Archivi categoria: Cultura&Spettacolo

Falso Movimento XIX/2012.2013: IO SONO LI di Andrea Segre

Mercoledì, 15 gennaio alle ore 20,30, presso il Teatro Comunale di Rovito, verrà proiettato il film IO SONO LI di Andrea Segre, con Zhao Tao, Rade Sherbedgia, Marco Paolini, Roberto Citran, Giuseppe Battiston.

Miracolo in laguna, miracoli del cinema – L’argomento del primo film di finzione di Andrea Segre, fin qui ottimo documentarista, sta in poche righe: giovane immigrata cinese vive uno strano, casto e impossibile amore con un anziano pescatore slavo di stanza a Chioggia, pure lui immigrato ma ormai assimilato a quel microcosmo durissimo. Il film dura 96 minuti e li vale tutti. A differenza di lavori che vantano sceneggiature alte come l’elenco del telefono e dopo 20 minuti sono già spompati. Questione di tempi, di volti, di luci, di atmosfere. In breve di densità. E di quella semplicissima «magia» che si chiama non detto. Se Io sono Li ci incanta, pur sapendo (quasi) tutto dall’inizio, è perché gli attori sono meravigliosi, in testa Zhao Tao e Rade Serbe Dzija, dunque esprimono mille sentimenti muovendo si e no due muscoli dei viso. E perché Segre, con la complicità determinante di Luca Bigazzi, estrae dalla laguna un piccolo poema per immagini (con assoluta sobrietà, senza mai cadere nel pittoresco). Dosando con accortezza le parole e le poche scene madri per dare vita a un sottotesto (i due poeti, il gioco di rimandi fra la Cina e Chioggia, l’amore per il figlio lontano) semplicissimo e struggente. Un piccolo miracolo d’altri tempi. Che va al cuore del nostro presente. Fabio Ferzetti – Il Messaggero

 

 

Shrek e i mestieri del teatro

“Shrek, il musical” è lo spettacolo che segna la ripresa del fortunato progetto, ideato nella passata stagione dall’assessorato alla coscienza civica e alla scuola guidato da Marina Machì e dal direttore artistico del teatro Rendano Isabel Russinova, dal tema suggestivo “Ogni luogo contiene segreti”.
Ed il teatro ne ha da svelare, sono quei segreti piccoli e grandi che si celano dietro l’allestimento di ogni spettacolo e, attraverso le competenze delle tante figure professionali addette, si svelano sul palcoscenico, spazio senza tempo e senza luogo, trasformandolo nel racconto di una storia sempre diversa.
Nel caso di Shrek, poi, personaggio di assoluta fantasia, simpaticissimo orco verde protagonista del primo film di animazione che ha portato a casa l’Oscar, l’approccio diventa ancora più interessante. Gli alunni delle scuole primarie e medie inferiori potranno veder diventare ‘realtà’ personaggi e luoghi di uno dei cartoni più amati.
Ed accadrà sotto i loro occhi mercoledì 23 gennaio, alle 9.30, quando sul palcoscenico del Rendano le maestranze saranno al lavoro per dare vita al mondo di Shrek, che debutterà la sera alle 20.30. La mattina dopo, giovedì 24, i bambini torneranno a vedere lo spettacolo, popolato da tutti i personaggi di quel mondo.

Il progetto, calibrato sui diversi ordini di scuola, coinvolge altri due spettacoli della Stagione di Prosa, l’imminente “Upupa” di Antonio Orfanò, tratto da “Gli Uccelli” di Aristofane, e l’immortale Shakespeare di “Romeo e Giulietta”. Più avanti l’iniziativa si trasferisce alla Stagione Lirica e lì è tutto un altro mondo che si apre allo sguardo dei ragazzi, arricchendo ulteriormente il parterre delle competenze professionali di cui il teatro si nutre. Una buona opportunità dunque per realizzare un incontro proficuo tra la scuola ed una realtà produttiva, una occasione di orientamento che si offre ai giovani che vorranno esprimere e perfezionare i propri talenti in un settore che necessita di rinnovare le proprie energie.

Il poeta Ciccio De Rose in Commissione cultura

COSENZA – Ricordare il nostro “parlar materno”, il nostro dialetto che per via dei tempi che stanno cambiando e per l’anglofilia imperante (è paradossale che 300 parole della lingua italiana siano state tolte dall’enciclopedia Treccani per essere rimpiazzate da parole inglesi) rischia di scomparire del tutto.

Contro tutto questo, Ciccio De Rose, già consigliere comunale di Palazzo dei Bruzi e più di recente scopertosi poeta e studioso militante, ma non accademico, del dialetto, in una sorta di second life che gli sta procurando molto successo e l’attenzione del mondo culturale cosentino, ha eretto una specie di linea Maginot, fatta di versi, poesie, espressioni e modi di dire del tempo che fu, dietro alle quali trovar riparo per riaffermare l’identità del nostro dialetto, patrimonio da salvaguardare, costi quel che costi.

Ma per fortuna ci sono segni che parlano di una piccola rinascita del dialetto a livello nazionale , con un rifiorire di ricordi, affidata alla strenua difesa di un pugno di poeti che proclamano con i loro versi una sorta di invincibilità contro ogni genere di sopraffazione.

Nel corso dell’incontro in Commissione cultura Ciccio De Rose ha recitato ed anche interpretato (con l’intonazione giusta dell’attore) alcune delle sue poesie e tra queste anche qualche inedito verso tratto dalla sua prossima raccolta, “Purtativi ‘a seggia”, che tra qualche mese vedrà la luce.

Il poeta ha ringraziato l’intera commissione per l’opportunità che gli ha offerto, portandosi a casa la targa ricordo che custodirà gelosamente insieme agli altri riconoscimenti rastrellati un po’ dappertutto, nel segno di quella strenua difesa del dialetto nella quale si impegnerà ancora, contro ogni tentazione anglofila che respinge al mittente come una sentinella che non lascia passare nessuno.

 

 

 

 

 

 

 

 

Calendario Sila 2014, il resoconto del primo appuntamento.

Grande successo il primo appuntamento casting per il nuovo Calendario Sila 2014. Dieci le ragazze che hanno affrontato con grande spirito di prova ed, in diversi casi, ingenua inconsapevolezza questa avventura. Costanza Federico, Naomi Rizzo, Paola La Bollita, Lilia Palamar, Mariangela Pulice, Silvia Pulice, Angela Fragale, Federica Lanzone, Maria Lucia Provenzano e Francesca Tallarico. Questi i nomi delle partecipanti a questo primo casting, un appuntamento che proseguirà durante il periodo pasquale alla ricerca dei 12 nuovi volti che daranno prova non solo della loro bellezza ma sostegno a quella che è la nobile iniziativa di dare sempre più spazio e lustro al fascino del nostro paesaggio silano. Biagio Oliverio, colui che ha tenuto le redini di questo primo appuntamento svoltosi presso la Duchessa della Sila sabato 19 gennaio, a San Giovanni in Fiore, porta avanti il progetto di «Non creare il solito calendario.» ma renderlo frizzante attraverso un’idea inattesa e fantasiosa che vedrà principali protagoniste due incantevoli bellezze; quella delle future 12 ragazze e delle altrettante location del nostro circondario. Le ragazze sono state chiamate a dar prova non solo della loro evidente piacevolezza di fronte all’obiettivo fotografico ma anche della loro personalità in una breve intervista in cui è stato chiesto loro delle loro esperienze, del loro vivere la competizione, delle loro passioni e dei loro sogni. Tra loro ci sono aspiranti modelle, insegnanti, medici, artisti che, nonostante una giusta dose di paura ed incertezza, cercano, benché ancora molto giovani, di creare e seguire un percorso che possa portarle a dire «Ce l’ho fatta!». Timide ed impaurite di fronte la telecamera le dieci ci hanno stupiti con il loro lasciarsi andare, con i loro occhi che a detta di chi le ha intervistate «Parlavano ed esprimevano grande sincerità ed emozione.» C’è chi si è lasciata andare a confidenze personali, chi con grande autoironia ci ha fatto sorridere, chi ha dato mostra di conoscenze culturali, chi ha dato campo libero a paure ed esperienze poco piacevoli il tutto contornato da un’atmosfera che non è da studio televisivo ma da chiacchierata tra amiche sul divano di casa. Un’atmosfera allegra e fluida che ha cercato di far dimostrare alle dirette interessate quanto dei giudizi a priori non possano solo far male ma essere completamente errati. Molto bello aver compreso quanto i genitori siano vicini alle loro figlie spronandole in questo campo che molti detrattori troppo in fretta giudicherebbero frivolo e irraggiungibile. In attesa del prossimo appuntamento rinnoviamo l’augurio di concretizzazione dei propri sogni a queste dieci amiche e nel frattempo ci auguriamo di invogliarne tantissime altre a provare l’esperienza non di sentirsi in gara ma di sentirsi partecipi di un progetto che ha come colonna portante una delle bellezze della nostra Calabria, la Sila.

L’archivio dell’impresa Amarelli dichiarato d’interesse storico

ROSSANO (COSENZA) – L’Archivio della famiglia e dell’impresa Amarelli conservato nel Museo della liquirizia ”Giorgio Amarelli” e’ stato dichiarato d’interesse storico particolarmente importante con decreto del direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici. L’archivio abbraccia un arco temporale che va dal 1445 al 1986 ed e’ costituito da pergamene e da migliaia di volumi e fascicoli. A breve sarà’ ufficialmente presentato e aperto alla consultazione.

Il 22 gennaio al cinema Citrigno presentazione documentario “La nave dolce” di Daniele Vicari

La Cineteca della Calabria in collaborazione con Falso Movimento e La Kasbah presenta martedì 22 GENNAIO 2013 ore 20.30 LA NAVE DOLCE di Daniele Vicari, al cinema Citrigno di Cosenza. Incontro con Daniele Vicari.

L’8 agosto 1991 ventimila tra uomini, donne e bambini, entrano nel porto di Bari abbarbicati alla Vlora, vecchio e malandato mercantile carico di zucchero cubano, proveniente da Durazzo. Lì il giorno prima, una folla enorme in fuga dalla “piccola Cina” di Enver Hoxha, costringe il capitano a fare rotta verso l’Italia.  L’arrivo della Vlora sconvolge i parametri della normalità nel nostro paese, prima abituato all’accoglienza. Dopo giorni di forzata e inumana reclusione nello stadio barese, vengono respinti oltre diciottomila albanesi seminudi, affamati e disperati. Una vera apocalisse umanitaria, da cui tutti escono sconfitti: i baresi impegnati a portare pane e latte; il sindaco Enrico Dalfino messo in un angolo e sfiduciato dal Presidente Cossiga; i pirati della Vlora. 

Su quella traversata e sul successivo respingimento di massa, Daniele Vicari – il più rigoroso e indomito dei nostri registi – ha girato La nave dolce, presentato fuori concorso alla 69esima edizione del Festival del Cinema di Venezia.

Il documentario, definito dalla critica “un poema per immagini e parole”, costruito con interviste e materiale inedito di archivio, racconta la rivoluzione culturale e sociale innescata nel nostro paese da quello sbarco: da quel momento l’immigrazione diventa per noi una questione di ordine pubblico. Vederlo è un atto politico. Per non dimenticare.

Ingresso libero.

Presentata la stagione teatrale Unical 2013

RENDE (CS) – Ieri mattina è stata presentata, nel foyer della struttura di piazza Vermicelli, la Stagione 2013 del Teatro Auditorium dell’ Unical.
Nel cartellone denominato “artTau – arti assolutamente urgenti” curato dal Cams e dal Dipartimento di Studi umanistici, con il patrocinio della Fondazione Carical , c’è spazio anche per la musica ed il cinema. Un’offerta culturale a 360 gradi, tutta “made in Unical” senza, cioè, le collaborazioni esterne che avevano contraddistinto l’edizione dello scorso anno.
Si parte il 12 febbraio con Sabrina Impacciatore in “E’ stato così”, a seguire il 1 marzo con Richard Galliano in concerto, il 20 marzo con l’Orchestra Roma Sinfonietta, il 29 marzo con Lina Wertmuller in “Un’allegre fin du siécle”, il 5 aprile, The quartetto Euphoria  in “Ephoria show”, il 12 aprile, Giuseppe Battiston con “Il precario ed il professore” e poi con data ancora da definire Toni Servillo che legge Napoli e Antonio Rezza con “Fratto_X” sempre con data da definire.

BAMBINI, Anima del Mondo

La Camera di Commercio di Cosenza, in collaborazione con la Fondazione Movimento Bambino e la Fondazione Ferrero, promotori di una mostra fotografica sul variegato mondo dell’infanzia dal titolo “BAMBINI, Anima del Mondo”, il prossimo lunedì 21 gennaio 2013, alle ore 10.30, presso la Sala “Sandro Petraglia” della sede camerale, terranno una conferenza stampa per presentare l’evento che si svolgerà il prossimo 29 gennaio 2013 a Roma, nella prestigiosa Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, sede del Senato della Repubblica. L’evento consiste in un doppio appuntamento: l’inaugurazione della mostra fotografica, per l’occasione romana denominata “BAMBINI, Anima Mundi”, e un convegno sul tema al quale prenderanno parte importanti autorità del Governo nazionale, nonché referenti italiani dei più importanti organismi internazionali che si occupano di infanzia.

Alla conferenza stampa locale, presieduta dal presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Giuseppe Gaglioti, e dalle autrici della mostra, Maria Rita Parsi e Alessandra Santelli, saranno illustrati i nomi dei partecipanti e le modalità di partecipazione all’happening romano, oltre ad esibire alla stampa il gioiello simbolo che accompagnerà in tutto il mondo i bambini testimonial della mostra, realizzato dall’orafa cosentina Renata Tropea insieme all’artista Sandro Prandina. Si ricorda che la mostra è stata inaugurata lo scorso 17 dicembre a Cosenza, presso la sede della Camera di Commercio, alla presenza di alte autorità civili, religiose, scolastiche e professionali della Calabria, e che resterà gratuitamente aperta a tutti sino al prossimo 25 gennaio 2013 (dalle ore 9.00 alle ore 12.30). La tappa calabrese della mostra ha dato il via ad un lungo viaggio per il mondo. Infatti, dopo l’evento programmato nelle sale del Senato della Repubblica, la rassegna sarà spostata nella sede europea di Strasburgo. Questa mostra, che si propone di riconoscere e rendere nota la sapienza dei bambini, è stata strutturata in 70 pannelli fotografici con testi, tra i quali la Carta di Alba redatta dalla Fondazione Movimento Bambino sulla tutela dell’infanzia e pubblicata nel libro “Bambini” di Alessandra Santelli e Maria Rita Parsi. La conferenza stampa sarà moderata dal giornalista Valerio Caparelli, coordinatore organizzativo dell’evento.

Una nuova installazione di Mauro Staccioli al parco internazionale della scultura

Sarà la più imponente scultura del Parco, l’installazione in acciaio corten di Mauro Staccioli alta otto metri dal peso di 12 tonnellate che viene inaugurata ufficialmente domenica 20 gennaio da Wanda Ferro, Presidente della Provincia di Catanzaro. L’evento è preceduto da un incontro pubblico con Staccioli previsto alle ore 11 nella sala convegni del Musmi all’interno del Parco della Biodiversità (via V. Cortese 1) a cui partecipa, insieme a Wanda Ferro, il direttore artistico del MARCA Alberto Fiz.
L’opera del maestro toscano realizzata nel 2011 per il progetto Intersezioni rappresenta un ulteriore arricchimento del Parco Internazionale della Scultura di Catanzaro che costituisce un patrimonio pubblico di straordinaria importanza. “La collezione di sculture all’aperto è, insieme al MARCA, la più chiara testimonianza di quanto sia stato proficuo e produttivo l’impegno costante nei confronti dell’arte e della cultura durante i cinque anni della mia amministrazione”, afferma Wanda Ferro. “La città di Catanzaro oggi può andare orgogliosa di un Parco Internazionale  tra i più importanti in Italia.”
Il lavoro di Staccioli si va ad inserire in un contesto dove sono presenti 23 opere di alcuni dei maggiori artisti italiani e internazionali come Stephan Balkenhol, Tony Cragg, Wim Delvoye, Jan Fabre, Antony Gormley, Dennis Oppenheim, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino e Marc Quinn.
Come afferma Alberto Fiz, curatore della collezione, “a Catanzaro sono presenti le testimonianze di tutti gli artisti che hanno partecipato a Intersezioni. In tal modo si è creata una delle più significative esperienze di arte ambientale proposte in Italia lasciando un’impronta permanente e indelebile nella città.”
L’installazione di Staccioli assume un significato particolare in quanto, come emerge dal titolo, Catanzaro ’11, è stata realizzata appositamente per la città di Catanzaro.
L’opera non è un corpo separato da contemplare in silenzio, ma prende parte attiva alla trasformazione del luogo. Il dinamismo potenziale trova la sua piena applicazione in un lavoro che accoglie lo spazio, lo assorbe e lo attraversa in modo da creare una rinnovata dialettica tra pieno e vuoto. “Creare scultura”, afferma Staccioli, “significa esistere in un luogo” e questo concetto appare particolarmente efficace di fronte ad un’installazione dove prevale la tattilità emozionale e la traccia indelebile del paesaggio.

Nato a Volterra nel 1937, gli inizi del’attività artistica di Staccioli sono saldamente intrecciati all’esperienza didattica, a quella di intellettuale e politico militante. Dopo un primo periodo in cui sperimenta pittura e incisione, dalla fine degli anni sessanta si dedica alla scultura elaborando le sue forme in stretta relazione con la società e lo spazio urbano. E’ nel 1972 che Staccioli matura l’idea di organizzare una serie di “sculture-intervento.” Le scelte linguistiche si caratterizzano per la coerenza, l’essenzialità delle forme e la perfetta adesione agli ambienti per i quali realizza le sue opere. Con il suo lavoro “segna” il luogo modificandone la percezione. Ha preso parte a due edizioni della Biennale di Venezia esponendo in Europa e America. Le sue installazioni permanenti sono inserite in contesti differenti, dalla California alla Corea, da Portogallo a Taiwan. Tra le tante presenze di Staccioli in Italia, è sufficiente ricordare l’installazione davanti al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, i lavori collocati nel parco di Giuliano Gori a Celle di Santomato, a Greve in Chianti, Volterra, Motta d’Affermo o di fronte alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Week end al Cinema: I consigli di 8@30

Cloud Atlas

Un viaggio nello spazio e nel tempo, che abbraccia cinque secoli e si snoda lungo sei episodi complessi e suggestivi.

Il film racconta una storia in cui le azioni e le conseguenze delle nostre vite hanno impatto l’un l’altra attraverso passato, presente e futuro, come se una sola anima trasformasse un assassino in un salvatore e un unico atto di gentilezza si espandesse attraverso i secoli per ispirare una rivoluzione.

Cloud Atlas nei cinema di Cosenza:

Andromeda River: 21:15‎

Django Unchained

Ambientato nel Sud degli attuali Stati Uniti, due anni prima dello scoppio della Guerra Civile, Django Unchained vede protagonista Jamie Foxx nel ruolo di Django, uno schiavo la cui storia brutale con il suo ex padrone, lo conduce faccia a faccia con il cacciatore di taglie di origine tedesca, il Dott. King Schultz (Christoph Waltz). Schultz è sulle tracce degli assassini fratelli Brittle, e solo l’aiuto di Django lo porterà a riscuotere la taglia che pende sulle loro teste. Il poco ortodosso Schultz assolda Django con la promessa di donargli la libertà una volta catturati i Brittle – vivi o morti. Il successo dell’operazione induce Schultz a liberare Django, sebbene i due uomini scelgano di non separarsi. Al contrario, Schultz parte alla ricerca dei criminali più ricercati del Sud con Django al suo fianco. Affinando vitali abilità di cacciatore, Django resta concentrato su un solo obiettivo: trovare e salvare Broomhilda (Kerry Washington), la moglie che aveva perso tempo prima, a causa della sua vendita come schiavo.

Django Unchained nei cinema di Cosenza:

Andromeda River: 16:30‎  ‎18:30‎  ‎21:30

Citrigno: