La Primavera del Cinema Italiano, domani omaggio a Luchino Visconti

Luchino-ViscontiCOSENZA – Continua a Cosenza la rassegna “La Primavera del Cinema Italiano”. Questa volta si tratta dell’allestimento fotografico “L’eleganza dello stile. Il cinema secondo Luchino Visconti”, che verrà inaugurata domani alle ore 18,30 negli spazi del cinema Citrigno di Cosenza. Il materiale esposto è stato fornito dalla Collezione Manifesti Originali Motion Picture.it di Silvia Nonnato. A curarla è stato Michele Pingitore. L’esposizione sarà un itinerario nella sua filmografia tra locandine, manifesti e foto di scena tratte dai set. Tutto materiale tratto dai suoi capolavori: Senso (1954), Rocco e i suoi fratelli (1960), Il Gattopardo (1963), Morte a Venezia (1971), Ludwig (1973). Un’indagine, insomma, su una produzione ricca, divisa tra una prima fase, in cui una visione oggettiva riesce a prevalere su quella soggettiva,  tutta volta alla sconfitta, e una seconda fase, in cui le tematiche del crepuscolarismo e del decadentismo prendono il sopravvento sulle urgenze della storia e della politica. A seguire, nella sala due del cinema Citrigno, verrà proiettato, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, “Rocco e i suoi fratelli”, in omaggio a Visconti.

tony d'angeloAlle ore 21,30, invece, al cinema San Nicola, sarà proiettato il documentario “Filmstudio Mon amour” per la sezione “Set italiani”, cui seguirà l’incontro con il regista Tony D’Angelo. “Filmstudio Mon amour” nasce dall’incontro con il cineclub Filmstudio in cui il regista si è formato, inizialmente da cinefilo, negli anni 2000. Armando Leone, mettendo a disposizione l’archivio, ha permesso di intraprendere un percorso attraverso un cinema nascosto che ha animato Roma, dagli anni Sessanta a oggi. Un percorso tutto personale, quello del regista in cui ha dato pieno risalto a ciò che lo ha impressionato, mediante interviste a quegli autori che il Filmstudio lo hanno vissuto. Ciò che è rimasto è la narrazione di una vita che c’era, ma che ora si è trasformata, il tutto sul fragile filo dell’emozione.

 

 

 

 

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