Operazione “Alcova” arrestato nella notte il latitante Giuseppe Facchineri – VIDEO

facchineri1CITTANOVA (RC) – L’operazione Alcovaha portato alla cattura di Giuseppe Facchineri, classe 1970, personaggio di spicco dell’omonima cosca di ‘ndrangheta operante a Cittanova (RC), con alle spalle numerosi precedenti per associazione di tipo mafioso, omicidio, strage, rapina, porto abusivo di armi, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, furto aggravato, ricettazione. Le vicissitudini giudiziarie di Facchineri risalgono al 2014, quando era stato arrestato insieme alla madre Caterina Facchineri, classe 1943, e al fratello Salvatore Facchineri, classe 1974, per estorsione e rapina in concorso aggravate. Le indagini erano state avviate a seguito di una perquisizione effettuata nell’abitazione di un residente del luogo. In quella circostanza i militari avevano rinvenuto un’agenda e alcuni documenti contabili riferiti a rapporti economici non meglio precisati con componenti della famiglia Facchineri. Il materiale rinvenuto è apparso sospetto, soprattutto perché l’interessato non è stato in grado di fornire alcuna spiegazione in merito al contenuto e alla natura del rapporti in questione. Le investigazioni che ne sono seguite hanno permesso di riscontrare che alla base vi erano delle richieste estorsive, derivanti dalla vendita di dieci bovini (per un importo di 10mila euro) risalente al 2009 tra Caterina Facchineri e la vittima: quest’ultima, pur avendo regolarmente pagato a suo tempo la cifra pattuita, era poi stata comunque oggetto di continue richieste di danaro, avanzate a titolo di pretesi interessi sul pagamento del bestiame acquistato. Dopo alcuni mesi in carcere, Giuseppe Facchineri era stato posto gli arresti domiciliari in provincia di Arezzo. Ma dal processo in cui era imputato, e grazie a diverse testimonianze, ne è scaturita una posizione sempre più grave. Nel corso dell’udienza del processo del 16 gennaio 2016, Facchineri ha addirittura inveito e minacciato di morte la persona offesa. A quel punto, i reati di cui era già chiamato a rispondere, uniti alla condotta assunta nel corso del processo e alla pericolosità evidenziata, avevano determinato il ripristino della custodia cautelare in carcere, che però era rimasta ineseguita in quanto Facchineri non aveva più fatto rientro presso l’abitazione dove scontava gli arresti domiciliari. Da quel momento sono iniziate le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Taurianova, che dopo quasi un anno e mezzo sono così riusciti a risalire al covo dove il latitante continuava ad incontrarsi periodicamente con la moglie. Infatti, proprio la necessità di continuare a mantenere il contatto con la donna cui era più legato, gli sono stati fatali. Intorno alle 3, 45 di questa notte, è stato arrestato al termine di un blitz portato a termine dai Carabinieri di Taurianova, con l’ausilio dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori e dell’8° Nucleo Elicotteri CC di Vibo Valentia.

 

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