Inaugurata al Marca di Catanzaro la mostra di Andrea Branzi

CATANZARO – «Il Marca è un’altra scommessa importante per la Provincia di Catanzaro, assieme ad altre accreditate manifestazione come ad esempio Intersezioni al Parco Archeologico di Scolacium che coniuga e fa dialogare l’arte contemporanea con la cultura stratificata del luogo e con il paesaggio naturale del parco»: il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, inaugura la prima importante mostra al Museo delle Arti di Catanzaro nell’era della nuova amministrazione provinciale, senza dimenticare l’impegno e la passione di chi l’ha preceduto, la presidente della Cultura, Wanda Ferro della quale Bruno ha portato i saluti nel corso della conferenza stampa indetta al Marca per l’inaugurazione della mostra del designer e architetto Andrea Branzi, protagonista dell’arte italiana, che proprio in questi giorni viene celebrato in Francia e nel 2015 approderà negli Stati Uniti all’Università di Harvard. Al Marca, dal 24 dicembre al 29 marzo, ci sarà Heretical Design, una mostra organizzata dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria e dall’Amministrazione Provinciale di Catanzaro. A curare la rassegna è Alberto Fiz che, insieme allo Studio Branzi, ha selezionato 70 opere tra dipinti, disegni, installazioni, mobili, lampade, vasi e oggetti d’arredo datate tra il 1967 e il 2014. «Quello proposto al Marca è un percorso relazionale fortemente coinvolgente» – afferma Alberto Fiz – «dove l’oggetto, senza mai perdere la propria funzione, diventa metafora del mondo, interprete di una società in profonda trasformazione». Presenti alla conferenza stampa anche il delegato alla Cultura per il consiglio provinciale di Catanzaro, il consigliere Sabatino Nicola Ventura, e per Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria Andrea Perrotta, che ha portato il saluto del direttore Francesco Prosperetti, e il direttore amministrativo, Salvatore Patamia. Ringraziamenti sono stati rivolti a Maurizio Rubino, al responsabile tecnico Tonino Sabatino e al Dipartimento cultura della Provincia. In quest’occasione viene presentato il prototipo inedito di una serie di sedute create da Branzi per il Parco Internazionale della Scultura di Catanzaro che, per la prima volta, coinvolge un designer. Il progetto installativo, di carattere modulare, è concepito come luogo di incontro in stretta relazione sia con la scultura sia con l’architettura. Sono spazi attivi di forte evocazione ed espliciti rimandi all’oriente che interagiscono con l’ambiente assorbendolo e trasformandolo. La mostra al Marca, intesa come corpus unitario, parte dal presupposto che l’opera di Branzi fa della devianza e dell’eterodossia il principio fondante di un’indagine che mette in discussione ogni riferimento al progetto tradizionale, così come all’industrial desgin. «Con il termine Heretical Design si desidera indicare una nuova e particolare categoria della cultura del progetto; una categoria che non fa riferimento né a una commitenza né a una specifica tecnologia. Essa risponde piuttosto all’urgenza di operare al di fuori delle normali pratiche professionali, vivendo direttamente una rifondazione radicale dei contenuti e delle ragioni del mio lavoro», afferma Branzi ribadendo i contenuti della mostra.

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