Archivi categoria: Cronaca

La Guardia di Finanza denuncia 259 lavoratori “fantasma”

REGGIO CALABRIA – Una truffa pari a oltre due milioni di euro ai danni dell’Inps scoperta e 259 lavoratori “fantasma” denunciati. Questo l’esito di un’operazione dei finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria. Sotto la lente d’ingrandimento dei militari cinque aziende operanti in diversi comuni della Locride. L’analisi della documentazione contabile avrebbe consentito di rilevare il sistema fraudolento posto in essere dai titolari delle aziende nel dichiarare lavoratori “inesistenti” che, dal 2008 al 2014, avrebbero percepito indennità assistenziali e previdenziali (disoccupazione, maternità e malattia) a danno dell’istituto previdenziale. I titolari delle aziende sottoposte a controllo avrebbero dichiarato nella denuncia presentata all’Inps un fabbisogno lavorativo superiore alla reale ed effettiva capacità aziendale, segnalando l’assunzione di 259 dipendenti a tempo determinato che sarebbero stati impiegati per circa 60mila giornate lavorative in fondi agricoli risultati di fatto incolti. E’ stata smascherata, tra l’altro, una vera e propria associazione composta da soggetti legati da vincoli di parentela che, pur essendo titolari ciascuno della propria azienda, si servivano di un’unica struttura organizzativa assumendo personale che transitava fittiziamente da una ditta ad un’altra percependo indebitamente indennità assistenziali e previdenziali. Ulteriori accertamenti hanno consentito di rilevare l’omesso versamento nelle casse dello Stato di contributi previdenziali per circa 160 mila euro. Da qui la denuncia dei titolari delle aziende e di 259 lavoratori “fantasma”, accusati, tra l’altro, del reato di truffa aggravata ai danni dell’Inps. Negli ultimi tre anni la Guardia di Finanza Calabra ha proceduto a segnalare alla magistratura 12.631 lavoratori assunti fittiziamente dai titolari delle aziende, percependo indennità assistenziali e previdenziali (disoccupazione, maternità e malattia) a danno dell’Inps per circa 50 milioni di euro.

Crotone, cinque feriti in un incidente sulla statale 106

CROTONE – Cinque persone sono rimaste ferite in un incidente stradale. L’episodio si è verificato intorno alle ore 17 lungo la tratta della statale 106 che attraversa l’abitato di Crotone, all’altezza del centro commerciale Le Spighe.  Sul posto sono giunti i sanitari del 118 ed i vigili del fuoco. Presenti per i rilievi anche gli agenti della polizia stradale. Due le auto coinvolte, ancora in fase di accertamento la dinamica dei fatti. Dei feriti, il più grave è un bambino che ha riportato la frattura della mandibola, la perdita di quasi tutti i denti e diverse escoriazioni sul corpo. Gli altri passeggeri se la sono cavata con la frattura delle costole e varie ferite lacero contuse, in alcuni casi medicate con l’applicazione di punti di sutura. Il tratto della statale è rimasto chiuso per alcune ore, così da consentire la rimozione dei veicoli interessati.

A3, incidente tra Altilia e San Mango d’Aquino, circolazione rallentata

San Mango D’Aquino ( Cz) -Un maxi tamponamento ha provocato il rallentamento stamane del traffico sulla Salerno – Reggio Calabria, all’altezza degli svincoli di Altilia e San Mango d’Aquno. Dalle prime informazioni, al momento, sarebbero sette i veicoli coinvolti. Ancora nessuna notizia circa la presenza di feriti. Su posto sono giunti immediatamente le pattuglie della polizia stradale di Lamezia Terme e il persoanle dell’Anas. Il tratto autostradale è stato aperto, ma la circolazione resta comunque rallentata.

.

 

 

Armati bloccano mezzo raccolta rifiuti e lo incendiano

VIBO VALENTIA – Alcune persone armate e incappucciate, nella notte, a Vibo Valentia, hanno bloccato un autocompattatore della società’ Ased che si occupa della raccolta dei rifiuti e, dopo avere fatto scendere il conducente, avrebbero cosparso il mezzo di liquido infiammabile incendiandolo. L’episodio è avvenuto in via Giovanni XXIII nel quartiere Affaccio, nel centro della città’. Sono intervenuti la Polizia e i vigili del fuoco. Sull’episodio indaga la Squadra mobile.

‘ndrangheta: la Guardia di Finanza sequestra beni per oltre un milione di euro

CROTONE Beni per oltre un milione di euro sono stati sequestrati dal Comando provinciale della Guardia di finanza di Crotone a M.S., di 55 anni, ritenuto contiguo alla cosca di ‘ndrangheta Farao-Marincola e condannato per per associazione a delinquere di stampo mafioso. Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione misure di prevenzione antimafia del Tribunale di Crotone su richiesta della Procura distrettuale di Catanzaro. Le indagini dei finanzieri hanno evidenziato che M.S. e i suoi familiari hanno sempre dichiarato redditi esigui accertando la netta sproporzione tra quanto dichiarato e le attività economiche intraprese e svolte, con una progressiva accumulazione patrimoniale personale e famigliare. In particolare è stato ricostruito l’insieme dei beni di cui M.S. e i suoi familiari hanno potuto disporre nell’arco temporale intercorrente tra il 2002 e il 2013. Il sequestro ha riguardato due ville di circa 400 e 200 metri quadri, intestate al figlio e alla figlia; un opificio di oltre 300 metri quadri, adibito ad attività commerciale, intestato al figlio, una ditta individuale intestata al figlio, una quota di una società di capitali in capo al figlio, nove auto e tre rapporti finanziari.

Furbetti del cartellino all’Asp, dodici dipendenti si assentavano dall’ufficio (i nomi)

COSENZA – I soggetti destinatari dei provvedimenti restrittivi notificati questa mattina dai finanzieri del comando provinciale di Cosenza, nel corso di un’operazione condotta congiuntamente con la Compagnia di Rossano e coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, sono dodici dipendenti pubblici dell’Azienda Sanitaria Provinciale.

Le indagini delle fiamme gialle sono iniziate circa sei mesi fa ed hanno consentito di accertare, anche attraverso alcune video riprese, che il 50% degli impiegati della struttura sanitaria abbandonava con frequenza quasi quotidiana il posto di lavoro, dopo aver registrato la propria presenza in servizio, per fare acquisti presso esercizi commerciali della città o per dedicarsi a servizi personali quali,ad esempio, riparare la propria autovettura o, più semplicemente, per recarsi a passeggiare sul lungomare. Dalle indagini è inoltre emerso che oltre 173 ore, pari a circa un mese lavorativo, sono state falsamente attestate dai dipendenti come effettuate e quindi regolarmente retribuite. Alcuni dipendenti agivano anche in accordo tra loro, scambiandosi reciprocamente il “favore” della timbratura del cartellino, consentendo così ai colleghi di arrivare in ritardo in ufficio oppure, in alcuni casi, di non presentarsi affatto.

I particolari sono illustrati nel corso di una conferenza stampa presso il comando della guardia di finanza di Cosenza, con la partecipazione dei magistrati Mazzotti e Facciolla. Rivelati i nomi dei soggetti coinvolti. Agli arresti domiciliari finiscono: Fabio Graziano, 50 anni, di Rossano, tecnico prevenzione ambientale luoghi di lavoro; Patrizia Pisano, 49 anni di Rossano, infermiere pediatrico; Agostino Sapia, 62 anni, di Crosia, dirigente veterinario; Luigi Antonio Salatino, 53 anni, di Rossano, dirigente veterinario; Antonio Monteforte, 56 anni, di Corigliano Calabro, tecnico prevenzione ambientale luoghi di lavoro; Domenico Celestino, 57 anni, di Crosia, specialista ambulatoriale; Olga Santoro, 48 anni, di Rossano, specialista ambulatoriale; Adalgisa Adimari, 62 anni, di Rossano, assistente amministrativo; Maria Grillo, 54 anni, di Rossano, infermiere professionale. Infine obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per Adriano Gabriele, 61 anni, di San Demetrio Corone, specialista ambulatoriale; Francesca Citriniti, 53 anni, di Rossano, dietista; Angiolina Romano, 59 anni, di Rossano, assistente amministrativo.

Le dichiarazioni di Eugenio Facciolla

Incidente nel vibonese, muore 40enne

VIBO VALENTIA – Un uomo di 40 anni, Antonio Scrugli, è morto stamane in un incidente stradale verificatosi lungo la strada provinciale che collega Vazzano a Vallelonga, nel vibonese.
La vittima era a bordo di un’auto che, per cause in corso di accertamento, sarebbe uscita fuori strada dopo avere sbandato. Secondo una prima ricostruzione l’auto, una Lancia Ypsilon 10, sarebbe sbandata, e la vittima sarebbe stata sbalzata fuori dall’abitacolo morendo sul colpo.
Assieme a Scrugli nella vettura c’erano ad altre due persone, di 18 e 24 anni che hanno riportato lievi ferite e sono state trasportate all’ospedale di Vibo Valentia. I tre erano diretti a Chiaravalle Centrale.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, che hanno avviato le indagini sulle cause dell’incidente, e i vigili del fuoco.

Errori in ospedale, arrestati 4 medici a Reggio Calabria. Si indaga sul decesso di due neonati

REGGIO CALABRIA – Quattro medici sono stati arrestati e altri 6, insieme a un’ostetrica, sono stati sospesi dalla professione in un’inchiesta della Procura di Reggio Calabria. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di falso ideologico e materiale, soppressione, distruzione e occultamento di atti e interruzione della gravidanza senza consenso della donna.

Secondo le indagini della Guardia di Finanza, nei reparti di Ostetricia e Ginecologia, di Neonatologia e di Anestesia degli “Ospedali riuniti” di Reggio vi sarebbe stato un sistema di copertura illecito, messo in atto in occasione di errori commessi su alcune pazienti, per evitare di incorrere nelle responsabilità giudiziarie.

I presunti episodi di malasanità al centro dell’ indagine riguardano la morte di due neonati e le lesioni irreversibili riportate da un altro bimbo, dichiarato invalido al 100 per cento. Inoltre, l’inchiesta ha riguardato anche traumi e crisi epilettiche di una partoriente, il presunto procurato aborto di una donna non consenziente e le lacerazioni di parti intime di altre. Il sistema di copertura degli errori, secondo l’accusa, sarebbe stato condiviso dall’intero apparato sanitario.

 

 

Blitz della Finanza, 12 arresti

COSENZA – Operazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza per l’esecuzione di 12 ordinanze restrittive. Il blitz è scattato alle prime luci dell’alba. I particolari dell’operazione saranno resi noti alle 11 nel corso di una conferenza stampa in programma presso la caserma Fazio di Cosenza. Interverranno Raffaele Mazzotta, Procuratore Generale della Repubblica di Catanzaro, Eugenio Facciolla, Procuratore della Repubblica di Castrovillari e il Colonnello Marco Grazioli, Comandante Provinciale delle fiamme gialle di Cosenza.

Estorceva somma di denaro, colto e bloccato in flagranza di reato

Casignana ( Rc) – Ha minacciato tramite sms una dottoressa chiedendole 35 mila euro per avere garantita l’incolumità sua e della sua famiglia, ma è stato arrestato da personale del Commissariato di Siderno della Polizia di Stato mentre stava prendendo i soldi. Giulio Rocco Bonifazio, di 29 anni, è accusato di estorsione aggravata. Altre tre persone sono state denunciate per lo stesso reato. La donna, dopo avere ricevuto il messaggio, si è rivolta agli agenti che, con l’autorizzazione della Procura della Repubblica di Locri, le hanno consigliato come rispondere. Una volta fissato il luogo dove la donna avrebbe dovuto lasciare il denaro, gli agenti si sono appostati sin dalla notte precedente, provvedendo a sistemare una borsa con all’interno denaro fac-simile mischiato a banconote vere. Quando Bonifazio è andato a prendere il pacco è stato arrestato. Successivamente, nell’officina in cui lavora, è stata trovata la sim usata per inviare i messaggi di minacce. Da qui la denuncia delle altre tre persone.