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Rapinato negozio a Cosenza

COSENZA – Nella serata di ieri sera, la Polizia di Stato ha arrestato, in flagranza di reato, un rapinatore con precedenti specifici. Si tratta Cesare D’Elia, 31 anni.

Questi i fatti illustrati nel corso di una conferenza stampa: nel tardo pomeriggio,  due persone, uno dei quali con una pistola in pugno e travisate con sciarpa e caschi semi integrali, entravano all’interno dell’esercizio commerciale denominato Splendidi e Splendenti, sito in via Montegrappa, intimando alle dipendenti di dare loro i soldi della cassa. Dopo aver prelevato il contenuto della cassa si davano alla fuga a bordo di una Fiat Bravo di colore bianco condotta da un terzo complice che li attendeva ad un centinaio di metri dal luogo del delitto.

D’Elia veniva quindi sorpreso subito dopo la rapina dall’equipaggio della Squadra Mobile intervenuto subito dopo  e coadiuvato dal dispositivo posto in campo e composto da personale dell’UPGSP e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria. D’Elia veniva fermato dagli investigatori poco dopo nei pressi della propria abitazione, ubicata poco distante dall’esercizio commerciale oggetto della rapina. Lo stesso veniva trovato in possesso di banconote di piccolo taglio e numerosissime monete custodite nelle tasche.

Inoltre sotto l’abitazione dello stesso D’Elia veniva trovato, nella cuccia di un cane, il casco di colore bianco lucido con sfumature laterali di colore verdi e rosso, in precedenza calzato dal rapinatore e riconosciuto con certezza dalla responsabile del negozio.

Sono in corso ulteriori indagini,  a cura della Squadra Mobile, finalizzate all’identificazione dei complici. I dettagli dell’operazione verranno illustrati alla stampa durante una conferenza fissata per le 11.30. Seguiranno quindi eventuali aggiornamenti.

Sequestrati 100 chili di botti pericolosi a Crotone

carabinieri di giornoequestratiCROTONE – I carabinieri della Compagnia di Crotone hanno sequestrato 100 chili di materiale pirotecnico proibito e denunciato due persone. Durante un servizio straordinario di controllo, i militari di una pattuglia hanno intimato l’alt ad un furgone lungo la statale 106. A bordo sono stati trovati numerosi scatoloni con botti di varia natura, da quelli comuni a quelli più pericolosi. I botti sono stati fatti brillare dagli artificieri del Comando provinciale di Cosenza.

Lamezia, provvoca incidente sotto effetto di cocaina

LAMEZIA TERME (CZ) – Un giovane di 20 anni è stato denunciato a Lamezia Terme dai vigili urbani con l’accusa di avere provocato un incidente mentre era alla guida della propria auto dopo avere assunto cocaina. Il giovane é risultato sotto effetto della cocaina in base alle analisi di laboratorio eseguite dal Dipartimento di tossicologia dell’Asp di Catanzaro.vigili urbani

La denuncia del giovane rientra nell’ambito di un’attività straordinaria di controllo del territorio effettuata dalla polizia locale.

Arrestato sacerdote. Adescava minorenni in chat

PedofiliaREGGIO CALABRIA – Prostituzione minorile, sostituzione di persona, detenzione di materiale pedopornografico ed adescamento di minorenni. Con queste accuse, la squadra mobile di Reggio Calabria ha tratto in arresto un sacerdote di 44 anni della Piana di Gioia Tauro. Secondo quanto si è appreso le indagini hanno preso avvio nel marzo scorso quando i poliziotti hanno sorpreso casualmente il sacerdote, a bordo della sua automobile, in compagnia di un ragazzo minorenne con il quale aveva consumato un rapporto sessuale pagando la somma di venti euro. Il minore ha riferito di aver conosciuto il sacerdote attraverso una chat per incontri omosessuali, attraverso la quale però il prete si fingeva un ricercatore scientifico e si presentava sotto falso nome. Dopo i primi contatti attraverso la chat i due hanno stretto rapporti più stretti, messaggiandosi con Whatsapp. Il sacerdote ed il minorenne hanno quindi fissato un incontro e pattuito la somma di 20 euro per la prestazione sessuale. Il rapporto è stato consumato ed il denaro pagato poco prima che i poliziotti rintracciassero i due a bordo dell’auto del sacerdote. Dopo il racconto del minorenne, gli agenti hanno avviato una serie di verifiche durante le quali hanno accertato che l’uomo era il prete di una parrocchia della Piana di Gioia Tauro. Gli investigatori hanno effettuato anche numerose intercettazioni telefoniche dalle quali è emersa la conferma al racconto del minorenne. Durante una perquisizione, nell’abitazione del religioso sono state rinvenute tracce di numerose chat con richieste di incontri sessuali, con ragazzi minorenni o con persone adulte, a pagamento ed anche gratuiti, alcuni dei quali consumati. Gli agenti della squadra mobile reggina hanno trovato e sequestrato anche video autoprodotti con incontri sessuali e file con immagini a sfondo omosessuale. Il sacerdote è stato trovato anche in possesso di materiale pedopornografico che aveva acquisito chattando ed aveva memorizzato nei suoi smartphone di ultima generazione. Il prete è indagato anche per sostituzione di persona perché durante gli incontri si attribuiva falsi nomi e diceva di svolgere professioni diverse da quella effettiva. La diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, dopo la notizia dell’arresto, ha diffuso una nota nella quale invita i “fedeli tutti a restare uniti nella preghiera per esprimere la vicinanza al sacerdote nel clima di quest’anno della Misericordia”.

Intitolazione Targa alla Memoria del vigile del fuoco Domenico Vulcano

ROSSANO (CS) – Questa mattina, presso il distaccamento della stazione dei vigili del fuoco di Rossano, è stata intitolata alla memoria di Domenico Vulcano Capo Reparto Esperto, scomparso prematuramente, l’aula didattica della locale stazione. La cerimonia ha voluto essere sia un momento di ricordo di Domenico Vulcano, che fu il primo capo di Distaccamento della stazione dei vigili del fuoco della nuova caserma di Rossano, sia un attestato di stima e riconoscenza per il servizio svolto in tanti anni di lavoro. Alla cerimonia erano presenti varie autorità tra cui la dottoressa Maria Cesario (Comandante provinciale dei vigili del fuoco di Cosenza), l’ingegnere Francesco Citrigno (vice Comandante provinciale dei vigili del fuoco di Cosenza), Claudio Cavallini (funzionario esperto dei vigili, gli ngegneri Paolo Munno e Paolo De Bastani entrambi direttore e vice dirigente di Cosenza, e il sostituto direttore Salvatore Maltese oltre a tutto il corpo locale dei vigili del fuoco di Rossano. Erano presenti anche i famigliari con la moglie Francesca Labonia, i figli Achiropita, Francesco, Veronica e Giuseppe.

Coniugi e Figlio detenevano abusivamente armi e munizioni, arresti

REGGIO CALABRIA – E’ stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare da parte dei carabinieri, presso Motta San Giovanni, a carico di una coppia di coniugi e del loro figlio perché accusati di detenzione abusiva di munizioni e armi.

I tre, A.L. (58 anni), A.C. (55 anni) e G.L. (39), nascondevano in un casolare tre pistole e duecento munizioni. I coniugi erano inoltre già detenuti per il possesso di 25 chili di marijuana, rinvenuti in una stalla.

Denunciato per Possesso di Hascisc e Banconote False

POTENZA – Un uomo di 36 anni, residente nel cosentino, è stato trovato in possesso di 30 banconote da 100 euro false e 200 grammi di hascisc durante alcuni controlli effettuati dalla Guardia di Finanza.

L’auto, una ford mondeo, è stata perquisita nei pressi dello svincolo di Lauria Sud (Potenza) dell’autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria. La GdF ha rinvenuto le banconote e la droga all’interno del pannello di uno sportello posteriore dell’autovettura. L’uomo risulta senza precedenti penali.

Rimborsopoli, tornano in libertà Fedele e De Gaetano. Annullata l’ordinanza di arresto per Bilardi

Corte di cassazioneROMA La Corte di Cassazione ha annullato, con rinvio, le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Reggio Calabria nei confronti degli ex consiglieri regionali Luigi Fedele, Antonino De Gaetano e Giovanni Bilardi, oggi senatore, nell’ambito dell’inchiesta sui presunti illeciti nei rimborsi delle spese dei gruppi consiliari della Regione Calabria. Fedele e De Gaetano si trovavano agli arresti domiciliari con l’accusa di essersi appropriati di somme in quota ai rispettivi gruppi consiliari dell’epoca, il Popolo della libertà e Rifondazione comunista. L’annullamento è stato deciso in accoglimento di un’istanza presentata dai difensori degli indagati. Fedele e De Gaetano, in base alla decisione della Suprema corte, hanno riacquistato la libertà. Nei giorni scorsi il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Gaetano Paci ed il pm Matteo Centini, titolari dell’inchiesta “Rimborsopoli”, avevano chiesto al gip il giudizio immediato nei confronti di Fedele e De Gaetano. A seguito dell’inchiesta in cui era stato coinvolto, Antonino De Gaetano si era dimesso dalla carica di assessore regionale ai Lavori pubblici. 

Subito dopo aver appreso della sentenza della Cassazione, l’ex presidente del Senato Renato Schifani, attuale presidente dei senatori di Area popolare Ncd-Udc, ha espresso la propria soddisfazione: “La decisione della Corte di Cassazione di annullare la richiesta di custodia cautelare nei confronti del senatore Bilardi è una bella notizia che, oltre a rendergli giustizia, dovrebbe far riflettere quei tanti che avrebbero voluto votare rapidamente per l’arresto. Prima quindi della stessa pronuncia della Cassazione. Se allora fosse passata questa tesi – aggiunge Schifani – ed addirittura il Senato avesse votato per l’arresto, adesso ci troveremmo dinanzi non solo ad un caso di coscienza ma anche ad una limitazione di quelli che sono i diritti che vanno riconosciuti a chi è sottoposto ad indagini, tra cui quello della presunzione di non colpevolezza. Fortunatamente allora prevalse il buonsenso”.

Sullo stesso argomento interviene anche il senatore dello stesso partito Antonio Gentile. “Siamo commossi – afferma – perché abbiamo sempre creduto nella giustizia e che non vi fossero le ragioni per l’arresto del collega Bilardi, il quale ha sofferto in silenzio per sei mesi autosospendendosi da vice coordinatore regionale vicario, carica che da oggi tornerà ad esercitare pienamente. Ncd non ha mai polemizzato con la giustizia, mantenendo inalterata la fiducia nei suoi confronti. Bilardi ha dato dimostrazione di essere un galantuomo e uscirà da questa vicenda ancora più pulito”.

Incidenti sul lavoro. Due vittime ed un ferito grave

Un cantiere edileCATANZARO – Due morti ed un ferito grave rappresentano il bilancio di due incidenti sul lavoro accaduti a breve distanza l’uno dall’altro, uno a Caraffa di Catanzaro e l’altro in un centro della provincia, Girifalco. Nel primo incidente sono rimasti coinvolti due operai che stavano montando una grondaia in un edificio in costruzione utilizzando un’impalcatura dalla quale sono precipitati. L’altro incidente sul lavoro, in cui è morto un operaio, si è verificato in una marmeria di Girifalco. La persona morta nell’incidente sul lavoro accaduto a Caraffa di Catanzaro, Gregorio Muzzì, aveva 39 anni, mentre l’operaio rimasto ferito ha 25 anni ed è stato ricoverato con prognosi riservata nell’ospedale Pugliese-Ciaccio. Secondo quanto si è appreso Muzzì, dipendente di una ditta privata, è precipitato per cause in corso di accertamento dal carrello elevatore che stava utilizzando, insieme al collega rimasto ferito in modo grave, per collocare una grondaia in un palazzo in costruzione. La vittima dell’altro incidente si chiamava Leonardo Caruso ed aveva 40 anni. Caruso, dipendente della marmeria in cui si è verificato l’incidente, è precipitato in un pozzo utilizzato per la raccolta delle acque reflue della lavorazione dei marmi. Il pm di turno della Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto l’autopsia sui corpi di entrambe le vittime. Le indagini sui due incidenti sul lavoro vengono condotte dai carabinieri della Compagnia di Girifalco. 

Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha manifestato il proprio cordoglio “Una giornata funestata da due differenti e gravissimi incidenti sul posto di lavoro, in cui Sergio abramohanno perso la vita due persone e una terza, un giovane di 25 anni, si trova ricoverata all’ospedale Pugliese in condizioni critiche, non può che essere una giornata nera che deve fare riflettere, ancora una volta, tutti quanti. Siano esse istituzioni, imprese o semplici cittadini. Le tragedie accadute oggi sono la testimonianza che su questi temi l’attenzione non è mai abbastanza e che la sicurezza sul lavoro non può essere messa in discussione da nessuno. Il rispetto della vita dei lavoratori che operano all’interno un cantiere o di un’azienda, va tutelato al di sopra di ogni altra considerazione di tipo economico o produttivo”.

La Cgil di Catanzaro parla di “una tragedia che lascia attoniti. Per l’ennesima volta ci troviamo, nel nostro territorio, costretti a fare i conti con le vite spezzate violentemente sui luoghi di lavoro. Un venerdì nero, tragico, assurdo per chi nel lavoro cerca il riscatto alla propria condizione di vita e della propria famiglia, provando contemporaneamente a dare un contributo per la crescita dell’interno paese. Non è giusto morire di lavoro, morire per un pezzo di pane. Queste tragedie dimostrano purtroppo che l’attenzione alla prevenzione ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro non è mai troppa e che bisognerebbe rafforzare i controlli anziché indebolirli come si è fatto in questi anni. La Cgil di Catanzaro si attiverà nelle prossime ore per organizzare una campagna straordinaria di assemblee nei luoghi di lavoro, che veda impegnati i lavoratori in una riflessione su quanto accaduto e sui temi della prevenzione e sicurezza”.