Gratteri «dopo queste minacce, se fosse possibile, lavorerei ancora di più»

COSENZA – «Dopo queste minacce, se fosse possibile, lavorerei ancora di più e sto pensando a tante cose, ma non a prendere decisioni». Lo afferma Nicola Gratteri, ospite a Cosenza alla presentazione del libro del suo sostituto Alessandro Riello, un romanzo giallo dal titolo «Delitto in contropiede», edito da Pellegrini. Il procuratore di Catanzaro, recentemente, è stato raggiunto da nuove minacce e un progetto di attentato che lo hanno costretto a rafforzare la scorta.

«I miei uffici sono stati sempre aperti a chi volesse denunciare o raccontare i propri drammi, e in particolare a Catanzaro una volta alla settimana incontriamo usurati ed estorti. E lo facciamo dal 2016», prosegue il magistrato alla domanda se fosse sorpreso della vicinanza e dell’affetto che gli dimostra la gente. La gente col tempo si affeziona, perché in tanti hanno avuto riscontro dopo le loro denunce – dice Gratteri – hanno fiducia, credono nella bontà di quello che stiamo facendo e prendono posizione».

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