusato in modo reiterato di un bambino di 11 anni. La Squadra mobile di Reggio Calabria ha arrestato un uomo di 64 anni, P.C., con l’accusa di violenza sessuale aggravata in danno di un minorenne di 11 anni. Le indagini della sezione “reati contro la persona, in danno di minori e sessuali” della mobile hanno portato all’esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip. Gli investigatori hanno fatto luce in brevissimo tempo su una storia di reiterati abusi e violenze sessuali, di cui il minorenne è stato vittima per circa 2 anni. Le indagini, scattate grazie alla denuncia della giovane mamma che aveva notato qualcosa di strano nel comportamento di P.C., hanno permesso di accertare che l’uomo, quasi quotidianamente, abusava del bimbo, costringendolo a subire atti sessuali, approfittando della sua condizione di debolezza e sotto minaccia di non dire nulla alla madre. Le violenze si sono ripetute fino alla fine del mese di maggio, quando la madre del bambino si è rivolta alla polizia.

Elezioni Cosenza, forzata la porta di ingresso della sede di Ncd

serratura forzata 1COSENZA – Ignoti, dopo avere forzato la porta di ingresso, si sono introdotti nella sede regionale del Nuovo centrodestra, a Cosenza, sede della segreteria della lista ispirata dallo stesso partito “Cosenza popolare” che sostiene la candidatura a sindaco di Enzo Paolini, del Pse. Secondo quanto riferito da Katia Gentile, presentatrice della lista, gli ignoti non avrebbero preso niente. «Siamo stanchi – ha detto la Gentile – di questa campagna elettorale di veleni. Non è il primo atto che subiamo. Sono attacchi antipatici che speriamo finiscano presto”. Ncd, in Calabria, è rappresentato dal sottosegretario allo Sviluppo economico Antonio Gentile e dal fratello Pino, vice presidente del Consiglio regionale».

Sequestrata piantagione di Cannabis a Bonifati

BONIFATI (CS) – Gli agenti del Commissariato di Polizia di Paola, hanno individuato e sequestrato una serra adibita alla coltivazione di cannabis indica “marijuana”.

L’individuazione del sito, ubicato in località “Serra dei Monaci” nel comune di Bonifati, è risultata particolarmente complessa a causa della configurazione orografica del territorio ed alla fitta vegetazione boschiva che copriva il manufatto. La struttura, che contava circa 150 piantine di cannabis di altezza compresa tra i 15 ed i 20 cm, con tanto di efficiente sistema di irrigazione automatizzato, era ubicata su terreno demaniale.

Sono in corso le indagini della Polizia volte all’individuazione dei responsabili.