I vincitori del concorso “Corti di memoria. Segni privati (ma non troppo)”

Menzioni speciali:

La giuria del concorso ha deciso di assegnare due menzioni speciali ad altrettanti video, dei quali tiene a sottolineare il pregio e la validità. A Controverso di Pasquale Aloe (Cosenza) per la soluzione visiva rigorosa e originale con cui viene documentato il rapporto luogo-memoria, in un “viaggio sentimentale” nei luoghi familiari di una città, Cosenza, oggi quasi scomparsa.

La seconda menzione speciale che la giuria ha deciso di assegnare, va a Il doppio sguardo di Fabio Rao (Cosenza) per la spontaneità e l’originalità con cui viene documentato il rapporto tra una memoria familiare molto recente e una lontananza geografica risolta attraverso un felice richiamo all’integrazione.

 

Premiati:

Il terzo classificato del concorso è Gulp di Domenico Modafferi (Reggio Calabria). Questa la motivazione della giuria: per aver saputo inserire in un contesto estremamente attuale, nonché universale, come quello dei terribili scempi ambientali che umiliano la nostra terra e il nostro mare, un racconto che, partendo dal ricordo intimo di un bambino, stigmatizza il presente, dando forma, come richiesto dal bando, ad una lodevole commistione estetica tra gli aspetti privati raccontati nelle immagini familiari e un tema di forte impatto sociale.

Secondo classificato Cartoline da molto lontano di Ilenia Caterina Borgia (Reggio Calabria), per l’originalità dell’impostazione narrativa, che coniuga in maniera lodevole la realtà familiare con l’idea che ne ha dato il nostro miglior cinema, dando vita alla creazione di uno sguardo capace di rimandare con uguale intensità al privato e all’universale.

Primo classificato della prima edizione del concorso “Corti di memoria” è Affari di famiglia di Emilio Arnone (San Giovanni in Fiore). Questo il giudizio della giuria:

Saremo ciò che è stato. Sempre; anche senza saperlo.

Questo sembra volerci dire Emilio Arnone con il suo Affari di famiglia. Un video che propone alcuni spezzoni di filmini, sapientemente montati e correttamente incastonati nell’evocazione del suggestivo, atavico, quanto infinito mistero della procreazione. Essi mirano a ricordare al bambino che sta per nascere, ma anche a tutti noi che, nonostante novità e progressi, ci sarà sempre un filo indistruttibile che ci ancorerà e proietterà nel passato: quello vero, mostrato dai genuini e spontanei, coese e coerenti, super8 di famiglia e che, posto tra l’ecografia e la nascita, orienterà sempre il futuro di chi viene al mondo, nell’ineluttabile quanto ciclico rinnovarsi-ripetersi della vita. Il lavoro si distingue inoltre per la sua capacità di sperimentare e per aver declinato in maniera stilisticamente pregevole, con soluzioni sperimentali e un linguaggio fortemente originale, un tema così intimo e universale, come il succedersi delle generazioni.

Il primo premio della prima edizione del concorso “Corti di memoria” viene quindi assegnato a questo magnifico lavoro che, predisposto con cura e sensibilità, illustra in maniera efficace la connessione tra esperienze strettamente private e costumi pubblici rinvenibili senza affanno in un preciso e circoscritto arco di tempo recentemente trascorso.

Premi assegnati: a due degli autori dei video finalisti saranno assegnati due stage formativi, offerti dall’emittente televisiva 8 Video Calabria. Ai primi tre classificati, oltre al trofeo ricordo del concorso (realizzato a partire dalla bellissima immagine creata appositamente dall’illustratrice Mirella Nania), saranno consegnati tre cofanetti-premio Smart-box. Il vincitore, inoltre, sarà ospitato durante il corso di “Semiotica del testo” per realizzare un seminario, all’interno del quale potrà raccontare l’esperienza che l’ha portato alla realizzazione del video che risulterà vincitore di questa prima edizione del concorso.

Giuria d’esperti: Francesca Viscone (scrittrice e giornalista), Loredana Ciliberto (Presidente Ass. Cult. “Fata Morgana”) e da tre docenti dell’Università della Calabria: Roberto De Gaetano (ordinario di Filmologia e Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Linguaggi dello Spettacolo del Cinema e dei Media), Giorgio Lo Feudo (docente di Semiotica del testo e coordinatore F.I.C.C. Calabria) e Bruno Roberti (docente di Stili di regia cinematografica)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *