Archivi categoria: Cronaca

Scomparso nel Parco della Sila: si cerca un settantenne cosentino

SAN GIOVANNI IN FIORE – Un pensionato di 72 anni, A.P., residente a Mandatoriccio (Cosenza), risulta disperso dalla prima serata in località “Fossiata”, nella Sila grande. I carabinieri di San Giovanni in Fiore, ai quali si sono rivolti i familiari del pensionato dopo il suo mancato rientro a casa, hanno attivato il Soccorso alpino e speleologico, i cui tecnici in servizio nelle Stazioni Sila Camigliatello e Sila Lorica stanno effettuando le ricerche, concentrate, in particolare, nella zona del monte Pettinascura, a 1.689 metri sul livello del mare, tra i comuni di Casali del Manco, San Giovanni in Fiore e Longobucco. Nelle ricerche sono impegnati anche I tecnici del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cosenza, i carabinieri ed i vigili del fuoco.

Annunziata, dopo giorni di agonia muore il 28enne Francesco Pagliaro: donati gli organi

COSENZA – Dopo una strenua battaglia all’interno delle mura dell’ospedale di Cosenza, Francesco Pagliaro, 28enne originario di Motta Santa Lucia, è morto. Il decesso è avvenuto a causa delle gravi lesioni subite in seguito a un tragico incidente avvenuto lo scorso sabato notte. Nella notte tra sabato e domenica scorsa, lungo la statale 616 che conduce a Motta Santa Lucia, il 28enne ha purtroppo perso il controllo del suo veicolo in circostanze ancora poco chiare, finendo sotto un cavalcavia in modo tragico e fatale.

La famiglia ha acconsentito al il prelievo degli organi di Francesco. Il 28enne aveva recentemente realizzato un sogno aprendo il suo salone da barbiere a Falerna. Animo altruista con grande passione per il suo lavoro, Francesco era un giovane ammirato e apprezzato sia nella vita che nella sua professione.

Tragedia a Mestre, bus precipita da cavalcavia: 21 morti e 15 feriti. Il cordoglio della Calabria

VENEZIA – Tragedia a Mestre: è stata rimossa verso le 5 del mattino la carcassa del pullman precipitato ieri sera sotto il cavalcavia, nel quale sono morte 21 persone, di cui due bambini, e 15 sono rimaste ferite.

Di queste, 5 sono in gravi condizioni. I feriti si trovano negli ospedali di Mestre, Treviso, Padova, Mirano e Dolo. Anche l’autista del mezzo, Alberto Rizzotto, trevigiano, 40 anni, è morto nello schianto. Sotto shock i suoi colleghi, che lo definiscono un conducente esperto, che svolgeva l’attività da 7 anni.

Il cordoglio della Calabria

“La Giunta della Regione Calabria esprime le più sentite condoglianze alle famiglie e ai cari delle vittime coinvolte nel tragico incidente di Mestre. Siamo vicini al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che in queste ore stanno vivendo, insieme alle loro comunità, un gravissimo lutto”.

Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Il denaro del narcotraffico ripulito in attività in Cina: 33 arresti anche in Calabria

ROMA – La Guardia di finanza di Roma sta eseguendo dalle prime ore di oggi, nelle province di Roma, L’Aquila, Reggio Calabria, Napoli, Perugia, Ancona e Campobasso, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 33 persone, 22 finite in carcere e 11 agli arresti domiciliari. Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e al riciclaggio, oltre che per estorsione, autoriciclaggio e detenzione abusiva di armi.

Le indagini
Cinesi stanziati a Roma avrebbero svolto sistematicamente attività di riciclaggio di profitti illeciti conseguiti da più gruppi criminali dediti al traffico, anche internazionale, di sostanze stupefacenti. Le attività di ”ripulitura” del denaro avvenivano presso le sedi di attività commerciali dedite all’import-export di abbigliamento e accessori di moda, tutte gestite da due comunità familiari cinesi nel quartiere Esquilino della Capitale. Tali esercizi, esistenti solo formalmente, fungevano in realtà da ”centri di raccolta” del denaro di provenienza illecita destinato a essere trasferito all’estero (prevalentemente in Cina) in maniera anonima e non tracciabile.

Tale illegale intermediazione finanziaria, basata su puntualità, discrezionalità e sicurezza, garantita dalle performance dei soggetti cinesi coinvolti, si fondava sul cosiddetto metodo ”Fei Ch’ien”, che significa ‘denaro volante’, e consiste nel virtuale trasferimento del denaro all’estero. Nei fatti, il denaro depositato presso il broker cinese non lasciava fisicamente il Paese di partenza, venendone invece trasferito il solo ”valore nominale” alla controparte/broker presente nel Paese estero.

La successiva compensazione poteva avvenire con modalità diverse quali, tra le altre, il ricorso a corrieri di valuta, bonifici ”diretti” di importo frazionato (al fine di aggirare i vincoli antiriciclaggio) ovvero a mezzo di trasferimenti di denaro sulla base di operazioni commerciali fittizie.

In sintesi, queste le fasi del modus operandi adottato:

– raccolta in contanti del denaro provento del narcotraffico presso una attività commerciale cinese di copertura;
– attribuzione di un codice convenzionale concordato tra le parti in occasione del versamento e conteggio del denaro;
– nella fase precedente all’emergenza sanitaria da Covid-19, il trasferimento all’estero di quanto versato in Italia
– stornato della commissione riscossa per il servizio di riciclaggio
– avveniva a mezzo dei cosiddetti spalloni;
– nella fase post-pandemica, la regolazione finanziaria si realizzava mediante pagamenti di fittizi documenti fiscali o triangolazioni tra operatori cinesi in più Stati/Regioni ovvero attraverso il ricorso alla compensazione finanziaria a opera di un broker ”Fei Ch’ien”.

Covid in Calabria: oltre 200 i calabresi risultati positivi oggi

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 645942 (+204) rispetto a ieri.

Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 4454543 (+1.150).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 72 (7 in reparto, 3 in terapia intensiva, 62 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 117272 (116803 guariti, 469 deceduti).

– Cosenza: CASI ATTIVI 1160 (30 in reparto, 2 in terapia intensiva, 1128 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 192431 (190849 guariti, 1582 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 7 (0 in reparto, 0 in terapia intensiva, 7 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 60596 (60304 guariti, 292 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 262 (21 in reparto, 1 in terapia intensiva, 240 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 211930 (210971 guariti, 959 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 50 (5 in reparto, 0 in terapia intensiva, 45 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 54151 (53944 guariti, 207 deceduti).

BOLLETTINO REGIONALE 3/10/2023

Cosenza, arrestata coppia di ladri incubo di cittadini e commercianti in città

COSENZA – Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, 29 settembre 2023, personale della Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta da Mario Spagnuolo, nei confronti di un uomo e di una donna, conviventi, entrambi pregiudicati, responsabili, in concorso, di furto e danneggiamento aggravato, incendio e ricettazione, in danno di privati ed operatori commerciali del capoluogo.

I numerosi colpi messi a segno dalla coppia non solo hanno destato particolare allarme nella collettività, ma hanno causato ingenti danni, soprattutto ai soggetti colpiti dagli episodi incendiari, costringendo talvolta gli operatori commerciali a sospendere l’attività lavorativa per avviare costose riparazioni

In particolare, a seguito delle numerose denunce presentate in Questura, personale della
Squadra Mobile di Cosenza, coordinato e diretto dalla locale Procura della Repubblica, avviava una serie di attività che permetteva di ricostruire la dinamica dei vari eventi ma soprattutto di identificare gli autori dei reati.

Il lavoro certosino e scrupoloso degli investigatori, che non hanno trascurato alcun dettaglio, ha consentito di ricondurre gran parte degli eventi presi in esame, ad un’unica matrice criminale, valutato anche il modus operandi dei malfattori. Centinaia sono stati i fotogrammi, estrapolati dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza privati e di città, visionati ed analizzati dai poliziotti che in tutte le occasioni hanno riconosciuto la coppia all’atto di compiere il reato, in una circostanza, determinante è stato anche il contributo degli operatori della Polizia Scientifica.

Raccolti tutti gli elementi, è stato possibile attribuire ai due arrestati la responsabilità di ben 5 danneggiamenti, anche a mezzo incendio, e di 5 furti perpetrati dalla coppia in danno di privati e di esercizi commerciali con sede in città, avvenuti tra il mese di novembre del 2022 e lo scorso mese di luglio, il tutto compendiato in una corposa e dettagliata informativa finale consegnata alla Procura della Repubblica di Cosenza, che ha avanzato ed ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari il provvedimento della custodia cautelare in carcere.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto in carcere mentre alla donna il provvedimento è stato notificato presso la struttura carceraria dove si trova già ristretta, in quanto detenuta per altra causa.

Violenze sessuali su pazienti oncologici: arrestato infermiere all’ospedale ‘De Lellis-Ciaccio’

CATANZARO – La Guardia di Finanza di Catanzaro, al termine di un’indagine della Procura ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro a carico di un infermiere in servizio al Presidio Ospedaliero “De Lellis” della città capoluogo per violenza sessuale nei confronti di numerosi di pazienti oncologici.

Nel corso delle indagini, svolte dalle Fiamme Gialle, sono state sentite diverse testimonianze che hanno confermato la sussistenza dei comportamenti dell’indagato, che avrebbe abusato delle condizioni fisiche e psichiche dei pazienti, affetti da gravi malattie oncologiche, costringendoli a subire atti sessuali contro la loro volontà, nello svolgimento del proprio servizio.

Numerosi sono stati gli episodi che si sarebbero consumati nell’arco di circa un anno dentro le mura del presidio ospedaliero De Lellis Ciaccio di Catanzaro: infatti le risultanze investigative emerse hanno consentito di delineare un composito quadro contraddistinto da svariati episodi lesivi della sfera personale altrui.

Chiedeva 1000 euro al mese e in cambio offriva ‘protezione’: in arresto 37enne di Cosenza

ROMA – I carabinieri della Stazione Roma Prenestina hanno arrestato un 37enne originario di Cosenza, con precedenti, indiziato del reato di estorsione. L’uomo, da oltre un anno, vantando un fantomatico lungo curriculum criminale, a seguito di reiterate minacce e offerte di “protezione” a un’associazione culturale nei pressi di villa Gordiani, avrebbe ottenuto dal presidente della stessa, un 40enne anche lui di Cosenza, numerose somme di denaro, ancora in corso di quantificazione.

Le indagini sono scattate dopo la denuncia della vittima che ha raccontato di essere provato dalle continue richieste del 37enne, suo conoscente da anni. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, l’indagato avrebbe preteso 1.000 euro al mese per garantire l’incolumità dell’associazione, millantando rapporti con personaggi della criminalità in zona Torrevecchia.

Ieri mattina, indagato e vittima avevano concordato un incontro all’interno dello scalo ferroviario Roma Tiburtina per lo scambio di denaro: quando il 37enne ha intascato 200 euro in contanti e una carta PostePay ad acconto della “rata” mensile, i Carabinieri sono intervenuti bloccandolo. L’arresto è stato convalidato dal Tribunale che ha disposto per l’uomo il divieto di dimora nel comune di Roma, con immediato allontanamento.

Corigliano, morto Cosimo Costa: il commerciante vittima di un brutale pestaggio a giugno

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Ad oltre tre mesi dal brutale pestaggio a calci e pugni, si è spento in una clinica del Cosentino, Cosimo Costa, proprietario di un negozio di frutta e verdura allo Scalo di Corigliano. A luglio, i carabinieri arrestarono il presunto autore del pestaggio, S.L., pregiudicato 44enne coriglianese.

Sul corpo di Costa sarà eseguito l’esame autoptico per accertare se il decesso possa essere legato alle conseguenze dell’aggressione subita nella notte tra l’8 e il 9 giugno scorsi a poche centinaia di metri dalla sua attività. Dopo un primo ricovero all’ospedale Annunziata di Cosenza, e venti giorni di coma, l’uomo si era ripreso. Quella notte si presentò al Pronto Soccorso dell’ospedale di Corigliano, dichiarando di essere caduto.

Detenevano droga e armi, padre e figlio arrestati dai carabinieri

I carabinieri della Compagnia di Rende, – a conclusione di un più ampio servizio finalizzato alla ricerca di droga – hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, padre e figlio, rispettivamente di 28 e 56 anni di Luzzi (CS), con l’accusa di detenzione illegale di munizioni e armi, alterazione di arma clandestina, ricettazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I militari dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rende hanno notato il giovane allontanarsi dalla propria abitazione con fare sospetto ed hanno deciso di sottoporlo a controllo, trovandolo in possesso di circa 11 dosi di cocaina pronti alla vendita.

Al riguardo si precisa che, nel rispetto dei diritti degli indagati, essi sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
Nel corso del quotidiano servizio di istituto mirato alla prevenzione e al contrasto alla criminalità,

i carabinieri della Compagnia di Rende hanno inferto un duro colpo al traffico di stupefacenti. In particolare, la perquisizione eseguita nell’abitazione, ha permesso di rinvenire grammi 281,74 di sostanza stupefacente del tipo cocaina e la somma di 21.340,00 euro in contanti in banconote di vario taglio, presunto provento dell’attività di spaccio. Nel corso dell’attività di polizia, è stato trovato diverso materiale (macchina sottovuoto, bustine, bilancini di precisione) destinato alla pesatura, taglio e confezionamento delle dosi da immettere sul mercato.

L’operazione ha portato anche al rinvenimento di un fucile a canne mozze calibro 12, con matricola abrasa e 2 cartucce cal. 12. Le armi ed il munizionamento, repertati dai Carabinieri specializzati dell’Aliquota Operativa di Rende, verranno inviate al RIS dei Carabinieri di Messina per le analisi balistico-dattiloscopiche e per verificare se siano state utilizzate per la commissione di delitti. La droga sequestrata verrà, invece, esaminata dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Vibo Valentia.

Una volta immessa sul mercato illegale, lo stupefacente venduto al dettaglio avrebbero fruttato diverse centinaia di migliaia di euro. 
Gli arrestati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Cosenza, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Cosenza.