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Intimidazione all’industriale Cuzzocrea, solidarietà di Unindustria Calabria

REGGIO CALABRIA – «Esprimiamo la nostra più convinta solidarietà al collega Andrea Cuzzocrea, presidente di Confindustria Reggio Calabria per la vile intimidazione subita la notte scorsa su un escavatore della sua azienda edile».

E’ quanto dichiarano il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca ed i componenti del Consiglio di Presidenza della stessa: Daniele Rossi, che presiede Confindustria Catanzaro, Pippo Callipo alla guida di Confindustria Vibo Valentia e Michele Lucente, presidente di Confindustria Crotone. Commentando l’accaduto, i vertici di Confindustria parlano del clima di insicurezza e di tensione a cui sono sottoposti, ormai tutti i giorni, non solo gli imprenditori ma anche i rappresentanti delle istituzioni e gli amministratori pubblici. «Come imprenditori stiamo combattendo una battaglia estenuante. Eppure crediamo in quello che facciamo, nelle nostre imprese, produciamo e diffondiamo ricchezza sui territori, ricompensando gli sforzi dei dipendenti che hanno abbracciato il nostro sogni di vivere in una terra normale e di vederla crescere. Le intimidazioni – concludono i presidenti Mazzuca, Rossi, Callipo e Lucente – inqualificabili e dolorose, ci fanno precipitare nell’abisso. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti ed in particolare dello Stato perché faccia sentire la sua presenza, presidiando il territorio e garantendo certezza del diritto».

Incendio nel cantiere del nuovo teatro di Vibo

VIBO VALENTIA – Un incendio di natura dolosa questa mattina alle prime luci dell’alba, ha distrutto un escavatore di una ditta autorizzata ad effettuare i lavori di scavo all’interno del cantiere dove si sta realizzando il nuovo teatro di Vibo Valentia. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, allertati poco prima delle 7, che hanno provveduto a spegnere le fiamme, ma il mezzo è andato distrutto. Ingenti i danni. Gli agenti della Squadra mobile hanno avviato le indagini e sentito alcune persone. Non ci sono dubbi sull’origine del rogo e sulla matrice dell’incendio chiaramente a scopo intimidatorio.

Reggio Calabria, controlli a tappeto a Gallina

REGGIO CALABRIA – Intensificati i servizi di prevenzione e controllo nella frazione Gallina, a Reggio Calabria, a seguito delle decisioni assunte dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Dopo l’omicidio di Giovanni Vilasi, i carabinieri con il supporto di un elicottero ed unita’ cinofile stanno svolgendo un servizio straordinario di controllo del territorio: sono in corso posti di controllo in tutta la zona e numerose perquisizioni domiciliari.

Intimidazione Bombino, la solidarietà della politica

CATANZARO – “Piena vicinanza e solidarietà al Presidente del Parco Nazionale dell’Apromonte, Giuseppe Bombino per l’intimidazione subita, l’ultima di una serie di minacce contro la sua persona”. Così il sottosegretario al turismo e beni culturali Dorina Bianchi commenta la notizia del grave atto intimidatorio nei confronti del Presidente Bombino, una busta di plastica contenente la testa mozzata di un capretto. “Giuseppe Bombino sta portando avanti un compito prezioso di valorizzazione e promozione del Parco dell’Aspromonte, un impegno che gli è stato riconosciuto anche dalla recente nomina a coordinatore di Federparchi Calabria. Sostengo e condivido con determinazione il lavoro svolto da Giuseppe, giovane caparbio e volenteroso con idee innovative, per creare condizioni di sviluppo sano e produttivo in un’area tristemente nota per le sue infiltrazioni mafiose. Sono certa che le forze dell’ordine faranno piena luce sui responsabili, mentre a Giuseppe rinnovo l’invito a continuare a lavorare per dare una stagione nuova ai parchi calabresi”.

Anche l’Onorevole Jole Santelli, coordinatrice regionale di Forza Italia Calabria, esprime la sua solidarietà al Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte Giuseppe Bombino per il garve atto intimidatorio che ha subito:  “Certa che Bombino continuerà con la sua professionalità, che da sempre lo ha contraddistinto, a portare avanti il suo importante lavoro, auspico che a breve si faccia luce sull’accaduto.”.

Cosenza, scommesse illegali in circolo ricreativo

COSENZA – La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza ha scoperto un locale aperto al pubblico ”mascherato” da circolo ricreativo, in cui venivano giocate centinaia di scommesse sportive per conto di allibratori maltesi. Quella che appariva essere una associazione non riconosciuta e senza fini di lucro, era in realtà il punto di ritrovo di scommettitori che all’interno dei locali avevano a disposizioni computer, tabulati con le quote offerte da bookmakers stranieri per le partite di calcio di tutto il mondo e tutto ciò che occorre per fare le proprie giocate. Le Fiamme Gialle cosentine hanno dapprima effettuato sopralluoghi per acquisire più dati possibili sul gestore della sala scommesse e sui suoi clienti e, successivamente, hanno pianificato il loro intervento nel momento di maggior concentrazione di eventi sportivi oggetto di scommesse. Il rappresentante dell’associazione è stato denunciato per ”Esercizio abusivo di attività di gioco e scommessa”, reato che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni, e per ”Esercizio di giochi d’azzardo”, reato che prevede l’arresto fino ad un anno ed un’ammenda in denaro. A questo si aggiungono le violazioni dovute all’assenza delle necessarie autorizzazioni di pubblica sicurezza. Il locale adibito esclusivamente a centro raccolta scommesse è stato posto sotto sequestro insieme ai computer, alle stampanti ed alle matrici utilizzate per le giocate.

Cosenza, ai domiciliari tre uomini per tentato furto aggravato

COSENZA – Nella giornata di ieri personale della Polizia di Stato, appartenente all’ U.P.G.S.P. e al Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, ha arrestato Pati Gabriele, classe ’70, con precedenti per rapina, furto e reati inerente gli stupefacenti, in atto sorvegliato speciale; Pati Salvatore, classe ’91, con precedenti per furto, e Lo Polito Francesco, classe ’92, con precedenti per furto e ricettazione, perchè ritenuti responsabili in concorso tra di loro, del reato di tentato furto aggravato. In particolare lo scorso pomeriggio, intorno alle ore 15, un poliziotto libero dal servizio notava due persone rubare un furgone in sosta nei pressi di Via Panebianco. Dopo l’intervento sul posto delle volanti dell’U.P.G.S.P. e del  Reparto Prevenzione Crimine Calabria, i due che stavano cercando di darsi alla fuga raggiungendo un’autovettura Mercedes classe A dove a bordo vi era Pati Gabriele, sono stati immediatamente bloccati. Dalla successiva ricostruzione dei fatti  è quindi emerso che Salvatore Pati e Francesco Lo Polito, accompagnati sul luogo del delitto da Gabriele Pati a bordo della Mercedes Classe A, si erano avvicinati al furgone e con un cacciavite avevano rotto il cilindretto della portiere lato guida e posteriori. Dopo essere stati avvertiti dal “palo”, che sostava con la macchina a poche decine di metri dal luogo del tentato furto, i due arrestati hanno cercato di darsi invano alla fuga. Nelle successive operazioni di perquisizione e controllo, a bordo dell’autovettura condotta da Gabriele Pati sono stati rinvenuti e sequestrati attrezzi atti allo scasso e la stessa autovettura priva di copertura assicurativa veniva sottoposto a sequestro amministrativo. Le perquisizioni sono state estese alle abitazioni degli arrestati dove venivano rinvenuti e sequestrati circa 20 grammi di hashish, due bilancini di precisione, un foglio manoscritto con la contabilità afferente ad una attività di spaccio di stupefacenti, nonchè documenti di circolazione inerenti un motoveicolo di provenienza furtiva. Alla luce degli elementi di reità raccolti a loro carico i tre sono stati arrestati per concorso in tentato furto aggravato e riportati presso le rispettive abitazioni dove sconteranno gli arresti domiciliari come disposto dall’ A.G. competente, in attesa del rito direttissimo. I due Pati, con precedenti specifici per reati inerenti gli stupefacenti, sono stati altresì denunciati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish.    

 

 

Arrestato per furto aggravato all’Enel

CASTELLACE (RC) – I carabinieri hanno arrestato a Castellace (RC) F.M., 40 anni, ritenuto responsabile di furto aggravato. L’uomo sarebbe stato sorpreso in flagranza di reato: a seguito di un controllo presso l’abitazione di F.M., i militari dell’Arma e il personale aziendale Enel avrebbero accertato la presenza di un cavo elettrico, collegato a monte del misuratore di consumo, che consentiva l’illecita erogazione di energia elettrica

Briatico, denunciati padre e figlio per detenzione di armi

BRIATICO (VV) – Un uomo, Mario Sicari, di 48 anni, ed il figlio Giovanni, di 22 anni, entrambi fruttivendoli, sono stati arrestati dai carabinieri a Briatico, nel vibonese, per detenzione illegale di armi e ricettazione. Nel garage della loro abitazione, i carabinieri hanno trovato una pistola calibro 6.35 cecoslovacca e 45 proiettili. In un capannone sono state invece rinvenute una pistola calibro 22 con matricola cancellata, 205 proiettili, due fucili a pompa ed una carabina. Le armi e le munizioni sono state sequestrate e saranno sottoposte ad accertamenti balistici.

Aveva rapinato e aggredito insegnante, fermato

CATANZARO – Un uomo, Giuseppe Timpano, di 32 anni, è stato fermato a Catanzaro dagli agenti della squadra mobile perché accusato di una rapina compiuta nelle settimane scorse a Catanzaro ai danni di una insegnante. La donna aveva opposto resistenza ed il rapinatore per strapparle la borsa, l’aveva ferita con coltellata alla mano. Durante la fuga il trentaduenne ha anche aggredito e picchiato un ragazzo.

Reggio Calabria, emergenza criminalità

REGGIO CALABRIA – L’esecuzione dell’imprenditore edile Giovanni Vilasi, freddato a colpi di pistola in pieno giorno a Reggio Calabria, ha riacceso i riflettori sull’escalation criminale che soffoca la regione, in particolare l’area dello Stretto. Il fatto di sangue, sul quale indagano polizia e carabinieri, si è consumato nel pomeriggio. L’uomo, ritenuto dagli investigatori vicino alla cosca Libri, era appena uscito da una pasticceria e mentre si accingeva ad entrare nella sua auto, è stato ucciso con tre colpi di pistola alla testa. Secondo una prima ricostruzione del fatto, il killer è giunto a bordo di un motorino sul quale si è poi dileguato insieme ad un complice. Non ci sarebbero testimoni. Immediatamente il prefetto Claudio Samartino ha convocato una seduta del comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica a cui hanno preso parte il Procuratore della della locale Direzione Distrettuale Antimafia, il Questore ed i Comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza.
Nei giorni scorsi il ripetersi degli attentati di ndrangheta, anche nei confronti di pubblici amministratori, aveva spinto il Ministro dell’Interno Alfano a presiedere a Reggio Calabria la Conferenza delle Autorità di Pubblica Sicurezza. Un segnale della presenza dello stato in un territorio che continua però a rimanere ostaggio della criminalità.