Satellite cinese in caduta, Protezione civile: «Evitare inutili allarmismi»

COSENZA – A seguito dell’eccessivo allarmismo che si sta ingenerando nella popolazione per l’atteso rientro incontrollato nell’atmosfera della satellite spaziale orbitante cinese Tiangong-1, la Protezione Civile Calabria ha diramato un comunicato sulla pagina ufficiale per fare alcuni opportuni chiarimenti.

Come ormai noto, «la stazione spaziale cinese “Tiangong 1” dal mese di marzo 2016 ha iniziato una lenta e progressiva discesa, rientrando in modo incontrollato in atmosfera» e «l’ASI – Agenzia Spaziale Italiana – ha comunicato che la caduta dei frammenti sulla terra è prevista il giorno 01/4/2018 (nelle prime ore del mattino del giorno di Pasqua) all’interno di un’ampia fascia di dispersione compresa tra – 44° S + 44° N».

I chiarimenti della Protezione Civile

«Parte del territorio nazionale italiano (la parte peninsulare a sud dell’Emilia Romagna) potrebbe dunque essere interessata in quanto ricompresa in questa ampia fascia di dispersione – prosegue la nota – cosi come tutta l’Africa, l’America del Sud, gran parte degli Stati Uniti, l’Asia meridionale, tutta l’Australia e una buona parte dell’Oceano Pacifico e dell’Oceano Atlantico. Finestra temporale e traiettorie d’impatto al suolo potranno essere definite con precisione nelle 36 ore precedenti il rientro definitivo. Domani pomeriggio il dipartimento nazionale della Protezione Civile comunicherà con certezza se l’impatto potrà interessare la penisola italiana».

Basse probabilità per la Calabria

 «Secondo il Cnr la probabilità di essere colpiti da un frammento del satellite è di una su centomila miliardi. Confrontata con i rischi cui andiamo incontro nella vita di tutti i giorni, si tratta di una soglia bassissima: la probabilità di essere colpiti da un fulmine è 130.000 volte maggiore. La probabilità di fare un 6 al superenalotto è addirittura di una su 622 milioni! Si consiglia pertanto di evitare inutili allarmismi.
Ovviamente la Protezione Civile della Regione Calabria è in costante contatto con le Prefetture e con il dipartimento nazionale della Protezione Civile per prendere tutte le precauzioni del caso, in termini di informative ai Sindaci, qualora le remotissime probabilità di impatto dovessero prospettarsi».

 

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