Tanti buoni motivi per andare a vedere “Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo”

romeo e giuliettaREGGIO CALABRIA – Al Palacalafiore è andato in scena uno “spettacolo eccezionale” come aveva promesso David Zard, produttore di fama internazionale. Fra i tanti, ecco cinque buoni motivi per non perdersi questo spettacolo che vivrà questa sera il suo grande finale italiano:

1. La scelta di trasporre in un musical la storia di Romeo e Giulietta poteva essere un rischio, eppure gli autori del libretto hanno indagato a fondo nei sentimenti dei protagonisti riportando in vita le emozioni sopite di ogni personaggio della storia e rendendole vivide e vicine ai giovani spettatori.

2. Mercuzio: non me ne vogliano Federico Marignetti (alias Romeo) e Giulia Luzi (Giulietta), ma Manuel Bianco è stato bravissimo.IMG_20160205_235808

3. Le coreografie spettacolari di Veronica Peparini: ballerini eccezionali, il pubblico in delirio di fronte ai breakers.

4. Le “madri” di Giulietta e Romeo interpretate rispettivamente da Barbara Cola e Roberta Faccani: le loro voci che cantano l’amore e l’odio hanno fatto tremare in più occasioni il Palacalafiore.

5. La musiche: il duetto tra i due protagonisti Giulia Luzi e Federico Marignetti  “Ama e cambia il mondo” resta in testa e non va più via. “Ama e cambia il mondo…ama e ferma il tempo…brucia nel desiderio…ama e cambia il mondo”. Una menzione speciale al principe di Verona, interpretato da Leonardo Di Minno, prossimo Gringoire ne “Notre Dame De Paris”, che ha intonato “Verona è qui” e ha dato l’avvio a questo splendido spettacolo!

Il pubblico ieri sera al Palacalafiore è stato entusiasta, lo spettacolo è terminato tra applausi e con un tifo da stadio durante la presentazione degli attori, tributati in particolare dai molti bambini e ragazzi presenti. Certamente anche il cast avrà gradito la splendida accoglienza riservata dalla Calabria e ricorderà con gioia questa due giorni reggina che conclude la tournée di “Ama e cambia il mondo”. Una storia senza tempo per un successo senza fine.

Roberta Parisi

 

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