Doppio appuntamento con “Ciao, Caterina”

COSENZA – Presentazione dello spettacolo teatrale “Ciao, Caterina” tratto dal testo di Tiziana Iaquinta e curato dall’attore Marco Paoli. Spettacolo di beneficenza giorno 1 febbraio al Piccolo Teatro Unical e 4 febbraio al Casalinuovo di Catanzaro.

“Ciao, Caterina”, la prima produzione teatrale dell’associazione culturale Alt-Art – in collaborazione con l’Associazione Ragpelli Family, La Fabbrica dei Segni e Senza Fissa Dimora – torna in scena dopo la prima al Teatro dell’Acquario lo scorso ottobre, giorno 1 febbraio presso il Piccolo Teatro Unical e giorno 4 febbraio all’Auditorium Casalinuovo di Catanzaro.

Lo spettacolo è una rivisitazione del testo “Ciao, Caterina. Lettera sulla soglia” della pedagogista calabrese Tiziana Iaquinta, a cura dell’attore toscano Marco Paoli.

L’intento è quello di promuovere, attraverso il linguaggio teatrale, un progetto pedagogico e benefico con lo scopo di sostenere il cammino di ognuno di noi sulla paura dell’abbandono, inteso in ogni sua forma.

La tranquillità di una famiglia viene sconvolta da un evento improvviso, scioccante e definitivo. Caterina, una figlia considerata il fulcro di una nuova ed entusiasmante felicità. Una donna, compagna e madre che nell’incontro con quello che sarebbe diventato prima il compagno “di una vita” e poi il padre della loro amata figlia, aveva “cambiato la sua esistenza”. Poi lui, che aveva imparato ad amare al di fuori degli schemi non senza fatica, ciò che aveva allontanato per molto tempo e che diventa il catalizzatore degli eventi.

Una vita vissuta con consapevole e costante libertà. All’improvviso, l’equilibrio costruito si rompe irreparabilmente. Alla vigilia di un giorno di rinascita, l’enorme cuore di lui sussulta e, tra lo stupore e il dolore di chi lo ama, si ferma. Da questo tremendo e irreparabile strappo, nasce il testamento filosofico che Giuseppe, per mano dell’adorata compagna Tiziana, lascia alla figlia Caterina.

Un libro intenso e sconvolgente, da cui nasce un monologo che utilizza il linguaggio teatrale amplificando e fissando in immagini e canzoni le emozioni raccontate da una penna lucida e poetica. La scena è scarna, costruita da luci che tagliano atmosfere dense. Il cuore, prima di smettere di battere, ha l’urgenza di comunicare amore e di trasmettere parole ed emozioni che possano riempire la vita di chi, suo malgrado, resta.

Ma ”Ciao, Caterina” non vuole essere solo uno spettacolo teatrale; si presenta come un vero e proprio progetto che per volere della stessa Tiziana Iaquinta ha l’obiettivo di sostenete, attraverso diversi linguaggi artistici quali la scrittura e il teatro, il percorso di accettazione dell’abbandono e di risposta a tale trauma, inteso non solo come morte ma anche come cambiamento che interviene nel percorso di crescita.

Per la sua finalità sociale, l’incasso delle serate sarà devoluto a sostegno della formazione universitaria per studenti meritevoli.

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