Inaugurata al MAM la Mostra “La Provincia di Cosenza e le Arti”

COSENZA – È stata inaugurata questa mattina, presso il Museo delle Arti e dei Mestieri della Provincia di Cosenza, la Mostra “La Provincia di Cosenza e le Arti. Storia di una Collezione”.” curata dalla dott.ssa Anna Cipparrone, Direttrice del MAM, e dalla dott.ssa Cinzia Altomare. L’esposizione propone al pubblico la collezione di dipinti realizzati nell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento dagli artisti che ricevettero il sussidio economico dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza, per conseguire gli studi nelle Accademie di Belle Arti di Napoli, Roma e Firenze. Essa riscopre e ricostruisce un’intensa e prolifica produzione artistica fiorita all’indomani dell’Unità d’Italia nella provincia di Cosenza, riconnettendola direttamente ai più noti sentieri dell’arte nazionale.la-provincia-di-cosenza-e-le-arti_inaugurazione-7

Una testimonianza storica del ruolo della Provincia nel campo della valorizzazione delle Arti che si è scelto di rendere fruibile al pubblico, dal 20 ottobre al 24 novembre 2016, iniziando proprio dai più giovani con l’intento di avvicinarli all’arte ma anche alla conoscenza della storia del proprio territorio.

 Due classi di quinta elementare e una seconda media, del Plesso Scolastico dello Spirito Santo di Cosenza, sono state accolte dal Presidente Di Natale e dalla dott.ssa Cipparrone e avvicinate in modo semplice ma efficace alla collezione dei dipinti esposti e al significato stesso della Mostra: «sono opere importanti – ha detto ai ragazzi il Presidente Di Natale – perché oltre al valore artistico hanno per noi un significato che ha a che fare con l’identità, appartengono alla famiglia della Provincia di Cosenza. Un Ente molto glorioso, che svolge compiti importanti per migliorare la qualità della vita della nostra società». Nel ringraziare la dott.ssa Cipparrone e la dott.ssa Altomare per l’allestimento della Mostra, il Presidente ha anche rimarcato l’importanza del MAM quale luogo da incentivare e restituire alla fruizione dei cosentini e soprattutto degli studenti, «per aiutare i nostri ragazzi a costruirsi una visione della società connessa con la storia, fondamentale per la programmazione consapevole del loro futuro».

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