Presunto danno alle casse regionali per oltre quattro milioni di euro. Chiesto il rinvio a giudizio per tre dirigenti regionali

CATANZARO – Le nuove norme regionali imponevano la pubblicazione del Bollettino Ufficiale della Regione esclusivamente in via telematica. Nonostante ciò gli uffici hanno prorogato i contratti di stampa cartacea del Burc in favore dell’azienda di proprietà della famiglia Abramo di Catanzaro, causando un danno da quattro milioni e mezzo di euro. Per questo la Procura di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio in concorso per tre dirigenti della Regione Calabria. Il gip Wanda Romanò, su richiesta del sostituto procuratore Saverio Vertuccio, lo scorso 16 febbraio ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 12 luglio, quando deciderà se rinviare a giudizio l’ex dg del dipartimento Organizzazione e personale Antonio Izzo, in carica dal 25 maggio 2007 al 16 maggio 2010, e i già dirigenti del settore Provveditorato, Economato e Bollettino ufficiale, Giuseppe Longo, in servizio dal 7 ottobre 2009 al 31 agosto 2010, e Valeria Fedele, in servizio dall’1 settembre 2010 all’8 settembre 2011.

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