Le parole di Brunori

COSENZA – La rassegna culturale “Portobello e illusioni – Pensieri e Parole per un’Italia desta” è riuscita a bissare, grazie soprattutto alla entusiasta collaborazione tra le associazioni Sporco Impossibile, Picicca Produzioni e la Provincia di Cosenza, memore dello straordinario successo della scorsa edizione.
Una due giorni (27 e 28 dicembre) che vede l’alternarsi di musica d’autore, mostre e soliloqui teatrali, un imperdibile appuntamento culturale ma anche solidale, dal momento che la manifestazione si fa portavoce e sostenitore dell’operato del Comitato Unicef cosentino.
Indiscussa guest star della kermesse è Dario Brunori meglio conosciuto come Brunori Sas.
Non c’è molto da discutere, questo è senz’altro la sua annata migliore. Dopo aver conquistato molti con il suo primo lavoro Vol.1 nel 2009, a distanza di due anni precisi con l’album Vol.2 – Poveri Cristi può vantare di aver conquistato veramente tutti.
E’un cantautore neorealista per eccellenza, grande narratore di storie, le parole la sua unica e sola forza, ogni pezzo è frutto dell’armoniosa successione di accordi che solo una chitarra acustica può generare, ogni canzone sa di realmente vissuto, un vissuto popolare, spesso autobiografico, racconti di persone comuni che trovano nella rinuncia, la forza di ricercare sempre un riscatto che possa condurli verso una vita migliore.
Ieri martedì 27 Dicembre Brunori Sas è riuscito ancora una volta a riempire l’auditorium Guarasci del liceo classico cosentino Bernardino Telesio. A fargli da apripista sono stati un’eccentrica e giovanissima artista di nome Maria Antonietta e Antonio DiMartino musicista indie rock palermitano.
Fuori si gelava, c’erano meno di 2 gradi, eppure dentro l’auditorium sembrava quasi di essere su una spiaggia, magari quella della sua Guardia Piemontese, gli accendini in cielo, qualche bacio fugace sulla melodia di “Fra milioni di stelle”, ma è stato difficilissimo non saltare su dalla sedia quando, abbracciato alla sua fedelissima chitarra, Brunori ha fatto partire le prime note di “Rosa”.
Immancabili tra una poesia e un’altra i suoi esilaranti aneddoti familiari, che infondo sono un po’ anche nostri, forse proprio per questo ci fanno sorridere così tanto.
Brunori non ci delude mai, in giro per l’Italia continua a riscuotere tutte le volte un incredibile successo di pubblico e critica, e noi non possiamo che essere sempre più orgogliosi di sapere che una delle eccellenze cantautorali contemporanee sia proprio un nostro conterraneo.

Gaia Santolla

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