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A Castrovillari premiazioni per le iniziative della festività di San Giuseppe

CASTROVILLARI (CS) – Si sono concluse la 21^ edizione delle “Fucarin’i San Giseppu e della Sagra d’i laghin’e ciciri” e la 19^ del Torneo di Calcio Memorial “Giovanni Visciglia”, organizzati dall’Associazione Culturale Gruppo Folcloristico “Città di Castrovillari e patrocinati dall’Amministrazione comunale.

La gara “d’i fucarini” è stata vinta dai cittadini del quartiere di Via Silvio Saraceni, per come hanno saputo preparare ed allestire la serata, tra la realizzazione del falò, l’animazione e l’offerta gastronomica, caratterizzata da una serie di piatti tipici. A loro è andata la Coppa offerta dall’Amministrazione municipale. Il secondo posto è stato raggiunto dai cittadini di Contrada Bianchino per l’offerta enogastronomica e per l’animazione della serata. Il terzo posto è andato a via Albidona per la realizzazione del falò e l’offerta gastronomica.

I premi sono stati consegnati nella Sala delle rappresentanze del Comune alla presenza di Antonio Notaro presidente dell’associazione e della Giuria composta dal Sindaco Lo Polito, dal Vice, Carlo Sangineti, dai consiglieri comunali Lucio Rende ed Anna De Gaio, dall’Assessore Provinciale Leonardo Trento e da tre cittadini: Fedele Russo, Alfonso La Via e Antonio Carino.

Il 19^ Torneo di Calcio Memorial “Giovanni Visciglia”, invece, è stato vinto dalla squadra “Gli Amici di Giovanni”.

Particolare interesse ha riscosso pure la sagra “D’i laghini e ciciri” con degustazioni, offerte gratuitamente in piazza Dante dall’Associazione culturale Gruppo Folclorico “Città di Castrovillari” .

 

 

Esce “Mezzanota” il nuovo album di Jerì e Barsali

Esce ufficialmente “Mezzanota” il nuovo album autoprodotto di un’inedita coppia acustica cantautorale formata da Chiara Jerì alla voce e autrice dei testi e Andrea Barsali alla chitarra classica e arrangiatore dei brani.

Il lancio del disco è supportato da una tournée che sta toccando le principali regioni italiane: serate di “rac-canto a canovaccio” dove sono riproposte anche le pagine ormai immancabili del primo album di Chiara Jerì intitolato “Mobile Identità” e alcune chicche che fanno parte della storia cantautorale italiana.

L’album “Mezzanota” nasce prima di tutto dall’esigenza di mettere in musica i nuovi pensieri e le nuove poesie scritte da Chiara Jerì ma anche per la necessità di dare una casa, un album, al brano “Il Notturno dalle Parole scomposte”, che vinse nel 2009 il concorso musicale “Un notturno per Faber” organizzato a Genova dalla Fondazione De André e MySpace Italia.

Tanti i nuovi brani presenti in “Mezzanota” come la lettera spedita a voce, intitolata “La Ballata della Ginestra” e diretta a chi non si è potuto accarezzare; “Vorrei” scelta come brano di lancio dell’album; “A Goccia A Goccia” che da voce ad un condannato ad una nuova e mortale solitudine; “Innesco e sparo” ispirata ad un avvenimento realmente accaduto, ovvero l’esecuzione fredda, lenta e atroce di Giannino Losardo (21 giugno 1980) all’epoca dei fatti sindaco di Cetraro e che ricorda il coraggio e lo sdegno di una terra, la Calabria, a cui la Jerì è profondamente legata. Ed ancora la poesia di “Amore mio hai ragione” pezzo potente, intimo e melodioso, interamente scritto da Maurizio di Tollo, autore di tutte le musiche dei brani dell’album “Mezzanota”. L’album include anche capolavori che hanno fatto la storia della musica italiana – “La Donna cannone” di De Gregori, “Canzone II” di Pippo Pollina e “Fino all’ultimo minuto” di Piero Ciampi – e che manifestano la passione del duo nell’«interpretare e vivere in pezzi d’autore».

La parte strumentale e gli arrangiamenti sono affidati ad Andrea Barsali, chitarrista trasversale nei vari generi, che è il sostegno, l’armonia, colui che rende possibile l’imprescindibile legame tra musica e parole.

 

 

L’alta moda è anche a Cosenza con un’Accademia che è un fiore all’occhiello

L’Accademia della Moda di Napoli approda a Cosenza. Dopo l’istituzione delle filiali qualificate nei comuni napoletani di Frattamaggiore, San Giuseppe Vesuviano e Perugia, la città brutia diventa la quinta sede ufficiale della scuola più creativa d’Italia. Nel settembre del 2011 una società cooperativa accreditata dalla Regione Calabria e dalla Provincia di Cosenza, costituisce l’Accademia. Così in Corso Luigi Fera 58 nasce il primo Istituto professionalizzante di arte sartoriale e design. A raccontarci del progetto innovativo e tutto calabrese, è Tina Ginese, insegnante di modellismo industriale. “La scuola di moda rappresenta una realtà importante per i nostri giovani dotati di carattere e forza d’animo. La buona preparazione che si fa in una scuola specifica come la nostra  – aggiunge ancora la Ginese – da’ la possibilità ad ognuno di emergere anche a livello nazionale”. Proprio questo è il caso di un giovane cosentino, Giovanni Percacciolo, diplomatosi all’Accademia della Moda di Napoli e ora inserito nella prestigiosa azienda di moda bolognese “Gaetano Navarra”. La docente ci illustra l’attuale corso di moda che si sta svolgendo nelle loro sedi. Dodici sono gli allievi partecipanti (per lo più donne), provenienti non solo dall’hinterland cosentino ma anche dall’intera regione. La classe è composta da ragazzi diplomati ma soprattutto laureati, tutti con il desiderio di diventare sarti speciali, magari “da passerella”. Il percorso didattico di trentadue mesi prevede lezioni di stilismo di moda (disegno creativo) e modellismo industriale (realizzazione pratica di cartamodelli). Docente del primo ciclo è la stilista Maria Mormile. Il corso di modellismo industriale è tenuto invece dalla  stessa Tina Ginese. Le lezioni si svolgono presso aule accoglienti dotate di moderne attrezzature professionali per la moda e il design.  La frequenza ai corsi è di tre volte a settimana nella fascia oraria che va dalle 08,30 alle 13,00. È previsto, durante lo svolgimento delle ore in aula, anche uno stage pratico. Molte sono  le aziende di moda di Cosenza e provincia (tra cui Giusy Catapano, Terry di Lab Sposa) che hanno dato la disponibilità ad ospitare gli allievi del corso di stilismo per realizzare uno stage. Alla fine del corso è previsto un esame per il conseguimento di un attestato riconosciuto a livello europeo che permetterà agli specialisti di moda di inserirsi in aziende industriali, studi di moda, imprese artigianali, oppure di esercitare la libera professione. Durante l’anno gli allievi collaborano tra loro per la realizzazione degli abiti che sottoporranno poi all’attenzione di tutti durante la sfilata di moda di fine anno. Di recente, tre progetti degli studenti dell’Accademia della Moda hanno superato le selezioni della diciassettesima edizione del bando Moda Movie dedicato al tema Nature’s Glamour. Hanno vinto la prova i lavori dei designer Stefania Converso e Gessica Iorio Gnisci, i cui abiti  sono stati dedicati all’elemento Acqua, le creazioni di Gigliotti Elisa e Maisano Carmen Rosita  si sono ispirate, invece, alla Natura del Bosco e infine gli abiti della coppia Elena Pugliese ed Eugenio Di Santo hanno rappresentato la leggerezza e i colori variopinti della farfalla. La scuola formativa cosentina sta cercando di promuovere nelle scuole superiori calabresi anche altri percorsi didattici: corsi di arredamento di interni, modellismo calzaturiero, corsi di portamento e bon ton per indossatrici e fotomodelle. Riguardo alla possibilità di trasformare la passione in reale sbocco lavorativo è la stessa Tina Ginesi a far sapere “L’Accademia intende organizzare cicli di lezioni di ampio respiro, multidisciplinari, pratici e che puntano all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro”. Stilisti in erba, fashion design o semplici possono trovare informazioni e dettagli sul sito web cosenza@accademiamoda.it.

                Rossana Muraca   

Al MARCA di Catanzaro si apre la mostra “Microcosmos”

CATANZARO – Sarà inaugurata domani venerdì 22 marzo alle ore 18.00, nella sede del MARCA di Catanzaro, Microcosmos, una mostra che ha l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sulle più innovative esperienze artistiche del territorio. L’esposizione, organizzata dalla Provincia di Catanzaro in collaborazione con la Dena Foundation for Contemporary Art, a cura di Alberto Fiz e Serena Carbone, sarà aperta al pubblico sino al 14 aprile.

Gli artisti scelti per questo viaggio nel microcosmo sono Santo Alessandro Badolato, in arte Bado, Paola Ascone, Leonardo Cannistrà e Roberta Mandoliti. Il primo, nel 2012, è stato il vincitore della II edizione del concorso per la Borsa di studio internazionale per un giovane artista calabrese e ha partecipato  al Programmi di Residenza d’Artista della Dena Foundation presso l’Omi International Arts Center nello Stato di New York. Ascone, Cannistrà e Mandoliti, invece, sono stati finalisti del concorso. Gli artisti, tutti con meno di trent’anni, si sono formati all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e questa loro provenienza consente di delineare i tratti comuni di una generazione dall’identità complessa e sfaccettata.

Come affermano Alberto Fiz e Serena Carbone “nella mostra al MARCA emerge una specifica attenzione verso le questioni più attuali dove lo spazio urbano, il sistema dell’usa e getta, la bulimia del possesso, la vita artificiale, sono trattati dagli artisti senza facili estetismi, a conferma di un rinnovato impegno dell’arte nei confronti della società.”

Ognuno degli artisti, infatti, ha scelto il proprio approccio alle problematiche della quotidianità, utilizzando, di volta in volta, linguaggi differenti, dall’installazione al video, dalla fotografia al disegno, sino alla performance, tutti rappresentati nell’inedito progetto del MARCA.

In occasione della presentazione di Microcosmos, verrà annunciata la terza edizione della Borsa di Studio Internazionale che nasce anche quest’anno dalla collaborazione tra il MARCA, la Dena Foundation for Contemporary Art e la Provincia di Catanzaro. Dopo Domenico Cordì e Santo Alessandro Badolato, il progetto consentirà ad un altro giovane artista l’accesso all’International Artists Residence, presso l’Omi International Arts Center dello Stato di New York per una fondamentale esperienza di formazione e di confronto.

 

Paola Ascone nasce nel 1982 a Catanzaro, dove attualmente vive e lavora. Nel 2004 si Diploma in Scultura e nel 2007 si specializza in “Arti e discipline dello spettacolo”, presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

Santo Alessandro Badolato, in arte Bado nasce nel 1985 a Catanzaro, dove vive e lavora. Frequenta l’Accademia di Belle Arti della sua città, e nel 2009 si specializza in Scultura. Nel 2012 ha vinto il premio Limen Arte III edizione nella sezione calabresi emergenti e la Borsa di studio per un giovane artista calabrese che gli ha consentito di accedere all’Omi, International Art Center.

 Leonardo Cannistrà nasce nel 1989 a Catanzaro, vive e lavora a Fossato Serralta (CZ). Attualmente frequenta la Specializzazione di II livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Nel 2012 ha realizzato disegni, soggetto e scenografia per “Mimmo Rotella. Uno strappo alle regole”, pubblicazione realizzata dall’Associazione Mythos e dalla Regione Calabria.

 Roberta Mandoliti nasce nel 1985 a Cosenza, attualmente vive e lavora a Roma. Dopo il diploma di Specializzazione in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, nel 2012 ha conseguito il master in “Educazione all’immagine e pedagogia della lettura e della scrittura” all’Università UniRoma3.

Domani 22 marzo presentazione del progetto “More La scena verticale”

COSENZA – Si terrà domani 22 marzo alle 12 presso il teatro Morelli di Cosenza, la presentazione  del progetto “More La scena contemporanea a Cosenza”,  diretto e organizzato dalla compagnia Scena Verticale con il sostegno del Comune di Cosenza e della Regione Calabria attraverso il POR FESR 2007/2013. Saranno presenti Mario Caligiuri – Assessore alla Cultura – Regione Calabria, Mario Occhiuto – Sindaco – Comune di Cosenza, Giuliana Misasi – Dirigente Settore Cultura – Comune di Cosenza,  Saverio La Ruina,  Dario De Luca e Settimio Pisano di Scena Verticale.

Il progetto, che avrà durata triennale, prosegue sulla strada intrapresa un anno fa con la fortunata serie dei “More Fridays – I venerdì della scena contemporanea”. Il Teatro Morelli riaprirà dunque le porte a quanto di meglio prodotto sulla scena contemporanea nazionale, riservando la dovuta attenzione anche al panorama teatrale regionale nell’intenzione di sostenere e dare visibilità anche agli artisti calabresi. La linea direttiva del progetto sarà sempre l’attenzione al “contemporaneo”, all’evoluzione dei linguaggi scenici e alla nuova drammaturgia.

Accanto all’attività di programmazione, che nell’ottica della multidisciplinarietà riserverà attenzione anche ad altre forme d’arte, il progetto prevede percorsi di formazione per il pubblico e per  gli addetti ai lavori, con l’obiettivo di creare occasioni di incontro e confronto tra la scena e la platea, tra il teatro e la città.  Il Teatro Morelli, infine, verrà riqualificato anche sotto l’aspetto produttivo, ospitando l’attività di produzione della compagnia Scena Verticale, che sarà anche aperta al pubblico attraverso la formula delle “prove aperte”.

Realismo spontaneo: l’esposizione curata da Alt Art

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Si terrà la prossima domenica 24 marzo, alle ore 18:00, presso la sede dell’associazione Alt Art creazioni in corso, in via Longeni 25/bis, Arcavacata di Rende (c/o Università della Calabria), l’inaugurazione della mostra personale di Cristoforo Scorpiniti, dal titolo Realismo spontaneo.
L’apertura dell’esposizione, curata da Stefania Lecce e Chiara Miceli, avrà luogo domenica 24 marzo, alle ore 18:00. L’artista, attraverso la sperimentazione di diverse tecniche e gli accostamenti contrastanti di colori , esprime i suoi stati d’animo, suscitati da situazioni quotidiane. Le immagini, percepite con una sensibilità fuori dal comune, vengono restituite sulla tela con un’energia coinvolgente che pervade chiunque si fermi ad osservare questi lavori. Scorpiniti fa propria la lezione di Voka e del suo Spontaneous Realism, reinterpretandola soggettivamente, attraverso la scelta dei supporti, dei colori e delle tecniche, esprimendo il suo modo di mettersi in relazione col mondo e con tutto ciò che lo circonda. Le sue brillanti tele esprimono un perfetto equilibrio tra abilità disegnativa, sperimentazione e scelte cromatiche. La mostra potrà essere visitata gratuitamente fino al 30 marzo.

“Il Sistema Reggio” il nuovo libro – inchiesta di Claudio Cordova edito Laruffa editore

REGGIO CALABRIA – Tanto si è detto e probabilmente ancora si avrà da dire sull’amministrazione del Comune di Reggio Calabria attualmente sottoposto a commissariamento e coinvolto in diverse inchieste giudiziarie. Tanto si è scritto e si continua a scrivere quotidianamente sulle pagine dei giornali, o in maniera più organica e puntuale, tra le pagine dei libri.

Sarà presentato il prossimo 27 marzo alle 18,00, presso il presso il Teatro Politeama Siracusa di Reggio Calabria, “Il Sistema Reggio” novità editoriale di Laruffa, scritto dal giovane giornalista reggino Claudio Cordova; si tratta di un libro-inchiesta sulla città dello Stretto che, alla luce di dati oggettivi, mostra come – dall’economia alla politica, passando per la criminalità organizzata – tutto sia, appunto “Sistema”. Un lungo lavoro di ricerca e di approfondimento sui gruppi e i grumi di potere che comanderebbero la città. Forse su Reggio Calabria è possibile immaginare una “cabina di regia” composta da entità diverse, pronte sempre a rinnovarsi, in base ai nuovi equilibri politici, economici e criminali. A partire dagli anni 2000 si sarebbero create le condizioni politiche, mafiose ed economiche perché Reggio Calabria venisse, di fatto, inglobata dalla stessa logica dell’armonia e dell’accordo. Cordova – da giornalista attivo in città da anni – mette insieme un’opera unitaria in cui non viene risparmiato alcun settore della vita sociale reggina, portando alla luce una lunga serie di manovre oscure su cui si poggerebbe lo status quo cittadino. “Il Sistema Reggio” è una fotografia di quella che è diventata la città dal2000, in un momento delicatissimo per la sua storia, all’indomani dello scioglimento del Comune per contiguità con la ‘ndrangheta.

Oltre all’autore, interverranno alla presentazione Gianluca Ursini, giornalista e scrittore (già coautore di un’altra interessante inchiesta sulle vicende reggine), Antonino Monteleone, giornalista e scrittore (autore della prefazione del libro), Roberto Laruffa, editore. Coordinerà Eleonora Scrivo, referente territoriale di Action Aid.

 

Claudio Cordova, nato nel 1986, giornalista, vive a Reggio Calabria. Ha lavorato per diverse testate locali, occupandosi di cronaca nera e giudiziaria. Dall’aprile 2012 è direttore del giornale online Il Dispaccio. Collabora inoltre con il Quotidiano della Calabria. Per Laruffa nel2010 ha già pubblicato il libro-inchiesta sul traffico di rifiuti tossici e radioattivi “Terra Venduta – Così uccidonola Calabria – Viaggio di un giovane reporter sui luoghi dei veleni”.

Cineforum LiberalAmente: Il mattino ha l’oro in bocca

Giovedì 21 marzo alle ore 21,30, presso la Sala Consiliare del Comune di Rogliano, verrà proiettato il film  Il mattino ha l’oro in bocca (2007) diretto da  Francesco Patierno, terzo cineappuntamento della rassegna cinematografica organizzata dall’Associazione Culturale “LiberalAmente” di Rogliano.

Il film, tratto dal romanzo autobiografico di Marco Baldini, partner radiofonico di Fiorello, racconta con i toni della commedia l’altalena spesso esaltante e a volte deprimente dell’esistenza umana. L’euforia del rischio e dell’azzardo diventa, così, una scommessa vorticosa con la propria vita, il modo di mettere in gioco se stessi.

 

L’Amore spiegato dai neurotrasmettitori

COSENZA – L’amore oltre a essere il sentimento per eccellenza e anche la forma più estrema della contraddizione, potente e totalizzante ma anche devastante e spaventoso quando diventa il solo veleno di cui puoi nutrirti.

E sono proprio i diversi volti che l’amore può assumere il tema dell’incontro che si è tenuto ieri nella Sala Quintieri del Teatro Rendano durante il quale sono interventi l’assessore alla comunicazione del Comune di Cosenza Rosaria Succurro, il giornalista Mario Campanella e la neuroscienziata di fama internazionale Donatella Marazziti.

L’arte arriva sempre prima di ogni cosa infatti sono stati i grandi romanzi, le canzoni, i dipinti i soli a raccontare l’amore passionale, tragico, tormentato ma da qualche decennio a questa parte la scienza decide di abbandonare quel timore reverenziale che nutriva verso questo sentimento per occuparsene totalmente, lo spoglia da tutte le costruzioni sociali, squarcia quell’alone magico di mistero che lo contraddistingue per ricondurlo a delle semplici, si fa per dire, interazioni molecolari.

La dottoressa Marazziti da sempre interessata ai disturbi ossessivi-compulsivi ha condotto un interessante esperimento confrontando 20 persone innamorate, 20 persone affette da doc e 20 persone normali non innamorate, i risultati hanno dimostrato che le persone innamorate così come le persone affette da doc trasportavano nel sangue la stessa quantità di serotonina, dunque la prima fase dell’innamoramento è una vera e propria ossessione che ovviamente si risolve nel tempo.

La dottoressa Marazziti spiega che l’amore è un’unica forza che si incarna in ognuno di noi, è come una luce che però si scompone quando entra in un prisma e che è proprio la scienza a dirci che siamo fatti per amare, è scritto nei nostri geni e sempre la scienza può aiutarci a estrinsecare meglio questa capacità intervendo, qualora fosse necessario, nella correzione di alcune distorsioni.

Quando siamo innammorati il cervello è un’esplosione di luce, tutte le aree di cui è fatto comunicano fra di loro, ancora di più quando si tratta di amore materno perché si attiva un’area supplementare.

L’amore è un processo fatto di inizi e tappe, naturali fallimenti e nuove costruzioni, bufere di ormoni e neurotrasmettitori e momenti di quiete ma ha un unico fine che è la gioia e non la semplice riproduzione altrimenti non si spiegherebbe l’amore omosessuale, probabilmente ancora più autentico rispetto a quello tra uomo e donna. L’amore fa bene perché innesca il circuito del piacere e della dipendenza, riduce lo stress, fortifica il sistema immunitario ma questo implica una condizione necessaria, per amare bene bisogna essere amati, in primis dalle proprie fugure genitoriali che sono la base delle future scelte affettive.

La dottoressa sul finire ci spiega che non c’è amore vero senza gelosia ma che deve essere come una spezia che metti ovunque ma non la senti, che nessuno di noi è libero quando si innamora ma che nell’amore siamo totalmente implicati e questo richiede impegno, volontà e dedizione. Amore è necessità di rinnovare continuamente gli stati di equilibrio di una gioia che deve essere incostante, fatta di rassicurazioni e pretese di libertà personali, è la necessità di scegliersi ogni giorno, di divertirsi, di fare l’amore, di ascoltarsi e capirsi anche se distanti, bisogna amare ma tornare di tanto in tanto a innamorarsi, preferibilmente della stessa persona.

Gaia Santolla

Giornata conclusiva dell’iniziativa “Il cinema racconta la ricerca”

COSENZAGiornata conclusiva, domani, giovedì 21 marzo, alle ore 10,00, alla Città dei Ragazzi dell’iniziativa “Il cinema racconta la ricerca”, nata dalla collaborazione tra l’Assessorato alla formazione della coscienza civica e alla scuola del Comune di Cosenza, il gruppo BNL Paribas per Telethon e l’Associazione  culturale “Samizdat” che fa capo ai due giovani filmakers cosentini, Francesco Vilotta e Francesco Gallo.

Per celebrarne la chiusura, nell’ambito del progetto “EduCare e BNL per Telethon Insieme per la Ricerca”, è stata promossa alla Città dei Ragazzi una tavola rotonda che si propone di fare il punto dei risultati ottenuti dall’iniziativa, partita quest’anno come esperimento-pilota nella scuola media “Nicola Misasi” di via Negroni, al fine di far conoscere, attraverso la visione di films a tema, l’importanza della ricerca scientifica e i suoi effetti determinanti nella cura delle malattie neuromuscolari, come la distrofia e le altre malattie degenerative. Alla visione dei films erano abbinati anche degli incontri con veri e propri ricercatori.

Alla manifestazione di domani, giovedì 21 marzo, nel cubo giallo della Città dei Ragazzi, parteciperanno, tra gli altri, l’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola di Palazzo dei Bruzi Marina Machì, i ragazzi della scuola media “Nicola Misasi”, il dirigente scolastico della stessa scuola Marina del Sordo,  Francesco Vilotta, coordinatore del format “Il cinema racconta la ricerca”, rappresentanti territoriali del Gruppo Paribas BNL, Franco Orlando Lonetti, coordinatore provinciale di Telethon, e Giancarlo Vivone, membro del direttivo nazionale dell’associazione “Manager zen”.

Nel corso della manifestazione, i ragazzi della scuola “Misasi” consegneranno a Telethon un assegno con il contributo da loro raccolto per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche. BNL, dal canto suo, ricambierà attribuendo ai ragazzi un riconoscimento per il loro impegno sociale.