I libri calabresi al Lingotto di Torino

Tra i libri presentati al Salone internazione del libro di Torino nel padiglione della Regione Calabria, a cura dell’assessorato alla cultura guidato da Mario Caligiuri, anche “Reggio New York andata e ritorno. Diario di un viaggio” scritto dal segretario questore del Consiglio regionale della Calabria Giovanni Nucera, quelli della poetessa Carla Spinella “Dillo a papà” ed “Eva ostinata”, “C’è ancora una stella” di  Serafino Maiolo e “Il bacio del pane” di Carmine Abate.

“L’occasione – ha spiegato Nucera – per scrivere New York andata e ritorno, edizione Iriti, è venuta da una missione istituzionale al Columbus Day del 2011. Ma una volta a New York a contatto con tanti emigrati italiani ho sentito l’esigenza di raccontare non solo un dettagliato resoconto del viaggio di lavoro ma, soprattutto, l’appassionante viaggio dentro l’italianità e la calabresità americane. Nel libro, infatti, ho raccontato la spontaneità, l’affetto, la vicinanza dimostrata negli incontri con molti italiani, tantissimi calabresi, che hanno fatto di tutto per parlarmi e chiedermi notizie della loro terra e che mi hanno aiutato a scoprire la “Merica”, quella degli emigranti con le loro storie, i loro successi, i loro desideri e le loro aspirazioni. Il libro è un riconoscimento dovuto a chi ce l’ha fatta. Ci sono tante Calabrie sparse nel mondo a cui noi dobbiamo dare vicinanza. Questo libro vuole essere uno strumento per fare in modo che i calabresi emigrati non si sentano abbandonati dalla loro terra e dall’istituzione Regione. Un libro per lanciare un messaggio ai giovani, per dire loro che le storie dei nostri nonni rispecchiano quelle dei nuovi migranti che approdano sulle nostre coste. Un libro, insomma, per rilanciare una nuova umanità”.

Carla Spinelli, calabrese di Bova Marina e milanese di adozione, ha rivelato di aver ritrovato le sue radici quando “nel 2011 sono ritornata a Reggio Calabria per presentare un mio libro e mi sono talmente emozionata che ho scritto una poesia ‘ritorno a Reggio” perché questo – ha detto – è stato un vero ritorno. Da allora ho sentito che nella mia terra volevo essere premiata, riconosciuta e nella mia terra voglio riposare dopo la mia morte, con la speranza che la mia gente venga a parlare con me alla mia tomba”.

Di “C’è ancora una Stella”, edito da Rubettino, hanno parlato Gioacchino Criaco, Paolo Pileggi e la figlia dell’autore Tiziana Maiolo che ha tracciato un ricordo del padre giovane “che scriveva – ha dichiarato – su un quaderno sulla poltrona. Mio padre ha scritto tre libri. Nei suoi scritti c’è sempre qualcosa di autobiografico. Il libro che proponiamo oggi tratta di una bella storia d’amore tra due persone che decidono di ritornare in Calabria. Mi dispiace di non aver segnalato la sua presenza, dopo la morte, tra gli scrittori calabresi”

A fine giornata, con uno spettacolo letterario-musicale è stato proposto, “Il bacio del pane”, edizioni Mondadori, con le musiche di Cataldo Perri ed Enzo Naccarato e le letture dell’autore Carmine Abate.

“Questo libro – ha raccontato Abate –  è nato da uno schiaffo. La mamma a  Carfizzi faceva il pane ogni due settimane, quello che restava lo usava per le polpette. Ricordo che mi svegliavo con il profumo del pane che mangiavo fragrante e caldo con la ‘sangera’. Un giorno il pane mi è caduto a terra ed io gli ho dato un calcio. Mia madre mi ha picchiato perché mi disse che il pane va rispettato: ci vuole troppa fatica per farlo. allora ho interiorizzato e tirato fuori molti anni dopo che per ottenere qualcosa di buono si deve faticare molto. Il pane è un bene prezioso. La terra, la bellezza, l’amore tutto questo ha il sapore del pane (Neruda)”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *