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L’arte è in… progress

Cosenza – Continua a gonfie vele, e a pennelli spiegati, il progetto “Art in progress. Cantieri del contemporaneo” presentato dalla Provincia di Cosenza che, per dar vita a questo titanico progetto, è stata affiancata da importanti partner tra i quali la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e il Comune di Marano Principato. Si è dunque deciso di produrre un “cantiere” d’arte contemporanea che, fino a Marzo 2013, permetterà di svelare e sviluppare le risorse culturali locali molto spesso dimenticate e sottovalutate a favore di espressioni artistiche nazionali ed internazionali; si cerca di esaltare tutte quelle bellezze da cui si è circondati quotidianamente ma che, per inerzia, stanchezza, disinteresse, molto spesso passano inosservate; si guarda troppe volte al di là del proprio “seminato” senza rendersi conto che, quasi sempre, ciò di cui abbiamo bisogno è dietro l’angolo.

La Galleria d’Arte Provinciale di Santa Chiara e la Galleria Nazionale di Cosenza (Palazzo Arnone) sono i due punti nevralgici che, fino a Marzo, ospiteranno le varie mostre permettendo all’arte di prendere forma e vita; l’arte, in tutte le sue dimensioni e le sue espressioni, diventa così la vera protagonista del progetto.   Sono già in corso due mostre “Punti di Vista” e “Premio Pandosia-I Like Differences”; la prima cerca di mettere in confronto le opere di grandi maestri del passato con quelle contemporanee di 12 giovani italiani; lo scopo è quello di sviluppare un dialogo fervido e serrato tra la pittura tradizionale e le nuove tecniche artistiche che spaziano dalla scultura alle istallazioni fino a sfiorare i “linguaggi” moderni della fotografia e dei video che permettono di esprimere in maniera più adeguata la complessità della vita attuale.

Il premio Pandosia, ormai giunto alla sua XXVI edizione, cerca invece di sostenere tutti quei giovani che, dotati di estro, acume ed ingegno, si avvicinano al difficile e complesso mondo dell’arte; quest’edizione del premio, a differenza degli anni precedenti, non è dedicata solo agli scultori e ai pittori ma è stato trasformato in un premio dedicato alle più disparate forme d’arte come quelle attuali che si avvalgono di nuove tecniche e, soprattutto, di nuove tecnologie. Al concorso hanno partecipato circa 22 giovani e, grazie ad un ex aequo, due di loro, Sebastiano Dammone Sessa con l’opera “Senza titolo” e Giuseppe Colonese con il video “Riflessioni”, hanno ricevuto il premio Pandosia.

Il progetto sarà, tra l’altro, costellato di eventi collaterali; laboratori, convegni, performance, incontri andranno ad arricchire il cantiere artistico permettendo la promozione e la crescita culturale.

L’arte è viva, in continua crescita ed evoluzione, l’arte non è statica ma dinamica, cangiante, è un cantiere sempre aperto e pronto ad innovazioni; l’arte è un costante ed irrefrenabile work in progress.

Annabella Muraca

“Dal bianco e nero ai colori”, ripercorrendo la storia della Locride

Gerace (Rc)GERACE (RC) – Sabato 5 gennaio, a partire dalle ore 17, la Sala Conferenze del Museo Civico di Gerace (Palazzo Tribuna) ospiterà la presentazione di “Dal bianco e nero ai colori”, di Pino Mammoliti.

Oltre all’autore, al pomeriggio letterario interverrà il Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli, mentre i lavori saranno introdotti e moderati dal giornalista e direttore di “Lente Locale” – quotidiano online d’informazione della Locride –, Gianluca Albanese.

Avvocato e uomo politico locrese di primo piano, Mammoliti ha scelto di parlare proprio della sua Locri nel primo libro di cui è autore, ripercorrendo gli ultimi 45 anni di storia locrese, dalla strage di piazza Mercato – che non ha esitato a paragonare a ciò che l’11 settembre 2001 rappresentò per New York –, a oggi. Nel mezzo, gli anni in cui stella polare dell’agire della borghesia locale fu sempre più quell’autoconservazione che, secondo la tesi di Mammoliti, ha causato l’attuale disaffezione alla politica e la decadenza della città di Locri. Con un linguaggio che niente ha a che fare con il “politichese”, ma che anzi si rifà ai suoi celebri manifesti affissi ai muri locresi e destinati ai suoi avversari politici, l’autore non è affatto parco di nomi e cognomi, meriti e colpe, contrapponendo al pessimismo dilagante riguardo alle sorti di Locri, quello che l’autore della prefazione al testo – Nino Maio, presidente dell’Ordine degli Avvocati locresi – ha definito «l’ostinazione della speranza»

Ivana Spagna parla del suo concerto a Cosenza

“Il mio concerto sarà uno spettacolo nel vero senso della parola per regalare un sorriso al pubblico in un momento in cui c’è tanto bisogno di tornare a sorridere”.
Sono parole della cantante Ivana Spagna raggiunta telefonicamente mentre si appresta a fare le valigie per partire alla volta di Cosenza dove domenica 6 gennaio si esibirà, alle 18,30, in piazza dei Bruzi, per il concerto dell’Epifania promosso dall’Amministrazione comunale con il sostegno della Regione Calabria che ha accolto favorevolmente la proposta del consigliere regionale Ennio Morrone, titolare della delega allo spettacolo.
Ivana Spagna si dice entusiasta di poter dedicare una parte consistente della sua esibizione agli spettatori più piccoli: “L’Epifania è per eccellenza la Festa dei bambini ed è pensando a loro che abbiamo costruito una parte del nostro concerto. Io scenderò dall’alto, vestita come Mary Poppins, e intonerò per loro le canzoni tratte dalle fiabe animate che hanno accompagnato i loro sogni e i loro desideri: da “Il cerchio della vita”, tratta da “Il Re Leone”, alle canzoni dei films “Aladino”, “La bella e la bestia” ed altre ancora, più una coda di brani natalizi perché il clima è ancora impregnato della Festa più importante dell’anno.”
Non poteva mancare il riferimento ai musicisti cosentini che la accompagneranno durante il concerto di domenica e cioè Carmelo Labate (chitarra elettrica), Alfredo Biondo (tastiere e piano), Roberto Chiappetta (basso), Massimo Morrone (batteria) e Antonio Ruggiero (chitarra acustica).
“Sono ben undici anni che lavoriamo insieme – sottolinea la cantante – da quando  Danilo Mancuso, della ADN Management, anche lui calabrese, mi propose di avvalermi della loro collaborazione. Oltre ad essere degli ottimi musicisti, sono delle bravissime persone di cui mi fido ciecamente. Al di là dei concerti, passo molto tempo insieme a loro e, a parte cantare e suonare, ci divertiamo tantissimo. Danno sempre il massimo ed io con loro vado tranquilla, siamo una vera e propria famiglia!”
Nel concerto cosentino di Ivana Spagna troverà spazio anche una lunga carrellata dei suoi successi. “Ho un’idea tutta mia dei concerti – dice ancora la cantante – e l’approdo non può che essere quello che il pubblico vuole sentire da me. E’ per questo che la chiusura della mia esibizione sarà in totale allegria con la riproposizione delle hit del mio periodo dance con canzoni come  “Easy Lady” e “Call me”, ma non mancherà anche la hit sanremese “Gente come noi”.
E a proposito di Sanremo affiora qualche rimpianto. “Mi farebbe piacere tornarci in futuro in quanto quest’anno i giochi sono già fatti, anche con una canzone scritta da altri e non da me, ma per i meccanismi che governano oggi la manifestazione, non è così facile partecipare.”
Il rimpianto per Sanremo lascia il posto all’euforia non appena viene evocato l’episodio del suo straordinario successo in Inghilterra con “Call me” che nel 1987 stazionò per lungo tempo nelle classifiche britanniche al secondo posto, rappresentando ancora oggi la posizione più alta mai raggiunta in Inghilterra da un artista italiano.
“Fu un trionfo e sarei potuta finire anche al primo posto se non fosse che quell’anno c’era un certo Michael Jackson che spopolava e che arrivò primo. In compenso superai Madonna che finì al terzo posto”.
Un ultimo pensiero Ivana Spagna lo dedica ancora ai bambini per i quali ha scritto nel 2003, la fiaba “Briciola, storia di un abbandono”, sul tema degli abbandoni degli animali, grazie al quale ha vinto il premio letterario internazionale “Ostia Mare” ed ha partecipato di recente anche al prestigioso Premio Bancarella.
“In questa fiaba che contiene la parabole del perché non bisogna maltrattare gli amici a quattro zampe, parlo ai bambini perché sono loro il futuro e gli adulti di domani.
Spero che siano in tanti a Piazza dei Bruzi, insieme ai loro genitori. A tutti i cosentini auguro un anno più sereno, perché ne abbiamo veramente bisogno.”

Cabaret dell’Epifania per i detenuti di Cosenza

COSENZA – Una delegazione del Comune di Cosenza, composta da amministratori e consiglieri comunali, farà visita ai detenuti della casa circondariale di via Popilia la mattina dell’Epifania.

Con loro il giovane attore cosentino Emanuele Gagliardi che intratterrà con una delle sue divertenti perfomance cabarettistiche.

Non è nuovo a questo tipo di esperienza Emanuele Gagliardi che sposa la sua verve di cabarettista all’impegno nel sociale. Ospite in una recente riunione della Commissione Cultura, di quelle dedicate ai talenti locali, lo stesso Gagliardi ha raccontato degli spettacoli e dei laboratori teatrali tenuti proprio nelle carceri, dove ha avvicinato a classici del teatro dialettale anche tanti detenuti stranieri.

 

 

Ivana Spagna in concerto il 6 gennaio a Cosenza: qualche anticipazione

COSENZA – In programma per il prossimo 6 gennaio alle 18,30 il concerto di Ivana Spagna a piazza dei Bruzi, promosso dall’Amministrazione comunale grazie al sostegno della Regione Calabria che ha accolto favorevolmente la proposta del consigliere regionale Ennio Morrone, titolare della delega allo spettacolo.

E’ filtrata, intanto, qualche anticipazione sulla scaletta del concerto cosentino della cantautrice.

La data del 6 gennaio è troppo particolare per non pensare al pubblico dei più piccoli. L’interpretazione, nel 1994, della canzone “Circle of life” (Il cerchio della vita), scritta da Elton John per il cartoon disneyano “Il re Leone” e quella, nel 1998, di “So volare”, arrangiata da David Rhodes, per il film di Enzo D’Alò “La gabbianella e il gatto”, tratto dal racconto di Luis Sepulveda, rivelano una spiccata sensibilità della cantautrice verso il mondo dei bambini. Senza contare poi l’uscita, nel 2009, dell’album (che ha per titolo proprio “Il cerchio della vita”) che raccoglie tutte le canzoni tratte dalle colonne sonore dei cartoni animati della Walt Disney, Pixar e Dreamworks, reinterpretate da Spagna. Ma la sensibilità di Ivana Spagna nei confronti dei più piccoli ha anche un’altra origine ed è legata alla sua attività parallela di scrittrice per l’infanzia. E’ del 2002, infatti, l’uscita del suo primo libro “Briciola, storia di un abbandono”, una fiaba con la quale Ivana Spagna si aggiudica  il Premio Letterario Internazionale “Ostia Mare” 2003 nella sezione “Letteratura per l’infanzia”. Ed è per questo che, sempre stando alle indiscrezioni, la cantautrice potrebbe materializzarsi in Piazza dei Bruzi, agli occhi dei suoi fans più piccoli, vestendo i panni di una novella Mary Poppins. Non sarebbe questa l’unica sorpresa preparata dalla cantante per il concerto di Cosenza, essendo tutto l’impianto scenografico di fortissimo impatto visivo. A parte la dedica speciale ai bambini, il concerto di Ivana Spagna racchiuderà il suo repertorio classico, quello che ne ha fatto per anni la regina incontrastata della musica pop e dance e tra le cantanti italiane più esportate all’estero, con all’attivo oltre 10 milioni di dischi venduti.

Importante ricordare che ad accompagnare la cantante nell’esibizione, ci sarà, come ormai da anni, anche un pezzo di Calabria e di Cosenza: dal produttore Danilo Mancuso con il quale la cantautrice firma nel 2003 un contratto che la lega anche ai suoi musicisti, tutti cosentini, Carmelo Labate (chitarra elettrica), Alfredo Biondo (tastiere e piano), il bassista Roberto Chiappetta, il batterista Massimo Morrone e Antonio Ruggiero alla chitarra acustica. Unica non cosentina, la vocalist Helen Tesfazghi, ma persino il tour manager, Eugenio Bennardo, è di Cosenza.

 

 

 

 

 

 

Stasera al teatro di Cassano, Art For Life

CASSANO ALL’JONIO (CS) – Sarà presentato stasera presso il teatro comunale di Cassano all’Jonio, Art For Life, un evento promosso dalla comunità terapeutica “Saman” di Cassano e patrocinato dal comune, in cui verranno presentati i lavori del laboratorio di progettazione Architettonica e Creativa “LiberARTE” tenutosi presso la comunità terapeutico-riabilitativa “Mauro Rostagno”. ART for LIFE è un progetto che ha come tutela quella di Mons. Nunzio Galantino, Vescovo della Diocesi di Cassano, e come referenti Don Attilio Foscaldi. Un progetto a cura di Ottavio Marino.

L“Ogni forma d’arte, di letteratura, di musica deve nascere nel sangue del nostro cuore.  L’arte è il sangue del nostro cuore; io non credo in un’arte che non nasce dal desiderio dell’individuo di rivelarsi all’altro. Io non credo in un’arte che non nasce da una forza ,spinta dal desiderio di un essere di aprire il suo cuore.”, recitava  Edward Munch. Infatti,  citando le parole della studiosa Alessandra Improta, “L’Arte- terapia può essere intesa come l’insieme dei trattamenti terapeutici che utilizzano come principale strumento il ricorso all’espressione artistica allo scopo di promuovere la salute e favorire la guarigione, e si propone come una tecnica dai molteplici contesti applicativi, che vanno dalla terapia, alla riabilitazione e al miglioramento della qualità della vita”.

L’arte permette un’espressione diretta, immediata, spontanea, arcaica ed istintiva di noi stessi che non passa attraverso l’intelletto. L’arte pertanto diventa una valida risorsa da sfruttare per le terapie riabilitative. I risultati presso la “Saman” di Cassano in tale ambito sono eccezionale. I ragazzi del centro, guidati da Ottavio Marino, hanno realizzato dei lavori eccezionali, mettendo a frutto la loro creatività. Lavori che domani sera saranno presentati alla città, nell’ambito della manifestazioni natalizie “Natale Solidale, organizzate dall’Amministrazione Comunale di Cassano All’Ionio.

Il prossimo 10 gennaio al Marca Maria Primerano presenta “L’anello stregato di Mozart”

CATANZARO – Sarà presentato il prossimo 10 gennaio presso il Marca di Catanzaro, “L’anello stregato di Mozart” (Tullio Pironti editore, Napoli), di Maria Primerano, un divertente carosello che indaga, attraverso l’epistolario della famiglia e le opere di Mozart, la personalità del genio di Salisburgo in relazione alla società del suo tempo.

In una serata magica in cui nulla sarà lasciato al caso, e supportata dalla FIDAPA con lapresidente Giulia Audino, l’autrice, intervistata dal noto giornalista di RAI 1 Alberto Matano, ripercorrerà insieme ai suoi ospiti ogni variante in cui illibro è declinato, tra ironia e comicità, sensualità e trasgressività, nella formula del divertissement,  appunto, scelta da ella stessa come leitmotiv dell’intero lavoro. Un evento, quello che si terrà al Marca, realizzato grazie al contributo della Provincia di Catanzaro che, nella persona del presidente Wanda Ferro, ha voluto sostenere l’iniziativa; anche il maestro orafo Gerardo Sacco ha risposto alla richiesta specifica e originalissima dell’autrice, ridisegnando e realizzando in esclusiva l’anello stregato posseduto da Mozart, disegno riportato sulla copertina del volume e dal chiaro riferimento al titolo del libro.

Tanto è stato detto, infatti, su Wolfgang Amadeus Mozart, l’enfant prodige che a quattro anni già suonava e a cinque componeva, ma c’è dell’altro, riconducibile forse proprio all’anello fatato, di cui già scrisse Stendhal in un’appassionata monografia.

 

Il Ventaglio di Lady Windermere: la pellicola di Lubitsch, musicata dai Red Basica

COSENZA – La musica parla, racconta e costruisce storie e i Red Basica lo sanno bene. La band cosentina, capitanata da Mirko Onofrio, si è cimentata, lo scorso 30 dicembre presso il cinema Italia, nella sonorizzazione live della pellicola di Ernst Lubitsch, “Il ventaglio di Lady Windermere”, trasposizione cinematografica dell’omonima commedia di Oscar Wilde. Dietro l’evento, l’associazione “Fata Morgana” con la supervisione di Loredana Ciliberto (presidente dell’associazione) e Pierdanilo Melandro.

Red Basica è un progetto giovane, i componenti sono cinque: Mirko Onofrio /flauto, composizioni, direzione), Massimo Garritano (chitarre, arrangiamenti), Gianfranco de Franco (clarinetto), Giuseppe Oliveto (trombone, synth), Giuseppe Sergi (basso) e Massimo Palermo (percussioni). Mirko Onofrio (flauto, composizioni, direzione), Massimo Garritano (chitarre, arrangiamenti), Gianfranco De Franco (clarinetto), Giuseppe Oliveto (trombone, synth) , Giuseppe Sergi (basso), Massimo Palermo (percussioni). Il nome è chiaramente ispirato al mondo andaluso e si riferisce ad una grande rete di strade e autostrade che mettono in comunicazione una città con le principali connessioni esterne. Archiviate per un attimo le sonorità Jazz, care alla band, lo spettacolo del 30 dicembre ricreava un’atmosfera di leggerezza assoluta, con la complicità del clima natalizio di sottofondo e della commedia wildiana, interamente costruita su un mix di equivoci.

Il risultato è uno spettacolo di 79 minuti in cui ogni strumento scandisce turbamenti ed errori e ogni nota evoca una sfumatura di colore e definisce uno stato d’animo, in contrasto al bianco e nero della pellicola, in un climax ascendente. Flebile lo spazio tra il telone cinematografico e la band, appena più dietro, evocata dal crepitio delle pagine degli spartiti. Poi, l’ultima nota e di nuovo la luce.

 

Chiara De Salvo

Le ‘Ramblas’ di Catanzaro, Lamezia e Soverato

CATANZARO – L’iniziativa “Aspettando la Befana” porterà per le strade di Catanzaro, Lamezia Terme e Soverato giocolieri, statue viventi, trampolieri, musicisti, mimi e acrobati, tutto accompagnato da musiche jazz e swing e dalla migliori melodie natalizie. L’iniziativa fa parte del ‘progetto Ramblas’, fortemente voluto dal presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro.

Le festività natalizie verranno concluse con performance lungo Corso Umberto I a Soverato nel pomeriggio del 4 gennaio, poi il 5 mattina nel centro di Catanzaro (piazza Garibaldi, piazza Prefettura, piazza Roma e Corso Mazzini nei pressi di Palazzo Fazzari) e nel quartiere marinaro (Corso Progresso), quindi il 5 pomeriggio lungo Corso Numistrano a Lamezia Terme, infine la mattina del 6 gennaio ancora nel centro storico di Catanzaro. Proposto in collaborazione con l’associazione EcsDance, “Ramblas” è un grande spettacolo all’aperto con l’esibizione di diversi artisti di strada: la performance itinerante “Pinocchio Balene e Balocchi”, il Conte Schippa, Enzo Pazzo Sciò Man, la Compagnia internazionale di Statue viventi di Chris Channing, i gruppi “Blue Train  Jazz 5th” e “Jazz Turn 4th”.

Cosenza brinda al 2013 per strada

COSENZA – Per qualche ora Cosenza dimentica la crisi, la possibilità catastrofica della ridiscesa in campo del Cavaliere e tutte le profezie di stregoni ed economisti per godersi la prima lunga notte del 2013.

E lo fa scendendo per strada a festeggiare, in una piazza enorme che da Piazza Bilotti si estende lungo tutto Corso Mazzini per arrivare fino al cuore del centro storico in Piazza XV Marzo. Una piazza che ha accolto e raccolto le emozioni e le speranze delle migliaia di persone che l’hanno invasa rendendo la città bella come non mai.

Appena dopo la mezzanotte a dare il via ai festeggiamenti è l’eccezionale talento di Max Gazzè che con il suo inseparabile basso a tracolla ha riscaldato gli animi e il sangue dei cosentini che per due ore hanno ballato e cantato senza risparmiarsi.

Sempre sorridente ha riproposto il meglio del suo repertorio da Cara Valentina a Mentre dormi, ha improvvisato delle brevi jam session reggae e con l’arrivo del 2013 non ha resistito alla tentazione e si è lasciato coinvolgere dal clima “trenino da Capodanno” esibendosi in una sua personalissima versione di Disco Inferno.

La serata prosegue lungo il corso principale, dove tra le statue del Mab, trampolieri e clown hanno divertito grandi e piccini, tutti si scambiano auguri e sorrisi, nell’aria c’è odore di spumante e di cornetti appena sfornati, qualcuno riesce a malapena a mantenersi in equilibrio ma poco importa tanto non è prevista la macchina, infatti come in una lunga processione si cammina tutti verso il centro storico per ballare con Asia Argento in versione dj.

Splendida in total black, scatenata nel mettere su la sua stravagante playlist che vede l’alternarsi dei Blur con Donatella Rettore, sfrenata tanto da ricordare nelle movenze la Uma Thurman di Pulp Fiction, sullo sfondo il brillante Teatro Rendano, appesi ci sono gli acrobati Citepò che volteggiano nell’aria esibendosi in suggestive coreografie alate.

Sono passate da poco le cinque del mattino quando le luci cominciano lentamente a spegnersi per lasciare il posto all’alba di questo nuovo giorno, di questo nuovo anno, fatto per chi non è ancora stanco di ritentare quell’impresa incompiuta, per chi troverà prima o poi il coraggio di iniziare qualcosa di nuovo, per chi si butterà molto ma non tutto alle spalle e per chi crederà almeno per oggi che il peggio sia passato e che può attendergli solo di meglio.

Gaia Santolla