La Cgil si lascia travolgere dai Modena City Ramblers

COSENZA – A chiudere la due giorni di festa dei diritti sociali promossa da LiberEtà rivista ufficiale della Spi Cgil sono i Modena City Ramblers, il solo gruppo italiano in grado di miscelare le suggestioni folk dell’Irlanda con la gioiosità emiliana che fanno da base a testi dallo spiccato impegno politico.
Una carriera ventennale la loro che nonostante i lutti, gli abbandoni e i continui cambi di formazione è riuscita a crearsi un vero e proprio esercito di fedelissimi fan e possiamo affermare con certezza che alcuni degli ufficiali generali di questo esercito sono proprio i calabresi. Puntalissimi hanno esordito entrando letteramente tre le migliaia di persone presenti a Piazza Kennedy, suonando una marcia trionfale che li ha condotti direttamente sul palco.
Le oltre due ore di spettacolo scandite da ballate coinvolgenti, dai testi polemici ma soprattutto dalla severa denuncia sociale ha unito più generazioni che con pugni sempre alzati e bandiere rosse a seguito si sono lasciate trascinare da questa pura poesia congiunta alle radici popolari. Un viaggio dentro i ritmi coinvolgenti dei tamburi, delle chitarre e dei violini, passando a quelli più dolci della fisarmonica, dei flauti e del mandolino, canti di lotta e di rabbia che si alternano a poesia tenere e delicate.
Un concerto che diventa una bellissima festa, si balla e si salta senza sosta, si canta a squarciagola e quando ci si ritrova l’uno accanto all’altra e le braccia cominciano a sfiorarsi e gli sguardi ad incrociarsi improvvisamente ci si vuole tutti un gran bene. Il pubblico cosentino non delude mai, neanche questa volta e con l’entusiasmo che lo contraddistingue diventa il vero strumento aggiunto di una band che sa coinvolgerlo come nessun’altro.
Pubblico che diventa una sola cosa, diversa ogni volta, braccia per “Ebano”, salti per “I Cento Passi” e pugni per la ri-arrangiata “Bella Ciao”. Impegno civile e sociale, musiche sempre divertenti e parole immediate e semplici che non smettono mai di richiamare alla lotta, alla partecipazione, a un diverso modo di stare al mondo questo sono i Modena City Ramblers.
Gaia Santolla

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