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Intimidazioni, incendiate auto elettriche del comune di Gerace

GERACE (RC) – Ignoti hanno incendiato, nel corso della notte, alcune auto elettriche acquistate dal comune di Gerace nell’ambito di un progetto di promozione turistica. Si tratta di mezzi ecologici che l’amministrazione guidata dal sindaco Pino Varacalli aveva messo a disposizione dei turisti per le visite nel centro storico, considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Proprio ieri i mezzi erano stati inuagurati da alcuni tour operators russi e tedeschi. Gerace è tra i centri chiamati alle urne per l’elezione del sindaco. Il fatto, su cui indagano i carabinieri, si sarebbe verificato intorno all’1,30. I mezzi erano in un parcheggio del Comune. Le auto ecologiche distrutte sono dieci. Il comune le aveva acquistate, insieme con alcune biciclette, per collegare un’area di sosta attrezzata con il borgo, grazie ad un finanziamento comunitario di 140mila euro. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco. Non ci sarebbero dubbi sulla matrice dolosa dell’incendio, considerato che i mezzi non erano tutti nella stessa zona del parcheggio, per cui non è possibile che le fiamme si siano propagate al punto da distruggerli tutti, né erano attaccati alla rete dell’alimentazione elettrica. Le auto, il cui valore è coperto da assicurazione, erano state consegnate al comune appena una settimana fa. In attesa delle elezioni, previste per domenica, era in corso di preparazione il bando per l’affidamento della gestione. Recentemente Gerace ha ottenuto la bandiera arancione del Touring club. Numerose le manifestazioni di condanna da parte dell’associazionismo locale.

Ecatombe in mare, fermati presunti scafisti

REGGIO CALABRIA – Due uomini ritenuti gli scafisti dell’imbarcazione carica di migranti naufragata nel canale di Sicilia provocando la morte di almeno 45 persone – tra le quali 3 bambini – sono stati sottoposti a fermo dalla Polizia di Stato dopo lo sbarco dei superstiti avvenuto ieri. I due sono stati individuati dalla squadra mobile con l’ausilio della scientifica. I particolari saranno resi noto in mattinata, in una conferenza stampa, dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria Gaetano Paci e dal questore Raffaele Grassi. Intanto ha attraccato la nave militare “Vega” con a bordo 629 migranti superstiti del naufragio ed i 45 corpi recuperati in mare al largo della Libia. Le vittime sono 36 donne, sei uomini e tre bimbi con età compresa tra sei mesi e due anni. Tra i sopravvissuti ci sono 419 uomini, 138 donne e 72 minori di varia nazionalità. Intanto sono iniziate a Corigliano Calabro, le operazioni di sbarco dei circa 400 migranti giunti oggi nel porto della città calabrese a bordo della nave di Medici senza Frontiere “Dignity I”, originariamente destinata in Sardegna. Tranne che per quattro di loro, che sarebbero affetti da morbillo e varicella, le condizioni di salute dei passeggeri sarebbero buone. Gli ammalati sono stati portati d’urgenza nell’ospedale di Cosenza. Nel porto di Corigliano sono all’opera le forze dell’ordine, i volontari della Protezione Civile e di molte associazioni, funzionari della Prefettura di Cosenza.

Rinvenuto arsenale riconducibile alla ‘ndrangheta

CROTONE – Nel corso di un’operazione condotta dal Comando provinciale di Crotone, nello scorso fine settimana, è stato rinvenuto un vero e proprio arsenale composto da: un fucile d’assalto Kalashnikov, quattro fucili tra cui una carabina da caccia grossa, sette pistole semiautomatiche calibro 9 mm nuove e con matricola abrasa e oltre 500 cartucce di vario calibro. Le armi, secondo gli investigatori, sono riconducibili alle cosche di ‘ndrangheta di Cutro. Un imbianchino incensurato di Cutro, all’interno della canna fumaria della propria abitazione di campagna, nascondeva l’intero arsenale: l’uomo è stato arrestato per ricettazione, detenzione illegale di armi clandestine e da guerra.

Ph. www.ansa.it

Truffa all’inps, 47 denunce della Guardia di Finanza

REGGIO CALABRIA – Documentazioni false per attestare l’assunzione di 46 operai a tempo determinato con lo scopo di ottenere dall’inps in maniera fraudolenta indennità di disoccupazione, di malattia, di maternità e di assegni familiari per un importo che è stato quantificato in un totale di circa € 283.000,00. La truffa è stata scoperta dalla guardia di finanza di Reggio Calabria che, al termine di un’articolata e complessa attività investigativa a tutela delle uscite del bilancio dello stato, ha ricostruito un meccanismo fraudolento, posto in essere da un’azienda locale, finalizzato ad ottenere indebite prestazioni previdenziali. Le fiamme gialle hanno segnalato all’autorità giudiziaria 47 persone. Quest’attività svolta in materia di indebite percezioni e richieste di contributi erogati da enti previdenziali e assistenziali conferma – è scritto in un comunicato – l’importanza fondamentale del ruolo affidato alla Guardia di Finanza nell’ambito istituzionale di Polizia Economico Finanziaria a contrasto di ogni forma di sleale concorrenza.

Migranti, concluse a Reggio Calabria le operazioni di sbarco delle 45 salme

REGGIO CALABRIA – Si concluderanno in serata, al porto di Reggio Calabria, le operazioni di sbarco delle 45 salme delle vittime del barcone rovesciatosi al largo delle coste libiche, arrivate a bordo della nave militare Vega. I cadaveri sono sistemati in un tir frigorifero messo a disposizione dalla Croce rossa italiana. Successivamente le salme verranno portate in strutture attrezzate in tutta la regione. «Questa allocazione – ha detto Carlo Tansi, responsabiile della Protezione civile calabrese – non potrà superare le 72 ore. E’ chiaro che gli esami autoptici dovranno essere realizzati nei tempi più brevi possibili. Stiamo verificando in tutta la Regione la disponibilità di celle frigorifere per il ricovero dei cadaveri. Ne abbiamo individuato 52, 7 a Reggio, 3 a Vibo Valentia, 19 a Catanzaro e 24 a Cosenza». A seguire le operazioni anche il Questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi. «Accanto alle procedure di accoglienza – ha detto – stiamo cercando di capire se ci sono delle responsabilità penali tra le persone sbarcate oggi, per vedere di individuare trafficanti di esseri umani. Le attività sono in corso. C’è la Squadra Mobile, la Polizia scientifica e ci sono i magistrati. Stiamo cercando di comprendere tutto questo. Inoltre ci sono le operazioni di identificazione e riconoscimento delle vittime, operazioni che realizzeremo in questi giorni».

Dramma migranti, da Milano a Reggio Calabria cerca nipote. Nessuna notizia

REGGIO CALABRIA – Si è precipitato a Reggio Calabria da Milano in cerca del nipote e adesso piange disperato all’ombra di un tendone perché non ha ha sue notizie. Abdelmonaim El Arabi, marocchino, vive da 11 anni in Lombardia ed è arrivato in Calabria dove sono sbarcati in 629, sperando di trovare il nipote Abdelrrazak Lamhamdi, di 20 anni, partito nei giorni scorsi dalla Libia a bordo di un barcone. Il ragazzo potrebbe essere approdato in altri porti della Sicilia o della Puglia, dove in questi giorni sono giunte altre navi cariche di profughi. Ma lui non sa nulla. Non ha notizie del nipote e teme il peggio. A Reggio tra i migranti sbarcati Abdelrrazak non c’è. E lui è preoccupato, teme che sia tra le salme recuperate in mare. Chiede notizie, ma ancora è presto per sapere qualcosa. Da stamattina vaga tra i tendoni del porto alla ricerca di un segnale. Piange, Abelmanaim, non se ne vergogna, e mostra a tutti la foto del nipote. «Non abbiamo – dice – delle notizie certe. Ma sappiamo che è salito in quel barcone. Ho chiesto, e qui non c’è tra i vivi. Potrebbe essere tra gli annegati, ma mi hanno anche detto che potrebbe essere in qualche altro porto. Mio nipote era diplomato. Lavorava in Marocco, ma aveva deciso lo stesso di venire in Italia. Faceva lavorazione di alluminio. Voleva venire a Milano. So che è partito. Non so dov’è adesso».

Torneo delle Regioni, invade campo dopo ammonizione figlio. Identificato

CATANZARO – Ha invaso il campo dopo il fischio di un fallo di gioco, con ammonizione, contro il figlio e si è avvicinato inveendo contro l’arbitro, ma è stato raggiunto e allontanato dall’impianto. Inatteso fuoriprogramma, a Catanzaro, in occasione della partita inaugurale della 55ª edizione del Torneo delle Regioni organizzato dalla Lega nazionale dilettanti. L’episodio è accaduto durante l’incontro tra le rappresentative della categoria allievi di Calabria e Basilicata che si è tenuto nello stadio del Comitato regionale della Figc del capoluogo calabrese. Ad un minuto dalla fine del primo tempo, con i calabresi in vantaggio per 1-0, l’arbitro, per un fallo, ha ammonito un giovane calciatore reggino. E’ stato quel punto che il genitore del ragazzo è entrato in campo inveendo contro il direttore di gara. L’uomo è stato bloccato e allontanato. Successivamente è stato identificato. La partita è ripresa regolarmente.

Tenta di rapinare un pc in un bar, arrestato dai carabinieri

COSENZA – I carabinieri hanno arrestato in flagranza a Cosenza un senza fissa dimora W.R., di 32 anni, di origini palestinesi, per il reato di tentata rapina. L’uomo, a seguito di una segnalazione giunta al 112, è stato bloccato dopo che in un bar aveva rubato un pc portatile. Sorpreso dalla barista aveva aggredito la donna minacciandola di morte. La refurtiva è stata recuperata e restituita alla legittima proprietaria.

Vibo, coppia bloccata sugli scogli soccorsa dalla Guardia costiera

RICADI (VV) – Una coppia è stata soccorsa dal personale della Capitaneria di porto di Vibo Valentia a Ricadi. I due si erano addentrati a piedi sulla fascia di mare caratterizzata dagli scogli di Baia di Riaci per raggiungere la spiaggia di Tropea, ma sono rimasti bloccati a causa dell’imbrunire. Rimasta al buio, infatti, la coppia, non potendo proseguire, non ha potuto fare altro che chiedere aiuto attraverso lo smartphone. Alla richiesta di soccorso, immediatamente è stata disposta l’uscita di una motovederrra e sono stati allertati i vigili del fuoco che, però, via terra non hanno potuto raggiungere i due, uno dei quali, a causa di una caduta, ha riportato una lieve ferita al ginocchio. La coppia è stata recuperata solo con l’utilizzo di un natante a remi messo a disposizione di un pescatore, per la presenza degli scogli che impedivano il passaggio in altro modo. Raggiunta Tropea con la motovedetta, la persona ferita è stata soccorsa dal personale del 118.

 

Sbarcati a Reggio 629 Migranti e 45 Salme

REGGIO CALABRIA – Approdata a Reggio Calabria “Vega”, la nave militare con a bordo 629 migranti: 419 uomini, 138 donne e 72 minori. Le persone tratte in salvo sono di varia nazionalità, provenienti da Pakistan, Libia, Senegal Eritrea, Nigeria, Siria, Marocco e Somalia.

Sono stati inoltre recuperati 45 corpi senza vita, vittime del naufragio al largo della Libia. I deceduti raccolti in mare erano 36 donne, 6 uomini e 3 minori con età compresa fra i 6 mesi e i 2 anni.

I rappresentanti del Comune di Reggio, delle forze di polizia, dell’Azienda sanitaria e ospedaliera e del 118, le associazioni di volontariato e degli organismi umanitari hanno partecipato alle operazioni di sbarco in Calabria,  coordinati dalla Prefettura di Reggio Calabria.
Le salme verranno trasportate per ultime in mezzi appositi messi a disposizione dalla Croce Rossa.