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Cosenza, agente aggredito in carcere. Sappe: “troppa violenza, si intervenga”

COSENZA – Ancora un’aggressione ai danni del personale della Polizia penitenziaria e stavolta è accaduto all’interno del carcere di Cosenza. I fatti risalgono a sabato sera: “un detenuto italiano, del circuito di media sicurezza – raccontano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale – ha sferrato un pugno in testa ad un’agente della Polizia Penitenziaria che stava procedendo a far rientrare i detenuti dopo le attività di socialità”.

L’agente aggredito ha dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari. “Nell’esprimere solidarietà e vicinanza al collega che ha subito l’aggressione (molte volte determinate da detenuti con problemi psichiatrici, la cui gestione va fatta in sezioni adeguate e con personale medico e paramedico) chiediamo – scrivono i rappresentanti sindacali – che l’Amministrazione assuma idonee iniziative per fronteggiare le continue violenze a danno del personale della polizia penitenziaria”.

Nel reparto di Polizia penitenziaria di Cosenza si registra, tra l’altro, una consistente carenza di organico che costringe il personale ad effettuare lunghi turni di servizio e a ricoprire, molte volte, più posti di servizio contemporaneamente, con tutte le conseguenze che ne derivano. Al 31 marzo scorso erano detenute 261 persone di cui 51 stranieri.

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