RENDE (CS) – Un abbraccio ideale alla città di Rende. Potrebbe essere questa la sintesi perfetta della 52ª edizione del Settembre Rendese, edizione resa possibile anche grazie all’ammissione al bando regionale per gli eventi storicizzati. Il Museo del Presente è stata la location della conferenza stampa, una scelta non frutto del caso, come è stato poi spiegato. «Benvenuti, ne approfitto per ringraziare chi ha lavoratato sodo all’organizzazione di questa edizione che punta molto alla valorizzazione del centro storico. Il nostro progetto è ambizioso e guarda al futuro: spero di riuscire a progettare un cartellone unico eventi che possa richiamare anche gli altri Comuni». Si lascia andare il sindaco Marcello Manna e rivolge il pensiero al calcio, altro elemento di aggregazione: «Ricordo lo scorso anno quando andai alla presentazione della squadra del Rende e ho azzardato annunciando la vittoria del campionato. Oggi ci siamo e andiamo bene, questo aspetto è positivo perché anche lo sport fa rete». Presente Marta Petrusewicz alla sua prima uscita in veste di assessore alla cultura. «Questa Giunta è arrivata in momento di difficoltà economica, noi vediamo la mancanza soldi come un’opportunità. Ci guardiamo intorno e vediamo le ricchezze di Rende, una città colta che può contare sulla presenza delle istituzioni e dell’Università,una città a misura di uomo e in forte sviluppo. Molte cose sono state fatte, molte ne faremo. Vogliamo rilanciare, ricordare storia di Rende. Stiamo rilavorando sui musei, abbiamo la fortuna di avere un mecenate, Roberto Bilotti, che dona collezioni. Stiamo rimettendo in piedi il museo del castello nel centro storico, stiamo lavorando sul museo della ceramica, abbiamo il Museo Civico, il MAO, e il Museo del Presente in cui apriremo al pubblico la collezione dei Futuristi calabresi, una collezione unica il cui curatore è il docente dell’Unical Vittorio Cappelli. Stiamo lavorando sulle biblioteche, intensificheremo i rapporti con Unical mediante la collaborazione tra il Dipartimento degli Studi Umanistici e i licei. Pensiamo di attivare un festival che rispecchi la nuova Italia, un festival di letterature degli emigrati. Se ci riusciamo, Rende può guadagnarsi un posto di rispetto nella realtà italiana». Presente, alla sua prima esperienza in veste di direttore artistico, Marco Verteramo , «ringrazio il sindaco per avermi dato questa possibilità , ringrazio chi ha lavorato alla realizzazione del cartellone. Sono affezionato a questo festival che, per me che sono musicista, è un punto di riferimento».
IL PROGRAMMA
Il Festival, che ha sempre ospitato grandi nomi del teatro, dell’arte e della musica, partirà il 10 con il concerto del cantautore Niccolò Fabi che proprio quest’anno festeggia 20 anni di carriera; venerdì 15 sarà la volta del big della musica italiana Eugenio Finardi; Giorgio Poi e i Canova in concerto il 19 settembre. Nel centro storico ci saranno cinque giorni dedicati alla musica e al teatro. Sarà in scena un nome storico del jazz: Gegè Telesforo. Ampio spazio ai giovani il 22 con il concerto di Serena Brancale. Tre compagnie animeranno la sezione teatrale: “Libero teatro” con “Prove aperte”; “Teatro Rosso Simona” con “Rock oedipus” e “Attori in corso” con “Tratti d’inganno”.
Ampio spazio sui social media attraverso la realizzazione di una pagina (Settembre Rendese) e di un sito internet (settembrerendese.it) per un Settembre rendese che punta ad animare l’intera città. Non ci resta che augurare un buon inizio.
Rita Pellicori