Funtani e funtaneddi, beni comuni da tutelare e valorizzare

CASTROVILLARI (CS) – In occasione dell’edizione 2015 di Civita…Nova, l’associazione culturale “Mystica Calabria” aveva istituito il primo premio “Patrimonio della Collettività”, un simbolico riconoscimento verso coloro i quali avevano segnalato un “bene comune”, materiale o immateriale, del territorio castrovillarese. Sono stati raccolti pareri, indicazioni e proposte, non tante in verità, ma molto significative, tra cui quelle su alcune tradizioni popolari durante le feste e i festivals nel centro storico o quelle relative alla tutela e alla valorizzazione del teatro Sybaris. Il direttivo dell’associazione, considerando le candidature dei “beni comuni” che potrebbero rivestire, allo stato attuale, un ruolo di particolare interesse e valore, ha stabilito che il I° PatrimonioPremio “Patrimonio della Collettività” va alla fontana di San Giuseppe, candidatura suggerita dai giornalisti Michele Martinisi, Vincenzo Alvaro e Anna Rita Cardamone. Ha colpito, in particolare, affermano gli organizzatori e soci del sodalizio, la loro lettera di presentazione, semplice ma incisiva ad evidenziare un coinvolgimento emotivo che sta alla base delle motivazioni che hanno spinto i tre professionisti a fare questa scelta. La fontana «…è senza dubbio un punto di riferimento per l’ingresso nel centro storico di Castrovillari, ma è anche un luogo in cui tanti castrovillaresi si sono rispecchiati nella loro giovinezza. Chi non la conosce, chi non si è mai fermato a bere da questa fontana? Ma ancor di più ci preme sottolineare l’importanza di questo “bene” della città perché troppo spesso oggetto di atti vandalici che ne hanno deturpato la sua storia e bellezza…». La fontana di San Giuseppe, di incerta datazione, è situata accanto a una delle otto porte di accesso alla città antica (munita di ponte levatoio), Porta della Catena, riferibile alla cinta muraria del XV secolo. In realtà fontana, chiamata cosi perché ubicata di fronte la chiesa di San Giuseppe,  si trovava in origine nella piazza di San Pietro La Cattolica,  nei pressi di una delle più importanti chiese parrocchiali della città risalenti al Medioevo. La chiesa di San Pietro la Cattolica ubicata sul colle di Santa Maria del Castello e distante dal santuario un centinaio di metri verso sud-est, venne abbandonata e poi distrutta nel 1819 e con i suoi resti venne costruita la chiesa della Trinità, mentre appunto la bella fontana venne trasferita dove si trova attualmente. La fontana è eseguita in pietra, con l’acqua che sgorga da cinque mascheroni “apotropaici”,  cioè che, secondo le credenze e le superstizioni popolari, servivano a tenere lontani gli spiriti maligni. Sarà cura dell’Associazione “Mystica Calabria” e dei vincitori condurre una campagna di promozione per il bene insignito del titolo sia per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul valore simbolico del bene sia per  richiedere alle autorità competenti di valorizzare e tutelare il bene riconosciuto quale “Patrimonio della Collettività” e stimolare la partecipazione della collettività locale alla fruizione del bene stesso, avendone cura e tutela. In tal senso l’Associazione “Mystica Calabria” proporrà per l’estate 2016 la fontana di san Giuseppe quale punto di ritrovo di “Funtani e funtaneddi”, un inedito percorso guidato e animato intorno alle principali fontane del centro storico di Castrovillari ancora esistenti e lungo le vie di quelle fontane ora scomparse, ma un tempo esistenti: ‘a funtana d’u Timpunu, ‘a funtana ‘i Santu Vitu, ‘a funtana d’u Quartìru (nei pressi del Protoconvento Francescano), ‘a funtana ‘i San Giulianu o Pisciuttulu dell’Abate,, funtana Vecchia (fra il Vescovado e la curva del Dazio, attraversata da Via Santa Maria del Castello che un tempo era denominata, appunto, via Fontanavecchia), ‘a funtanedda d’ ‘a Madonna (nei pressi del Santuario della Madonna del Castello). Per le visite guidate ci si può rivolgere direttamente all’Associazione tramite la pagina ufficiale di Facebook.

 

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