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Intimidazione a Pippo Callipo. 11 colpi di pistola contro il “Popilia country resort”

MAIERATO (VV) – L’ennesima intimidazione sciocca la Calabria. Vittima, questa volta, Pippo Callipo, il titolare dello stabilimento omonimo per la produzione del tonno. Infatti, ignoti hanno sparato 11 colpi di pistola contro il cancello d’ingresso del “Popilia country resort”, una struttura che sorge su una superficie di 140 ettari a Maierato, lo stess luogo in cui ha sede l’industria di Callipo. Denunciato il fatto ai Carabinieri, Callipo ha poi incontrato il Prefetto di Vibo Valentia, Carmelo Casabona. A proposito del vile atto subito, Pippo Callipo, che è anche presidente della “Volley Tonno Callipo”, squadra militante nel campionato de A1 maschile di pallavolo, ha dichiarato: “Undici colpi di pistola non ci fanno arretrare di un millimetro. Andremo avanti con le nostre aziende e con i nostri riferimenti certi, che sono le forze dell’ordine ed il Prefetto di Vibo Valentia. É un episodio che non so spiegarmi perchè non ho ricevuto alcuna richiesta estorsiva, nè segnali di ostilità. Comunque, io resto in Calabria”.

Immediate le risposte di solidarietà da parte del mondo politico e non solo. Jole Santelli, coordinatrice regionale di Forza Italia Calabria, ha espresso la sua vicinanza all’imprenditore calabrese, stigmatizzando l’intimidazione come ” l’ennesima dimostrazione che qualcuno in Calabria crede di poter condizionare con gesti vili, che rappresentano l’anti-Calabria, il percorso di legalità e l’impegno per la nostra terra di quanti combattono quotidianamente contro il sottosviluppo, contro l’incultura dell’impresa, contro quelle condizioni che fanno della regione che abitiamo un esempio di ‘calimero’ italiano”. La Santelli ha concluso il suo messaggio di solidarietà ribadendo la sua volontà di sollecitare nuovamente in Parlamento “lo Stato a far sentire la sua presenza in Calabria, al di lá dell’antimafia di facciata perché noi calabresi siamo più forti di chi violenta la nostra identità ma le vittime non devono essere abbandonate a se stesse in una giungla in cui dimostrare ogni giorno il proprio coraggio”.

Anche Unindustria Calabria, l’unione degli industriali calabresi, ha espresso “solidarietà, sconcerto e sdegno” per quanto accaduto, affermando con forza la necessità di “recuperare e testimoniare a tutti i livelli la trasparenza, il rispetto delle regole e il rispetto assoluto della legalità”, auspicando che “la coscienza civile spazzi definitivamente dal nostro territorio questa cultura del sottosviluppo e della condanna a ruoli di marginalità”.

Ai messaggi di conforto si aggiunge anche quello di Ernesto Magorno, segretario regionale del Partito Democratico, che ribadisce anch’egli l’importanza delle istituzioni che debbono manifestare la propria presenza in maniera concreta per quanti “sono impegnati in prima fila per rispondere alle istanze delle proprie comunità senza compromessi con quella criminalità organizzata che cerca di condizionarli in maniera pesante”. Gli hanno fatto eco Wanda Ferro, coordinatrice regionale di Forza Italia che parla di Pippo Callipo come di un “esempio di imprenditoria sana che fa male alla criminalità organizzata”, continuando che “il coraggio e la tenacia di Callipo devono essere da stimolo per le istituzioni” e anche Luigi De Rose, coordinatore di Forza Italia Giovani Calabria.

Serata shock al Rendano di Cosenza. Fotoservizio di Aldo Fuoco

Il racconto della drammatica serata del Teatro Rendano attraverso gli scatti di Aldo Fuoco (Fotostudio Reflex di Mendicino).

Il foyer prima dello spettacolo
Il foyer prima dello spettacolo

 

Le hostess accolgono il pubblico
Le hostess accolgono il pubblico

 

Artisti pronti ad andare in scena
Artisti pronti ad andare in scena

 

In sala prende posto anche Mario Occhiuto
In sala prende posto anche Mario Occhiuto

 

Quasi pronti per andare in scena
Quasi pronti per cominciare

 

Il pubblico prende posto
Il pubblico prende posto

 

Si apre il sipario
Si apre il sipario, alcune fasi dello spettacolo

 

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Lo spettacolo

 

 

 

 

 

 

Inizia lo sgombero
Inizia lo sgombero

 

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Gli spettatori lasciano il teatro

 

L'arrivo della polizia
L’arrivo della polizia

 

Gli artificieri dei vigili del fuoco

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Non c'è alcuna bomba, gli artisti tornano a sorridere
Non c’è alcuna bomba, gli artisti tornano a sorridere

Allarme bomba, salta il debutto del Francesco De Paula, l’amarezza di Marco Simeoli (Audio)

COSENZA – Era iniziata da circa venti minuti la rappresentazione al Teatro Rendano di Cosenza del Francesco De Paula, in scena al teatro di tradizione della città dei Bruzi in prima nazionale in occasione del seicentesimo anniversario dalla nascita del santo taumaturgo. Improvvisamente però si sono accese le luci in sala. I vigili del fuoco hanno invitato i presenti ad allontanarsi ordinatamente e ad uscire. Poco prima infatti era giunta una telefonata che avvertiva della presenza di una bomba. Lo sgombero è stato effettuato nel giro di pochi minuti, in maniera ordinata, con qualche isolato caso di attacco di panico. Gli spettatori si sono riversati nella piazza antistante il teatro. E’ giunta anche la polizia che ha proceduto allo sgombero della piazza stessa. La rappresentazione è stata annullata. Fiorenza Gonzales ha raccolto la testimonianza del regista Marco Simeoli, molto amareggiato per l’accaduto.

I vigili del fuoco, dopo aver ispezionato il teatro, hanno accertato che si è trattato di un falso allarme. Gli attori della compagnia sono stati invitati a rientrare per recuperare le proprie cose. Spettacolo rinviato a domenica pomeriggio alle ore 16.  Il questore di Cosenza, Luigi Liguori, parlando con l’Ansa, si è dissociato dall’iniziativa dei vigili del fuoco sostenendo di non essere stato avvertito e che, nel caso, avrebbe agito diversamente non facendo sgombrare il teatro.

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Allarme bomba – Evacuato il Teatro Rendano. Duro il Questore: “Non bisognava sgomberare”

COSENZA – Era iniziata da circa venti minuti la rappresentazione al Teatro Rendano di Cosenza del Francesco De Paula, in scena al teatro di tradizione della città dei Bruzi in prima nazionale in occasione del seicentesimo anniversario dalla nascita del santo taumaturgo. Improvvisamente però si sono accese le luci in sala. I vigili del fuoco hanno invitato i presenti ad allontanarsi ordinatamente e ad uscire. Poco prima infatti era giunta una telefonata che avvertiva della presenza di una bomba. Lo sgombero è stato effettuato nel giro di pochi minuti, in maniera ordinata, con qualche isolato caso di attacco di panico. Gli spettatori si sono riversati nella piazza antistante il teatro. E’ giunta anche la polizia che sta procedendo allo sgombero della piazza stessa. La rappresentazione è stata annullata, si attende l’arrivo degli artificieri. Fiorenza Gonzales ha raccolto la testimonianza del regista Marco Simeoli, molto amareggiato per l’accaduto: “Una serata così attesa, così bella, un’opera prodotta qui in Calabria, con tanti calabresi in un teatro splendido come il Rendano è stata rovinata da questo che si profila essere una sorta di macabro scherzo. Allora lancio a tutti un appello, quello di ritrovarci qui domani, tutti uniti, perché questo spettacolo deve andare avanti, con un messaggio forte di presenza. Credo che quest’allarme non sia reale, spero che non sia reale. Sicuramente è una cosa molto triste”. I vigili del fuoco, dopo aver ispezionato il teatro, hanno accertato che si è trattato di un falso allarme. Gli attori della compagnia sono stati invitati a rientrare per recuperare le proprie cose. Spettacolo rinviato a domani pomeriggio alle ore 16.  Il questore di Cosenza, Luigi Liguori, parlando con l’Ansa, si è dissociato dall’iniziativa dei vigili del fuoco sostenendo di non essere stato avvertito e che, nel caso, avrebbe agito diversamente non facendo sgombrare il teatro.

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Aggressione ad anziano con calci e pugni, arrestato un giovane a Rossano

ROSSANO (CS) – Un giovane di 29 anni, M.G., è stato fermato dai Carabinieri a Rossano per aver aggredito con calci e pugni un anziano di 84 anni nel corso di un tentativo di rapina. Il giovane è entrato nell’abitazione dell’anziano per impadronirsi del suo portafogli contenente denaro per poi avventarsi sull’uomo. Avendo sentito dei rumori, l’aggressore si è poi dileguato portando via solo alcuni pacchetti di sigarette. L’allarme è stato dato dalla badante dell’anziano che lo ha rinvenuto in casa ferito e spaventato. Al termine delle indagini i Carabinieri sono risaliti al giovane che è stato rintracciato e fermato. L’anziano, soccorso, è ora ricoverato all’ospedale di Rossano.

 

Trovata morta l’anziana donna scomparsa ieri a Sellia Marina

SELLIA MARINA (CZ) – È stata ritrovata senza vita dai Vigili del fuoco la donna di 83 anni che ieri si era allontanata dalla sua abitazione di Sellia Mariana, nel catanzarese. Dopo lunghe ricerche, andate avanti per tutta la notte, la terribile scoperta. La donna, infatti, anziana e sofferente di crisi respiratorie era uscita da casa sua nel pomeriggio senza però fare più ritorno; per questo i suoi familiari ne avevano denunciato la scomparsa e avevano richiesto soccorso. Il cadavere è stato rinvenuto a un centinaio di metri dalla sua abitazione.

 

Rende, scontro tra un pullman e un furgone. C’è un ferito grave

RENDE (CS) – Una persona è rimasta gravemente ferita nella zona industriale di Rende in un incidente stradale in cui sono rimasti coinvolti un furgone ed un pullman. Lo scontro tra i due veicoli si è verificato nei pressi dell’inceneritore, all’altezza di Via Primo Carnera. Per cause in corso di accertamento il pullman, che stava probabilmente compiendo un giro di prova e non aveva nessun passeggero a bordo, si è scontrato con il furgone guidato da un uomo di 54 anni che ha avuto la peggio. Soccorso dal personale del 118 è stato trasportato presso l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza e ricoverato in prognosi riservata. I rilievi del caso sono stati effettuati dai personale della polizia municipale di Rende agli ordini del comandante Vincenzo Settino. (Immagine di repertorio)

Cavallo di ritorno, arrestato un quarantenne

BOTRICELLO (CZ) – Un quarantenne è stato arrestato dai carabinieri e posto ai domiciliari a Botricello per estorsione e ricettazione. L’uomo avrebbe tentato di estorcere ad una donna cinese la somma di 230 euro per la restituzione dell’autovettura rubata alla vittima. L’arrestato ha incontrato la donna e, dopo averla minacciata, gli ha mostrato le targhe posteriori della Ford Focus sostenendo che avrebbe distrutto il mezzo in caso di mancato pagamento. I carabinieri hanno avviato le indagini al termine delle quali hanno arrestato il quarantenne.

Cosenza, estorsione da mille euro ai danni di un commerciante

COSENZA – La Squadra mobile di Cosenza ha arrestato Antonio Marotta, 37 anni, con l’accusa di estorsione ai danni di un imprenditore. L’uomo, ritenuto dagli investigatori vicino al clan degli zingari, si sarebbe fatto consegnare, dietro minacce, la somma di 1000 euro in contanti dal titolare dell’esercizio commerciale. I poliziotti, che pedinavano Marotta da giorni, lo hanno fermato all’uscita del negozio. Sono state altresì acquisite le immagini di videosorveglianza del locale che avrebbero registrato il passaggio del denaro. Sono in corso ulteriori indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Pierpaolo Bruni.

Cosenza, non mandano i figli a scuola. Denunciati otto genitori

COSENZA – I carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno denunciato alla Procura della Repubblica otto genitori, sei dei quali di nazionalità romena, con l’accusa di inosservanza dell’obbligo scolastico nei confronti dei figli minori. I controlli e le verifiche eseguite dai militari a partire dal mese di settembre dello scorso anno in alcuni istituti scolastici del capoluogo hanno appurato che alcuni giovani di età compresa tra i 12 e 16 anni, regolarmente iscritti ad un istituto scolastico cittadino, non frequentavano le lezioni senza fornire alcuna giustificazione. I carabinieri hanno riferito che dalle indagini è emerso che i genitori si disinteressavano completamente degli obblighi scolastici dei figli nonostante le numerose sollecitazioni da parte della Direzione didattica.