Il Filorosso presenta “Madri”, antologia di poesie sull’essenza della maternità

COSENZA – Sabato 7 Maggio alle ore 16:30 presso la Sala Quintieri del Teatro A. Rendano si terrà la presentazione del volume “Madri”, antologia di 22 poeti provenienti da varie regioni italiane edita da ilfilorosso

All’evento, dopo i saluti del direttore de ilfilorosso, Luigina Guarasci, interverranno lo psicoterapeuta Gaetano Marchese e la professoressa Marilù Sprovieri. La lettura dei testi è a cura della giovane attrice Erica Fuoco. Nel corso della presentazione previsti anche intervalli musicali del maestro Pietropaolo Morrone.

Madri è un testo che sconfina dall’archetipo al mito, dalla presenza divina e misteriosa delle madri all’umana esperienza, alla poetica che abita nella loro parola d’amore che depositano nella vita di ogni uomo… Testi carichi di intenso e meditato silenzio e pudore, che rinsaldano memorie di alleanze e affetti, amori mai dimenticati, che sbalzano oltre la soglia di un visibile orizzonte, tra malinconia e memoria. Un testo scritto a più mani e con più voci, su un tema magmatico e scivoloso; un deserto di fuoco che brucia, perché mette a nudo emozioni, sentimenti, vissuti tragici, ricordi, sogni e desideri sull’“oggetto d’amore” con cui abbiamo dialogato e sperato, pianto e sorriso, fin dal nostro primo respi- ro e sguardo. Per questo, Madri è un testo di fuoco e coloro che hanno scritto hanno le mani bruciate, sono poeti, e come dice Heidegger, “i poeti sono arrischiati” perché, senza protezione alcuna, osano dire e scrivono in un territorio infinito di rimandi. Si percepisce il pudore e il coraggio con cui “sentono” le Madri e si è pervasi da un silenzio di rispetto; per questo sono un dono e un seme queste poesie, germogliano al sole come le spighe del grano e sono canto e preghiera al mondo”, racconta Gaetano Marchese nella prefazione.

Presenti all’interno del volume versi di molti poeti calabresi e non.

La copertina di “Madri” riprende un’opera della pittrice rossanese Riccarda Stabile dal titolo “Quelle madri che proteggono i bambini in fondo al mare…”.

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