Inaugurata a Rende la prima scuola di liuteria della Calabria

RENDE (CS) – Il sogno di Emilio Natalizio è diventato realtà. Il sindaco di Rende Marcello Manna taglia il nastro. La prima scuola di Liuteria è inaugurata. Tanta la gente che ha riempito il Museo Civico. Ed è proprio all’interno del Museo che l’amministrazione comunale è riuscita a ricavare due sale comode e funzionali per una scuola che è la quarta in Italia. Sorrisi, applausi e l’esibizione di una allieva dello stesso Natalizia. Si entra nella stanza piena di attrezzi del mestiere. Legno, corde, strumenti di ogni tipo e quel fascino antico che ritorna ad essere protagonista di un mondo ad alta tecnologia. Dopo una breve presentazione dello stesso maestro liutaio che con la sua «costanza, testardaggine e qualità» è riuscito a completare il suo percorso fatto da tanto lavoro, ma anche di molta visibilità con i doni di chitarre e violini a personaggi dal calibro di Luciano Ligabue per arrivare al dono del violino fatto a Papa Francesco. Natalizio è emozionato e ringrazia: «il sindaco galantuomo che mi ha fatto realizzare un grande sogno». E “il sindaco galantuomo” è stato ringraziato da Natalizio anche con un dono di un violino, una sorpresa che Manna non si aspettava. C’è molta soddisfazione da parte del primo cittadino di Rende che ricorda: «La musica, l’arte, le tradizioni, l’artigianato. Ieri al taglio del nastro della prima scuola di liuteria calabrese ho visto tutto questo. Ma ho visto soprattutto la passione, la forza e la grande professionalità del maestro Emilio Natalizio. A lui- continua Manna- auguro un buon lavoro e un grazie di cuore per la bella sorpresa che mi ha riservato. Esser riusciti a ricavare uno spazio importante all’interno del museo civico per me è motivo di grande soddisfazione. Grazie anche al patrocinio e alla collaborazione della Regione Calabria. E ringrazio i miei assessori perché hanno collaborato e fatto squadra riuscendo ad arrivare ad un risultato straordinario. Con la scuola di liuteria abbiamo acceso un’altra luce al centro storico. Non ci fermiamo qui. Il cammino per far tornare la vita nel nostro borgo antico è lungo, impegnativo e pieno di ostacoli. Ma siamo sulla buona strada. Crediamo tanto in questa scommessa, in questo sogno che lentamente, con ,piccoli grandi passi, sta diventando realtà».

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