Archivi categoria: Cultura&Spettacolo

Wikicucina: il sito web da leccarsi i baffi

Cosa bolle in pentola? Un nuovo progetto gustoso si materializza con un sito web. Nasce wikicucina.it, il primo portale gastronomico dedicato a cuochi provetti e a buongustai.  L’idea nasce dall’Associazione culturale Paideia di San Giovanni in Fiore in collaborazione con l’Associazione Provinciale cuochi cosentini. Ricette, menù, specialità culinarie (regionali e non solo) e alimentazione Bio saranno gli ingredienti del nuovo ricettario virtuale. Nello spazio web tutti potranno essere maestri di cucina, portando sulle tavole i loro piatti migliori. Dalle tagliatelle di “nonna Pina” ai piatti della nouvelle cuisine, tutto costituirà oggetto di  gare di gusto e concorsi all’interno del blog. Le migliori ricette degli “chef per un giorno” verranno inserite all’interno del manuale culinario di wikicucina. Altre iniziative seguiranno al progetto. Grazie al contributo della tv digitale silanet e del giornale web ottoetrenta.it, verrà organizzata anche una trasmissione televisiva: “Un giorno nella tua Cucina”. Cerchiamo proprio te, la Benedetta Parodi e il Simone Rugiati di casa nostra. Non perdete altro tempo, abbiamo voglia di assaporare le vostre specialità. Wiki e mangiato.                         

                                                                                                                                                                       Rossana  Muraca

 

Il Teatro dell’Acquario sta per chiudere

COSENZA – La Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi chiede al Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone e al Sindaco Mario Occhiuto di convocare una seduta straordinaria del Consiglio comunale da dedicare all’esame della situazione del Centro Rat-Teatro dell’Acquario. La richiesta è stata formulata all’unanimità dalla commissione consiliare ed è stata indirizzata dal Presidente della Commissione Claudio Nigro, su proposta del consigliere Mimmo Frammartino, al termine dell’audizione alla quale è stato invitato il presidente del Centro Rat-Teatro dell’Acquario Antonello Antonante.

Il Teatro dell’Acquario, infatti, annuncia che dopo 32 anni ininterrotti di programmazione, questa stagione non si farà, proponendo una petizione pubblica per scongiurare la chiusura definitiva commentando così la difficile situazione: “Gli ingiusti ed inspiegabili tagli dell’80% subiti dal Centro R.A.T. negli ultimi 5 anni, in aggiunta all’impossibilità di partecipare ai bandi POR Cultura della nostra Regione in quanto Cooperativa  e alla non applicazione
(perché?) della legge della Regione Calabria 26 aprile 1995 n° 27, ci hanno
portato a questa decisione dolorosa ma inevitabile. Vi chiediamo pertanto di firmare un appello affinché nell’arco di qualche mese si possa fare un ultimo tentativo di salvataggio e si possa scongiurare l’ennesimo fallimento della nostra Regione. Sostenete questa protesta in nome della Cultura e del Teatro”.

(di seguito il link per chi volesse firmare la petizione)

http://www.activism.com/it_IT/petizione/il-teatro-dell-acquario-sta-per-chiu
dere-difendiamolo/42002

Secondo Appuntamento con Traiettorie del Multiverso Con i “4+20: Omaggio a Crosby, Stills, Nash & Young”

COSENZA – Venerdì 15 Febbraio, alle ore 19, al Centro di Documentazione “Raffaele De Luca” di Cosenza si svolgerà il secondo dei sei appuntamenti con le sveltine musicali di Traiettorie nel Multiverso, organizzate dall’Associazione Tecne.
Questa volta i protagonisti sono tre:
Aldo d’Orrico (Voce e chitarre), Mirko Onofrio (Voce, fiati) e Stefano Amato (Cello, synth, mandolino) con “4+20: Omaggio a Crosby, Stills, Nash & Young”.

Nata da una di quelle classiche cose che si dicono di dove fare prima o poi, magari quando per caso ci s’incrocia frettolosamente nei camerini tra una tappa e l’altra e prima di salire sul palco, questo progetto alla sua prima rispecchia come pochi il sincero e innocente piacere nel recuperare e riproporre canzoni che non possono essere definite altrimenti se non del cuore sia in senso individuale che collettivo.

Perché lasciare che certe cose risuonino mute nella nostra memoria nostalgica oppure che vengano meccanicamente riprodotte da un vinile à l’occasion quando di fatto la voglia e i mezzi per realizzare e condividere quest’esperienza umana e musicale non mancano?

E allora ecco che la scelta ricade senza alcuna incertezza sulla mitica triade/quadriade che porta i nomi Crosby, Stills, Nash e Young e l’unico tavolino coinvolto in tutta questa faccenda è solo quello su cui rimangono pochi panini e pochissime lattine, sempre in camerino e sempre prima del concerto.

Quattro voci, quattro modi di suonare, quattro modi di portare i capelli, quattro modi di vedere e intendere il mondo, quattro modi di drogarsi, quattro mondi tutti e quattro molto diversi tra loro cosa che tra l’altro, seppur per poco e in maniera discontinua e non senza contraddizioni, ha fatto di loro non una normale band ma una superband di quattro ego che sul finire dei sixties ha tracciato le nuove direzioni che a tutt’oggi il folk segue e persegue chiudendo così la fase old style e traditional ed avviando invece quella più propriamente contemporanea e che all’epoca vide come protagonisti per intenderci anche Joni Mitchell, Simon & Garfunkel, Jerry Garcia, John Sebastian, gli Eagles volendosi limitare ai soli USA.

Ecco allora che dal camerino al Centro Raffaele De Luca i vostri tre amici Mirko Onofrio (Red Basica, Brunori Sas), Aldo d’Orrico (Miss Fraulein, i Tulipani) e Stefano Amato (Brunori Sas, Viola di Marte) rileggono per voi amanti delle “sveltine”veri e propri standards come Teach Your Children o Don’t let it bring you down piuttosto che vere e proprie perle profetiche di un misticismo lisergico senza tempo come Song with no words o 4+20.

Pagina Facebook dell’Evento.

Ciak per lo Spot Promozionale del Film “Giulia Montera, Una Vita Spezzata”

COSENZA – Continuano i lavori del team impegnato nella realizzazione del film “Giulia Montera, una vita spezzata”, con la partecipazione degli attori Edoardo Siravo ed Alfredo Li Bassi.

E’ in programma per il prossimo 24 febbraio la realizzazione dello spot pubblicitario-promozionale, che verrà girato dal  regista dello Raffaele Bellopede.

Il film, prodotto dall’Associazione “unalottaxlavita”, racconterà i primi tre anni di vita di una sfortunata bimba calabrese, di Corigliano Calabro, vittima di mani umane in camice bianco, e si avvarrà della regia di due nomi che sono considerati grossi calibri a livello nazionale. Dietro la macchina da presa – il service cinematografico è stato affidato agli stessi del noto film Rai, “il segreto dell’acqua”, la Sicily Movie Service – vi saranno i registi Marco Limberti e Alfredo Li Bassi.

Per maggiori Informazioni, visitare il Sito.

TWOHATS Unplugged Show

COSENZA- Venerdì 8 Febbraio, alle ore 21.00, l’Acquario Bistrot presenta: TWO HATS Unplugged Show.

TWO HATS ovvero DUE CAPPELLI con Marco piano e Alex chitarra e voce. Un duo entusiasmante dal repertorio vasto e ricco di sperimentazioni e improvvisazioni originali. Il meglio del panorama nazionale ed internazionale, da Rino Gaetano, De André, Battisti, Giuliano Palma, Ligabue, Dalla, Negramaro a Stevie Wonder, George Benson, riproposto in chiave acustica.

Menu Italo Americano: lasagne double cheese (con la ricotta e senza carne), tiramisù.

SI RACCOMANDA DI INDOSSARE UN CAPPELLO!

E ricordate il detto If you want to go ahead, take an hat!

Prenota il tuo tavolo allo 0984 73545 o scrivi su fb_AcquarioBistrot Cosenza.

€ 10  inclusa la cena proposta dal Bistrot o altra consumazione

LiberalAmente: Al via da giovedi a Rogliano la rassegna dedicata a Massimo Troisi

Dopo la rassegna dedicata al cinema Internazionale Indipendente, l’Associazione Culturale LiberalAmente di Rogliano propone quattro nuovi appuntamenti cinematografici che vedono come protagonista Massimo Troisi, uno dei più apprezzati artisti italiani della fine del Novecento. Attore, regista e sceneggiatore teatrale, cinematografico e televisivo, Troisi ha saputo esplorare le consolidate tradizioni napoletane, seguendo le orme linguistiche e gestuali di Eduardo De Filippo e Totò, rinnovandole profondamente con un metodo recitativo del tutto originale. La sua scomparsa prematura per un attacco cardiaco gettò nello sconforto e nel dolore l’intera nazione.

Si parte giovedì 7 febbraio, alle ore 21.30, con Scusate il ritardo di Massimo Troisi con Giuliana De Sio, Lello Arena, Massimo Troisi, Lina Polito.

La storia è imperniata su Vincenzo, un giovane napoletano disoccupato con scarsa voglia di trovarsi un lavoro e praticamente mantenuto dalla madre, dalla sorella sposata e dal fratello attore affermato. L’inerzia e l’apatia di Vincenzo vengono turbate, con scarsa partecipazione, dalle vicissitudini amorose dell’amico Tonino che non riesce ad uscire dal tunnel della disperazione poiché abbandonato dalla fidanzata, e da una ragazza, Anna, anche lei uscita da poco da una sfortunata vicenda sentimentale, in cerca di un altro amore che crede di trovare in Vincenzo. E non sbaglia poiché Vincenzo, anche se nel suo modo ironico e arrendevole, l’ama pure lui; ma alla fine la ragazza, insoddisfatta di questo rapporto, lo lascia. Vincenzo allora piomba nello sconforto dal quale cerca invano, prima la famiglia e poi Tonino, ormai rinfrancato da un nuovo amore, di trarlo fuori. Al termine del film è la stessa Anna che, rassegnata ad accettare il temperamento non certo vivace di Vincenzo, torna da lui.

Il film verrà proiettato presso la Sala Consiliare del Comune di Rogliano.

Giangurgolo, principe di Danimarca al teatro Rendano

MERCOLEDI’ 6 FEBBRAIO ore 21.00 al TEATRO A. RENDANO verrà messo in scena  GIANGURGOLO, principe di Danimarca, tratto dall’AMLETO di W. Shakespeare con la regia e l’adattamento di Max Mazzotta.

Il personaggio di Giangurgolo, come la quasi totalità delle maschere della commedia dell’arte, veniva rappresentato spesso e principalmente in strada, sulla base di canovacci appena accennati che lasciavano grande spazio alla capacità di improvvisazione dell’attore, provocando il riso e il divertimento del pubblico attraverso la comicità dei lazzi e l’irrisione dei notabili e dei potenti che Giangurgolo incarnava.
Non essendo a noi pervenuta traccia di canovacci e trame classiche che prevedano la presenza del nostro, due sono le strade per riportare sulla scena Giangurgolo ai giorni nostri: scrivere un canovaccio ex-novo, misurandosi con il cambiamento del gusto nel pubblico in cinque secoli di evoluzione del teatro; oppure, immaginare il personaggio di Giangurgolo immerso in un contesto a lui completamente estraneo, e proprio per questo estremamente stimolante dal punto di vista creativo.
E cosa può essere più estraneo alla personalità di Giangurgolo, alla sua cialtroneria e intrinseca non-nobiltà, se non la più nobile delle espressioni teatrali, la tragedia? E quale tragedia è più nobile di quella di William Shakespeare? Può Giangurgolo vestire i panni del più tragico e nobile degli eroi shakespeariani, Amleto?

Ticket:  Intero 8 €, Ridotto 5 €

Prevendita :
Dalle ore 16:00 di Sabato 02  fino a Mercoledì 06 Febbraio sarà possibile acquistare i biglietti in prevendita direttamente al teatro Rendano.

Info:
0984.493698 – 392 3946821 –  333 9555376  – FAX 0984.493937
info@liberoteatro.org – www.facebook.com/liberoteatro.CS

Carnevale, sabato 9 febbraio arriva la parata differenziata

COSENZA- Una parata di Carnevale sul tema della raccolta differenziata. E’ quella promossa dall’Assessorato alla formazione della coscienza civica e alla scuola guidato da Marina Machì per sabato prossimo 9 febbraio e che coinvolgerà circa 300 bambini di 12 scuole primarie della città.

Il corteo carnascialesco, denominato per l’occasione “parata differenziata”, partirà alle ore 10,00 da Piazza XI Settembre per poi percorrere l’isola pedonale fino a Piazza dei Bruzi dove i bambini si esibiranno in una coreografia multicolore.

All’iniziativa hanno aderito le scuole primarie “S.Teresa” di via dei Martiri, dello Spirito Santo, di Casali-Caricchio, di via Misasi, il Convitto nazionale e ancora le scuole di via Milelli, Donnici, via Popilia, la scuola “Falcone” di Viale Parco, la “Cuturella” e quelle di viale Cosmai e via Negroni.

La parata è in preparazione da circa due settimane nelle diverse sedi scolastiche, grazie al lavoro certosino delle associazioni che collaborano con l’Assessorato alla scuola e cioè la Cooperativa delle Donne e l’ADISS, integrate queste ultime dalla preziosa presenza di tre artisti: Gianluca Salamone, Merusca Staropoli e Lindara Nobre Costa.

Le operatrici delle cooperative e gli artisti si stanno recando, infatti, nelle scuole dove stanno portando avanti un attento e proficuo lavoro propedeutico alla parata di sabato 9 febbraio. Nei laboratori attivati in ognuna delle scuole coinvolte si stanno realizzando i costumi, le maschere e gli strumenti musicali (costruiti con materiali poveri, di scarto e di riciclo : cartone, plastica, tappi di bottiglia) che saranno utilizzati durante il corteo di Carnevale.

 

Il romanzo deve divertire, appassionare e fare arrabbiare, intervista a Claudio Dionesalvi

COSENZA – Qualche giorno fa è stata presentata l’ultima fatica letteraria di Claudio Dionesalvi “B.D.D. – Romanzo degli anni zero”, edito da Coessenza, uno spaccato di vite che stentano a campare pienamente perché costrette a fare i conti con la precarietà, soprattutto quella esistenziale, ma con ancora il sangue bollente che schizza nelle vene fatto di entusiasmo che si mescola all’indignazione che da loro l’audacia di affrontare le contraddizioni che minacciano speranze e possibilità. Una generazione che vince o che perde ma sempre a testa alta ammettendo i propri errori senza provare a nasconderli, che si sporca le mani nel fango per dissotterrare la verità perché non vuole essere più ingannata e non vuole ingannare.

Una generazione che rifiuta le convenzioni di questo tempo che portano alla dispersione dei sentimenti e alla loro incomunicabilità, che volta le spalle alla realtà per crearne una alternativa fatta di incontri, di contaminazioni e di scontri contro tutti gli apparati di subordinazione e di sottomissione, una realtà che sia sua e non quella che un qualsiasi sistema di potere gli obbliga a vivere.

Per te lo scrittore ha una responsabilità nei confronti del lettore oppure il suo ruolo è semplicemente quello di raccontare delle storie in grado di suscitare emozioni e reazioni?

Sì, ha una responsabilità. Perché non deve illuderlo, annoiarlo, deprimerlo, vomitargli addosso tutte le proprie frustrazioni, le ansie, i desideri di vendetta. Il romanzo è una cosa che deve servire a divertire, appassionare e fare arrabbiare sia chi lo scrive sia chi legge. Ma la vera responsabilità è nei confronti della storia narrata e delle esistenze che in essa si celano. Non si può scrivere una storia sul presente, senza viverla in prima persona, senza condividerla con chi quel presente lo vive”.

Nel momento in cui cominci a dare forma a una delle tue storie immagini una tipologia di lettori a cui rivolgerti?

No, al contrario, provo a misurarmi con la totalità dei potenziali lettori. Ho la fortuna e il privilegio di trascorrere la maggior parte della mia giornata con bambini: a scuola, a casa con mia figlia, per strada. È un vantaggio, perché quando si parla con i più piccoli, se non si è giocosi e affettuosi, ma soprattutto se non si impara a calibrare e restringere il proprio repertorio lessicale, quelli non ti capiscono. Per questo motivo, inseguo l’oralità, ed evito qualsiasi linguaggio specialistico. Non si tratta di banalizzare la scrittura, bensì di renderla accessibile a tutti. Che è un dovere, qualsiasi cosa si scriva o si racconti”.

Il tuo romanzo “B.D.D. – Romanzo degli anni zero” ci porta tra le pieghe di un momento storico all’interno del quale un gruppo di amici nel calvario del movimento continuo e senza bussola non riesce a riconoscersi, premettendo che è difficile sottrarsi agli stereotipi che ancora oggi intrappolano Cosenza, come si può trovare un punto di equilibrio tra l’attesa e la ricerca di aspettative future?

I protagonisti di B.D.D. sono cresciuti in una città diversa da quella odierna. Però non provano nostalgia verso il passato. È naturale che gli stili di vita cambino. Sai che noia se linguaggi, consumi, relazioni e interessi fossero sempre gli stessi! Inoltre, sono tipi che anche in età adolescenziale, e oltre, hanno elaborato un autonomo modus vivendi. Quindi in un certo senso sono abituati ad andare ‘contro la corrente che va controcorrente’. Quello che proprio non riescono ad accettare dello spazio-tempo in cui si ritrovano a vivere, è il diffuso senso di rassegnazione, la rottura dei legami umani, la subcultura della sottomissione al Potere. Non c’è un possibile punto d’equilibrio. Per la B.D.D., quindi anche per noialtri, l’unica alternativa alla condizione alienante in cui viviamo, è l’autonomia, la capacità di entrare in conflitto con il Male, costruendo, qui e ora, luoghi e momenti alternativi, pezzi di Altra società”.

I protagonisti del romanzo, tra realtà e illusione, vengono raccontati nella loro quotidianità e nell’ardua impresa di sciogliere il mistero di un “delitto” spinti dalla loro stessa natura a cercare la verità, credi che questa generazione confusa e dai confini vaghi abbia realmente voglia di conoscere tutta la verità, tutti gli errori e orrori del passato e soprattutto di superare tutti quei luoghi comuni e quelle ipocrisie che bloccano un reale rinnovamento?

Non so cosa abbia in mente oggi la generazione dai 18 ai 30 anni. So solo che noi, quando avevamo quell’età, ci divertivamo da matti. E che nonostante i nostri 40 anni, ‘ni scialamu’ anche oggi, pur tra mille difficoltà di andare avanti nella giornata quotidiana. Costruire reti sociali, alterità, sfuggire al neoliberismo, combatterlo attraversando i movimenti sociali che a tratti si originano spontaneamente, è divertente, meraviglioso. Dunque per stare meglio con se stessi e col resto del mondo, qualsiasi sia la propria condizione economica o esistenziale, basta essere ancora ribelli, non restare soli, consumare il meno possibile, studiare, vivere in armonia con la natura, fare l’amore e, come recitava venti anni fa uno slogan a noi caro, cercare di essere “vivi e diretti, allegri e combattivi”.

Lo stadio San Vito, il posto attorno al quale si sviluppa il romanzo, diventa il simbolo di una generazione che non si limita ad esistere e a piangersi addosso, perché hai scelto proprio lo stadio come simbolo emblematico della rivendicazione?

Perché per me è un luogo magico, il tempio dei cori, del gioco e dei colori. È lì che ho stretto legami con gli affetti più cari della mia vita, è lì che ho imparato ad amare la mia città, è lì che ho praticato per la prima volta il conflitto con i poteri costituiti, insieme a tanti ragazzi che, come me, lo rendevano un luogo di incontro tra le anime più variegate, uno spazio liberato dal dominio dello Stato, dalle sue divise, e da ogni forma di perbenismo. Gli stadi erano ben altro, rispetto al presente. Niente a che vedere con le aride arene funzionali al Dio Mercato, che sono diventati oggi. Eppure, ogni domenica, quando i Lupi giocano in casa, non riesco a resistere. Devo andare a occupare il mio posto. Perché ogni essere umano si lega indissolubilmente ai luoghi che gli hanno ispirato i momenti più cari e simbolici della sua esistenza”.

Gaia Santolla

Gran finale della rassegna musicale Jazz#0 con il duo “Old Friends”

Cosenza – Domenica 3 febbraio, alle ore 18:00, presso la sede dell’associazione Alt Art creazioni in corso, in via Longeni 25/bis, Arcavacata di Rende (c/o Università della Calabria), si terrà la rassegna musicale Jazz#0 con il duo “old friends”.

Per la serata conclusiva della rassegna Jazz#0 è in programma l’esibizione del duo “Old Friends”, formato da Carlo Cimino e Mirko Onofrio. I due si rincontrano musicalmente dopo molto anni. Crescono insieme dai tempi della scuola prima con i “Frogs deep” e, successivamente, con i “Vinagre”. Nel corso degli anni si mescolano e rimescolano la loro esperienza per dare vita a diversi progetti: la sonorizzazione di film muti, l’orchestrazione moderna dalla musica greca antica fino ai Clash, gli esperimenti elettronici con Costantino Rizzuti. I due artisti hanno deciso di riunirsi per il 3 febbraio, regalando alla rassegna Jazz#0 un finale che segnerà anche un punto di snodo per le esperienze passate e gli intrecci futuri.

Lo staff di Alt Art ricorda che è ancora possibile visitare la mostra, tutta al femminile, “Running Shot. L’occhio fugace della donna contemporanea” con gli splendidi scatti di Daniela Attanasio, Roberta Fusco, Daniela Rende e Paola Scirchio che, cogliendo le sfumature più belle del tempo in cui viviamo, propongono personalissime ed originali interpretazioni del movimento. La serata sarà arricchita, come nei due precedenti appuntamenti, dalle degustazioni di prodotti locali grazie alla collaborazione con alcune aziende del territorio.

L’Associazione tiene a sottolineare che l’adesione alle attività poste in essere è consentita solo agli associati e che è possibile fare domanda di iscrizione contattando la segreteria.