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Moda Movie: presto i nomi dei finalisti del Concorso Fashion Designer

COSENZA – E’ prevista per il prossimo 11 marzo la riunione che decreterà i nomi dei finalisti del Concorso Fashion Designer di Moda Movie. Alle ore 18 si riunirà la commissione bozzetti, la giuria che decreterà chi, tra i tanti giovani in concorso, prenderà parte alla fase finale del progetto. Quest’anno i creativi della moda sono stati invitati a rapportarsi con il tema Nature’s Glamour, una materia estesa, sconfinata, aperta, per sperimentare nuovi modi di vestire e nuovi stili di vita. Infatti, la nuova edizione del Festival dei creativi della moda, del cinema e delle arti è dedicata alla Natura che verrà scrutata attraverso l’estro degli artisti, esaltata nelle sue meraviglie, celebrata come entità da proteggere e amare.
Tra i numerosi bozzetti di moda arrivati da diversi paesi europei, la commissione dovrà selezionare i 15 finalisti che dovranno realizzare gli abiti per poi presentarli, dinanzi alla giuria tecnica internazionale, durante la Serata Evento Moda che si terrà il 10 giugno a Cosenza. Il concorso fashion designer di Moda Movie, ormai riconosciuto e apprezzato a livello europeo e non solo, rappresenta un eccellente punto di partenza per i giovani creativi in cerca di spazi di visibilità, confronto e crescita professionale.
Alla commissione bozzetti presenzieranno il direttore artistico e la progettista di Moda Movie, Sante Orrico e Paola Orrico, docenti di moda, esperti di sartoria, giornalisti, professionisti della comunicazione e del marketing; sono stati inoltre invitati i partner del progetto: l’Università della Calabria, la Fondazione Carical e la Camera di Commercio; e le istituzioni locali: la Regione Calabria, la Provincia

L’otto marzo ultimo giorno per visitare la mostra “La nave degli scugnizzi”

COSENZA – Ultimo giorno utile domani, venerdì 8 marzo, per visitare al convitto nazionale la mostra “La nave degli Scugnizzi”, promossa dall’Assessorato alla formazione della coscienza civica e alla scuola ed inaugurata la scorsa settimana.  La mostra, curata da Monia Valeriano, studiosa di Formia, racconta, grazie a una serie di bellissime foto in bianco e nero e ad altre testimonianze documentali, la storia della “Caracciolo”, una pirocorvetta a vela costruita nel 1867 e adibita a Nave Asilo nel 1913. La “Caracciolo” divenne, grazie alla dedizione assoluta di una grande educatrice come Giulia Civita Franceschi, figlia di uno scultore fiorentino trapiantato a Napoli, il luogo di una seconda nascita per tutti quei fanciulli abbandonati nelle strade della città di Napoli, dal 1913 fino  al 1928, tant’è che i suoi ospiti assunsero presto il nome di “caracciolini”. La giornata dell’8 marzo, che coincide con la chiusura dell’esposizione, offrirà ai visitatori spunti di riflessione sulla figura di questa coraggiosissima donna, Giulia Civita Franceschi, antesignana di un metodo pedagogico preso ad esempio anche da altri pedagogisti di fama, come Maria Montessori, Edouard Claparède ed Enrico Ferri.

Ai visitatori che intenderanno non perdersi domani l’ultima occasione per apprezzare le foto e gli altri pannelli che illustrano la “Nave degli Scugnizzi”, il percorso consigliato per raggiungere il Convitto nazionale, data la chiusura dell’ingresso principale, per alcuni lavori in corso su via Liceo, è quello degli Archi di Ciaccio da cui potranno accedere alla discesa che conduce al Liceo “Bernardino Telesio”. Da qui, attraverso la palestra del vecchio “Telesio”,  potranno poi accedere al Convitto.

Presentate alla Provincia le iniziative dell’8 marzo

COSENZA – Questa mattina l’Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili Maria Francesca Corigliano nella Sala degli Stemmi del palazzo della Provincia di Cosenza ha presieduto la conferenza stampa di presentazione di tutte le iniziative che, in occasione dell’8 marzo, celebreranno la donna non solo nella giornata di domani.

La Provincia seguendo la direzione delle politiche femminili ha stilato un programma di eventi che mira alla conoscenza di un pericolo sociale, tanto allarmante quanto ancora troppo ignorato, che è quello relativo alla violenza sulle donne, una sorta di sfida educativa e formativa che possa condurre a un reale cambiamento culturale, aprire gli occhi e abbattare quell’omertà simile a quella mafiosa tipica di chi finge di non sapere.

La prima iniziativa riguarda la nuova edizione del Premio giornalistio Maria Rosaria Sessa, in collaborazione con il Circolo della Stampa, rivolto agli studenti delle scuole secondarie che quest’anno saranno chiamati a realizzare un prodotto audiovisivo, un spot di 30 secondi circa, che affronti il problema della violenza di genere e in particolare dello stalking attraverso il linguaggio simbolico delle immagini. A breve è prevista l’uscita del bando che illustrerà nel dettaglio tutte le modalità di partecipazione e i migliori video verranno poi trasmessi dalle emittenti locali.

Dal 13 marzo in poi in alcune scuole delle provincia andrà in scena Donne mie, un recital di denuncia su storie autobiografice, su violenze realmente vissute per far capire ai giovani l’emergenza di questo problema attraverso lo strumento della poesia e della musica e verrà inoltre consegnato loro del materiale informativo fornito dalla Fondazione e dal Centro Roberta Lanzino.

Il 9 marzo saranno coinvolte le scuole di Lungro con un evento che segna la conclusione del progetto culturale Passi affrettati, uno spettacolo di Dacia Maraini tradotto interamente il lingua arbëreshë, che racconta di donne vittime di violenza familiare ma anche multiculturale.

Infine il 12 marzo lo stesso Assessore Corigliano presso la Biblioteca provinciale di Cosenza incontrerà le donne, ma anche tutte le persone interessate, per un’iniziativa di invito alla lettura, per far conoscere le opere letterarie che raccontano la figura femminile, per fornire tutte le informazioni relative alla modalità di acquisizione e consultazione gratuita dei testi ma soprattutto per evidenziare quanto sia necessario leggere per capire la realtà e per addestrarsi ad affrontarla meglio.

L’Assessore termina la conferenza dedicando questo 8 marzo a chi si trova sempre dalla parte sbagliata, alle bimbe rom, piccole donne dal destino già segnato e a tutte augura di essere sempre felici.

Gaia Santolla

Giovanni Allevi in concerto. Il suo piano, la sua vita

Cosenza – Arriva correndo Giovanni Allevi sul palco del Teatro A.Rendano desideroso di aprire il concerto del “Sunrise Tour”, arriva sfrecciando con le sue scarpe converse e il suo portamento goffo, impacciato che lo rende inconsapevolmente ironico e divertente; arriva con i suoi capelli cotonati in cui nei momenti di estasi affonda dolcemente le mani, con i suoi occhiali da “secchioncello” che pretende l’ultima parola, con il suo sorriso imbarazzato che lo fa sembrare ancora un ragazzino.

Arriva sul palco privo di sovrastrutture e con quell’umiltà di chi preferisce dare che ricevere, poche parole di benvenuto ad un microfono che teme e che non riesce mai a maneggiare; poche parole perché c’è la sua musica a parlare per lui e di lui. Giunge con una bacchetta e il pubblico percepisce che è il momento dell’Allevi direttore d’orchestra; al suo fianco l’Orchestra Sinfonica Italiana e la violinista solista Natalia Lomeiko per eseguire “La danza della strega – concerto per violino ed orchestra in fa minore”, una sinfonia con movimento mosso, adagio, allegro con slancio capace di far toccare con mano la passione celestiale del violino.

Giovanni Allevi muove la sua bacchetta e il numeroso pubblico si zittisce, si autocensura per farsi cullare dalle dolci e soavi melodie; complessi virtuosismi per gli esecutori armoniosi motivi per gli ascoltatori persi, sin dalla prima nota, in un mondo in cui la musica diventa materia viva. Melodie che fanno sognare quelle di Allevi, melodie che ti fanno percepire la sua anima, la sua passione, la sua devozione per la musica da sempre sua compagna di vita. Al suo cospetto violini, violoncelli, contrabbassi, arpe, flauti traversi; davanti a lui il nulla, nessun leggio, nessun pentagramma perché la musica è in lui, è nella sua testa, è tra i suoi riccioli ribelli.

Il sipario si chiude per una breve pausa e alla sua riapertura ecco comparire sul palco un pianoforte a coda Bosendorfer; è il momento dell’Allevi dalle mani virtuose e il pubblico risponde con acclamazioni, boati, consensi prima di richiudersi in un “religioso” silenzio. La seconda parte del concerto inizia con tre brani di “pianoforte solo”, “Panic”, “DownTown” e “Back to life” che designa l’esigenza primordiale ed inarrestabile di ritornare a vivere; il connubio orchestra-piano non si fa attendere, si colgono le prime note di “Sunrise” e poi quelle del brano “Mandela” creato sulla poliritmia africana fino ad approdare agli ultimi due brani “Symphony of life” ed “Heart of Snow”.

Allevi suona e cambia volto, il suo sorriso impacciato sparisce, i suoi occhi si socchiudono per assaporare meglio le melodie e le sue mani si muovono velocemente, senza pause, senza tentennamenti; Allevi suona e diventa sicuro di sé, cambia aspetto trasformandosi in tutto ciò che non è in assenza della musica. Il piano è come una dolce creatura per Giovanni Allevi, è un’irresistibile donna con cui fare l’amore con passione, sensualità e desiderio; il compositore/musicista muove delicatamente le mani sugli 88 tasti del pianoforte, li accarezza, li sfiora e sono brividi, fremiti; lui vola mentre il pubblico lo guarda commosso e lo segue nel suo viaggio.

Allevi termina il suo concerto, le luci si accendono ed è solo in questo momento che si rende conto di quanto il teatro sia colmo di gente che lo applaude, tutti lo salutano ma nessuno ha voglia di andare via; ci si adopera dunque per un bis e poi per un altro ancora. Sull’ultima nota suonata del brano “Aria” il pubblico si alza in piedi, lo acclama, lo ringrazia sperando di poter ridiventare sognante spettatore di un nuovo viaggio nella musica.

Annabella Muraca

Ritornano le rassegne del Piccolo Teatro dell’Unical

COSENZA – Le attività relative alla seconda annualità del progetto di residenza “Un piccolo teatro d’arte per l’area urbana” vedono il ritorno della rassegna “Dalla scuola di danza alla compagnia”, in programma nei giorni 12, 20 e 26 marzo, alle 21.00. Ancora una volta il palcoscenico del Piccolo Teatro dell’Unical offrirà un’opportunità di visibilità a tre scuole di danza del territorio che, oltre alla formazione, hanno deciso di investire sulla produzione.

Il primo appuntamento vede la compagnia Dance Project di Paolo Gagliardi calcare la scena con “L’altra metà del cielo”, viaggio nell’universo femminile attraverso tre tipologie di donne in momenti differenti della vita, l’adolescenza, la maturità, la crescita e l’abbandono.

Il 20 marzo Calabria Tango proporrà “Evolution del Tango”, spettacolo di danza e prosa con i ballerini Ciccio Aiello e Paola Perez e l’attore Silvio Stellato, mentre il 26 Tersicore Danza e Spettacolo presenterà “Alice Underground”, connubio fra danza e prosa ispirato alla celebre fiaba di Lewis Carroll.

In contemporanea prenderà il via anche un’altra riuscita rassegna della residenza, che nella passata annualità ha riscosso molti consensi: “I concerti del foyer” (sempre al PTU e sempre alle 21.00). La finalità è la stessa della rassegna di danza, ovvero dare visibilità a talenti locali. Si parte il 14 marzo con la classicità del Daphne Chamber Group, quartetto di arpe composto da Albarosa Di Lieto, Rosalba Cirigliano, Patrizia Mollica ed Emanuela De Zarlo. Il 23 il bravo cantautore cosentino Luigi Negroni presenterà in anteprima il suo disco d’esordio dal titolo “Mia sorella e le altre”: dieci brani inediti che narrano di desideri, sogni e pensieri che l’autore raccoglie dal proprio vissuto. Si cambia musica il 28 marzo con l’hip hop di Lorenzo Curcio “Brigante” e Antonio Turano “Dongo” (già Don COCò), artisti calabresi da anni residenti a Roma, che propongono il “Keepalata live”.

“Un piccolo teatro d’arte per l’area urbana” è un progetto di residenza teatrale inserito nel sistema avviato dalla Regione, con il partenariato del comune di Rende e la gestione da parte delle compagnie Rossosimona e Libero Teatro.

Al “Rendano” si celebrano i 150 anni della nascita di Pietro Mascagni

COSENZA – Prenderanno il via giovedì 14 marzo a Cosenza, in prima mondiale, le celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Pietro Mascagni che proseguiranno fino al 17 marzo. Piatto forte della 53a stagione lirica e della quattro giorni dedicata al grande compositore toscano sarà, venerdì 15 marzo (ore 20,30), al Teatro “Rendano”, la messa in scena della “Cavalleria Rusticana” per la regia di Guia Farinelli Mascagni, pronipote del compositore livornese, direttore artistico della Comunione Eredi Maestro Pietro Mascagni e Presidente del Comitato per le celebrazioni. “Cavalleria Rusticana” sarà replicata domenica 17 marzo, alle ore 17,00.

Guia Farinelli Mascagni, che è anche membro del Comitato scientifico della Fondazione Teatro “Goldoni” di Livorno, ha dato da subito pieno sostegno affinché le celebrazioni mascagnane partissero proprio dalla città di Cosenza, esprimendo ad Isabel Russinova, direttore artistico del Teatro “Rendano”, il proposito di percorrere insieme al teatro di tradizione cosentino il cammino delle manifestazioni del 150° anniversario della nascita del compositore, uno dei protagonisti assoluti dell’opera lirica e della scena artistica mondiale, tra fine ‘800 e la prima metà del ‘900, e che dal debutto di “Cavalleria Rusticana” seppe tener vivo per mezzo secolo l’interesse dei maggiori teatri italiani, europei e d’America.

Prologo della quattro giorni dedicata a Mascagni sarà il 14 marzo, alle ore 17,00, al Museo dei Brettii e degli Enotri, la proiezione del film muto restaurato “Rapsodia Satanica” di Nino Oxilia (1917), vera e propria rarità cinematografica, musicata proprio da Mascagni. Ma le celebrazioni entreranno nel vivo con “Cavalleria Rusticana”, trionfale opera d’esordio di Mascagni, rappresentata per la prima volta al Teatro “Costanzi” di Roma il 17 maggio del 1890.

Prima di “Cavalleria Rusticana”, sempre la sera di venerdì 15 marzo ed in replica domenica 17 marzo, il palcoscenico del “Rendano”, ospiterà il “Gran Galà-Omaggio a Pietro Mascagni”, sempre per la regia di Guia Farinelli Mascagni. Con l’aiuto di proiezioni di filmati e documenti inediti e della musica tratta dalle pagine più significative scritte dal grande compositore, si ripercorreranno i momenti più importanti della sua vita e delle sue opere. In questo viaggio a ritroso nel tempo, l’Orchestra lirico-sinfonica, diretta da  Domenico Virgili, accompagnerà, nell’esecuzione delle più celebri romanze tratte dalle opere del compositore, le giovani cantanti Marily Santoro, Antonella Biondo e Claudia Donato, espressione del “Cantiere Lirico” della Fondazione Teatro “Goldoni” di Livorno che segna per l’occasione un importante momento di significativa collaborazione con il “Rendano” di Cosenza.

Le celebrazioni di Mascagni a Cosenza proseguiranno poi sabato 16 marzo, alle ore 20,30, sempre al “Rendano”, con l’Omaggio a “Parisina”, l’opera di Mascagni, scritta dal compositore toscano su libretto di Gabriele D’Annunzio, del quale cade proprio quest’anno, singolare coincidenza, il 150° anniversario della nascita. Il Vate e Mascagni furono accomunati anche dall’anno di nascita, il 1863.

Nel corso della serata saranno riproposte alcune parti dell’opera, eseguite dall’Orchestra lirico-sinfonica del “Rendano” con il coro “Francesco Cilea” e dal soprano Miriam Artiaco. A seguire la “Messa di Gloria” per tenore, basso, coro e orchestra, composta da Mascagni nel 1888. L’Orchestra lirico-sinfonica del “Rendano”, diretta da Domenico Virgili, e il coro lirico “Francesco Cilea”, diretto da Bruno Tirotta, saranno integrati dagli apporti dei cantanti Sergio Bologna e Alberto Profeta. Direttore musicale di tutte le celebrazioni mascagnane del “Rendano” è Stefano Sovrani. I biglietti per le serate del “Rendano” dedicate a Mascagni sono in vendita sia al botteghino del teatro che presso l’agenzia Inprimafila di viale degli Alimena.

Gara di solidarieta’ “Una speranza per Giulia”

VIBO VALENTIA – Una Speranza per Giulia, questo il titolo della gara di solidarietà che vedrà protagonista Vibo Valentia il 15 e 16 marzo prossimi: L’evento voluto dall’associazione onlus “Una Lotta x la Vita”, è stato presentato nei locali dell’Etoile Soft Bar, è stato presentato dal presidente Gabriele Montera, e moderato da Michele La Rocca, presidente provinciale dell’Asi. All’incontro erano presenti ed hanno dato il loro contributo l’orafo Michele Lo Bianco, la madrina della manifestazione il soprano Emilia Grandinetti, l’assessore Pasquale La Gamba, il presidente di Audiantum, associazione a tutela dei minori, Pierluigi Lo Gatto e il padrone di casa Costantino Comito.

Momenti di viva commozione si sono vissuti quando Montera, papà di Giulia, ha raccontato l’odissea sanitaria della piccola che fra errori medici e sottovalutazioni del caso, ha vagato per tutti i suoi tre anni di vita per tanti ospedali della penisola, compresi il Gaslini di Genova e il Bambin Gesù di Roma, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. “Oggi la speranza di Giulia – ha detto Gabriele Montera – si chiama trapianto delle cellule staminali, che in Italia è vietato dalla legge, ma che servirebbe per fare recuperare almeno un trenta per cento di funzioni vitali alla bambina”. Cosa fare allora? L’unica strada è andare negli Usa, ma lì l’intervento costa 240 mila euro circa, mentre in Italia potrebbe costare all’incirca 40 mila euro. “Purtroppo in Italia le lobby della case farmaceutiche si oppongono alle cellule staminali – accusa Montera – per via dei lauti guadagni che fanno con i medicinali. A noi non rimane che portare Giulia in America e per questo dovevamo ingegnarci e abbiano chiesto aiuto ai calabresi, perché Giulia è figlia di questa terra ed è figlia di tutti noi, così sono nate le manifestazioni per la raccolta di fondi e l’idea del film “Giulia Montera, Una Vita Spezzata”, con il casting che concluderemo proprio a Vibo e di questo devo essere grato a Costantino Comito che interpreterà nel film, patrocinato dalla Regione Calabria, il ruolo del papà di Giulia”.

A collaborare alla produzione del film sarà Roberto Barreca, punto di riferimento di tutte le grandi produzioni cinematografiche che toccano la terra di Calabria, e lo sceneggiatore Mauro Graiani, specializzato in fiction televisive tra cui “Gente di Mare”, “Ho sposato uno sbirro” e tanti episodi di “Don Matteo”.

Il casting avrà luogo presso l’Etoile giorno 15 marzo. Per partecipare è sufficiente pagare la quota associativa alla onlus “Una lotta x la vita”, pari a dieci euro ed avere una età compresa tra i 13 e i 50 anni. Lo spettacolo per la raccolta fondi, invece, avrà luogo il giorno successivo, 16 marzo, alle ore 20,00 presso il 501 Hotel, con un contributo di 5 euro si avrà la possibilità di vincere uno splendido gioiello creato dall’orafo Michele Lo Bianco, come già avvenuto nelle due precedenti serate al teatro Cilea di Reggio Calabria. Nella serata l’orafo vibonese presenterà in anteprima la collezione delle sue creazione primavera-estate 2013. Durante la serata si esibiranno la Eros Cover Band, vincitrice di Casa Sanremo, la soprano Emilia Grandinetti, le scuole di danza Progetto Danza di Antonella Ferraro, Natalia Makarova di Daniela Calzone e del Centro Studi Arabesque. Prevista anche una esibizione della Shanti Karate di Vibo Valentia.

L’assessore La Gamba  – che sarà presente agli eventi – ha dichiarato la concessione del patrocinio del Comune e si è detto convinto che la città di Vibo Valentia risponderà alla grande alla richiesta di aiuto della famiglia Montera. “Tutti dobbiamo dare un contributo alla sua causa, tante piccole gocce possono formare un ruscello che sfocia nel mare della vita per la piccola Giulia”.

 

Ritorna il Plat: il Teatro Gourmet Questa Sera Servirà i Freak & Frog

Ritorna il PLAT! Il teatro gourmet per palati fini.
Sono pronti per te quattro nuovi spettacoli fumanti da gustare nel salotto più intimo e caldo in città, il Cafè Librairie.
Libero Teatro e Circolo Cabret sono ai fornelli. Non ti resta che prenotare e rientrare tra i 40 fortunati che potranno assaporare, gomito a gomito con altri appassionati, il cartellone in programma e i menu a tema che arricchiranno ogni serata.

Come sempre la disponibilità dei posti è limitata: quindi la prenotazione è obbligatoria.
Anche per questa edizione è possibile abbonarsi a tre spettacoli e ricevere in omaggio la tessera del Circolo Cabret o avere uno sconto se si è già soci!!

Questa sera, mercoledì 6 marzo, il menù prevede Freak & Frog di e con Stefania De Cola e Salvatore Vercellino.

Il costo è di 10 euro a persona e include spettacolo, apericena servita al tavolo e una consumazione.

Abbonamento a tre spettacoli:
30 euro + tessera Circolo Cabret
25 euro invece di 30 se si è già soci Cabret!

Tutti gli spettacoli avranno inizio alle 20:30, Cafè Librairie Via Idria, Cosenza.

Per Info e Prenotazioni:
Cell. 342 57 12 623
eventi@circolocabret.com

oppure visita il Sito Ufficiale del Circolo Cabret.

 

 

LiberalAmente: La Rassegna Dedicata Al Cinema Indipendente Italiano

Dopo la rassegna incentrata sul cinema di Massimo Troisi, l’Associazione Culturale LiberalAmente di Rogliano propone quattro nuovi appuntamenti cinematografici dedicati al cinema indipendente italiano.

Si parte domani, giovedì 7 marzo alle ore 20,30, con la proiezione del film L’ultimo capodanno (1998) di Marco Risi con  Antonella Steni, Alessandro Haber, Monica Bellucci, Piero Natoli, Marco Giallini.

Il film narra le vicissitudini durante l’ultima notte dell’anno di una varia, grottesca e spesso brutta umanità: ci sono due ragazzi in cerca dello “sballo”, ci sono i ladri che provano a svaligiare un appartamento, c’è il marito fedifrago, la famigliola felice, una moglie che scopre di essere tradita. Il filo conduttore del film è il luogo: un condominio romano, crocevia degli eventi.

Il film verrà proiettato presso la Sala Consiliare del Comune di Rogliano. Ingresso gratuito.

All’Acquario si tirano le fila di una stagione che non c’è

Cosenza – Il teatro dell’Acquario naviga su una zattera precaria e “scivolosa”; dopo 32 anni di lavoro, progetti, fatica e successi le “tavole” del teatro rischiano di impolverarsi e il suo sipario rischia di chiudersi e di non riaprirsi più.

È proprio per evitare che le difficoltà del teatro, e di chi lo vive, cadano nel dimenticatoio che, questa mattina nel Bistrot dell’Acquario, si è tenuta l’ennesima conferenza stampa indetta da Antonello Antonante, direttore artistico, con la speranza di riuscire a tirare le fila di questo complesso limbo che più si attraversa e più riporta alle Regione Calabria e alla sua indolente ed imperterrita incapacità di modificare la legge n°27 del 26 aprile 1995 che impedisce alle cooperative di partecipare ai bandi Por.

Antonante ha esordito ricordando il sostegno ricevuto in questi mesi e quantificando le firme apposte per sottoscrivere la petizione “salva teatro” che, in poco tempo, sono cresciute a dismisura fino a raggiungere quota 2.200; si continua poi con una carrellata di ringraziamenti rivolti alla Fondazione Carical, all’associazione Libera, al teatro Stabile di Calabria, al Comune di Cosenza, al Sindaco Mario Occhiuto e ai Consiglieri Regionali Sandro Principe, Francesco Talarico, Ferdinando Aiello e Gianpaolo Chiappetta. Balza subito agli occhi, e alle orecchie, che tra i ringraziamenti elargiti ne manca volutamente qualcuno e infatti Antonante si appresta ad affermare “Tra gli enti da me ringraziati non c’è né la Regione che tace e tace da sempre né la Provincia con cui, però, dobbiamo ancora avere un incontro”.

Le acque si sono un po’ mosse dunque ma non abbastanza da creare un maremoto irrefrenabile; le onde sono ancora piccole creste di schiuma che faticano ad ingrandirsi e il vento non si è ancora alzato adeguatamente per spiegare le vele e spingere, così, la zattera fino a terra ferma.

Giacché le “campane” sono tante ma gli espedienti sempre troppi pochi, Antonante, nel mentre della conferenza stampa, si è posto delle domande e ha cercato di proporre tre soluzioni alternative “realizzare una cordata degli enti pubblici con la Fondazione Carical capofila, optare per un azionariato popolare intorno al Teatro dell’Acquario oppure propendere per una sorta di open space”.

La conferenza è stata poi conclusa da Geppino De Rose, assessore all’innovazione al Comune di Cosenza, “ho l’impressione che ci sia un clima di rassegnazione” – ha affermato – “ma attenzione perché dobbiamo dare fondo alle ultime energie e fare “clima”. Bisogna immaginare nuovi spazi di progettazione e il Comune è dalla vostra parte. Il “clima” è la premessa per strategie vittoriose, bisogna parlare di progettazione e non di funerali”.

E intanto sul sito istituzionale della Regione Calabria è stato pubblicato un bando per le imprese che godono di attività ormai storicizzate. Che sia forse questa la risposta della Regione a tutti i problemi dell’Acquario e delle cooperative in genere?

Annabella Muraca