“Giulietta e Romeo” dramma sempre attuale

17 MARZ 2012 – In un mondo sempre frenetico, snervante, quasi privo di rapporti umani è sempre bello trovarsi insieme ad altre persone, giovani e meno giovani, per riflettere su quelli che dovrebbero essere i valori portanti della nostra società.
È proprio quello che si è cercato di fare ieri sera presso il cine-teatro “Garden” con l’ausilio del musical “Giulietta e Romeo live 3D”; spettacolo con cui si è riusciti a far confluire nella sala diverse generazioni mettendole in comunicazione tra di loro.

È stato, dunque, riproposto il dramma shakespeariano che, oltre a trattare l’amore voluto, desiderato, ma fortemente contrastato tra i due giovani protagonisti; ha permesso di mettere in scena tutte quelle passioni, come odio, amicizia, rancore e risentimento, che coronano la nostra vita e che, molo spesso, vengono date per scontate.
Il regista Claudio Insegno è rimasto fedele all’opera omonima di Shakespeare; le uniche concessioni riguardano la scenografia e i costumi.
Tutto il pubblico, infatti, munito rigorosamente di occhialini ha avuto la possibilità di assistere al primo musical con delle scenografie interamente in 3D raffiguranti una Verona stritolata in un limbo, in un tempo ibrido tra quello passato e quello attuale.
Le scenografie, nell’arco dello spettacolo, sono state alternate con video di tre guest stars della musica italiana e del mondo dello spettacolo; quali Vittorio Matteucci, Tosca e Pino Insegno; figure virtuali che hanno interagito e dialogato con gli artisti in carne e ossa.

I costumi sono stati realizzati in modo da essere più vicini alla nostra epoca; i corpi delle donne non sono stati nascosti, oscurati ma messi in evidenza con spacchi e ampie scollature per esaltarne la sensualità, mentre gli abiti maschili hanno dato un tocco di virilità.
Gli interpreti, 10 cantanti-attori tra cui Giorgio Adamo (Romeo) e Rita Pilato (Giulietta) più 16 ballerini-acrobati, hanno dimostrato dedizione e amore per la loro professione che li sta portando in giro per tutta l’Italia.
Carisma, caparbietà, professionalità ed indubbie qualità tecniche sono le parole chiave da dover utilizzare per descrivere la performance di questi ragazzi giovanissimi.
Le loro voci e i loro corpi soavi e armoniosi, accompagnati da una musica dolce ed orecchiabile, hanno creato nella sala un’atmosfera magica ed incantata; lo spettatore, infatti, è stato “investito” da pura e potente poesia che lo ha condotto fino alla catarsi.
Dal coinvolgimento passionale del pubblico si è dedotto che lo spettacolo è ampiamente riuscito dimostrando, tra l’altro, che non sempre tradizione ed innovazione si trovano agli antipodi.
Se si è capaci, un interessante spettacolo può essere realizzato anche grazie ad una commistione di generi.

Annabella Muraca

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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