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Ballottaggio Rende, Principe diretto: «Da lunedì Rende tornerà a risplendere dopo cinque anni di buio»

RENDE (CS) – «Il nostro è un appello al voto a tutti i rendesi, anche a chi al primo turno ha votato Manna. Rende in questi cinque anni ha perso terreno, ha fatto tanti, troppi, passi indietro. Chiedo un voto di fiducia, un voto sulla credibilità che le migliori energie riformiste di questa città sono riuscite a meritarsi a Rende, realizzando una città moderna, pulita, dinamica commercialmente, una città con al centro la cultura e ricca». Sono le parole, a due giorni dal turno di ballottaggio, del candidato sindaco Sandro Principe.
«Oggi tutte le anime di centrosinistra sono con noi – ha aggiunto -, e siamo sicuri anche la città. Chiediamo a tutti un ultimo sforzo perchè il voto di domenica è troppo importante. Andate a votare non lasciate che decidano gli altri per voi. Da lunedì Rende tornerà a risplendere dopo cinque anni di buio».

Mendicino, ecco la Giunta del Palermo bis

MENDICINO (CS) – Il sindaco rieletto di Mendicino, Antonio Palermo, ha convocato per mercoledì 12 giugno 2019, il primo Consiglio Comunale dopo le elezioni amministrative del 26 maggio.

Sei i punti all’ordine del giorno.

Si comincia con l’esame delle condizioni di candidabilità, eleggibilità ed incompatibilità alla carica di Sindaco e Consiglieri Comunali e quindi convalida degli eletti. Si passerà poi ad eleggere il presidente del Consiglio Comunale ed il vicepresidente. Sarà poi il momento del giuramento del Sindaco, la comunicazione della nomina degli Assessori, del Vicesindaco e delle deleghe assegnate ai Consiglieri Comunali. A seguire l’elezione delle Commissioni: Elettorale e Consiliari permanenti. 

A ricoprire la carica di vicesindaco e assessore al Bilancio sarà Angelo Greco

Le deleghe urbanistica, scuola e pubblica istruzione, edilizia scolastica, viabilità, trasporti e mobilità sostenibile e comitati di quartiere saranno affidate all’assessore Irma Bucarelli; Ignazio Giordano assessore welfare e politiche sociali, terzo settore e politiche di integrazione, protezione civile e contrasto al randagismo; Rossella Giordano assessore alle attività economiche e produttive, commercio, agricoltura e turismo ed eventi; al consigliere delegato Roberto Caputo sport e impiantistica sportiva, valorizzazione monte Cocuzzo e patrimonio boschivo; alla consigliera Margherita Ricci le deleghe cultura, politiche di genere, pari opportunità e contrasto al fenomeno della violenza sulle donne, legalità e trasparenza; al consigliere Stefano Borselli associazionismo, volontariato, politiche giovanili e tempo libero.

«Inizia un nuovo percorso e invito tutti i cittadini – ha dichiarato il primo cittadino Antonio Palermo – a prendere parte a questo primo Consiglio e anche ai successivi, in modo da partecipare attivamente alla vita pubblica e allo sviluppo della nostra comunità».

Ballottaggio Rende, liste Massimiliano De Rose scelgono Sandro Principe

RENDE (CS) – A tre giorni dal ballottaggio per la scelta del sindaco di Rende, il gruppo facente capo a Massimiliano De Rose ha sciolto le riserve scegliendo con chi schierarsi. 

«Il nostro percorso politico, lungo cinque anni -, culminato nella formazione della lista “Oltre”a cui il gruppo “Idee in Circolo” ha dato il contributo più significativo in termini di preferenze. Lo stesso percorso, intenso e molto partecipato, si è concretizzato nell’appoggio al candidato a sindaco Massimiliano De Rose ,che ha rappresentato al meglio le nostre idee e la nostra identità.  Tutto questo ci consente di esprimere grande soddisfazione per l’importante riconoscimento politico che ci ha consegnato l’elettorato rendese all’indomani della competizione  del 26 maggio.

«“Idee in circolo” e’ partita da lontano interpretando da sempre il ruolo di un’opposizione consapevole al Sindaco Manna ed alle criticità che la sua compagine amministrativa ha inanellato negli anni di governo. Oggi – si legge ancora -, con trasparenza ed entusiasmo e nel rispetto del cammino già intrapreso ,che rimane il nostro miglior viatico elettorale, “Idee in Circolo”aderisce alla proposta politica che ritiene più coerente ed efficace per il governo della città.  
La proposta riformista di rilancio e valorizzazione dell’area urbana ci vede concordi rispetto ad una visione  del futuro che ritrovi quella spinta propulsiva che è mancata in questi ultimi cinque anni.  La nostra visione, che pure mantiene elementi di autonomia ed unicità, trova punti di contatto con la prospettiva rappresentata dalla tradizione riformista e socialista che, per questa ragione, riteniamo di sostenere. Guardare al futuro significa, per il nostro gruppo, fare delle scelte politiche che abbiano come fine precipuo l’interesse dei cittadini, da sempre per noi il vero centro dell’agire civile. 
Siamo certi che la trasparenza e la coerenza che ci hanno portato a scegliere “OPEN POLITICA APERTA “come la strada da percorrere durante questa esperienza elettorale possano contraddistinguerci, rispetto all’azione di chi si muove sotto traccia alla ricerca di un consenso non rintracciabile nella consultazione elettorale.
La nostra proposta, adesso a sostegno di Sandro Principe, avrà massima convergenza da parte dei nostri elettori che ritroveranno, in un’altra Rende possibile, la vera opportunità di cambiamento che la città vuole.
Siamo convinti che il futuro sia nelle gambe e nelle idee degli uomini che le propongono e che l’avversario politico possa diventare un alleato se ci consente di realizzarle. 
Questi i motivi per cui aderiamo al progetto della sinistra riformista rendese, convinti che voi tutti possiate, per le stesse ragioni, sostenerlo».
 
Domani alle 17,30 presso l’Hotel Europa il gruppo spiegherà le ragioni della propria scelta. 

Ballottaggio Rende, Principe: «Basta strumentalizzazioni. Avanti senza paura»

RENDE (CS) – «Sandro Principe va giudicato per le sue capacità amministrative, per le opere che ha saputo realizzare, per quelle che dice di voler fare per la città, per la battaglia di contenuto che sta facendo per il futuro di Rende. Non certi deve essere messo alla gogna per una frase detta in un contesto che si pensava fosse informale, fuori onda appunto. Sandro Principe nelle conversazioni informali, come riteneva essere quella parte della trasmissione a Ten, utilizza quel simpatico dialetto popolare, esclamazioni colorite di un uomo nato nel centro storico, per sottolineare all’altro che sta dicendo delle grandi stupidaggini». A quattro giorni dal turno di ballottaggio questo è il pensiero delle liste a sostegno d Sandro Principe dopo il dibattito televisivo, divenuto ormai celebre, fra lo stesso Principe e l’altro candidato sindaco Marcello Manna.

«E’ evidente che i sostenitori di Manna, non potendo introdurre nel confronto elettorale argomenti e contenuti perché il loro candidato sindaco non ne ha, perché non ha realizzato nulla in 5 anni a Rende, cercano di strumentalizzare questo episodio». E concludono: «Stigmatizziamo il comportamento della direzione dell’emittente che sul contenuto del fuori onda non si è attenuto alle regole vigenti. Ma vorremmo dire ai rendesi tutti che in politica come nella vita,  al netto di giochini social e di strumentalizzazioni, contano sempre e solo i fatti e non le “visualizzazioni”. Ed i fatti su com’era Rende e com’è diventata ce li abbiamo davanti agli occhi tutti».

«Il clima di odio e aggressività che si sta creando in questa campagna elettorale ci preoccupa e non poco. Leggiamo sui social commenti aggressivi, carichi di odio da parte di sostenitori e amici di Manna che augurano la morte o che si esprimono con rammarico sul grave attentato del 2004 scrivendo: “quel colpo poteva andare più in fondo». «Tutto questo è vergognoso. Abbiamo cercato di mantenere alto il dibattito sul futuro della città e crediamo che la controparte debba dissociarsi da quanto stiamo vedendo e leggendo.  Qualcuno vuole avvelenare il clima, ma noi non ci faremo intimidire. Andiamo avanti senza paura verso il 9 Giugno e siamo certi che i rendesi premieranno il buon governo riformista di questa città».

Principe sul parco acquatico

Sul parco acquatico si sbilancia invece lo stesso Sandro Principe. «Ma il Parco Acquatico dopo l’inaugurazione in grande stile di qualche settimana fa, non doveva aprire a Giugno? Beh giugno è arrivato, ma l’opera è ancora tristemente chiusa e vuota. Qui qualcuno ha preso in giro i cittadini di Rende». «Dispiace constatare che nonostante le frettolose inaugurazioni elettorali ed i proclami dell’amministrazione – continua Principe – la struttura sia ancora desolatamente e sconsolatamente inattiva. A ben guardare fuori dal recinto che delimita il Parco, sembra che ancora sia incompleta e solitaria: non c’è un fiore, né un albero, il laghetto ha l’acqua putrida, nessuno si aggira tra i pontili, nessuno che lavora per i preparativi dell’apertura».

«Sul futuro del Parco Acquatico siamo molto preoccupati – conclude -. E’ stata pensata come una grande infrastruttura attrattiva che doveva portare “la spiaggia” a Rende, con attività sportive, ricreative, innovative e ristoranti, ma oggi l’amministrazione uscente ha svuotato di contenuto questa opera, non capendone le potenzialità . Non conosciamo le capacità manageriali dei soggetti oggi demandati alla gestione, ci auguriamo dopo il 9 Giugno di poter dare nuovo slancio ad un’opera che abbiano ideato e che può dare lavoro e nuova centralità alla città».

Cosenza, la metrotranvia non può essere sottoposta a referendum

COSENZA – In relazione agli articoli di stampa relativi alla richiesta di consultazione popolare sulla Metrotranvia, si fa presente che – si legge nella nota – il sindaco Mario Occhiuto aveva, già prima dell’incontro Comitato ‘No Metro’/Prefettura, interloquito con il Presidente del Consiglio a palazzo dei Bruzi per calendarizzare l’elaborazione delle riforme regolamentari in tema di istituti di partecipazione diretta,  che sono di precipua competenza del Consiglio comunale. Del resto, è lo stesso Prefetto che mette in indirizzo anche il Presidente del Consiglio comunale, proprio in ragione della specifica competenza consiliare e non già di Sindaco o Giunta».

«Ad ogni modo è necessario evidenziare che un referendum sulla Metrotranvia non appare comunque percorribile, atteso che da normativa lo stesso può vertere solo su materia di esclusiva competenza comunale, differentemente dal caso di specie che investe anche la competenza regionale. Difatti nella nota prefettizia si dice “al di là della problematica Metropolitana leggera”».

Ballottaggio Rende, Laboratorio Civico: «Principe ha bestemmiato. Chieda scusa ai cattolici»

RENDE (CS) – «Sandro Principe ha bestemmiato in tv, offendendo la Madonna, che peraltro è la patrona di Rende». È quanto afferma Laboratorio Civico, la lista a sostegno del candidato a sindaco Marcello Manna a seguito del dibattito televisivo di quest’ultimo con Sandro Principe.

«Un comportamento che offende tutti i cattolici rendesi – si legge nella nota – e che dimostra, purtroppo, quello che noi andiamo dicendo da tempo e cioè che Principe non rispetta avversari, simboli, cittadini ma ha solo voglia di potere.
Principe deve chiedere scusa a tutti i rendesi per quello che ha detto in televisione, una cosa che non ha precedenti nella storia della democrazia partecipata calabrese. Anche se ormai non è riparabile e non bastano più le scuse. Sandro Principe  si deve solo ritirare per il bene della città e dei cittadini rendesi».

 

“Federazione Civica Rendese”, Cinelli e Sdao ringraziano e appoggiano Principe

RENDE – «Grazie infinite a Sergio Tursi Prato che ha riposto in noi la fiducia per la guida della lista Federazione Civica Rendese, che insieme al “Coraggio di cambiare Rende”, ha sostenuto la sua candidatura a Sindaco» ad affermarlo sono Stefano Cinelli e Simona Sdao candidati alle ultime elezioni comunali a Rende che in vista del turno di ballottaggio in programma domenica ufficializzano il loro appoggio e quello “Federazione Civica Rendese” al candidato a sindaco Sandro Principe.

«Grazie per aver compreso la scelta di sostenere al ballottaggio la candidatura di Sandro Principe – prosegue la nota di Cinelli e Sdano – per favorire, attraverso il metodo del confronto, del dialogo e del rispetto, la crescita di una classe dirigente in grado di guidare i processi di trasformazione ed avanzamento della comunità rendese; progetto che mira a coniugare, secondo una scala di priorità, la necessità di affrontare e risolvere le emergenze quotidiane e l’ambizione ed il sogno delle grandi realizzazioni».

 

Ballottaggio Rende, M5S: «Non appoggiamo nessuno»

RENDE (CS) – «Non abbiamo risposto, fino ad ora, alle ricostruzioni che ci vedono schierati, a Rende, a favore della vecchia classe politica, ma è arrivato il momento di fare chiarezza sulla nostra posizione in virtù del ballottaggio di domenica 9 giugno». Così in una nota i candidati nella lista del MoVimento 5 Stelle alle amministrative del 26 maggio.

«Possiamo dir chiaro che non forniremo nessuna indicazione di voto, ritenendo i due candidati a Sindaco due facce della stessa medaglia. ll Movimento 5 stelle a Rende si è presentato alla competizione elettorale fermamente convinto di rappresentare l’unica forza politica in grado di portare il cambiamento nella nostra città. La maggioranza dei cittadini ha però deciso di dare la possibilità di amministrare Rende ad altri due raggruppamenti politici (una di 5 e l’altra di 6 liste). Noi accettiamo e rispettiamo democraticamente l’esito delle elezioni, dove si è giocato più sulla quantità (580 candidati in tutto) che sulla proposta politica, che d’altronde si è riassunta nello scegliere tra il vecchio e il vecchissimo, entrambi accomunati dalla continuità amministrativa che il nostro portavoce in Consiglio ha sempre denunciato».
«Bizzarra se non assurda – continua la nota – è l’insinuazione di essere dalla parte di qualcuno dei due contendenti. Basta andare a guardare le votazioni del M5S in consiglio comunale negli ultimi 5 anni, sempre e solo all’opposizione della deludente giunta uscente o verificare le nostre posizioni sull’altro candidato, che, e siamo stati l’unica lista a ricordarlo, andrà a processo imputato di gravissime accuse».
«Con convinzione – continuano i candidati M5S – non sosterremo direttamente o indirettamente nessuna coalizione, anche se un apparentamento ci avrebbe consentito di entrare in Consiglio. Piuttosto denunciamo e prendiamo le distanze dagli accordi sottobanco che si stanno chiudendo in queste ore alle spalle dei cittadini per un posto al sole in Consiglio. Noi non siamo disponibili a barattare i voti dei nostri elettori, che ringraziamo per la fiducia che ci hanno accordato e vogliamo rassicurare con pratiche di coerenza. Continueremo ad andare avanti per cercare di riportare la politica nelle mani dei cittadini e invitiamo quindi tutti coloro che ci sostengono ad informarsi e a votare liberamente e secondo coscienza. Per quanto ci riguarda – concludono i candidati – terremo sotto pressione la futura Amministrazione anche da fuori dell’Assise Comunale, cercando in tutti i modi di portare la voce e le proposte di tutti i cittadini di Rende».

 
 
 
 

Morano Calabro, varata la giunta De Bartolo bis

MORANO CALABRO (CS) – Lo aveva affermato ed evidenziato più volte nei comizi che hanno preceduto l’election day del 26 maggio scorso che avrebbe coinvolto nell’Amministrazione tutti gli eletti e dato spazio anche agli altri componenti di Insieme per Morano.

E così ha fatto. Nicolò De Bartolo, riconfermato nella carica di Sindaco – terzo mandato per lui; il secondo consecutivo – ha mantenuto la parola e varato rapidamente la Giunta secondo gli impegni assunti con i suoi uomini e con il popolo.

Quattro assessori e altrettanti consiglieri lavoreranno per il raggiungimento degli obiettivi fissati. L’assetto della compagine rispecchia, come facilmente riscontrabile, equilibri ben precisi e assegna i settori in base a specifiche competenze.

La squadra. In primis De Bartolo, che trattiene per sé, tra l’altro, Bilancio, Comunicazione e tutto ciò che non è direttamente conferito agli assessori. Quindi:

–         Pasquale Maradei, storico collaboratore di De Bartolo, è confermato vicesindaco e si occuperà di Lavori pubblici, Politiche energetiche, Personale, Patrimonio comunale.

–         Francesco Salvatore Soave curerà Ambiente, Sanità, Manutenzione, Verde pubblico.

–         Mariagrazia Verbicaro, Urbanistica e Gestione del Territorio, Politiche di riqualificazione turistica del centro storico, Arredo urbano, Attività produttive.

–         Sonia Cozza, Servizi sociali, Pubblica istruzione, Welfare e Politiche del lavoro.

L’esecutivo ha tenuto la prima riunione ufficiale giovedì 30 maggio scorso.

Come detto ci sarà modo di contribuire attivamente anche per i consiglieri. Ai quali De Bartolo ha assegnato deleghe precise. A Mario Donadio, scelto come Capogruppo di Insieme per Morano (la nomina sarà comunicata alla prima seduta del civico consesso), sono affidate: Cultura, Spettacolo e Promozione del Borgo.

A Geppino Feoli: Agricoltura, Forestazione, Dissesto idrogeologico.

A Salvatore Siliveri: Turismo.

A Vicenzo Amato: Viabilità, Segnaletica stradale, Trasporti, Scuolabus.

 Operativo anche l’ufficio staff del sindaco, coordinato da Franco Marino e formato dai consiglieri non eletti: Giuseppe Caputo, Mimmo De Franco, Tonia Rimolo, Giacomo Carlomagno.

 «Siamo abituati a mantenere gli impegni presi – commenta il sindaco Nicolò De Bartolo. E come anticipato pubblicamente tutti i membri della nostra compagine sono chiamati a operare con diligenza e passione per il bene della comunità. A ognuno in virtù delle proprie esperienze, formazione e capacità sono stati attribuiti incarichi, nell’esercizio dei quali, ne sono certo, sapranno avviare iniziative e perseguire nei cinque anni che ci attendono i propositi del nostro progetto. Vogliamo continuare a costruire la Morano del futuro: a misura d’uomo, aperta e senza pregiudizi, accogliente e generosa, onesta, rispettosa delle libertà, sentinella dei diritti e attenta ai doveri. Vogliamo che quanto seminato nella precedente consiliatura – aggiunge De Bartolo – si trasformi in tangibili e durature forme di sviluppo. Porteremo avanti con determinazione ogni punto del programma, non lesinando energie e dedicando il nostro tempo all’individuazione del bisogno, quindi alla risoluzione dei problemi esistenti, dei quali abbiamo piena coscienza. Sapremo ascoltare, e lo faremo senza sforzo, con la naturale sensibilità che deve caratterizzare ogni buon amministratore. Per riuscirvi sappiamo di poter contare sulla collaborazione di tutti i cittadini. E per loro e insieme a loro, non abbiamo dubbi, guarderemo al domani con la giusta armonia e la serenità dovuta a una comunità nobile come la nostra».

Giunta Manna, le dichiarazioni alla vigilia del voto

RENDE (CS) – »Sono stati anni di lavoro serrato e appassionante. Si è agito seguendo un modello di governance territoriale capace di valorizzare esperienze condivise di educazione di genere e cittadinanza paritaria realizzando un modello esportabile di società civile all’interno delle istituzioni». Inizia così la nota congiunta diffusa dalla giunta Manna alla vigilia del ballottaggio di domenica nove giugno.

«Abbiamo lavorato -proseguono gli assessori- in un’ottica democratica partecipata, proponendo azioni dal basso tese a tutelare dignità e diritti delle donne e degli uomini, delle fasce più deboli oltre che a individuarne bisogni e necessità»

«Ponendo i cittadini – si legge ancora – come attori principali di una programmazione partecipata, si è tracciato un percorso che, nel riconoscimento della autonomia del lavoro dei singoli assessorati, ha visto la giunta lavorare in maniera collegiale condividendo spesso percorsi d’azione. Dal lavoro comune -affermano- condotto dalla nostra giunta, dove gli ambiti d’intervento si sono più volte incrociati contaminandosi in un’ottica comunitaria, abbiamo posto in essere un’organica opera di rivitalizzazione riuscendo a riconsiderare la “polis”, cuore ed insieme centro del nostro agire politico”.
L’accessibilità -si dichiara nella nota- è stato presupposto necessario da cui partire, così come il ri-lancio di una nuova economia urbana che si basa su terziario avanzato, rete di innovazioni, una classe dirigente giovane in grado di fare della città un polo multisettoriale e all’avanguardia. In questi anni siamo riusciti a risanare conti e ad azzerare i debiti. Abbiamo colto le istanze del nostro personale e siamo riusciti ad assumere a tempo indeterminato e a tempo pieno i lavoratori che per anni hanno vissuto sulle loro spalle il precariato».

“Rende, dunque, -conclude la giunta- come città dei diritti un tempo negati, consapevoli che il sociale così come le pari opportunità siano strumenti necessari al processo di rigenerazione urbana. Chiave di volta di tale processo è stato il civismo, la cittadinanza attiva, la cultura: monumenti e chiese sono divenuti beni non meramente conservati, ma rivitalizzati; si è lavorato nelle scuole e in ateneo alla costruzione di percorsi di autodeterminazione e consapevolezza di sé; le maestranze sono state valorizzate affinché il sapere artigiano divenga al tempo stesso conoscenza degli antichi mestieri e prospettiva lavorativa futura per incentivare l’appartenenza al proprio territorio.

«Un territorio che abbiamo voluto tutelare anche da un punto di vista ambientale: siamo comune virtuoso per quanto riguarda la cultura della raccolta differenziata diffusa ormai a tutti i livelli, ma siamo anche comune modello in tema di protezione civile e di salvaguardia del territorio»,

Ed infine: «Ri-costruire ed insieme capitalizzare il nostro patrimonio umano, storico, artistico: così abbiamo attivato un dialogo virtuoso tra economia, cultura, turismo, imprenditoria mettendo in campo una progettazione condivisa.
Si è alimentato un nuovo modo di guardare alla cosa pubblica non solo come fonte di identità culturale e coesione sociale, ma anche fattore competitivo e di crescita economica nel segno dell’innovazione dove la comunità avrà modo di formarsi e confrontarsi su una pluralità di linguaggi, saperi e tradizioni mettendo insieme culture provenienti da tutto il mondo.
Riteniamo, dunque, che attraverso tali buone pratiche, realizzando percorsi virtuosi sia stato possibile costruire una nuova idea di città: aperta, plurale, multiculturale, identitaria, comunitaria. Una città a misura d’uomo dove convergono e si mescolano culture e patrimoni umani, sociali, artistici e culturali».