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A Cosenza la mostra di Justin Peyser

L’arte newyorchese sbarca da domani a Cosenza, grazie alle opere di Justin Peyser, artista di cultura ebraica, tra i principali propugnatori del ruolo dell’arte nella città. La mostra di Peyser è suddivisa in due sezioni: la prima prevede una serie di opere che saranno esposte su Corso Mazzini alla fine del Mab, come prosecuzione naturale del Museo all’aperto; la seconda include altre opere che saranno esposte a Palazzo dei Bruzi.
L’inaugurazione della prima sezione, alla presenza del Sindaco Mario Occhiuto, è prevista per le ore 17,00 di domani, martedì 13 novembre, su Corso Mazzini (alla fine del percorso pedonale). L’altra sezione sarà inaugurata, subito dopo, alle ore 17,45, a Palazzo dei Bruzi, sempre alla presenza del Sindaco Occhiuto.
La mostra, dal titolo “Diaspora e stanzialità nella terra dei Bruzi”, è curata da Francesca Pietracci, storica dell’arte, e da Roberto Bilotti, membro del Comitato Scientifico della Sovrintendenza di Roma Capitale, con la consulenza e la partecipazione di rav Scialom Bahbout, rabbino capo della Comunità Ebraica di Napoli e del Sud Italia.
Con l’esposizione delle opere di Justin Peyser, l’amministrazione comunale inaugura il programma di mostre temporanee auspicate dal fondatore del MAB Carlo Bilotti come strumento rivitalizzante in grado di coinvolgere la città e i giovani.
Sono in tutto 17 le opere dell’artista newyorchese,  figure danzanti di metallo, che rivelano una ricerca etica ed estetica in continuo divenire, ispirata ai principi di Pietro Consagra, uno degli scultori più radicali e innovativi dell’arte plastica della seconda metà del Novecento che Peyser ha conosciuto e frequentato a New York e che è presente nel MAB con i suoi “Paracarri”, collocati in Piazza Bilotti e con “Ferro Rosso”, collocata sull’isola pedonale.

A Lorendo Del Boca il premio Corrado Alvaro 2012

SAN LUCA  – E’ stato assegnato a Lorenzo Del Boca, giornalista (una carriera trascorsa tra “La Stampa” e “Stampa Sera”), storico e scrittore (basti citare i suoi lavori più recenti: “Maledetti, Savoia, benedetti Savoia” nel 2010 e “Polentoni” nel 2012), presidente emerito dell’Ordine dei giornalisti (presidente in carica dal 2001 al 2012, è stato l’unico ad essere eletto per tre mandati consecutivi), il riconoscimento “Una vita per il giornalismo”, nell’ambito del Premio letterario nazionale Corrado Alvaro, quest’anno alla XI edizione.

Seminari di filosofia e psicoanalisi, il prossimo incontro con Felice Cimatti

“A partire da Totem e Tabù” è questo il tema dei seminari organizzati dal centro studi filosofia e psicoanalisi. Il prossimo incontro si terrà il 21 novembre: con il seminario «Quando Árpád divenne egli stesso un pollo»: Freud e l’animalità  tenuto da Felice Cimatti nell’Aula seminari, sesto piano del cubo 18C alle ore 17,30

Di seguito i prossimi seminari:

5 dicembre: Deborah De Rosa, Fabrizio Palombi, Totem e tabù: una prospettiva foucaultiana, 7 dicembre: Andrea Baldassarro (psicoanalista SPI): Parricidio, incesto, Edipo. Dalla violenza del totem al sacro del tabù Aula seminari, sesto piano, cubo 18C, ore 10,00; 12 dicembre: Bruno Roberti, Feticcio, maschera e totem a partire dal Casanova di Federico Fellini; 9 gennaio: Giuseppe Scoti (psicoanalista SPI) Se l’orda non uccide più un padre cosa uccide?

A Shanghai Eurasia Wings il workshop sotto il segno della condivisione

Il gruppo di Eurasia Wings

SHANGHAI – Il progetto Eurasia Wings, pensato con l’obiettivo di promuovere la cooperazione tra giovani, arte e aziende, adotta le questioni riguardanti le buone pratiche sui temi ambientali. I candidati che con entusiasmo hanno risposto ai bandi nazionali indetti, ad aprile, dal gruppo di associazioni Cesie, Pistes Solidares, Cango e Sj Vietnam (rispettivamente Italia, Francia, Cina e Vietnam) si sono trovati a dover realizzare un’opera artistica incentrata su quelle che sono state definite le “3R” ovvero: ridurre, riutilizzare, riciclare. Il fine la selezione di venti giovani creativi per un workshop a Shanghai.
Per gli italiani si è tenuta a Palermo, il 29 maggio, presso l’Istituto Cervantes la mostra dei finalisti a cura dell Cesie – Centro Studi e Iniziative Europeo – organizzazione non-governativa europea, no profit, laica e indipendente fondata nel 2001 su ispirazione del lavoro sociale, culturale e politico svolto da Danilo Dolci. Tra i rappresentanti scelti il gruppo Munà composto da Viola Avvento, Cid Fuentes-Guerra e Francesco Angelo Di Liberto e il gruppo Nizca composto dai due calabresi Giovanni Longo e Claudia Capogreco.
I primi con il video “Ti ritroverò” un’animazione 2D in rotoscope e stop motion; i secondi con la scultura “Trentaduedenti” che rappresenta la completa dentatura umana realizzata con il legno di recupero.
Dopo la selezione la partenza per Shanghai: luogo prescelto che per una settimana ha visto giovani, provenienti da realtà completamente diverse, incontrarsi e scontrarsi ai fini di realizzare un nuovo progetto sfruttando il contesto circostante.
Da martedì 23 al 29 ottobre l’associazione partner cinese Cango – China Association for NGO – ha ospitato, in un susseguirsi di attività frenetiche, il folto gruppo proveniente dai diversi paesi nel bellissimo quartiere artistico M50, non un museo ma un insieme di studios che fungono da laboratori e gallerie d’arte, luogo che ha contribuito a rimpolpare le conoscenze sulle avanguardie artistiche della contemporaneità.
Proprio qui infatti è stato possibile visitare la personale di Zhang Huan “From the ashes” all’Other Gallery , la mostra del collettivo multimediale Liu Dao “The Cat that Eats Diodes” presso lo spazio Island 6 e non può essere dimenticata la collettiva “Place of Residence”, a cura di Alfons Hug, alla ShanghART Gallery, queste solo alcune di moltissime altre. Non serve il biglietto l’entrata è completamente free con il vantaggio poi di conoscere qualche artista di persona e vedere come lavora.
Tra le tante attività coinvolgenti la visita ai luoghi cult di Shanghai, come il Museo di arte antica in Renmin Square, centro nevralgico della città, tanto vasta da comprendere anche il parco Renmin, il Gran teatro, il Moca – Museo di arte contemporanea e il Centro Esposizioni del Piano Urbanistico.
Poi la passeggiata serale al Bund, un vero must per chi si trova da quelle parti, che tra luci sfavillanti consente di assaporare il dolce contrasto creato tra gli edifici ultramoderni e l’oriental Pearl Tower, situato all’estremità di Lujiazui, nel distretto di Pudong e i maestosi cinquantadue palazzi realizzati in differenti stili architettonici lungo il lato occidentale.
I giovani hanno avuto inoltre la possibilità di presentare i loro lavori ad aziende prestigiose come la Tetra Pak, la Intel e la Eco-pond. Con il dialogo scaturito dall’incontro ogni impresa ha avuto modo di spiegare quali interventi impiega a sostegno dell’ecosistema e quali buone pratiche ambientali sceglie per portarli avanti. La parte pratica che coinvolgeva attivamente i ragazzi si è sviluppata prevalentemente il quarto giorno, il 26 ottobre, quando dopo la divisione in cinque gruppi, con un rappresentante di ogni nazione, si è dovuto realizzare un progetto, cercare i materiali riciclati nella zona ecologica, centro in cui questi sono suddivisi per genere, e partire con l’esecuzione definitiva.
Il quinto giorno, il 27 ottobre, durante la mattina la visita a Zhujiajiao la città antica e a 51 Farm un villaggio ecologico. Proprio qui i bambini sin da piccolissimi hanno la possibilità di entrare in contatto con la natura coltivando con le proprie mani i semi di quelle che saranno piantine e poi frutto. Un modo concreto per imparare a rispettare l’ambiente partecipando attivamente alla sua ricostruzione. Anche il gruppo di visitatori ha dato il suo contributo in questo senso coltivando alcune barbabietole, un segno di promozione della crescita in terra straniera attraverso una pratica tanto comune e arcaica ma estremamente ricca di significati.
Domenica 28 ottobre ogni gruppo ha ultimato i lavori per la realizzazione dell’opera collettiva e frutto della commistione di idee, mostrando al pubblico il risultato con la possibilità di spiegarne gli intenti e sensibilizzare alla causa con valide motivazioni, oltre che, attraverso alcuni stand, indicare la propria nazione di provenienza, i suoi usi e costumi e con la degustazione di alcuni prodotti tipici dare un assaggio dei suoi sapori.
L’ultimo giorno la visita al Giardino del Mandarino Yu, al Bazar e al Tempio di Buddha di Giada. La sera l’evento conclusivo, una commovente cena di arrivederci e la consegna degli attestati di partecipazione.
Proprio intorno a un tavolo finisce quest’avventura ed è così che è iniziata.
Il convivio, un vero e proprio rito, con il suo cerchio simbolo estremo di condivisione combina gli animi di persone solo in apparenza molto differenti tutte unite da un obiettivo che annulla le diversità per la salvaguardia del benessere universale, raggiunto percorrendo insieme la strada dell’ecosostenibile.

Claudia Capogreco

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“Ti racconto una storia…” Intervista alla giovane scrittrice Alessandra Key Cappa

Ti racconto una storia...
Ti racconto una storia... Alessandra Key Cappa

COSENZA – Il prossimo giovedì 15 novembre alle ore 18:00 la libreria Ubik di Cosenza ospiterà la presentazione del romanzo “Ti Racconto una storia…” (Librare edizioni) di Alessandra Key Cappa, giovane scrittrice esordiente originaria di San Giovanni in Fiore.

Abbiamo sentito l’autrice sull’interessante romanzo che si appresta a presentare al pubblico dei lettori.

Come nasce il tuo interesse per la scrittura?

Più che interesse lo definisco vero e proprio amore. Non è qualcosa che si può spiegare. È un piccolo miracolo che accade ogni volta. Scrivendo esprimo completamente me stessa, senza fingere. Mi sento completamente libera quando scrivo.

Cosa intendi precisamente con “scrittura d’evasione”?

L’evasione nel suo senso più stretto. Leggere un romanzo o, nel mio caso, scriverlo rappresenta un modo e un mezzo per evadere dal nostro ordinario. È una magia. Per un momento posso essere un’altra persona, un elemento, un animale. Per un attimo posso vivere una vita diversa, quella che si sogna magari..

Sin dalle prime righe del romanzo, si riconosce in Lea, la protagonista, lo stereotipo del laureando d’oggi, alle prese con le fatiche della ricerca del suo posto nel mondo. Quanto ti rivedi in Lea? E quanto c’è di autobiografico nelle vicende emotive, negli stati d’animo, nelle sensazioni vissute dalla protagonista (non mi riferisco naturalmente agli eventi)?

Io e Lea ci somigliamo molto poiché entrambe stiamo affrontando il delicato passaggio che ci porterà a dover essere delle adulte, ci lega il timore del futuro ma soprattutto il terrore di un passato che ci ha fatto molto male e da questo si capisce benissimo che di elementi autobiografici ce ne sono diversi ma sono molto romanzati e solo chi conosce quegli aspetti della mia vita può quanto meno intuirli.

La vita talvolta è imprevedibile. Come imprevedibile è quello che succede a Lea, le decisioni che prende nel corso della storia: anche qui, quanto ti rivedi in lei? Quanto credi che ciò che le accade sia realizzabile anche nella vita “reale”?

A differenza di Lea io non ho ancora trovato quel grande coraggio di sfidare il Destino ma sono fortemente convinta che non tutti i salti nel vuoto facciano male, ecco perché questa storia. Il mio è un messaggio di speranza. Credere nei sogni che a detta di tutti sono impossibili, sfidare il Destino mettendosi in gioco e soprattutto avere grande fiducia in se stessi per farlo sono quegli elementi che rendono possibile anche l’impossibile. La mia non è una storia legata ad una illusione, l’ho scritta credendo che nella vita di chiunque la magia può realizzarsi, basta crederci e non mollare, proprio come ha fatto Lea. A tutti gli scettici ho solo una domanda da fare: perché no? Perché la mia storia non potrebbe essere realizzabile?

Vivere equivale a compiere delle scelte. Non esiste il “giusto” e lo “sbagliato”. Perché lo sbaglio è relativo e fa comunque parte del gioco: giusto per riprendere la prefazione “la vera ragione del viaggio è viaggiare, non raggiungere la meta”. E’ davvero così? O talvolta non viviamo le cose nella giusta maniera tanto siamo presi dagli obiettivi che (crediamo di) ci poniamo?

Di vita ne abbiamo una soltanto. Sprechiamo tantissimo tempo a frastornarci di dubbi, ansie e paure e quando prendiamo una decisione o facciamo una scelta gran parte è dettata dall’obiettività e dal calcolo. Il cuore, ciò che sente, ciò che ci suggerisce lo mettiamo da parte non perché lo consideriamo sciocco, ma solo perché è ciò che ci fa più paura. Intraprendiamo il viaggio sbagliato, quello che ci porterà a sospirare nella notte aprendo il cassetto dei sogni e sentendoci insoddisfatti nonostante i traguardi. Siamo cresciuti in una società che ci dice che i sogni sono solo per i pivelli e che i sognatori sono degli illusi che prima o poi si ritroveranno con nulla in mano, il mio romanzo vuol dimostrare il contrario. Concordo con il dire che il concetto di giusto ed ingiusto è soggettivo. Tuttavia la mia storia non analizza questa dualità, piuttosto il voglio o non voglio. Tutto il resto è solo una cornice.

Qualche suggerimento da dare ai futuri lettori?

Di approcciarsi al mio romanzo con la parte più intima ed emotiva del loro io. Di lasciare per quell’ora di lettura tutte le convinzioni stereotipate di come sia strutturata una perfetta quotidianità ma soprattutto ciò che voglio con tutto il cuore è che il mio lettore sorrida a chi cerca di dimostare che nella vita un solo sogno ed un pizzico di folle testardaggine in più possa veramente trasformare la vita nella favola che tutti in fondo al cuore desideriamo.

Ringraziamo Alessandra per avere risposto alle nostre domande, e suggeriamo vivamente la lettura del romanzo che, oltre che nella classica veste “rilegata”, è possibile trovare anche in versione ebook.

Interessante, coinvolgente e anche al passo coi tempi!

 

Giovanna M. Russo

Alessandra Key Cappa: Ti Racconto Una Storia…All’Ubik di Cosenza

Ti racconto una storia...
Ti racconto una storia... Alessandra Key Cappa

COSENZA – Alessandra Key Cappa, promettente scrittrice sangiovannese, presenterà il suo primo lavoro “Ti racconto una storia…” (editore Librare) giovedì 15 novembre alle ore 18:00 presso la libreria Ubik di Cosenza.

Una gestazione durata nove mesi ha dato vita ad un’avventura caratterizzata dalla semplicità del quotidiano in uno sfondo sentimentale ben riuscito. Il romanzo ha come protagonista una giovane donna, Lea, che per allontanarsi da una personale sconfitta finirà travolta dall’indecifrabile volontà del Destino, che la porterà a scoprire volti, posti ed esperienze del tutto nuovi che lei non avrebbe mai neppure osato sognare. Lea è una ragazza qualunque che si trova ad affrontare l’età della consapevolezza e dell’insicurezza tipica di chi intraprende il viaggio nel mondo degli adulti. Ѐ una storia fatta di incontri giusti e di esperienze sbagliate.

La scelta del personaggio riesce a creare un feeling con il lettore, che riconosce in lei paure ed emozioni tipiche di chi è innamorato.

L'Autrice Alessandra Key Cappa

L’autrice scopre la passione per la scrittura da giovanissima, continuando a curare questa attrazione per il mondo dell’inchiostro all’Università della Calabria, dove frequenta la facoltà di lettere.  Riguardo alla struttura dei suoi scritti, fonte di ispirazione è Italo Calvino per la brevità e l’apparente leggerezza della storia a dimostrazione che un buon romanzo non per forza deve essere di 200 pagine e raccontare di temi pesanti per essere apprezzato.”

Per Alessandra i libri sono “i suoi veri migliori amici e immortali maestri di vita” e usa la scrittura come un ponte solido che possa legarla alla fantasia, utilizzandolo come “impareggiabile strumento che permette la vera cognizione di se stessi vista la sua straordinaria capacità nel far comunicare direttamente l’anima.” 

 

«Non tutti i ragazzi sono uguali, Lea. Insomma! Sono passati un paio d’anni. È ora che ti rimetta in corsa. Hai trovato un ragazzo che senti essere speciale. Non buttare qualcosa di potenzialmente bello a causa di una ferita del passato.»

Il romanzo è disponibile in formato ePUB con SocialDRM sul sito www.biblon.it

Intervista ad Alessandra Key Cappa

Miriam Caruso

 

Le strade del paesaggio: i fumetti a Cosenza‏

Cosenza – Parte domani il nuovo viaggio tra contaminazioni culturali de “Le Strade del Paesaggio”, festival delle arti visive e del fumetto, che la Provincia di Cosenza propone nella sua sesta edizione.

Quattro, le mostre in programma, fra le quali “Tex, la frontiera dell’avventura”, la più grande retrospettiva dedicatain Italia a Tex Willer, fumetto della Sergio Bonelli Editore, in esposizione nella sua interezza, dopo aver aperto il cantiere di produzione in un’anteprima lo scorso 3 novembre.

Apertura alle 17.30 con un incontro su “Sergio Bonelli e l’avventura del fumetto, nel ricordo dell’editore, a cui parteciperanno Raffaele De Falco, curatore della mostra su Tex Willer, e Pasquale Ruju, uno degli autori delle storie     nelle quali è protagonista il ranger eroe, il tutto accompagnato da performances di live painting.

A seguire l’apertura delle quattro mostre: Tempi Diversi-Percorsi, esposizione collettiva degli artisti partecipanti ai workshop promossi dal Festival nelle passate edizioni; Una favola per Rino, immagini tratte dal libro “Sereno su gran parte del paese” di Andrea Scoppetta, dedicato al cantautore calabrese Rino Gaetano; Formic Wars, in anteprima per il Festival, che vedrà in mostra i disegni originali di una nuova serie firmata Marvel America e Tex la frontiera dell’avventura, retrospettiva su Tex Willer che da oggi si potrà ammirare nella sua completezza dopo l’anteprima di sabato 3 novembre.

Spazio poi alla musica, con il jazz del trio cosentino Amanita e, infine, un reading in cui gli attori Ernesto Orrico e Silvio Stellato metteranno in scena una storia di Tex, tratta dall’albo numero 5, dal titolo “Satania”: un’avventura scritta da Gianluigi Bonelli, adattata per l’occasione da Giuseppe De Nardo, in cui Tex ed il fido Kit Carson sono impegnati nella lotta contro trafficanti d¹oppio venuti dall’Oriente.

Nella Galleria Santa Chiara, per i visitatori, ancora “Le Frontiere del Gusto”, un’area degustazione di prodotti enogastronomici a cura di Coldiretti ed Associazione Italiana Sommeliers, partners del progetto, presente inoltre Venerdì 16, Sabato 17, Venerdì 23, Sabato 24 e Giovedì 29 novembre.

Una ulteriore novità della sesta edizione è “Le Strade del Paesaggio Games”, dedicata ai più piccoli: uno spazio dedicato ai giochi, realizzato in collaborazione con la Hasbro, allestito presso il Museo delle Arti e dei Mestieri di Corso Telesio 17 a Cosenza dove, con diversi appuntamenti sino al 25 novembre, si potranno sperimentare le proprie inclinazioni ludiche, relazionali, fantastiche, logiche, cognitive o strategiche grazie ad uno spazio Tornei, ai laboratori Giochi dal Mondo e Storie dal Mondo, alla sezione Riciclo senza Frontiere .

L’ingresso alle mostre e agli spettacoli in programma è gratuito.

Il programma dettagliato è su www.lestradedelpaesaggio.com
Per info: stampa@lestradedelpaesaggio.com

Famiglie a Teatro: Pulcinella Mon Amour

La rassegna Famiglie a Teatro continua domenica 11 novembre alle 18,00, al Teatro Morelli di Cosenza, con PULCINELLA MON AMOUR, regia di Maurizio Stammati.

Strutturato come fosse un gran carnevale di maschere e tamburi, coriandoli e bandiere, si narra l’arte difficile del sopravvivere di Pulcinella Cetrulo, maschera dai mille volti sempre in fuga da qualcuno, sempre in cerca di qualcosa. Nel riscrivere per attori e musica le avventure guarattellesche della maschera in bianco e nero, si racconta degli incontri terreni e sovrannaturali del Cetrulo Pulcinella, condannato a morte per essere sfuggito al suo burattinaio.

Rappresentato per la prima volta nel teatro di Fleury, in Francia, lo spettacolo ha una doppia vita: Il palcoscenico e la strada. Può infatti essere rappresentato in palcoscenico per un pubblico di adulti e di bambini, ma anche nelle piazze e nei vicoli delle città, costruito come un percorso a quadri. Quello che avviene sempre, è di portare il pubblico a compiere un viaggio, al di là dei facili stereotipi, autentico, ironico, amaro e grottesco nel mondo variopinto di Pulcinella.

“Dal gesto al suono”: concerto conclusivo

Domenica 11 novembre il concerto conclusivo del corso di direzione corale “Dal gesto al suono”, patrocinato dal Comune di Cosenza

Si concluderà domenica 11 novembre, con il concerto finale in programma nella Chiesa di San Francesco d’Assisi, alle ore 18,00, l’edizione 2012 del corso di direzione corale “Dal gesto al suono”, in corso di svolgimento a Cosenza ed al quale partecipano direttori di coro e coristi provenienti da tutta la Calabria, ma anche da fuori regione.
Il corso, patrocinato dal Comune, è organizzato dall’associazione culturale musicale “Aura Artis”, sotto l’egida dell’OCC (Organizzazione Cori Calabria) e si terrà fino a domenica presso la sede del Centro socio-culturale “Vittorio Bachelet”, in via Gramsci, 23. Il corso si avvale della qualificata collaborazione del M° Lorenzo Donati che affronterà, insieme ai partecipanti, i principali argomenti tecnici ed interpretativi relativi alla direzione di un coro. Durante le lezioni saranno esaminate e studiate
partiture di musica polifonica di varie epoche, con particolare attenzione alla musica sacra rinascimentale e a quella di autori calabresi, anche contemporanei.

Il corso è aperto anche ad allievi cantori, i quali durante gli incontri potranno partecipare allo sviluppo musicale del repertorio.
L’ingresso al concerto finale è libero.