Festa patronale di San Francesco, un successo di devozione e emozioni

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Come ogni 25 aprile che si rispetti, a Corigliano Calabro si è rinnovato anche quest’anno il culto per la festa del Santo Patrono S. Francesco di Paola. Solenni festeggiamenti religiosi e civili predisposti nel minimo dettaglio dai Padri Minimi e dalla commissione ad hoc per la festa. Diverse le anime che hanno contribuito con impegno e passione alla riuscita dell’evento e a cui vanno plausi per essersi prodigati nella riuscita. E’ altresì lodevole l’amore e la capacità di padre Giovanni Cozzolino che, dal suo ritorno in patria, è riuscito ancora una volta tra mille iniziative e appuntamenti ad edificare i giorni festivi del Santo in maniera certosina e apprezzabile. Sono sempre i dettagli che fanno la differenza e l’aver istituito i portatori della statua e un maxi schermo per seguire le Sante Messe fuori dal santuario sono alcuni dei particolari che non devono sfuggire ma essere rimarcati. Le luminarie, la musica e gli artisti di Studio 54 network i fuochi sono il corredo importante di una festa civile che ha bisogno della sua parte. Cerimonie e iniziative gradite senza dimenticare le partecipate processioni per le vie del centro storico e della città con la statua del Santo, l’ormai classica fiaccolata dopo il ritorno del Santo in paese, del 24, e l’infiorata sotto l’antico acquedotto di via Roma. Notevole la Messa Solenne del 25 aprile mattina alla presenza di autorità civili e religiose quest’anno presieduta da un grande oratore come l’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria Giuseppe Fiorini Morisini. Prelato sempre molto diretto e perentorio nelle sue prediche ma molto esplicite. Partendo dagli scritti sul soggiorno di San Francesco a Corigliano ha rimarcato un concetto molto caro al Taumaturgo come la nozione di “Amor Comune” contrapposto all’individualismo che sembra regnare incontrastato nei giorni nostri. Pensiero su cui monsignor Morosini ha fatto scorrere tante piaghe della modernità dettati dall’arroganza della mafia, del dissolversi della famiglia causa i divorzi, sanità, scuola e lo smarrimento di quei valori sempre validi alla crescita e tanto cari al Santo Frate di Paola. Il recupero di capisaldi della carità cristiana è un aspirazione dettata dagli scritti e dagli episodi della vita di San Francesco oggi come ieri sempre più attuali. Non da meno il rituale, nella solenne celebrazione, della consegna delle chiavi della città con relativa preghiera del sindaco al Santo Patrono sempre attesa e emozionante per i tanti presenti. Recuperata la Festa di San Francesco di Paola, a rischio negli ultimi anni, si potrà solo migliorare negli anni avvenire  a patto che ci siano unione e volontà di crescere per aggiungere nuovi particolari di spessore.

Cristian Fiorentino

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