Archivi categoria: Cronaca

Custodia cautelare per pluripregiudicato

Questa mattina personale della Polizia di Stato ha eseguito l’ordinanza della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti  di CONKA Josip, di anni 38,  sorvegliato speciale di P.S. con  obbligo di soggiorno, pluripregiudicato  per reati contro il patrimonio e la persona, di rapina aggravata commessa da persona sottoposta alla misura della sorveglianza speciale di P.S., porto ingiustificato di arma bianca, furto aggravato dall’esposizione alla pubblica fede, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Castrovillari,  Carabinieri: controlli a Capocotta

In particolare il CONKA, lo  scorso 2 ottobre, a Rossano,  si rendeva responsabile del reato di rapina aggravata avvenuta in un noto negozio di articoli da regalo, consumata attraverso la minaccia di un taglierino.

Il personale del Commissariato di P.S. di Rossano, a seguito di accurate indagini,  raccoglieva precisi  e concordanti indizi di reità nei confronti del Conka, accertando, tra l’altro, che lo stesso nel decorso mese di ottobre si era reso responsabile di furto nel medesimo negozio.

Maxi sequestro di luminarie pericolose

COSENZA – In provincia di Cosenza la Guardia di finanza  ha sequestrato circa un milione di luminarie, addobbi natalizi, decorazioni e giochi per bambini, privi di indicazioni sulla pericolosità, la provenienza e gli aspetti qualitativi. Guardia di Finanza (Gdf) a Matera, in Basilicata I prodotti, irregolarmente posti in vendita, erano esposti a disposizione della clientela in un negozio gestito da un cittadino di origine cinese. Al titolare dell’esercizio sarà irrogata una sanzione amministrativa fino ad un massimo di 25 mila euro.

Confiscati beni ad appartenente cosca

DiaREGGIO CALABRIA – La Dia di Reggio Calabria ha eseguito un decreto di confisca di beni per un milione e mezzo nei confronti di Cosimo Alvaro, pregiudicato, di 51 anni, di Sinopoli, ritenuto appartenente all’omonima cosca. Nei confronti dell’uomo il tribunale di Reggio, che ha accolto una proposta del direttore della Dia, ha anche disposto la sorveglianza speciale di Ps per 4 anni, con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza. I primi precedenti penali di Alvaro risalgono ad oltre 20 anni fa.

Omicidio Taranto, arrestato il presunto assassino

pattuglia carabinieri controlli notturni CcCOSENZA I carabinieri del comando provinciale di Cosenza hanno arrestato Domenico Mignolo, 28 anni, pluripregidicato contiguo alla potente cosca di ‘ndrangheta “Rango-Zingari”. L’uomo è accusato di aver ucciso il 29 marzo scorso, nel giorno della domenica delle Palme, Antonio Taranto, 26 anni, cosentino, con un colpo di pistola calibro 38. L’arresto è stato eseguito in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblca del tribunale di Cosenza. Le indagini, condotte dal reparto operativo dei carabinieri, coordinate dai magistrati Antonio Tridico e Donatella Donato e dirette dal procuratore capo Dario Granieri e dall’aggiunto Marisa Manzini, hanno consentito di accertare il movente dell’omicidio. Domenico Mignolo era in preda all’ira poiché non aveva ricevuto lo stipendio dal proprio clan nel periodo in cui era stato detenuto. Mentre era affacciato al balcone della propria abitazione, alla vista della persona che riteneva responsabile del mancato pagamento, non ha esitato ad esplodere due colpi di pistola, che poi si è fortunatamente inceppata, uccidendo però la persona sbagliata, Antonio Taranto. L’episodio si è verificato in Via Popilia. I particolari dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa. L’indagine è stata portata a compimento grazie ad intercettazioni, dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia, attività compiuta dalla polizia giudiziaria nell’immediatezza dei fatti e consulenza balistica. “Sappiamo – ha detto il procuratore aggiunto di Cosenza, Marisa Manzini – che tutto origina da una lite avvenuta in discoteca, lite degenerata sino all’omicidio avvenuto in altro luogo. In questa fase possiamo formulare solo ipotesi, ma sicuramente Domenico Mignolo aveva avuto dei dissapori con Taranto e con un’altra persona presente ai fatti. Di certo c’era la volontà di uccidere quel soggetto o quei soggetti con cui era entrato in contrasto. Siamo in fase di indagine e tutto l’aspetto del movente dovrà essere sviluppato”. La lite tra il gruppo di Mignolo e quello di Taranto, secondo la ricostruzione degli inquirenti, iniziata in un locale, sarebbe continuata in via Popilia dove poi è degenerata. Mignolo sarebbe rientrato nella propria abitazione e affacciatosi dal balcone avrebbe sparato nel gruppo, colpendo Taranto. L’arma del delitto, probabilmente un revolver calibro 38, non è stato ritrovata.

Le dichiarazioni di Federica Roccisano sull’aggressione a Bianco

Federica RoccisanoBIANCO(RC)-L’Assessore regionale alle Politiche sociali Federica Roccisano, appena appresa la notizia dell’aggressione subita da una giovane di Bianco, ha rilasciato questa dichiarazione:“Quanto è accaduto a Bianco mi lascia pietrificata. Sono trascorsi solo pochi  giorni dal 25 novembre, giornata internazionale contro la  violenza sulle donne, che ha visto in tutta la Calabria scuole, associazioni e amministrazioni impegnate nella discussione su questo triste argomento. Una giornata che non dovrebbe esistere, come già dissi durante le varie iniziative, ma che oggi, invece, mi spinge a dire che la politica, la società, la scuola devono fare di più, dobbiamo fare di più per bloccare questi “mostri”  che offendono tutti gli uomini perbene e civili, i nostri compagni di vita. Una giovane ragazza di soli 24anni di Bianco è in fin di vita, dopo avere ricevuto diverse coltellate alla gola, al torace ed all’addome, da parte dell’uomo che fine a pochi giorni fa era al suo fianco: quell’uomo che l’aveva amata e che aveva amato. È accaduto a Bianco ma, poteva succedere ovunque, poteva succede ad una di noi, donne impegnate e libere.  Penso sia essenziale lavorare affinché donne e uomini capiscano che chi ama, non picchia, non urla, non priva e non ammazza. Iniziamo subito una rivoluzione culturale. Dobbiamo capire che una donna che viene stuprata, picchiata, derisa ed ammazzata è una nostra sorella, siamo noi stesse. Come spesso accade mi viene da fare mia una frase di Ernesto Che Guevara “siate sempre  capaci di sentire  nel più profondo qualsiasi  ingiustizia, commessa contro chiunque, in qualsiasi parte del mondo.” Questo mondo in questo caso non è così lontano chi è stata colpita è una nostra sorella della locride. A lei ed alla sua famiglia va tutto il mio affetto e la mia più sentita vicinanza. Lottiamo affinché il rosso sia il colore dell’amore e non quello del sangue”.

Reggio Calabria, arrestato pedopornografo

bambini maltrattatiREGGIO CALABRIA Un uomo di 32 anni è stato arrestato a Reggio Calabria dagli agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Calabria per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. L’uomo era in possesso di oltre diecimila file, tra video e foto, con immagini pedopornografiche. Al trentaduenne è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice del Tribunale di Reggio Calabria che ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica. Il trentaduenne, attraverso un apposito software, avrebbe inserito in rete le foto ed i video pedopornografici, consentendone la condivisione da parte di altri utenti del web. Nell’abitazione dell’indagato era infatti già stato rinvenuto e sequestrato materiale informatico che, analizzato dagli investigatori, aveva consentito di acquisire elementi di riscontro sull’acquisizione e successiva divulgazione di video con preadolescenti vittime di abusi sessuali, accertando, altresì, l’esistenza di apposite cartelle, create dall’arrestato, per classificare le diverse tipologie di immagini e video conservati.

Ragazza accoltellata a Bianco, solidarietà delle donne Pd

anna-petrone-partito-democraticoCATANZARO Sul grave episodio di Bianco, dove un ragazzo ha accoltellato la fidanzata, ferendola gravemente, si registra una nota diffusa da Tonia Stumpo in rappresentanza delle donne Pd “Oggi più che mai – è scritto in una nota – urge mettere in atto una serie di politiche di intervento che prevengano culturalmente gesti talmente violenti da porre a rischio la sicurezza e la vita delle donne e dei soggetti più deboli in generale. Sia la Calabria la regione apripista di una stagione di dibattiti e di azioni mirate e concrete che possano incidere positivamente sulla forma mentis dei piu’ giovani, soprattutto. Condivido e faccio mia la riflessione del sindaco di Bianco, Aldo Canturi, che parla proprio di un’azione culturale nelle scuole fin dai primi anni. A tal proposito mi rendo disponibile ad operare nella direzione indicata, insieme alla sua amministrazione, e propongo una fiaccolata di sensibilizzazione sul tema del contrasto alla violenza sulle donne e della cultura della parita’ di genere ed un dibattito a seguire per confrontarsi con la comunita’ sulle azioni di tutela ai piu’ deboli da porre in atto. Alla giovane colpita da tanta brutale violenza va l’affetto di tutte noi e alla sua famiglia la nostra solidarietà”.

Bianco, accoltella alla gola la fidanzata per gelosia e poi tenta il suicidio

carabinieri di giornoBIANCO (RC) – Lotta tra la vita e la morte una ragazza di 24 anni gravemente ferita con un coltello dal fidanzato, Giuseppe Gambettola, 26 anni, rintracciato dai carabinieri e sottoposto a fermo. Secondo quanto si è appreso, il giovane, per motivi di gelosia, avrebbe aggredito la ragazza sferrandole tre fendenti con un’arma da taglio. Uno al torace, uno all’addome e uno alla gola. il fatto di sangue si è verificato a Bianco, nel reggino. La vittima è stata trasportata in codice rosso all’ospedale di Locri per essere sottoposta ad un delicato intervento chirurgico. i militari dell’arma, attraverso le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza, poste lungo la statale 106, hanno identificato in Gambettola l’autore dell’aggressione. Il movente del tentato omicidio sarebbe legato alla gelosia ed al rifiuto da parte del ventiseienne di interrompere la relazione sentimentale con la fidanzata. Gambettola, secondo una prima sommaria ricostruzione dei fatti, si sarebbe introdotto in casa della fidanzata dopo aver scavalcato un muro di cinta. Non è chiaro se avesse portato con sé l’arma o se l’abbia trovata nella cucina dell’abitazione della ragazza. Gambettola ha tentato il suicidio ingerendo varichina ed è ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale di Gioia Tauro. L’uomo si trova piantonato in ospedale dopo essere stato arrestato dai carabinieri che lo hanno soccorso. Restano stabili, intanto, le condizioni della giovane. Tra i due la relazione era finita circa un mese fa. E proprio la fine della relazione sarebbe all’origine dell’accoltellamento.

Scavi non autorizzati, denunciati

ph: Ansa Calabria
ph: Ansa Calabria

STRONGOLI (Kr) – Un geometra di 42 anni di Strongoli ed un pensionato sessantaseienne di Varese sono stati denunciati dai carabinieri per danneggiamento e violazione della legge sulle ricerche archeologiche. I due, trovati in possesso di un metal detector, zappe e pennelli, sono stati sorpresi nelle campagne di Strongoli dopo aver riportato alla luce le mura perimetrali di un’antica struttura muraria. Dagli accertamenti archeologici è emerso che la struttura risale al periodo ellenico.

Cosenza, sequestro di sigarette in un bar che le vendeva senza autorizzazione

COSENZA guardia finanzaLa Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza, durante un controllo sul rispetto delle norme che regolano la vendita di tabacchi al pubblico, ha riscontrato in un bar una vera e propria rivendita di sigarette e tabacco sfuso priva di qualsiasi autorizzazione. Circa 500 pacchetti di sigarette in vendita senza titolo abilitativo sono stati rinvenuti nei locali della rivendita non autorizzata e sottoposti a sequestro. Il titolare del bar è stato denunciato per il reato previsto dall’art. 8 della Legge n. 27 del 1951, che prevede l’arresto fino ad un anno. I militari, inoltre, hanno provveduto a segnalare la persona all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato che potrà disporre la chiusura dell’esercizio commerciale fino ad un mese e, in caso di recidiva, la chiusura definitiva del bar. L’attività di controllo nasce nell’ambito del costante monitoraggio sulle attività vendita di tabacchi nella provincia di Cosenza e sul possesso di regolari autorizzazioni amministrative rilasciate dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Un’attività di controllo continuativa, volta a contrastare ogni forma di illecito anche nel settore della vendita dei tabacchi a tutela del consumatore e degli imprenditori onesti.