Albert Hera per la Prima Volta a Cosenza con le Circlesongs

albert heraCOSENZA – Approdano a Cosenza le Circlesongs di Albert Hera, che si svolgeranno presso il Cag dell’Università della Calabria nei giorni 12 e 13 dicembre in collaborazione con le associazioni Galimi Art Session, 33Giri Music Academy e Takabum.
L’evento, organizzato da Alessandra Palmieri (vocal trainer cosentina), ha raccolto numerose adesioni tra cantanti (e non) che giungeranno, nella giornata di domani, da ogni parte della regione.

Le CircleSongs si fondano sulla costruzione di melodie senza parole, che nascono associando fonemi creati con uno scopo primariamente evocativo. Suoni che ricordino paesaggi, profumi, sapori, musiche e genti lontane. In questo modo si può andare alla ricerca delle varie caratteristiche, anzi dei vari colori della voce, così come esistono i colori delle arti figurative. Stiamo parlando di una forma di improvvisazione corale: un solista-direttore, in un processo di libera improvvisazione, crea e assegna progressivamente ai coristi, disposti a cerchio e ripartiti per sezione, specifici moduli ritmico- vocali costituiti da fonemi privi di significato che vengono ripetuti in una sorta di litania. Dal loro incastro nasce la struttura armonica del brano. Il direttore utilizza poi particolari segnali per gestire l’esecuzione polifonica, in funzione del fluire dell’improvvisazione vocale solistica.

L’esperienza delle Circlesongs coinvolge non solo la dimensione vocale, ma anche quella corporea (movimento, ritmo), cognitiva (memoria, attenzione, etc) e socioemotiva (ascolto, sintonizzazione, coordinazione tra le sezioni).
Ne risulta un’esperienza di profondo assorbimento in cui le dimensioni emotive ed esperienziali diventano la base per facilitare nei partecipanti una nuova e più acuta consapevolezza degli aspetti ritmici, polifonici, esecutivi, antropologici dell’attività canora.

Albert Hera, straordinario cantante jazz e contemporaneo specializzato in improvvisazione corale, potrebbe essere descritto come un “Narratore di suoni”. Il suo stile unico è caratterizzato dal potere evocativo del linguaggio dei suoni oltre le parole , suoni che raccontano immagini e luoghi lontani, suoni che evocano la storia della sua vita che da formidabile sassofonista lo ha portato a trovare nella voce la sua piena espressività artistica.
Ha collaborato con molti artisti internazionali tra cui Bobby McFerrin, dal quale, nel 2010 viene invitato a cantare in 4 dei 7 brani contenuti nella ambiziosa opera arrangiata da Roger Treece “Vocabularies”, candidata a 3 Grammy Awards” e vincitrice del premio miglior album di world music ai prestigiosi Image Awards. Da questo incontro il suo approccio al suono e la sua libertà espressiva esplodono con grande energia.
Inizia a girare l’Italia proponendo pioneristici seminari di CircleSongs lavorando molto per costruire un approccio personale a questo modo unico di fare musica in cui l’improvvisazione vocale supera la finalità artistica e si intreccia con quella didattica: migliorare la padronanza dello strumento vocale riscoprendo e attingendo dalle proprie emozioni e del piacere di cantare insieme.

Miriam Caruso

 

 

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